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Aggiornamento al 28 maggio 2020
28.03.2017:
all'interno dell'udienza di AEmilia il maresciallo D'Agostino elenca una serie di vicende che ruotano intorno al tentativo di eliminare l'interdittiva antimafia alla famiglia Bianchini da parte di alcuni rappresentanti delle Istituzioni. Alla domanda del presidente della Corte, Francesco Maria Caruso "Come fa l'avvocato a conoscere questi fatti? Ci siampo posti il problema?" l'allora PM Mescolini risponde con un categorico "Non in questo processo". Lasciando chiaramente intendere che era alle porte un nuovo procedimento.

11.7.2019: si apre a Bologna la prima udienza preliminare

26.10.2019: si è tenuta la seconda udienza preliminare a Bologna terminata in un rinvio al 20 gennaio per "questioni procedurali".

20.01.2020: mentre cade l'aggravante mafiosa - pare che gli indagati non avessero consapevolezza di favorire la cosca con le loro azioni - viene fissata l'udienza presso il Tribunale di Modena per il 28 maggio. Udienza rimandata causa Covid-19 al 17 dicembre 2020.

17.11.2020: su richiesta dei pubblici ministeri Monica Bombana e Giuseppe Amara, il giudice Andrea Romito chiama a giudizio immediato con udienza fissata il 15 dicembre, Carlo Giovanardi. Nel fascicolo di inchiesta sono entrate anche le registrazioni fatte da Alessandro Bianchini nei vari incontri avuti. Registrazioni che Giovanardi vorrebbe sottoporre alla Giunta del senato, mentre per i magistrati vanno portate in aula, essendo già state mostrate al procsso AEmilia. - Carlo Giovanardi si appella alla presidente del Senato Casellati per far tornare in giunta il suo caso, chiedendole di invitare il Tribunale ad inviare al Senato, per l'autorizzazione ad un eventuale utilizzo, tutte le intercettazioni, video ed audio, i tabulati e quanto altro nel fascicolo indicato quale fonte di prova nei suoi confronti, in particolare gli audio e i video girati da Alessandro Bianchini.

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