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WHITE LIST
ORDINARIO

martedì 9 novembre 2021

Riporto la trascrizione presa in diretta e pubblicata su Facebook.

ALL'INTERNO DELL'UDIENZA

continua l'audizione del sottotenente Emidio D'Agostino

Ore 9.00 in aula

Ci troviamo presso il Tribunale di Modena in attesa dell'inizio dell'udienza WHITE LIST. Ci hanno preannunciato che forse l'udienza sarà a porte chiuse.
Ci teniamo ad avvisare chi leggerà questa trascrizione che purtroppo ci è stato negato il permesso di registrare l’udienza, quindi non ci sarà possibile sbobinare la trascrizione per correggere eventuali refusi e aggiungere elementi inevitabilmente persi durante la scrittura in diretta.

 

Ore 10 entra la Corte – il processo fortunatamente non sarà a porte chiuse: ci è permesso restare.
Il cancelliere elenca gli imputati:
Bianchini Alessandro, Bianchini Augusto, Braga Bruna, Colzi Ilaria, De Stavola Giuseppe Marco, Giovanardi Carlo, Lambertucci Daniele, Moscattini Gian Carla, Michelucci Giuliano, Musto Giulio, Tufo Alessandro, Ventura Mario.


L’unico imputato presente in aula è Alessandro Bianchini, figlio di Augusto. Alessandro è stato condannato in Aemilia, in primo grado a 3 anni, pena ridotta in appello a 1 anno e 6 mesi.

Gli imputati già condannati in Aemilia:

Bianchini Augusto: primo grado 9 anni e 10 mesi, appello 9 anni.
Braga Bruna: primo grado 4 anni, appello 2 anni e 2 mesi.

 

Vengono prodotte le perizie espletate nel corso del procedimento Aemilia.

Presenti tecnici del suono arrivati appositamente da Roma per poter meglio ascoltare le intercettazioni.

Dalla prima udienza continua l’audizione del luogotenente D’Agostino già sentito sul tema in Aemilia il 28 marzo 2017.

 

D’Agostino: abbiamo estrapolato il pezzo dove si sente il nome della società SAFI.

Avvocato della difesa: dovrebbe essere ascoltata senza suggestione

Viene mostrato il video con Bianchini Augusto.
D’Agostino: Si capisce che si parla di Giglio. Subito dopo Nicola (NdT: figlio di Augusto) gli ha chiesto della SAFI. Se non si mettono le cuffie è molto difficile sentire.

PM: pare un po’ disorganico sentirli tutti ora

Giudice: i tecnici vengono da Roma, cerchiamo di chiudere per le 13.30

 

D’Agostino: dall’ascolto di questa ambientale veniamo a conoscenza della SAFI. Noi avevamo trovato il mandato firmato a luglio 2013 con il quale la Bianchini si era affidata alla SAFI. In questo periodo in cui vengono registrate queste ambientali in carcere è anche il periodo in cui vengono pubblicati gli articoli di stampa relativamente ad Aemilia fra i giorni del 29 gennaio 2015 – 1 febbraio 2015. Come si può vedere il senatore Giovanardi era intervenuto a più riprese in difesa di Bianchini. I giornali riportano il virgolettato del Senatore che si diceva indignato, parlando di arresti assurdi o incomprensibili. La Gazzetta di Modena riprende la notizia che il dott. Ventura era stato ascoltato in procura e anche il senatore poteva essere sentito.
Cda e consigli sospetti, la procura all’attacco - Gazzetta di Modena Modena (gelocal.it)


““Bianchini, un pasticcio, ma non è Al Capone” (virgolettato del senatore).
Giovanardi: "Bianchini non è Al Capone" - VIDEO | Modenaindiretta


Altra ambientale del 2015 all’interno della sala colloqui del carcere: Augusto sollecitava Nicola e Alessandro a recarsi da Giovanardi per ringraziarlo e così faceva anche in un altro colloquio.

 

Tornando al discorso della SAFI abbiamo visto che il 15 luglio 2013 era stato sottoscritto questo mandato con il quale Bianchini si ea affidato all’agenzia, dopo aver avuto l’interdittiva. Si rivolgono all’agenzia pagando sull’unghia 24mila euro invece che rivolgersi agli avvocati, non conoscendo neanche i confini di azione di questa azienda. Ma abbiamo visto che questi confini non sono stati ben definiti neanche dalle indagini. Per circa 6 mesi la società aveva frequentato i sindacati e la prefettura difendendo le ragioni della Bianchini per poi sparire. La SAFI agisce allo stesso modo in cui aveva agito per la Baraldi: li induce a questo cambio di quote societarie che sono poi risultate fittizie come passato in giudicato nel secondo grado di Aemilia. Evidenziamo quindi passaggi di quote fra famigliari.
 

Vedremo come il gruppo di interforze concentrerà il proprio lavoro sulla Bianchini.

Il 4 aprile 2014 Bianchini Augusto tornava ad essere liquidatore.
 

Nel frattempo in prefettura stava cambiando il Prefetto:
Michele Di Bari nuovo prefetto di Modena | Modenaindiretta


e nel frattempo i Bianchini, tramite i propri legali, tentavano diversi ricorsi al TAR.
2 luglio 2013 presentato ricorso presso il TAR sede di Parma. Il TAR rigetta l’istanza di sospensione rinviando fino a rigettare definitivamente. Altro ricorso al TAR di Bologna che il 2 agosto 2013 respingeva l’istanza. Terzo ricorso presso il TAR della Lombardia, l’unico a pronunciarsi con una sospensiva provvisoria del provvedimento interdittiva, rinviando a udienza successiva.

 

25 giugno 2013 - Gazzetta di Modena: «Infiltrazioni mafiose nella ditta Bianchini» Il titolare:"Non è vero: faccio ricorso"

4 agosto 2013 - Il Tar respinge il ricorso della Bianchini

 


Nel pieno di questi ricorsi arriva una richiesta dal TAR di Milano con la richiesta di ulteriori informazioni. La risposta la manda il dott. Ventura.
Quello stesso giorno registriamo due entrate nel cellulare del dott Ventura proveniente dal senatore Giovanardi.

Altri contatti registrati quando Ventura riceve un contatto dal centralino del senato della Repubblica di 11 secondi. Qualche minuto dopo il senatore Giovanardi contatta Ventura rimanendo al telefono per 158 secondi.
Ventura firmava poi la revoca dell’interdittiva alla GEPO. Stesso periodo.

 

Assumeva l’incarico il prefetto Di Bari e nella stessa giornata Alessandra Bianchini inviava l’istanza. Veniva riconosciuto che il vecchio amministratore non si era accorto di aver assunto questi personaggi. La frase viene ritenuta molto importante in prefettura, sarà oggetto di discussione all’interno del gruppo interforze GIRER. In questa domanda c’è un punto che ci interessa: i Bianchini avevano già i loro avvocati, con questa lettera comunicavano alla prefettura che avevano assunto un supervisore Musto Giulio che sappiamo essere della Safi. Essi si dissociavano dai ricorsi al TAR presentati dai vecchi avvocati, compreso quello di Milano. I Bianchini asserivano di voler evitare le pubbliche proteste. Abbiamo ipotizzato che queste decisioni fossero state condivise con Musto. Tentativo di limitare la pubblicità del caso.

Giuseppe Silvestri, alto dirigente che diventerà presidente della Bianchini dopo l’interdittiva, con una mail del 26 settembre 2013 indirizzata al dott Bruno Scognamiglio (viceprefetto vicario presso la prefettura di Modena), rassicurava la prefettura, sul fatto che aveva azzerato i rapporti con la stampa. Questi saranno tutti temi presenti in prefettura. Come verrà esplicitato nell’intercettazione di Alessandro Bianchini, quando il viceprefetto gli chiederà di limitare questi rapporti con la stampa.

