PROCESso
AEMILIA
MOVIMENTO AGENDE ROSSE
di SALVATORE BORSELLINO
gruppo MAURO ROSTAGNO - MODENA
Seguici sulla pagina FACEBOOK: tutti i giorni rassegna stampa per restare aggiornati
Ricordiamo che tutto questo è frutto di lavoro volontario, il sito è in continuo aggiornamento.
– ATTENZIONE: sito realizzato per desktop, appena ci sarà possibile verrà ottimizzato anche per i dispositivi mobili –
![]() | ![]() | ![]() |
---|
’Ndrangheta a Brescello, tutte le richieste di condanna del processo Grimilde
di Ambra Prati - Gazzetta di Reggio
La procura antimafia ha chiesto 20 anni per Salvatore Grande Aracri, figlio di Francesco, e l’assoluzione per Tafuni
BOLOGNA - Ecco l'elenco delle richieste di condanna avanzate dalla procura antimafia nei confronti dei 47 imputati nel processo Grimilde, che ha indagato gli affari e il radicamento della 'ndrangheta a Brescello, comune reggiano già sciolto per mafia nel 2016.
Salvatore Grande Aracri, di 41 anni, di Cutro, residente a Brescello, 20 anni di reclusione
Rosita Grande Aracri (37), residente a Brescello, 3 anni e 6 mesi
Gabriele Benassi (39), di Parma 3 anni e 2 mesi
Francesco Berlingeri (63), nato a Lamezia Terme, 3 anni
Claudio Bologna, 56 anni di Parma, 15 anni
Simone Bologna (37 anni) , di Monza, 10 mesi e 600 euro di multa
Isauro Bonacini (50), di Correggio, 6 mesi e 300 euro di multa
Albino Caruso, di 61 anni nato a Cosenza, di Piacenza, 15 anni
Giuseppe Caruso, di 60 anni, nato a Cosenza, di Piacenza, 15 anni e 10 mesi
Ivan Catellani (73), nato a Bibbiano, 2 anni e 4 mesi
Donato Agostino Clausi (48), di Crotone, 3 anni e 2 mesi
Manuel Conte, 29 anni, nato a Viadana (Mn) di Brescello, 4 anni e 9 mesi e 4mila euro di multa
Renato De Simone (66), nato a Napoli, 4 anni e 4 mesi
Florian Dhana (39), nato in Albania, di Reggio Emilia, 4 anni e 6mila euro
Alfonso Diletto (53), nato a Cutro, 4 anni e 4 mesi
Michele Fidale (59), nato a Polistena (Kr) e residente a Bologna, 1 anno e 2 mesi mille euro
Giuseppe Fontana (46), nato a Castelnovo Sotto, 4 anni e 4 mesi
Davide Gaspari (43), nato in Germania, residente a Brescello, 3 anni e 11mila euro
Nicolino Grande Aracri (61), nato a Cutro, 4 anni e 8 mesi
Giovanni Abramo (44), nato a Cutro, 4 anni e 4 mesi
Giuseppe Lazzarini (38), nato a Cutro, 12 anni e 8 mesi
Rossella Lombardo (47), nata a Crotone e residente a Reggio Emilia, 2 anni e 4 mesi
Mariantonietta Mallia (30), nata ad Avola (Sr) residente a Boretto, 4 mesi, 20 giorni e 240 euro
Filippo Mattiolo (52), nato a Palermo, 3 anni
Antonio Muto (49), nato a Crotone e residente a Gualtieri, 4 anni e 2 mesi
Cesare Muto (40), nato a Crotone e residente a Gualtieri, 3 anni e 10 mesi
Francesco Muto, di 53 anni, nato a Cutro e residente a Brescello, 14 anni e 6 mesi
Luigi Muto (33), nato a Crotone, 1 anni
Luigi Muto (45), nato a Crotone, 4 anni e 4 mesi
Rosetta Pagliuso (36), nata a Crotone e residente a Reggio Emilia, 2 anni e 6 mesi
Domenica Parrinelli (71), nata a Cutro, 2 anni e 4 mesi
Monica Pasini (44), commercialista di Parma, 2 anni e 4 mesi
Carmelina Passafaro (38), nata a Crotone e residente a Brescello, 2 anni e 8 mesi
Pietro Passafaro, 57 anni, nato a Isola Capo Rizzuto, 3 anni
Roberto Pensato (46), nato a Torremaggiore (FG), 2 anni e 4 mesi
Giancarlo Pibiri (38), nato ad Alessandria, 2 anni e 4 mesi
Santina Pucci (61), nata a Cutro, 2 anni e 4 mesi
Nicolino Sarcone (55), nato a Cutro, 4 anni e 4 mesi
Devid Sassi (39), nato a Montecchio Emilia, 7 anni e 6mila euro
Antonio Silipo (51), nato a Cutro, 7 anni e 6mila euro
Domenico Spagnolo, di 42 anni, nato a Crotone e residente a Reggio Emilia, 14 anni e 4 mesi
Giuseppe Strangio, di 50 anni, nato a Rocca di Neto (Kr), 14 anni e 4 mesi
Franca Valla (71), nata a Felino (Pr), 2 anni e 4 mesi
Pascal Varano, di 33 anni, nato a Parma, 13 anni
Leonardo Villirillo, 53 anni, nato a Catanzaro, 12 anni e 2 mesi
Romolo Villirillo (42), nato a Crotone, 4 anni e 4 mesi
Natascia Zanetti (44), nata a Reggio Emilia, 2 anni e 4 mesi.
