PROCESso
AEMILIA
MOVIMENTO AGENDE ROSSE
di SALVATORE BORSELLINO
gruppo MAURO ROSTAGNO - MODENA
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AEmilia
rito ordinario - primo grado
giovedì 7 settembre 2017
Riporto la trascrizione presa in diretta e pubblicata su Facebook.
WORK IN PROGRESS: provvederò prima possibile a "sbobinare" la trascrizione dell'udienza.
All'interno dell'udienza:
Prandini Stefano a cura dell’avvocato Bucchi, difesa Salsi – a seguire PM Mescolini
Ferrarini Lisa a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi – a seguire PM Mescolini
Gandolfi Massimo a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi – a seguire PM Mescolini
Tofanetti Mario a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi – a seguire PM Mescolini
Bonaccini Isauro a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi – a seguire PM Mescolini
Bandini Stefano a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi – a seguire PM Mescolini
Busetto Federico a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi
Maione Giorgio, avvocato, ex assessore comunale - a cura dell’avvocato Bucchi – difesa Salsi
Setti Giulia , avvocato - a cura degli avvocati della difesa – a seguire PM Mescolini
Pasquinelli Silvio, commercialista - a cura degli avvocati della difesa – a seguire PM Mescolini
Guizzardi Simone a cura degli avvocati della difesa – a seguire PM Mescolini
Villirillo Luigi a cura dell’avvocato in difesa di Gerace Salvatore – a seguire PM Mescolini
Ore 16.15 in aula
NDR: Stiamo ascoltando Vignali della Bioteco Srl di San Felice sul Panaro che si occupa di consulenza in sistemi di qualità, certificazioni, ambiente, sicurezza, formazione ed energia, ed è stato consulente di Bianchini
ESAME DI VIGNALI ANTONIO A CURA DELL’AVVOCATO, DIFESA BIANCHINI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: dal momento in cui affitta questi locali ad Alessandro, ha mai visto la presenza di Bruna Braga, o Augusto Bianchini
VIGNALI: no, avevo rapporti con loro per motivi legati alla…
CARUSO: questo non gliel’hanno chiesto… lascio correre poi mi rendo conto che passa il tempo
AVV: i rifiuti conferiti, lastre in fibrocemento, ad un occhio non tecnico può essere scambiato per materiale contenente amianto?
VIGNALI: Sì
CARUSO: ma a che serve?
AVV: ci sono intercettazioni in cui pare venga visto amianto, in realtà è fibrocemento
ESAME DI VIGNALI ANTONIO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM Mescolini: è una domanda di valutazione non una testimonianza. Lei inizia il suo rapporto di consulenza per la Bianchini nell’ottobre 2012, per quale motivo?
VIGNALI: Perché c’erano stati i controlli, è successivo ai controlli
PM: prima della sua presenza, ha detto, si era occupato di questo una signora di cui non ricorda il nome, se le dico Giuliana Pederzoli?
VIGNALI: Era nell’ufficio che faceva le registrazioni
PM: lei fu incaricato oltre agli aspetti della bonifica, anche di fornire consulenza in quel momento per la modifica del processo produttivo del trattamento futuro dei rifiuti
VIGNALI: No
CARUSO: non era anche quello di prevedere un diverso modo di trattare i rifiuti e le materie prime secondarie? Se nasce un problema, da una soluzione a un problema, per non fare più questo bisogna fare così…
VIGNALI: Non ci fu più raccolta, non ci fu più niente, si bloccò l’attività. Il mio compito era aiutarli a muoversi per risovlere il problema delle bonifiche
PM: era tutto bloccato nell’ottobre 2012
VIGNALI: Sì, ci fu solo il lavoro per macinare l’accumulo che si era formato
CARUSO: erano o no sequestrati i siti inquinati
VIGNALI: No, mai, il sequestro solo all’interno della ditta Bianchini
CARUSO: poi è intervenuto nei siti
VIGNALI: I siti inquinati sono confluiti nelle discariche, alla Bianchini doveva entrare solo San Biagio
PM: quando la Bioteco fece la locazione ad Alessandro Bianchini nel novembre 2013… quanto è durato il rapporto con la Bianchini?