 

Questo periodo viene caratterizzato dagli incontri del gruppo interforze che continua a fornire un parere negativo. Il 5 settembre 2013 il prefetto richiedeva al gruppo di agire su una nuova istanza presentata da Bianchini in merito al cambio societario. Si avviano nuovi accertamenti.

Il dott Ventura telefona al senatore Giovanardi.

 

Altri contatti fra il dott. Ventura e il senatore Giovanardi. Questi contatti avvenivano poco prima che si riunisse il gruppo interforze anche alla presenza del dott. Ventura. Si tratta di SMS.

I CC confermavano le informazioni sul conto della società.

 

Viene mostrata una lettera dove si richiede un incontro con il prefetto da parte di Silvestri e Alessandra Bianchini.

 

Il 4 ottobre 2013 anche Bianchini Alessandro presentava richiesta di inserimento nella white list della sua società la IOS. La domanda viene presentata in un momento di grande incertezza della Bianchini. Altri contatti fra Ventura e Giovanardi.

Bianchini Alessandro aveva ottenuto 5 appalti, ottenuti come descritto in Aemilia. La Bianchini in quel momento era invischiata in queste interdittive.

 

Il Luogotenente D’Agostino ricorda i passaggi di quote fra i famigliari, come ampiamente raccontato anche in Aemilia udienza 28 marzo 2017.

processo Aemilia: udienza del 28 marzo 2017

 

Viene segnalato che Alessandro aveva ancora l’incarico di direttore tecnico presso la Bianchini.

Appena il GIRER invia una nota, arriva tempestivamente una istanza da parte dei Bianchini riferendo di aver chiesto la cancellazione di questi ruoli in camera di commercio, ma abbiamo visto che Alessandro rimane dipendente fino alla fine del 2013.

La tempestività è sospetta: era un atto riservato.

 

Gli elementi acquisiti facevano intendere che non si potevano escludere le infiltrazioni mafiose all’interno dell’azienda. Va ricordato che all’interno del gruppo interforze c’erano anche i CC che in quel periodo stavano scrivendo le carte per Aemilia e quindi sapevano bene chi fossero i Bianchini.

Il 27 dicembre 2013 il gruppo viene chiamato a fornire nuovamente il proprio parere e ancora una volta sono confermati i motivi ostativi, già formulate in altre riunioni. Verso fine dicembre il dott Ventura si sentiva con Giovanardi. Finiva il 2013.

 

Nel 2014 il tema centrale diventa la IOS. Si profilano i contatti con il funzionario dell’agenzia delle dogane De Stavola. Diventa più comprensibile tutto grazie al ritrovamento dei famosi video registrati da Alessandro. Inizialmente con De Stavola e successivamente con il senatore Giovanardi. Da fine maggio 2014, prima non sappiamo se si sono trovati per altri motivi. Già all’inizio del 2014 fra i tabulati telefonici rileviamo tutta una serie di contatti che nel 2013 sono stati più limitati. Vedremo come sono avvenuti in concomitanza con quanto accadeva in prefettura prima e dopo una istanza o un provvedimento.

Noi ci siamo chiesti se ci fosse qualche collegamento fra Giovanardi e De Stavola anche una semplice conoscenza. Veniamo a sapere che 8 maggio 2007 la Gazzetta di Modena aveva pubblicato un inserto con una foto scattata in occasione di una cena organizzata da De Stavola per festeggiare il compleanno. Fra gli invitati Scognamiglio, Giovanardi e un funzionario della prefettura di Modena.

 

Sono stati individuati due contatti telefonici fra l’agenzia delle dogane e l’utenza intestata a Saia Piero segretario presso l’ufficio di Giovanardi. Questa verifica la facciamo in riscontro a una testimonianza in merito a una telefonata di raccomandazione a favore di De Stavola. Eventualmente verrà la testimone a riferire.

PM: questo teste non è stato indicato, chiediamo l’integrazione.

Gli avvocati della difesa rinviano la decisione all’esito dell’istruttoria.

 

D’Agostino: Saia, è lo stesso soggetto incontrato dal dott Bruno Scognamiglio subito dopo essere stato sentito nella nostra caserma sempre sui Bianchini.

La sera prima che Scognamiglio doveva essere sentito presso la nostra caserma si registra una telefonata fra De Stavola e un funzionario della Prefettura, Maienza, che però non si occupava di White List. De Stavola accenna agli articoli di stampa su Aemilia, sottolineando che l’assenza di Scognamiglio in prefettura in quel periodo gli aveva evitato problemi.

Maienza e De Stavola si accordano per prendere un caffè.
De Stavola lo avvisa di aver appena terminato una riunione in prefettura.

Maienza appena uscito dalla ns caserma, contattava Scognamiglio. Il tempo di stampare il verbale e firmare e uscire dalla nostra caserma viene intercettata la sua telefonata 17 minuti dopo. Scognamiglio suggeriva a Maienza di farsi aprire dal segretario di Giovanardi. Si intuiva che Maienza si trovasse davanti al portone di Giovanardi.

Vengono mostrate delle foto, dove si evince che Maienza esce insieme al segretario del senatore. Questo incontro ci è sembrato singolare nell’ottica delle indagini che stavamo acquisendo, su queste presunte pressioni che la prefettura aveva ricevuto, senza contare che Scognamiglio era appena uscito dal nostro incontro.

 

Esaminiamo il 2014, il periodo caldo però arriva da maggio in poi.

Il prefetto il 10 gennaio rigetta le domande di riesame escludendo ancora la Bianchini dalla WL. Il provvedimento era notificato il 23 gennaio tramite un avvocato dei signori Bianchini. Il 3 febbraio era presentata una nuova istanza di accesso agli atti tramite l’avvocato Calzolari venendo manifestata l’intenzione di ricorrere nuovamente al TAR. Il 6 febbraio registriamo il primo contatto da parte di Braga Bruna verso De Stavola. Un contatto di 28 secondi.

E’ indicativo rilevare che una volta che viene abbandonata la SAFI il medesimo ruolo viene assunto da De Stavola (entrambi avevano contatti in prefettura).

21 febbraio Giovanardi telefona a Ventura e il giorno seguente chiama anche Bianchini Augusto. Bianchini ricontatta Giovanardi. Il 24 febbraio il senatore chiamava Ventura e Ventura lo ricontatta. In modo parallelo De Stavola si sentiva con Lambertucci Daniele.

Il 25 febbraio De Stavola si sente con Alessandro Bianchini.

Il 25 febbraio viene presentata una nuova interrogazione parlamentare da parte di Giovanardi, rimando alla lettura dell’atto. Era trattata la questione delle interdittive antimafia anche in relazione alla Bianchini,

Il 27 febbraio Alessandro contattava De Stavola per poi proseguire tramite SMS.

Alessandro presentava una domanda per la IOS per la richiesta di iscrizione alla WL.

Alessandro aveva affermava di aver cambiato indirizzo, di essersi distaccato dalla famiglia, ma noi nel 2015 lo troviamo ancora domiciliato a San Felice presso la famiglia.

 

Vengono mostrati articoli di giornale in merito alle dichiarazioni del senatore Giovanardi in merito alle interpellanze.

Il 13 marzo si registravano vari contatti fra De Stavola e Lambertucci. La stessa sera sms da parte di Augusto verso Giovanardi. In entrata e uscita.

 

Il 25 marzo viene protocollata in prefettura la richiesta dell’avvocatura dello Stato che chiedeva elementi di risposta da fornire in risposta al Tar in merito al ricorso presentato dai Bianchini. Il 28 marzo vengono registrati due sms da Bianchini Augusto verso il senatore.