Mafie: sciolto il Comune di Cutro, paese “gemellato” con Reggio Emilia
Gazzetta di Reggio - 9 agosto 2020
Delibera del Consiglio dei ministri visto il pericolo di ingerenze dei Grande Aracri. Un provvedimento che giunge a quattro anni dopo quello che colpì Brescello
Il Comune di Cutro è stato sciolto per mafia. Quattro anni dopo lo scioglimento di quello di Brescello, il pericolo di condizionamenti da parte del clan dei Grande Aracri ha portato all’azzeramento della guida politica anche per il piccolo paese della Calabria, città natale della famiglia di ’ndrangheta trapiantatasi poi con i suoi sodali nella provincia del Tricolore. Il consiglio comunale di Cutro è stato oggetto del provvedimento deliberato due giorni fa dal Consiglio dei ministri, dopo essere già stato sospeso lo scorso 3 luglio dopo le dimissioni divenute irrevocabili del sindaco Salvatore Divuono, eletto nel giugno 2016 alla guida di una lista civica, fattosi da parte dopo le polemiche seguite all’inchiesta “Thomas”.
Una notizia che rimbomba quindi anche a Reggio, da sempre legata alla comunità calabrese e a Cutro, definita la città della creta (Kyterion), che dal Crotonese ha visto giungere migliaia di persone. Ben 5mila cutresi erano quelli censiti nel 2009 dal Comune di Reggio Emilia, che comprese negli anni la portata della presenza di quella comunità, con la quale vennero definite intese e intessuti rapporti, fino al viaggio in quell’anno dei politici reggiani per la Festa del Crocifisso, e all’intitolazione sempre quell’anno del Viale Città di Cutro. Uno scambio culturale reciproco con quei concittadini ormai reggiani a pieno titolo, con i quali l’amministrazione reggiana voleva costruire e trainare un rapporto fondato sul rispetto della legalità, sulla capacità di stare insieme, sulla laboriosità.
«L’intitolazione della strada alla Città di Cutro è dunque segno di attenzione reciproca e di questo legame» era stato detto durante l’inaugurazione del cartello posizionato «sull’asse di collegamento fra la tangenziale Nord di Reggio Emilia, la strada statale che porta da una parte al centro storico e dall’altra ai comuni della Bassa pianura verso il Po, il casello dell’autostrada del Sole e il viale Trattati di Roma, caratterizzato dai tre ponti firmati dall’architetto Santiago Calatrava», ricorda la presentazione dell’epoca.
In realtà non ci fu mai un gemellaggio ufficiale tra Reggio e Cutro, anche se fu richiamato più volte dall’allora sindaco Graziano Delrio. Ci fu invece un percorso di riconoscimento ufficiale che partì però nel 2007 con una delibera di giunta, su richiesta del consigliere comunale cutrese del Pd Antonio Olivo, per cui venne inserito il nome Cutro tra le riserve dei toponimi. Nel 2009, l’appena riconfermata giunta, nella prima seduta fece modificare il toponimo, per “motivi estetici”, in “Città di Cutro”. Ne seguì l’intitolazione della strada di accesso alla città dal casello autostradale.
Col passare degli anni si è però abbattuta sulle due città una lunga serie di inchieste contro la ’ndrangheta presente sui rispettivi territori: uno d’origine e uno di importazione. Un doppio filo che lega Reggio e Cutro anche sul versante giudiziario, come riportano le relazioni dell’antimafia e le inchieste “gemelle” come Aemilia e Kyterion, scoppiate entrambe la notte del 28 gennaio 2015, segnando una connessione tra le città e conseguenze che vanno dai processi Aemilia e Kyterion, allo scioglimento di Brescello, ai processi sugli omicidi del 1992 a Reggio fino al processo Grimilde, centrato sulla cosca a Brescello, arrivando ora allo scioglimento di Cutro. —