VIGNALI: Da ottobre/novembre 2012 fino a che non c’è stato l’arresto e lì è terminato tutto… gennaio 2015
PM: le c’è stato fisicamente alla Bianchini, chi erano i suoi interlocutori?
VIGNALI: Fui chiamato da Augusto Bianchini, nel primo periodo lavorai con Alessandro per ricostruire il tutto, la ricostruzione documentale, poi per quelle che sono state le bonifiche nei vari siti il rapporto era sempre con Augusto.
PM: con Braga Bruna?
VIGNALI: Dal punto di vista amministrativo, pagamenti…
PM: la sua competenza specifica
VIGNALI: Laureato in chimica
PM: rispetto alla normativa ambientale, prima cosa aveva fatto?
VIGNALI: Sinteticamente ho lavorato nell’industria agroalimentare per 9 anni come responsabile di produzione ambientale, poi sono stato responsabile per 6 anni della normativa emissioni in atmosfera per USL Mirandola e poi ho costruito la Bioteco e ho continuato a fare il professionista come ambiente e sicurezza
PM: ebbe possibilità di avere dialogo con qualcuno che in precedenza avesse la sua competenza e avesse operato per la Bianchini?
VIGNALI: Direi di sì, quando sono entrato io era in essere una richiesta di autorizzazione a un deposito, a un incremento del quantitativo del materiale da trattare, c’era una società di consulenza, Eco Ricerche
PM: questo attiene a una attività diversa da quella che dovette indagare, dovette fare una ricerca documentale… per quel periodo in cui ha costruito ha potuto acceratre che vi fosse qualcuno che aveva lavorato per la Bianchini o come dipendente o come consulente esterno?
VIGNALI: Mi sembra come esterno che ci fosse qualcuno… ma non sono andato ad indagare
PM: quindi la risposta è no
VIGNALI: No
PM: Luca Galanti della Bianchini?
VIGNALI: Mai
PM: nessun’altra domanda, grazie
CARUSO: si può accomodare, grazie
Sentiamo ora Prandini Stefano nato a Malerbio
ESAME DI PRANDINI STEFANO A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI, DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: ci scusiamo per averla fatta venire dalla Germania, può riferirci se ha avuto rapporti con la signora Gelmi Maria Rosa?
PRANDINI: In passato, ma non la vedo da 7 anni, meglio che non la veda
AVV: quando?
PRANDINI: La data precisa… dal 2008 al 2010
AVV: che tipo di rapporto?
PRANDINI: Un rapporto sentimentale
AVV: arriveremo alla sua affermazione che ha fatto… meglio che non ne abbia più… di cosa si occupava la Gelmi in quel periodo?
PRANDINI: Non saprei dirle, forse bidoni, faceva bidoni
AVV: cosa intende? Sa se ha avuto contrasti, se ha truffato… cosa intende dire?
PRANDINI: Bidoni anche a qualche amico mio del mio paese, prometteva affari, invece erano soldi che spendeva lei per i suoi vizi
AVV: sa di gente che ha dato denaro e non ha ottenuto nulla?
PRANDINI: Certo
AVV: lei personalmente ha avuto rapporti tranquilli, dal punto di vista economico?
PRANDINI: Ho rimesso anche io, macchina, tutto..
AVV: Salsi che lei sappia è stato coinvolto?
PRANDINI: Penso proprio di sì
AVV: lo pensa o ha qualche elemento?
PRANDINI: Da come ci sentivamo con il sig Salsi mi risulta di sì
AVV: lo ha sentito?
PRANDINI: Ci sentivamo, quando ho chiuso con la signora non l’ho più sentito
AVV: cosa le diceva Salsi?
PRANDINI: Ci siamo parlati poche volte… diceva tu hai sentito qualcosa? Due o tre volte…
AVV: le ha detto che aveva dato dei soldi?
PRANDINI: Mi sembra di sì
AVV: diceva che altri suoi conoscenti hanno subito questa sorte, può dirci qualche nome
PRANDINI: Sergio Demio, Tiziano Casinato, Paolo Garofolin
AVV: che somme hanno dato alla Gelmi?
PRANDINI: Sergio 400mila circa
AVV: CAsinato Tiziano
PRANDINI: Sui 700, Garofolin una ventina penso
AVV: che meccanismo usava?