 

Ore 11.15 pausa

Ore 11.40 rientra la Corte

 

Aprile 2014 si riunisce il consiglio di amministrazione della Bianchini. Augusto torna ad essere il liquidatore. Il giorno seguente Augusto si sente nuovamente con Giovanardi. Si sentono anche nei prossimi giorni.

Sul RdC viene pubblicato un articolo sul disagio dei dipendenti della Bianchini.

Si riunisce nuovamente il gruppo interforze presieduto da Ventura, si parla anche della Lami Costruzioni.

Bianchini e Giovanardi si sentono nuovamente. Giovanardi chiama Ventura.

16 aprile Ventura si sente nuovamente con Bianchini, stessa cosa il giorno dopo.

Bianchini contattava ancora il senatore.

Serie di contatti fra il 14 e il 17 fra Giovanardi, Bianchini e Ventura.

17aprile poco dopo la telefonata fra Augusto e Giovanardi dal proprio account istituzionale il senatore trasmetteva come da accordi sulla mail di Simone Fraulini la comunicazione della prefettura di MO a firma del prefetto Di Bari con la quale il senatore veniva informato che la pratica inerente alla domanda di iscrizione WL della DUEANNE di Braga era in fase di istruttoria. La mail viene rinvenuta nel server della Bianchini.

Il 18 aprile Giovanardi contattava Ventura.

Il 19 aprile De Stavola scambiava diversi SMS con Bianchini Augusto. Il pomeriggio del 20 aprile De Stavola si sentiva con Lambertucci. Il 23 aprile nel giorno in cui la questura forniva le informazioni sul conto della IOS erano registrati altri contatti fra De Stavola e Lambertucci.

Il 23 aprile veniva registrata la telefonata da parte di Ventura verso Giovanardi.

24 aprile seconda sezione del TAR Emilia-Romagna respinge il ricorso presentato dalla Bianchini. Stessa giornata, il tribunale di MO dichiara inammissibile la prima parte del concordato presentata da Bianchini. Quella sera Lambertucci invia un primo SMS a De Stavola dando vita a uno scambio di messaggi. Il 25 aprile Lambertucci contatta De Stavola.
Nei giorni seguenti scambi fra Bianchini, Giovanardi, Ventura.

 

Il 3 maggio sui quotidiani usciva la notizia del pronunciamento negativo del TAR. La stessa giornata Giovanardi contatta Ventura.

Il 9 maggio alle ore 17.41 Lambertucci invia una mail al tenente dei CC Colasanti in servizio presso la DIA di BO chiedendo informazioni sulla IOS di Alessandro. Sappiamo che Lambertucci si occupava anche di gestire le pratiche delle WL. Gli atti passavano dalle sue mani, era lui che sollecitava. Colasanti lo informa che ancora non era stata trattata la questione della IOS. Per noi è importante perché significava che Lambertucci si occupava della gestione di queste pratiche. Questi atti passavano da lui.

 

Lo stesso giorno 18.20 messaggio di De Stavola verso Lambertucci. Bianchini Augusto contatta Giovanardi. Il 12 maggio viene depositata presso la cancelleria di MO sezione fallimenti, nuova domanda di ammissione al concordato, si parla della crisi della impresa in riferimento alla mancata iscrizione alla WL e alla bonifica dei terreni che si presumevano contaminati da amianto.

Quel pomeriggio registrati due messaggi da Bianchini Augusto verso Giovanardi.

Altri contatti il 14 e 15 maggio,

16 maggio arrivano le informazioni della IOS, quella che Lambertucci aveva chiesto. Augusto contatta Giovanardi.

20 maggio dopo una breve chiamata da Augusto, Giovanardi telefona a Ventura. Questi ultimi si risentono anche il giorno dopo.

Si chiude il primo periodo del 2014, interlocutorio privo di scossoni ma che ho voluto mostrarvi perché caratterizzato da numerosi contatti che abbiamo visto. Si entra nella seconda parte del 2014, quello più caldo distinto dai video registrati da Alessandro Bianchini che ci hanno chiarito quello che stava avvenendo.

 

D’Agostino: l’altra volta avevo parlato di come vengono rinvenuti i video. In questa parte analizziamo i contenuti dei video che sono questi che vi indico. Diversi colloqui intercorsi nel 2014 in gran parte in presenza di Alessandro, di Augusto e in una occasione in cui è presente tutta la famiglia Bianchini.

I video che ci hanno interessato di più riguardano i soggetti intervenuti in difesa della Bianchini.

Una strategia di pressione nei confronti della Prefettura attraverso due vie. La prima attraverso De Stavola, che forniva ai Bianchini informazioni riservate. Vedremo come tramite De Stavola, Alessandro ha conosciuto l’avvocato Moscattini anch’essa imputata. Alla quale viene chiesto di fare una consulenza travasata in una istanza presentata in prefettura nell’agosto 2014, basata su informazioni che dovevano essere riservate.

 

Seconda strada attraverso il rapporto dei Bianchini con Giovanardi.

De Stavola ha incontrato Alessandro almeno 9 volte. Incontri avvenuti fra la fine di maggio fino al 18 ottobre. Alcuni video erano nominati con la data dell’incontro, ma anche perché abbiamo individuato i temi trattati. I video sono stati anche oggetto di perizia ed è stato possibile individuare la data dei video.

 

Primo incontro fra Alessandro e De Stavola è avvenuto nel pomeriggio del 26 maggio, documentato dal file 1793. Risulta che il video è stato creato e scaricato proprio il 26 maggio. I video sono anche molto lunghi anche 40 minuti. Ho estrapolato le parti più interessanti 9/10 minuti al massimo. Nulla toglie l’ascolto integrale del video che contiene ulteriori informazioni che possono essere utili. Sentirete dal video De Stavola spiegare che da informazioni assunte dalla Prefettura la situazione della IOS si sarebbe sbloccata anche se la DIA aveva rimarcato il fatto che Alessandro era da considerarsi il figlio di Augusto. Nota che sta citando De Stavola. Gli sta parlando della nota che Lambertucci aveva sollecitato al tenente Colasanti della Dia di BO.

De Stavola aveva potuto leggere il contenuto seppure diretto alla prefettura all’interno di un iter riservato. Si fa riferimento a questo rapporto parentale.

 

Permaneva sempre un collegamento fra la Bianchini e la IOS. Accenno non compreso da Bianchini Alessandro che ironizza e ride su questa cosa. Ricordo che ho parlato una udienza intera per spiegarvi i motivi della interdizione, non a caso ho utilizzato una intera udienza per spiegarvi i motivi. Vi faccio ascoltare il video poi ci torno.
 

Viene mostrato il video registrato per strada da Alessandro fra De Stavola e lo stesso.
(video già visto in Aemilia)
De Stavola parla delle informazioni assunte dalla DIA.

“non l’ho saputo questo dalla Moscattini” afferma De Stavola.

“da uno della prefettura, una voce affidabile”

Alessandro: credo anche di sapere da chi, un candidato sindaco.

De Stavola nomina Giovanardi.

De Stavola “questa è una cosa che so da una voce, da una persona…”

Alessandro: l’unica osservazione che hanno fatto su di me è che sono figlio di mio padre

De Stavola: e lo so….

D’Agostino: De Stavola gli sta dicendo che ci sono dei problemi perché a RE hanno arrestato i parenti di quel calabrese famoso collegato alla interdittiva.

