PROCESso
AEMILIA
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RASSEGNA STAMPA
Rebus calendario e sulle costituzioni di parte civile
di Enrico L. Tidona - Gazzetta di Reggio 9 marzo 2018
REGGIO EMILIA. L’attesa per l’ordinanza di Caruso ha fatto salire la tensione ieri nell’aula del processo Aemilia. L’ok dei giudici alle integrazioni della procura è piombata sui difensori, che devono ora chiudere il cerchio con i loro assistiti. Non è detto che l’adesione al rito abbreviato comporti un grosso sconto di pena. Pur prevedendo un taglio pari a un terzo della pena, infatti, interrompe la continuità con gli altri reati contestati al dibattimento. In pratica, infatti, qualora uno dei 34 imputati ai quali è concesso di tornare sui propri passi scelga il rito abbreviato, e qualora questi venga condannato per il reato di associazione di stampo mafioso, la pena piena passerà da 15 anni a 10. Molti imputati, però, resteranno comunque a dibattimento perché accusati di reati come le intestazioni fittizie o le estorsioni. Queste verrebbero giudicate senza la continuità con il reato associativo stralciato in abbreviato e sempre aggravate dal metodo mafioso. In pratica le pene partirebbero dalla parte alta della forchetta: un aggravio per molti che brucia in parte lo sconto.
Ecco allora che gli avvocati sono lì con il bilancino per cercare di capire cosa sia meglio per i loro assistiti. Ieri avrebbero dovuto dichiarare la propria posizione al termine di una pausa di mezz’ora dell’udienza. Di fronte alle rimostranze avanzate («Così non siamo sereni» e «faccio fatica a spiegare al mio cliente in così poco tempo questioni tecniche complesse, che avranno un effetto concreto sulla sua vita», ha detto l’avvocato Luca Brezigar), Caruso ha acconsentito di rimandare la questione a martedì prossimo. Ammonendo però: «Bisogna arrivare preparati, sapendo già bene cosa si intende fare». Beninteso, inoltre, che gli avvocati non parteciperanno all’astensione della categoria fissata per quel giorno.
La decisione del collegio dei giudici ha creato un certo scompiglio anche tra le parti civili, che probabilmente dovranno costituirsi anche nel nuovo procedimento, che prevede l’istruzione di un nuovo processo, anche se molto più spedito nelle procedure, trattandosi di capitoli del tutto simili a quelli già presi in considerazione per il dibattimento.
Le udienze del rito abbreviato – va infine ricordato – si svolgono in camera di consiglio, quindi a porte chiuse, senza cioè la presenza della stampa e del pubblico. Il calendario del processo Aemilia prevede l’audizione dei periti e poi la discussione che porterà poi alla fase conclusiva. L’abbreviato dovrebbe procedere parallelamente, con sentenze praticamente all’unisono da parte degli stessi giudici.