PRANDINI: Diceva che doveva fare affari, pezzi di terra da comprare, dammi che faccio il compromesso invece erano tutte bugie, balle
AVV: nel periodo in cui Salsi frequentava la Gelmi lei era ancora in rapporti?
PRANDINI: Poco dopo ho chiuso tutto
AVV: perché Gelmi frequentava Salsi dal punto di vista sentimentale
PRANDINI: No altre ragioni
AVV: ricorda se sono andati insieme in vacanza? Ricorda di aver telefonato mentre era in vacanza
PRANDINI: Erano appena ritornati da Merano, mi sembra
AVV: era geloso
PRANDINI: No era l’attimo di ira, poi ho capito che era una disgraziata…
AVV: in quel periodo questa gente perché si rivolgeva a lei?
PRANDINI: Perché pensavano che avessi magari usufruito io dei soldi, avevo perso delle amicizie
AVV: faticavano a rintracciare la Gelmi
PRANDINI: Sì, forse ha cambiato 10 numeri…
AVV: si spostava? Come faceva a nascondersi?
PRANDINI: Gli dava appuntamento ai creditori, poi non c’era… ci vediamo poi, sono impegnata…
AVV: faticavano a rintracciarla?
PRANDINI: Corretto
ESAME DI PRANDINI STEFANO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: il suo rapporto con la Gelmi è finito nel 2010
PRANDINI: di preciso…. Forse 2009
PM: il suo contatto con Salsi quando lo sita?
PRANDINI: Prima ci eravamo sentito al telefono, avevo anche un po’ litigato… ci siamo risentiti, mi ha contattato lui anche per sentire se avevo notizie della Gelmi
PM: le chiese informazioni su come rintracciarla?
PRANDINI: Sì ma non sapevo più niente, la cercavo dove abitava, in provincia di Malerbio (Brescia)
PM: le disse la Gelmi che aveva rapporti con uno che faceva segnaletica stradale?
PRANDINI: Pietro Merlo
PM: Salsi quando le parlò, le disse in che modo si stava muovendo per recuperare i soldi?
PRANDINI: No, mi disse della cifra, che non era capace di rintracciarla, di ‘sti soldi… non so la cifra
PM: come dimensione rispetto agli altri?
PRANDINI: Una dimensione che non ricordo….
PM: qual’era se c’era un settore su cui la Gelmi si proponeva e riusciva a raccogliere soldi
PRANDINI: Che doveva andare nelle case riposo, nelle carceri, ospedali per proporre ‘sti materiali, penso pasta per Salsi, pubblicità per Sergio… con Tiziano proponeva di prendere pezzi di terra a Desenzano del Garda, la terra non è mai arrivata, sempre in contanti…
PM: su che tema si è lasciato coinvolgere
PRANDINI: La macchina era intestata a me lei non poteva intestarsi niente, prendeva sempre delle multe, non ha mai pagato e io finisco a maggio di pagare 35mila euro di multe che lei non ha mai pagato
PM: qualcuno gli ha contestato se anche lei fosse complice
PRANDINI: Il mio amico Tiziano si era arrabbiato, solo lui si è permesso… in tono scherzoso ma me lo ha detto
PM: Salsi glielo chiese?
PRANDINI: Se sapevo qualcosa… i contatti li ho persi tutti spero di non averli più o di vederla morta…
PM: la Gelmi abbiamo rinunciato a sentirla
AVV: per una questione di attendibilità
PRANDINI: E’ la persona più marcia…. Che ci sia su questa terra
AVV: una domanda di riesame, quest’auto che era intestata a lei
PRANDINI: Una BMW X5
CARUSO: può andare, grazie
Sentiamo ora Sessa Luciano nato a Pisciano (Salerno) 1955
SESSA LUCIANO – INVESTIGATORE PRIVATO - A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: può riferire la sua professione
SESSA: Investigatore privato
AVV: prima cosa faceva?
SESSA: Ero ispettore Polizia di Stato presso la squadra mobile di RE, svolgo questa professione dal 2010
AVV: quando ha conosciuto Salsi?