De Stavola: se so altre cose le faccio… questa è una voce… quello là il politico

D’Agostino: dalle notizie apprese in prefettura, De Stavola si dice possibilista sul buon esito della iscrizione della IOS meno in merito alla impresa della madre, Braga Bruna. Anche perché i CC avevano arrestato i parenti di quel famoso calabrese, facendo un collegamento con la situazione dei Bianchini su quanto riportato nella interdittiva,. In effetti 9 maggio 2014 i CC eravamo intervenuti in merito all’operazione Zarina a carico di 13 persone ritenute contigue alla cosca Arena e Nicoscia.  Nicoscia storici alleati dei GA citati nella interdittiva. Emergono nuovamente i Tipaldi collegati alla Gepo. Fra gli arrestati vi erano anche i Pugliese. Io arresto a Crotone Pugliese Mary, una sorella. Pugliese Michele già condannato è proprio collegato ai Muto di Gualtieri citati nell’interdittiva oltre ad essere collegati a Giglio e ad altri ‘ndranghetisti emiliani del gruppo di RE. De Stavola non si era riferito a caso citando questi arresti.

De Stavola riferisce ad Alessandro di parlare ai propri genitori da vicino, non per telefono. Queste raccomandazioni saranno una costante di De Stavola.

De Stavola chiede ad Alessandro di riferire ai genitori che per la loro questione si stava impegnando un buon politico. E Alessandro fa riferimento al candidato sindaco. In quel periodo Giovanardi era candidato.

 

Il 28 maggio si riunisce il gruppo interforze presieduto da Ventura. Riunione importante per comprendere quanto accade in prefettura. Nella bozza non ritroviamo una parte presente nella stesura definitiva.

Come possiamo vedere in entrambe le versioni la discussione della IOS viene aperta da Ventura che asserisce che dall’istruttoria non erano emersi elementi da segnalare all’antimafia. Per la Prefettura sul conto della IOS non c’è nulla.

La discussione va avanti. Il rappresentante della DIA segnala che attenzione c’è un rapporto di parentela. Fra Braga e Bianchini entrambi interdetti e Alessandro, elemento già anticipato da De Stavola ad Alessandro.

Il dott Triggiani – dirigente Polizia – pone il tempo sull’aspetto temporale sulla costituzione della IOS rispetto alle interdittive. Qui c’è la parte eliminata. La parte era evidenziata con il computer, vi mostro la parte cancellata. Siamo all’interno di un gruppo riservato, in cui sono presenti forze di polizia, con la garanzia che queste notizie debbano rimanere lì. Vi ho portato l’esempio della GECO non a caso. Alla Geco non gli furono dati atti perché erano riservati.

Il rappresentante dei CC, Marino, comandante del nucleo investigativo che stava facendo Aemilia segnala che sul conto di Bianchini Augusto è in corso una importante attività di giudiziaria il cui esito potrebbe fornire nuovi elementi. Il capitano chiede il MASSIMO riservo. Altamente riservata, reputa necessario eliminare ogni riferimento ad esso. E ciò pone fine alla questione sul verbale. Argomento chiuso.

Noi veniamo a conoscenza di questa bozza nel novembre 2015 quando veniamo delegati dalla DDA di acquisire i documenti. Nel frattempo, Marino è stato sostituito da Treccani. Ritrovamento casuale, poiché il capitano avesse chiesto esplicitamente di togliere questi elementi, troviamo la bozza all’interno del fascicolo della Lami. Il 28 maggio 2014 in prefettura e per primo Ventura era venuto a conoscenza di una importante attività di indagine a carico dei Bianchini. E quella indagine era Aemilia.

 

Bianchini Augusto contatta Giovanardi. Dal senato della Repubblica parte una chiamata verso Ventura. 29 maggio Bianchini ricontatta Giovanardi. Giovanardi contatta Ventura pochi minuti dopi. Successivamente Giovanardi richiamava Bianchini.

Questi contatti avvenivano a ridosso dell’importante riunione della interforze quando Marino aveva avvisato della importante indagine.

I CC erano individuato come quelli che maggiormente si stavano opponendo alla iscrizione della Bianchini e della IOS.

Il 30 maggio il vice vicario Scognamiglio a seguito della decisione del gruppo delega la GdF di Mo ad eseguire sul conto della IOS i necessari accertamenti idonei a rilevare circa la situazione della società suscettibili di individuare tentativi di elusione della interdittiva.

 

Il controllo delegato dalla Prefettura verrà eseguito il 19 giugno dalla GdF di Mirandola. Ma prima accade qualcos’altro: Bianchini Alessandro viene avvisato da De Stavola del controllo che stava per subire.

 

Dai tabulati di De Stavola rileviamo che Lambertucci chiama De Stavola. Il giorno dopo De Stavola incontra Alessandro dove lo avvisa di quanto sta per accadere, lo vedete nel video registrato dallo stesso Alessandro.

Come vedete nelle immagini del video l’incontro avviene nel parcheggio del ristorante 212. Sentirete De Stavola che avvisa Alessandro del controllo come previsto dal protocollo corrente. Da lì a pochi giorni avrebbe subito la verifica della GdF, Inps, DDA, ecc. Ci volevano 8 giorni circa per organizzare tutto. De Stavola legge da un bigliettino l’indirizzo esatto della IOS, dove sarebbe avvenuto cioè il controllo. De Stavola aveva preso nota durante la riunione proprio per non sbagliarsi. Questa notizia l’aveva avuta dall’avvocato Moscattini. Precisa anche di aver verificato grazie a uno della prefettura, è vero quello che è stato deciso.

Ascoltiamo a questo punto il video.

 

31 maggio Lambertucci si sente con De Stavola, il giorno dopo che viene emesso il provvedimento della Prefettura. De Stavola dice che il giorno prima aveva incontrato uno della prefettura.

 

Viene mostrato il video. De Stavola nel parcheggio del 212 con Alessandro.
De Stavola dice che quello che la Moscattini ha detto è vero perché ha avuto conferma da uno della prefettura. E’ stato deciso il 31 maggio (30 maggio ndr).

Alessandro: io sicuramente non sarà (Augusto) in ufficio, ci sarà qualcun altro. L’unica cosa che ho è che ho comprato dei mezzi dalla Bianchini

De Stavola: mettila al fresco la fattura.

Alessandro: io sono tranquillo

De Stavola: saluti a casa… questa è una cosa grossa, però si finisce…

 

D’Agostino: De Stavola informa Bianchini di fare attenzione, che non fosse presente Augusto nella sede della IOS. E lo avvisa anche di mettere a posto le carte, di sistemare i documenti che avrebbero potuto collegare la IOS alla Bianchini. Mettiamo le carte a posto, perché se fosse stato trovato il collegamento ci sarebbe stata conferma di quanto affermato dai CC.

E la Delega era chiara: trovare i collegamenti fra Bianchini e IOS. E De Stavola è esperto di queste cose, l’ufficio delle dogane fa proprio questo. Gli dice anche che gli faranno i raggi X, di mettere qualcuno in ufficio che poi lo avrebbe avvisato dell’arrivo dei CC. De Stavola lo mette sull’avviso anche che “lei per telefono non dirà niente, ne parlerà con papà e mamma da vicino, di persona. Per telefono si parla solo di chiavatoio (di donne)”. Aggiunge che “non si parla più un cazzo perché tutte le cose portano disastri”.

Ci siamo chiesti perché di questa premura. Perché in quel momento e in un modo così esplicito. La risposta riconduce a quel verbale del gruppo interforze in merito all’attività investigativa (penale) in corso. Altre spiegazioni non ne abbiamo trovate.

 

Luogotenente D’Agostino: neppure nei sindacati che si erano occupati dei lavoratori nascerà qualche dubbio sui motivi per i quali i Bianchini erano stati interdetti. Non si può dire che le interdittive che erano state emesse non erano motivate, anzi erano molto corpose. La dedizione con cui molti si sono adoperati per questa vicenda… questi video ci provano come vi sia stata la volontà di negare i fatti. I bianchini erano le vittime e le forze dell’ordine li stavano perseguitando. E quindi dovevano essere aiutati. Le interdittive erano motivatissime.

 

D’Agostino: fra 1 e 7 giugno si registrano nuovi contatti fra De Stavola e Moscattini. Altri contatti fra Moscattini e lo stesso Lambertucci.

Contatti che vanno nella direzione di quanto ascoltato nel video utili al passaggio di informazioni e di aggiornamenti. Tutti stanno aspettando questo controllo.

Contato fra Augusto e Giovanardi. Giovanardi poi chiama Ventura. Ci sono diversi contatti.

11 giugno il TAR di MI sospende tecnicamente il giudizio in merito alla interdittiva in attesa del pronunciamento del TAR di BO. Il 16 giugno era documentato un SMS fra De Stavola e Alessandro al quale facevano seguito contatti fra Augusto e Giovanardi.

Giovanardi chiama poi Ventura.

19 giugno quando la GdF di Mirandola esegue il controllo, che avviene alla presenza del solo Alessandro, presso gli uffici della IOS a San Felice. Nella nota si fa riferimento ai possibili collegamenti fra la IOS e le altre società di Bianchini.

Nominato anche il contratto stipulato appena la società si era formata. La “dueaenne” aveva richiesta una consulenza alla IOS. La IOS iniziava la sua attività gestendo le attività dei cantieri dei genitori. La IOS non era altro che una ramificazione della Bianchini.

Nella nota della GdF sono evidenziate i passaggi bancari, disponibilità… i finanzieri affermavano che non si poteva escludere il collegamento. Su questo controllo tornerò dopo.

Il 19 giugno il consiglio di Stato respinge l’appello presentato dalla Bianchini rispetto alla sentenza del TAR dell’Emilia-Romagna. Una sentenza a favore della prefettura e contro la Bianchini.

Si rilevano diversi contatti nei giorni seguenti fra Giovanardi e Augusto.

Diversi SMS fra Bianchini Alessandro e De Stavola proprio il 21 giugno. Propedeuci per il successivo incontro avvenuto fra i due in piazza Roma. Incontro avvenuto due giorni dopo il controllo della GdF.

 

Per capire la data in cui è stato registrato il video: De Stavola aveva visto la sera prima la partita “schifosa” dell’Italia e in effetti era impegnata in Brasile per i mondiali di calcio e la sera prima aveva perso contro il Costarica.

Ascoltiamo il video in aula. Video registrato in piazza Roma fra De Stavola e Alessandro Bianchini.

Alessandro parla dei controlli subiti dalla GdF.

 

Alessandro: Un amico mi ha detto che c’è proprio qualcuno che vuole male alla sua famiglia.

De Stavola farà avere le carte a Moscattini, lei lunedì saprà.

 

De Stavola rimarca il fatto che il controllo c’era stato, richiamando la delega della prefettura di fine maggio e per quanto ha appreso il controllo viene giudicato positivamente, lui pensa, dalla prefettura. “Tenga presente che c’è odore di 10 15 ditte da interdire…”

De Stavola dice che l’operazione l’ha voluta la DDA di Bologna per mezzo di quei due nomi che c’erano lì, riferendosi alla interdittiva.

Anche lo stesso De Stavola si sarebbe informato in merito alla deposizione di quanto accertato dalla GdF.

 

Quando Alessandro dice che qualcuno vuole male alla famiglia. De Stavola pensa subito ai Baraldi. Ma a dire dei Bianchini c’era anche qualcuno dei CC di San Felice che non aveva agevolato la questione. E De Stavola dice mica può intervenire in prefettura.

La GdF presentava poi gli esiti del controllo.

Si succedono diversi contatti per la comunicazione dell’esito del controllo.

Vengono registrati ulteriori contatti fra De Stavola e Moscattini, dopo l’incontro avvenuto con Alessandro.

 

 

Riveliamo altri contatti fra Bianchini, Giovanardi e Ventura.

Il 3 luglio la GdF di Mirandola integra le informazioni già fornite il 27 giugno evidenziato l’assunzione di operai da parte della IOS precedentemente assunti dalla Bianchini.

Il 6 luglio nuovi contatti fra De Stavola e Lambertucci. Fra il 4 e il 7 luglio Bianchini Augusto con Giovanardi.

 

Si riunisce di nuovo il gruppo interforze alla presenza del prefetto Di Bari e Ventura. Si riparla della IOS. E’ considerato l’esito della GdF. Anche noi – CC – avviseremo che i dipendenti sono gli stessi assunti dalla Bianchini. Viene suggerito di negare l’iscrizione alla WL.

Il provvedimento del prefetto non verrà adottato subito, dovranno passare alcuni mesi arrivando al 20 ottobre 2014. Questo rappresenta una anomalia del sistema caratterizzata da queste pressioni sia nei confronti del gruppo interforze e dello stesso Prefetto.

 

Nella giornata del 10 luglio contatti fra Augusto verso il senatore Giovanardi. Contatti ripetuti nei giorni successivi. Anche Alessandro contatta il Senatore. Quest’ultimo contatto era connesso all’incontro che lo stesso Alessandro avrebbe avuto con il senatore quel sabato del 12 luglio 2014, indicato nel capo 216 n. 2. Colloquio registrato da Alessandro.

“Giovanardi consegna documenti.”

Nel corso di questo incontro Alessandro consegna al senatore documentazione della IOS. Gli consegna la copia del vergale che la GdF di Mirandola gli aveva rilasciato, un verosimile rendiconto del volume di affari della IOS e la documentazione dell’accordo stipulato in presenza del sindacalista per i mezzi acquistati dalla Bianchini. Ma c’è un altro punto nel video che adesso andremo ad ascoltare.

 

Bianchini Alessandro chiede a Giovanardi quali idee avessero in prefettura e lui dice vedremo venerdì, alludendo a un incontro che ci sarebbe stato il 18 luglio. Incontro avvenuto in prefettura che Giovanardi aveva avuto con Ventura.

D’Agostino: ho altri video molto importanti del senatore, decidete voi se andare avanti.

 

Giudice: capite bene che l’attrezzatura che abbiamo acquisito è stata acquisita con un onere dell’amministrazione, vorremmo finire oggi. Abbiamo due tecnici che vengono da Roma che stasera dovremmo smontare tutta l’apparecchiatura.

D’Agostino: per le 17 ne ascolteremo altri video.

Giudice: possiamo chiedere se questa apparecchiatura può essere trattenuta e utilizzata per un’altra giornata.

 

Giudice: riprenderemo alle 14, cerchiamo di fare tutti i video che possono dare luogo a problemi di fonia per restituire l’apparato a Roma. Ci rivediamo alle 14 per riprendere i lavori.

 

Ore 14.10 riprende l’udienza.

 

Riprende la deposizione il luogotenente D’Agostino. Si parla dei video registrati da Alessandro Bianchini.

 

Viene visto in aula un video registrato ai portali di Modena.

De Stavola: La trasmissione alla GdF non è stata tanto… hanno fatto… hanno visto che ieri ci sono sua mamma e suo papà.

Alessandro: mi hanno detto che oggi ci sarà un’altra riunione

De Stavola: La riunione di oggi andrà a definire la strategia da tenere

A: se ho capito bene LUI fa pressione…. Gli avrebbero detto che io fatturo due milioni, penso abbia capito male lui

De Stavola: si è presa una piega

A: ci sarà qualcuno che dirà è a posto e qualcun altro che dirà non è a posto

De Stavola: so che i Carabinieri….