SESSA: A fine aprile/maggio 2012 tramite Gibertini Marco che mi chiese se ero disposto a conoscere una sua conoscenza per un lavoro, dissi va bene. Siamo andati con la sua macchina a Bagnolo presso la Gourmet. Il mandato che mi fece il 2 maggio 2012
AVV: fino ad allora non lo conosce, conosceva Gibertini
SESSA: Di vista, l’ho conosciuto tramite Costi Omar che conosco da parecchio tempo, ero nel suo negozio e mi chiesero se volevo fare una investigazione, Gibertini sapeva della mia professione
AVV: glielo spiego Gibertini la necessità di Salsi?
SESSA: No Salsi, mi disse che aveva necessità di rintracciare una donna che gli doveva dei soldi che non riusciva a rintracciare se io riuscivo a trovare il domicilio
AVV: a conferimento di un incarico
SESSA: Alla fine del lavoro ho fatto regolare fattura
AVV: il 2 maggio 2012, lei inizia subito a lavorare, le mostrerei un documento sequestrato da Salsi che è una relazione. Conosce il documento?
SESSA: Sì
AVV: è la relazione che lei fa?
SESSA: Sì, le informazioni che avevo preso sulla Gelmi
AVV: la redige dopo il 2 maggio 2012, la conferma?
SESSA: L’ho scritta io
AVV: ne conferma il contenuto?
SESSA: Sì
AVV: lei questa relazione quanto tempo impiega a redigerla, non ci sono le date?
Sicuramente dopo… c’è stato un incontro all’ospedale di Malerbia, ero venuto a conoscenza che la Gelmi si doveva incontrare con un imprenditore di Milano Sergio Demeo, lo avevo scoperto tramite un ex compagno della Gelmi, Stefano Prendin. Quando Salsi mi diede l’incarico mi diede gli appunti di alcune persone che potevano conoscere la Gelmi, c’era questo Stefano ex compagno della Gelmi, lo incontrai a SESSA: Padova e lui mi raccontò tante cose
AVV: anche a noi… aveva qualche riferimento quindi
SESSA: Sapevo la macchina che usava, una BMW X6 bianco
AVV: o X5
SESSA: X6… Stefano mi chiamò, se vuoi rintracciarla si incontra all’ospedale di Malerbio con un imprenditore, feci un appostamento e localizzai questo Sergio e aspettavo. Si presentò un signore che si mise a parlare con l’mprenditore, poi se ne andarono separatamente. L’ho detto al mio cliente poi non ho fatto nulla più
AVV: sa a cosa era finalizzato l’incontro?
SESSA: So quello che dice Stefano, che questo imprenditore vantava dei soldi dalla Gelmi… non posso dire se è vero
AVV: quelle notizie che lei ha riferito nella sua relazione lei le apprende tutte personalmente o da altre persone
SESSA: Da internet la maggior parte, alcune Stefano, altre nel corso del servizio
AVV: l’ha poi vista?
SESSA: Mai vista, non sono riuscito a trovarla, l’unico giorno buono era l’incontro all’ospedale… lei si era data malata e aveva mandato il suo uomo come mi disse Stefano
AVV: aveva un domicilio stabile
SESSA: In provincia di Brescia ma non l’ho mai vista, ho fatto appostamenti, ma non l’ho mai vista
AVV: sa se oltre a questa signora oltre ad avere questo debito nei confronti di Salsi aveva maturato altri debiti
SESSA: Tutte cose che mi ha riferito Stefano, erano diversi imprenditori
AVV: le ha verificate?
SESSA: No
AVV: quando termina la relazione
SESSA: Quando c’è stato l’incontro dell’ospedale non ricordo le date, posso trovare la fattura da lì si vede
AVV: dalla relazione non si evince la data, perché lei parla di un orario, martedì ultimo scorso, però… mi interessa sapere se per redigere questa relazione ha impiegato 10 giorni, un mese…
SESSA: Un 10 giorni, fa fede la fattura, posso portarla
AVV: perché si ferma e non va avanti?
SESSA: Stando a quello che diceva Stefano, tra Demeo e l’uomo che si era presentato c’era la possibilità che lei stava valutando un piano di rientro con i suoi creditori… ho parlato con Salsi e abbiamo aspettato
AVV: quindi si è fermato e ha fornito queste notizie a Salsi…. Anche se lei non è riuscito a rintracciare la Gelmi
SESSA: No sono stato anche sul lago d’Iseo dove la sua segretaria aveva una attività, per diversi giorni, per guardare se arrivava… tutto negativo
AVV: diversi giorni in tutto?...