A: erano i Carabinieri me lo immaginavo, perché non può mica essere

De Stavola: la prefettura vorrebbe dare ma non gliela danno…

 

A: io devo essere sincero i finanzieri mi parevano gente umana…

 

A: io queste cose le tengo per me non le dico neanche ai miei genitori

 

D’Agostino: De Stavola informa Alessandro che non c’era stato un buon esito. I GdF vedono Alessandro come la controfigura del padre. Nel verbale del gruppo di interforze del 10 luglio come ha detto De Stavola è così. Si ritiene acclarato il tentativo dell’azienda di eludere il provvedimento antimafia della ditta Bianchini. De Stavola a un certo punto nomina Moscattini “ci siamo capiti” e con chi stava all’interno della prefettura ma fuori dal gruppo interforze. De Stavola dice: è una cosa delicata nessun altro le viene a dire queste cose. Viene evidenziata tutta la consapevolezza di De Stavola di quello che sta facendo. Viene nominato Giovanardi e delle sue pressioni che stava esercitando. Lo dicono e sono anche chiari in questo.

 

 

Bianchini cerca di sapere cosa è stato detto nella riunione non ufficiale avvenuta in prefettura. Ma De Stavola non ne sa nulla. Quando Alessandro chiede chi sta facendo ostruzionismo. De Stavola risponde che i Carabinieri l’altra volta erano sul chi va là.

Ritorno a quanto detto dal capitano Marino in merito alle indagini in corso.

De Stavola dice: la prefettura vorrebbe dare e non ce la fa più… i Carabinieri stanno bloccando.

De Stavola continua a consigliare ad Alessandro di non parlare al telefono.

De Stavola sta dicendo che si sta messaggiando con quello che lo tiene informato.

Allude a un incontro che era stato concordato con questo soggetto proprio per quella sera, solo che non sapeva che De Stavola quel giorno era senza macchina.

Noi troviamo i tabulati. Il 18 luglio, quella sera, si susseguono una serie di SMS fra De Stavola e Lambertucci.

 

La sera del 18 luglio Augusto B parla con il senatore Giovanardi. Si sentono anche nella tarda mattinata del 19 luglio. Questo secondo noi per concordare l’incontro che avrebbe avuto insieme ad Alessandro proprio quel giorno. Videoregistrato nel file “Giovanardi incontro bar angolo via Mascagni°. Lunghissima conversazione di 40 minuti, noi faremo molto meno. Capo 206 punto 4. I Bianchini sono aggiornati di quanto sta accadendo in prefettura. Giovanardi racconta l’esito dell’incontro avvenuto il 18 luglio con il prefetto e Ventura. Lui parlerà di una rissa verbale avuta con questi. Il Prefetto si era detto impossibilitato nel fornire la WL ai Bianchini. Questa opinione dell’interforze non ha un parere non vincolante. A un certo punto Giovanardi contatta al telefono il prefetto Frattazzi a Roma. Si tratta dello stesso alto dirigente che G aveva incontrato per la questione Baraldi. Il Prefetto viene definito come il capo dei Prefetti. Aveva anche coordinato il CCASGO. Quando Giovanardi presentava le interpellanze proprio dall’ufficio delle relazioni con il parlamento giungevano le richieste di notizie alle prefetture. Vedremo anche che il CCASGO è l’organo al cui la prefettura avrebbe richiesto un parere sulla IOS. Si sente parlare solo il senatore che segnala a Frattasi la situazione della Bianchini. Giovanardi dirà quale sono le sue intenzioni: coprirsi dal punto parlamentare e convocare una conferenza stampa.

PM: può anticipare il passaggio “coprirsi dal punto di vista parlamentare”

 

D’Agostino: in questo video c’è un altro passaggio in cui fare attenzione. Alessandro chiede quale sono le motivazioni dei CC per ostacolare. Giovanardi gli hanno detto che c’è dell’altro che sta bloccando l’accoglimento della istanza presentata dai Bianchini. Vengono quindi a conoscenza che sul loro conto c’è dell’altro.

Viene fatto vedere il video in aula.

 

Giovanardi parla della rissa verbale avuta con il Prefetto. Il prefetto gli dice come faccio a togliere l’interdittiva quando il gruppo mi da parere negativo? Si ritiene che sia un modo per eludere l’interdittiva dato alla Bianchini.

  • Qui parla del verbale del 10 luglio coperto da segreto.

Giovanardi: ammettiamo anche che sia il figlio che ha fatto una azienda, cazzo c’entra con l’interdizione? Sono i Carabinieri che hanno tirato fuori questa cosa qui.

Giovanardi: io con il prefetto ho detto io sono arrabbiato, faccio una interrogazione, prima mi copro dal punto di vista parlamentare, (per non essere chiamato a rispondere) e poi dopo … se fossi in lui verrei qui con la rivoltella e vi ammazzo tutti. Vi rendete conto che siete folli?

A: vorrei sapere i Carabinieri come possono dire … ho dimostrato dalle fatture

G: io mi sono incazzato… se questa fosse materia penale … ma è una indagine amministrativa.. e mi dicono ah c’è dell’altro!

D’Agostino: in prefettura gli dicono c’è dell’altro

G: cosa c’è… inutile che giocate… se c’è dell’altro ditemelo, dimostratemi che le persone con cui parlo sono delinquenti e buonanotte. Vediamo cosa dice il Questore. Facciamo una conferenza stampa con tutti gli atti…

G: oltre al dipendente che è stato licenziato….

D’Agostino: il senatore alla luce di quello che gli hanno detto in prefettura. Adesso ci dobbiamo guardare negli occhi se avete qualcos’altro da dire prima di mettere in moto tutto. E i Bianchini gli dicono cosa hanno in relazione all’interdittiva

A: abbiamo assunto…. Uno che aveva dei precedenti, uno che aveva la fidanzata…

G: e li avete licenziati

A: tutti. Poi hanno visto uno aggirarsi davanti al cantiere, e i materiali presi dalla EdilCutro che si è detto che aveva collegamenti con Muto dei Gualtieri

G: mi può chiamare il prefetto Frattasi (chiama in diretta di fronte ai Bianchini). Ti riassumo una situazione… Questa azienda Bianchini, l’hanno massacrata… il prefetto mi dice mettiamo l’interdittiva antimafia anche al figlio. Scusa? Il prefetto mi dice che l’interforze mi ha dato esito negativo perché è un tentativo di eludere l’interdittiva. Io gli ho detto che voi del gruppo non c’entrate niente. E’ colpa dei carabinieri mi dicono. Tutto questo meccanismo per combattere la mafia e l’ndrangheta… cosa cazzo… dov’è la mafia qua? Dov’è?

 

Ancora il video fra Giovanardi e Bianchini Augusto e Alessandro.
Giovanardi: per domani sera riuscite a ricostruire bene la vicenda? Se non si sblocca in questi due giorni presento una interpellanza. Se la cosa non si sblocca andiamo in televisione e facciamo un casino!

D’Agostino: in questo lungo colloquio il senatore domanda ai Bianchini quali fossero gli altri addebiti presentati dalla prefettura oltre alla storia del manovale di Cutro, Belfiore Gaetano fidanzato con la figlia Valentina di GAN. Qui snocciolano tutti i punti. Augusto precisa sono stati licenziati a seguito dell’interdittiva e non perché come scritto nella istanza perché erano terminati i lavori. Qui lo dice. Precisa anche che è notare non è che li abbiamo presi perché ce lo hanno imposto, e questo era vero. Augusto per come abbiamo capito dall’indagine Aemilia aveva fatto semplicemente affari con la Ndrangheta non era vittima, aveva fatto affari. Di queste cose lui parla liberamente anche alla presenza del figlio Alessandro. In ultimo viene detto che le assunzioni erano state fatte perché ne avevano avuto bisogno.

La domanda di Giovanardi era stata ritenuta contrattuale in rispetto a quanto gli era stato detto in prefettura. Una frase che aveva un certo peso. A maggio del 2014 c’era una presa di coscienza in prefettura per quanto stava accadendo e si può capire bene la frase “c’è dell’altro” che il senatore stava dicendo ai Bianchini.

Dalla fine di maggio i CC come riferito dal questore in questa telefonata, i CC erano stati individuati come quelli che maggiormente si stavano frapponendo ai Bianchini. I Bianchini dopo quanto appurato da De Stavola avevano avuto la conferma autorevole dal senatore, ma avevano scoperto anche che sul loro conto c’era dell’altro. Tant’è che Augusto dice allora bisogna mettere in sicurezza la Bianchini e a cascata le altre imprese. Si aspettava il peggio.

 

Il 20 luglio Giovanardi veniva contattato nuovamente da Augusto. Il 21 luglio a seguito di uno scambio di SMS Giovanardi si sente con Ventura.

Nel frattempo il 20 luglio De Stavola continua ad avere contatti con Lambertucci della prefettura.

Il 22 luglio Giovanardi come preannunciato unitamente ad altri colleghi presenta in senato l’atto di sindacato ispettivo su cui faccio rimando per una lettura integrale. Viene ripercorsa la storia della Bianchini e i provvedimenti della prefettura. Ricostruzione effettuata sulla base di quel promemoria che Giovanardi chiede in questo video appena sentito.

Nell’hard disk portatile di Augusto troviamo in una cartella “per giovanardi” un file word denominato cronistoria famiglia Bianchini. Creato il 19 luglio con ultima modifica del 20. File editabile formato word. Date che riconducono alla richiesta fatta dal Senatore in questo video. La Cartella è stata oggetto di perizia durante Aemilia.

La seconda parte dell’intervento parlamentare era incentrata sulle altre aziende la IOS e la “dueaenne”.

 

Per la IOS e la “dueaenne” la prefettura doveva dare ancora una risposta. Per la IOS l’orientamento era comunque di esclusione. Il 10 luglio era stata votata l’esclusione, pochi giorni dopo Giovanardi incontra il Prefetto, il 22 luglio viene presentata l’interpellanza. E vedrete che nelle settimana seguenti il prefetto non rende fattiva l’interdittiva. La Prefettura viene bloccata da queste pressioni. Il Prefetto rimanda ancora una volta la sua decisione scrivendo al CCASGO.
 

Augusto contatta Giovanardi. Giovanardi contatta Ventura la stessa sera.

Il 25 luglio il RdC intitola un articolo La Bianchini chiude effetto interdittiva, stesso articolo il giorno dopo. Si legge l’intervento parlamentare del senatore Giovanardi.

A cavallo fra il 25 e il 26 si susseguono i contatti fra Augusto e Giovanardi.

Quando sui quotidiani viene ripresa la notizia della Lami andando ad animare il dibattito sulle WL, si notano contatti fra Lambertucci e De Stavola.

Il 28 luglio Augusto chiama Giovanardi.

Il 29 luglio Alessandro contatta De Stavola. Poco dopo De Stavola riceve la telefonata di Lambertucci. Alessandro invia un SMS a Giovanardi.

 

Viene registrato il video “De Stavola dogana Campogalliano 29 luglio” da Alessandro.

De Stavola sempre ben informato lo aggiorna sulla situazione.

Viene mostrato il video in aula.

De Stavola: Giovanardi ha fatto il passaggio di telefono ed è andato…

A: lui mi ha detto che non c’erano dei nomi

De Stavola: lui ha fatto il passaggio…

A: mi hanno chiamato dallo studio della Moscattini di fare urgentemente una lettera…

 

A: onestamente se vengono mi chiedo cosa troveranno ancora, la roba è sempre quello, loro credono che io sia il proseguo dell’azienda…

 

A: dalle notizie che ho avuto è che non hanno informazioni… il problema viene dal comando dei Carabinieri, però lui mi ha detto che anche la finanza

De Stavola: qualche dubbio è rimasto

 

A: sul Carlino mi hanno chiesto anche TRC mi hanno chiesto la Bianchini è fallita…

A: (in merito all’interpellanza di Giovanardi) ha detto qua è successa questa cosa, è sempre stata negata, non si sa niente sul futuro…. A cosa serve la White List? Per prevenire le infiltrazioni o…

 

D’Agostino: la vera novità di questo video…

Avvocato difesa: è privo di alcune parti questo video

D’Agostino: i video sono molti lunghi, ho ritagliato dei pezzi

Avv: la scelta dei pezzi è stata fatta da lei

D’Agostino: in base a quello che dovevo dire

Giudice: era stato detto per accorciare, noi li stiamo seguendo, lo avevo notato anche io

D’Agostino: la vera novità del video è che Alessandro era stato contattato da Moscattini per preparare urgentemente una comunicazione da trasmettere in prefettura. Si tratta di una memoria redatta dalla Moscattini contenente delle repliche fondata su atti riservati con la quale intendevano rispondere al gruppo interforze, dove ormai il destino della IOS era segnato. De Stavola rimarca l’urgenza. Moscattini e De Stavola si sentivano. L’urgenza viene ribadita dalla Moscattini in un altro giorno.

Vi anticipo che l’intenzione con questa memoria di bloccare la decisione ormai scontata da parte della Prefettura. Tant’è che viene detto che dopo il 10 luglio la decisione è stata presa. Portare il memoriale di nuovo in discussione. Per procrastinare una decisione che il prefetto in condizioni normali avrebbe già preso. Che poi vi fossero questi contatti con cui venivano acquisite le notizie, si evince chiaramente. Prima di questo incontro De Stavola aveva contattato Lambertucci in effetti.

Subito dopo l’incontro con De Stavola, Alessandro si sente con Giovanardi.

Per mera logica non può escludere per come emerge dai video che Alessandro veicolava queste informazioni che acquisiva. Quello che aveva sentito da Giovanardi lo riferisce a De Stavola. De Stavola stesso gli chiede se ha avuto altre notizie da Giovanardi. E lui riporta che il problema deriva dai Carabinieri. Notizie apprese da Giovanardi durante l’incontro nel bar.

 

Il 30 luglio De Stavola viene contattato da Moscattini. Si registrano tutta una serie di SMS fra Alessandro e De Stavola. Si giunge al 31 luglio 2014 quando Alessandro incontra l’avvocato Moscattini. L’incontro viene anticipato da una serie di contatti telefonici.

Il video “Avvocato Moscattini” risulta scaricato il 31 luglio. Lo strumento che si doveva utilizzare per procrastinare l’interdittiva è questo memoriale.

Non è risultato un rapporto di patrocinio legale essendosi trattato solo di una consulenza. In effetti la IOS non risulterà mai rappresentato da questo avvocato. L’istanza depositata il 1 agosto in prefettura non era firmato dall’avvocato ma da Alessandro B.

Il dialogo che ascolteremo è importante perché ci aiuta a valutare quale sia in quel momento la linea difensiva dei Bianchini, questa istanza si basa su documenti riservati che non potevano essere conosciuto né da Bianchini né dall’avvocato.

Moscattini gli mostrava un documento riservato redatto dalla GdF di Mirandola all’esito degli accertamenti dei dipendenti assunti dalla IOS che in precedenza avevano avuto rapporti lavorativi con la Bianchini. Documento coperto da segreto.

 

D’Agostino: Prima di vedere il video vi mostro la tabella presente nella lettera che la GdF di Mirandola redige il 3 luglio da dove legge l’avvocato. Questa parte del video riguarda proprio quando l’avvocato elenca a Bianchini i nomi degli operai che avevano avuto dei trascorsi presso la Bianchini. Cita le date di assunzione e distaccato / presente. L’elencazione degli operai è diversa rispetto all’unico documento che Bianchini poteva avere in quel momento.

Questo documento è molto diverso. Ascoltiamo questa prima parte del video.