SESSA: Dai 10 ai 20 giorni…
AVV: può essere importante
SESSA: Se volete la certezza del tempo guardiamo la fattura
AVV: sa se Gibertini si era rivolto a un certo Napoli Antonino
SESSA: No
PM: mi oppongo la domanda così non si può fare
AVV: ha detto no, comprende chiunque altro… le ha chiesto notizie su Silipo Antonio, se era inserito nella malavita…? Non voglio fare una domanda suggestiva
PM: l’ha già fatto…
SESSA: Mi ricordo che mi chiese di Silipo Antonio, dati i miei trascorsi in Polizia, fino al 2006 lo conoscevo come imprenditore se poi ha cambiato mestiere non lo so
AVV: non ho altre domande
AVV DIFESA: nella relazione che lei ha redatto riferisce anche che relativamente al 2002/2003 che la Gelmi sarebbe stata arrestata per associazione a delinquere e altro e che nel 2010 a seguito di diverse condanne veniva affidato in prova ai servizi sociali, può confermare?
SESSA: Dell’arresto me lo disse Stefano, mi raccontò tante cose… per altre cose non ricordo, sinceramente
AVV: non ci sono altre domande
SESSA LUCIANO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: l’avvocato ha dato atto che il manoscritto fu sequestrata, preciso nella camera degli ospiti in uno scatolo in casa di Salsi Gianluca… lei è individuabile in questo manoscritto
SESSA: No… mi sembra strano che non ci ho messo il timbro… però è mio
PM: mi stavo dolendo con i Carabinieri che non lo avessero identificato
SESSA: C’era una fattura intestata all’azienda
PM: cosa le disse Salsi quando le diede l’incarico?
SESSA: Era di rintracciare la Gelmi per avere un domicilio che lui doveva mandare tramite l’avvocato, per i soldi che lui vantava, il mio scopo era questo
PM: le accennò la ragione del credito?
SESSA: Vantava questi soldi inerenti all’azienda, non ricordo il motivo… era Stefano che mi parlava, mi diceva guarda che lei ha truffato quello e quell’altro, le ho apprese più da Stefano che dal mio cliente
PM: aveva fatto una società di investigazioni, aveva qualche socio
SESSA: Solo, nostre Investigazioni
PM: dal punto di vista di ricezione dell’incarico aveva tipologie di specializzazione per cui si proponeva? C’è chi fa recupero crediti, infedeltà
SESSA: Abbiamo una licenza da parte della Prefettura, abbiamo delle categorie che possiamo fare, rintraccio persone
PM: ha usato il noi
Sono solo, solo
PM: all’ospedale doveva venire presso, dentro, fuori
SESSA: Stefano mi disse che era venuto a conoscenza di questo incontro, perché la segretaria era ricoverata. Ho rintracciato la macchina della Gelmi, questa BMW, poi arrivò la macchina di Sergio e li tenevo d’occhio per vedere se arrivava la donna. La donna non si è presentata, arrivò un uomo e parlarono. Andò via prima Sergio e poi l’altro signore
PM: lei ha mai visto Stefano?
SESSA: Sì sono andato a Padova, ci siamo incontrati
PM: la persona che quel giorno si incontrò non era certamente Stefano
SESSA: No
PM: fece un preventivo a Salsi, di un fondo spese
SESSA: Sì
PM: quanto?
SESSA: Devo guardare la fattura… quando faccio un contratto o mi faccio dare l’acconto 100 o 200 e poi stabilisco le ore che faccio, i chilometri e faccio la fattura… non ricordo se era di 1500/1600…
PM: ricevette contanti
SESSA: Non ricordo, forse il bonifico…. Si può risalire
PM: se ha ricevuto contanti lo sa lui e lei
SESSA: No un bonifico secondo me
PM: quando le furono richieste e da chi su Silipo Antonio
SESSA: Salsi mi chiese di Silipo ma non mi ricordo quando…
PM: dopo che ha finito il suo lavoro?
SESSA: Dopo dopo
PM: sapeva che era un imprenditore?