 

Moscattini: le spiego come siamo messi, le forze dell’ordine credono fermamente che lei sia la continuazione di suo padre, conseguentemente hanno tutti dato parere negativo per l’iscrizione alla WL. Unico vantaggio è che motivi seri non ce ne sono. Quando lei ha fatto la domanda ha presentato il foglio… questa domanda del 26 febbraio e questo dell’11 ottobre dove diceva che aveva comprato le macchine al posto del TFR.

A: questo documento io l’ho dato alla GdF

Moscattini: domattina sono a Modena ci vediamo… prima era venuto fuori il problema dei camion…

A: non tutti i miei mezzi vengono dalla Bianchini. Ho comprato dei mezzi da altre parti.

 

Moscattini: l’altro problema…. Loro hanno questo convincimento ma di fatto non hanno elementi, per essere coinvolti con la mafia bisogna…

A: io ho i CC che TUTTi i giorni vengono i Carabinieri che vengono a vedere cosa faccio… TUTTI….

 

Moscattini: lei ha dei dipendenti …. (elenco dei dipendenti)

A: io ad oggi non ne ho neanche uno… quando sono venuti io avevo Panza Paolo e Piazza Marco con contratto determinato. Licenziati il 15 luglio perché non ne avevo più bisogno. Gli altri personaggi… Malaguti ha lavorato forse un mese e mezzo, dovrei guardarci, massimo due mesi. Latum (…) 15 giorni, Giliberti 5 giorni. Nessuno è stato distaccato, erano tutti assunti.

Giliberti Flavio 5 giorni in agosto. Non distaccato, non so perché c’è scritto distaccato.

 

D’Agostino: inizia a leggere l’istanza che ha preparato. La seconda parte è più significativa. In riferimento a quanto accaduto alla Baraldi, sentirete come la Moscattini propone due opzioni: attendere il cambio del prefetto, la seconda fare in modo che la mattina seguente l’istanza fosse già sul tavolo del prefetto, magari indirizzando al dott Ventura, come poi avviene.

Moscattini è a conoscenza di come la Baraldi sia stata riammessa in WL e quindi intende riproporre lo stesso modo per la Bianchini, indirizzando a Ventura che già in passato aveva preso la decisione nei confronti della Baraldi. Decisione che tutti loro si sperava si replicasse.

Vediamo cosa dicono in questa seconda parte.

 

Moscattini: l’anno scorso la ditta

A: la Baraldi

 

Moscattini: se domattina ci troviamo a Modena, va a depositare l’istanza direttamente e chiede di portare all’attenzione del prefetto immediatamente

A: se vuole rimango lì a disposizione

Moscattini: no perché voglio sapere cosa hanno da dire. Dirà che ha avuto un problema di salute e che è potuto andare solo questa mattina. Faccio due copie, una in protocollo e l’altra all’attenzione di Ventura o del Prefetto. Così quando domattina rientra il prefetto possiamo avere una qualche chance che lui la legga e la convochi. Domattina ci vediamo alle 9 e le do tutto,

D’Agostino: le decisioni dell’avvocato derivano da notizie ricevute direttamente dalla Prefettura. Sa addirittura delle assenze o meno del prefetto, questo è più allarmante.

Aveva delle notizie di prima mano.

I documenti citati: delega della prefettura del 30 maggio, il rapporto della GdF del 27 giugno, il verbale del gruppo del 10 luglio, la nota della Finanza del 3 luglio, erano tutti documenti acquisiti formalmente da Alessandro il 10 novembre 2014 dopo che il suo legale, quello vero, aveva presentato in prefettura una istanza per l’accesso agli atti. Quindi tre mesi dopo questo colloquio avuto con l’avvocato Moscattini.

Ulteriore precisazione. Ci siamo chiesti del collegamento fra Moscattini e la prefettura a testimonianza che godevano di questo flusso di notizie. La risposta a questa domanda l’abbiamo immaginata con l’analisi dei tabulati. Presso lo studio di Moscattini era impiegata Trapanese Carla, moglie di Lambertucci. Trapanese era risultata in contatto anche con lo stesso De Stavola.

Lo stesso Lambertucci ha avuto contatti diretti non solo con la Moscattini ma anche con altri elementi dello studio.

La sera del 31 luglio, subito dopo l’incontro con la Moscattini, De Stavola aveva uno scambio di SMS con Alessandro.

 

Il primo agosto deposita alla c.a. di Ventura l’istanza, cercando di giustificare l’assunzione dei dipendenti e l’acquisto dei mezzi dalla Bianchini. Stesso atto preparato dalla Moscattini sentito nel video. Istanza basata su documenti segreti. Urgenza del deposito dettata dall’avvocato stava proprio nel fatto che erano a conoscenza della decisione presa. Andava bloccata.

 

Si evince che De Stavola era a conoscenza del deposito dell’istanza. De Stavola si sentiva con Lambertucci che è all’ufficio protocollo. La Moscattini aveva detto di andare proprio all’ufficio protocollo a depositare l’istanza. Viene registrata la solita triangolazione fra Augusto, Giovanardi e Ventura.

Il 3 agosto De Stavola e Lambertucci sono particolarmente attivi con uno scambio di SMS.

Questi contatti erano dovuti al fatto che il 5 agosto si riuniva nuovamente il gruppo presieduto da Ventura. Seppure non fosse all’ordine del giorno sempre con questa irritualità Ventura presentava l’istanza a favore della Bianchini. Capo 216 n. 6. Ventura era stato il principale destinatario dell’istanza e ben conosceva l’importanza di presentarla al gruppo interforze. Dalla lettura di questo verbale, nonostante il parere contrario di tutti i membri sul conto della IOS, il dott Ventura e la dott.ssa Finizio suggerivano di formulare al ministro dell’interno un quesito su tutta la vicenda allo scopo di acquisire elementi di orientamento più completi che possono derivare da esempi simili.

Con questo atto il provvedimento del prefetto viene nuovamente rinviato.

Nel corso della stessa riunione si parla della “dueanne” di Braga Bruna.

Il prefetto Di Bari scrive una dettagliata relazione dove si evince che il prefetto era pienamente d’accordo con il gruppo interforze – in condizioni normale avrebbe già agito, ma questa non era una situazione normale – ma comunque scrive al ministero “cosa devo fare”? Anche utilizzando altri casi assimilabili alla impresa dei Bianchini.

Ci siamo chiesti quali sono questi casi assimilabili? Alla Fratelli Baraldi, alla geco (…).

 

Nuovi contatti fra Bianchini – Giovanardi – Ventura. E di nuovo Giovanardi ricontatta Bianchini dopo aver sentito Ventura. Nel frattempo contatti fra De Stavola, Lambertucci, Moscattini.

Alla luce di questi contatti Alessandro continua a ricevere notizie riservate da parte di De Stavola come sentiremo dal sesto incontro testimoniato dal video “De Stavola coop S.Felice”. In questo video si ha la prova ulteriore che De Stavola acquisiva le notizie dalla prefettura in tempo reale addirittura per e-mail, tanto da informare Alessandro che il prefetto aveva chiesto informazioni al ministero “ha girato tutta Roma”.

Questo video è prova indiscutibile che vi fosse consapevolezza da parte dei Bianchini che aveva avuto a che fare con degli ‘ndranghetisti perché Alessandro lo conferma. Stessa consapevolezza che aveva De Stavola. Nonostante questo De Stavola informava Alessandro di notizie riservate.

De Stavola riferisce ad Alessandro di avvisare il padre di fare molta attenzione. Sono coinvolti personaggi di Reggio Emilia ndranghetisti, gli dirà.

 

ORE  16.30 TERMINA L’UDIENZA.

PROSSIMA UDIENZA MARTEDI’ 16 NOVEMBRE ore 9.30 circa

a cura di: S.N.

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RS 091121
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