SESSA: Lui frequentava l’ANIOC, anche io, lo vedevo la’… c’era la voce che anche lui era stato vittima di estorsioni, sono voci
PM: non sono voci, indagini anche del suo ufficio
SESSA: Dico giù…
PM: di indagini fatte qua
SESSA: Non mi sono mai occupato di lui
PM: dico il suo ufficio
SESSA: Neanche il mio ufficio nel 2006
PM: società Artedile?
SESSA: No
PM: Dragone
SESSA: Sì, ma le chiacchiere erano di giù… ho lavorato per diversi anni a RE, sezione reati contro il patrimonio, dal 1982 al 2002, poi dal 2004 fino alla pensione
PM: le disse Salsi perché le chiedeva informazioni su Silipo
SESSA: Assolutamente no
PM: lui era Cavaliere?
SESSA: Faceva parte dell’associazione, non so se aveva fatto la domanda, veniva alle cene dell’Anioc, io diventai Cavaliere nel 2010
PM: lei ha cominciato a frequentare quando?
SESSA: Anche prima
PM: con Gibertini ebbe modo di parlare della vicenda?
SESSA: No l’ho incontrato solo quando mi ha portato da Salsi, poi dopo non l’ho più visto, incontrato magari, ma non mi sono mai fermato
PM: le fu presentato come cliente da Costi Omar, Costi le ha presentato anche altri?
SESSA: No
PM: Gibertini
SESSA: No
PM: non ho altre domande, la ringrazio
CARUSO: può andare
NDR: Il teste viene richiamato dall’avvocato Bucchi poiché gli avvocati hanno corretto a penna le fotocopie della relazione. Gli viene richiesto se le correzioni sono corrette.
PM: ho il documento sequestrato
CARUSO: lo produca anche il PM se no non è leggibile effettivamente
NDR: Bucchi presenterà anche la relazione senza le correzioni
CARUSO: si legge male… come avete fatto
AVV Bucchi: nell’originale si leggeva, quando abbiamo fatto le fotocopie no, la mia segretaria ha corretto… nel momento in cui conferma che l’ha fatto lui…
CARUSO (rivolto al teste): adesso forse può andare… dico forse…
Ore 17.40 pausa
Ore 17.50 riprendiamo.
Sentiamo ora Ferrarini Lisa nata a RE nel 1963
FERRARINI LISA A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: che attività svolge?
FERRARINI: Imprenditore alimentare, faccio salumeria in genere
AVV: la famosa Ferrarini?
FERRARINI: Famosa no, ma di Reggio Emilia
CARUSO: bontà dell’avvocato
AVV: da quanto tempo?
FERRARINI: da 35 anni
AVV: le farò qualche domanda dal 2008… ha conosciuto la signora Gelmi Maria Rosa?
FERRARINI: Il nome non me lo ricordo
AVV: o Mizzi… si presentava?
FERRARINI: questa signora di Brescia… l’ho conosciuta alla CNA di Reggio Emilia in una convocazione di una sezione alimentare per un incontro dove questa signora ci aveva elecnato una serie di possibilità di vendita di prodotti alimentari, l’aveva comunicato il presidente di allora Enrico Bini… saremmo stati almeno 25 persone…
AVV: erano imprenditori come lei?
FERRARINI: Del mio settore solo no, del settore alimentare… c’era anche il signor Salsi, credo fosse vice presidente della CNA in quel periodo lì, direi
AVV: la prima volta che la vede è lì?
FERRARINI: Prima e ultima
AVV: quella volta la Gelmi cosa ha fatto, si è qualificata?
FERRARINI: Bini mi disse che l’aveva incontrata in un viaggio in treno non ricordo se da RE a Roma… era un funzionario a detta loro del ministero di Grazia e Giustizia, lei disse che aveva la possibilità di fornire gli spacci delle carceri
AVV: illustrò un progetto?
FERRARINI: Aveva un assistente con sé, non ricordo il nome, non presentò un progetto, disse che aveva la possibilità di fornire gli spacci delle carceri, io non lo sapevo che esistessero spacci di vendita. Disse organizziamo una visita nelle carceri e vi facciamo vedere
AVV: a detta di questi organizzatori era legata al Ministero?
FERRARINI: Me l’aveva detto Bini e lei disse io lavoro, sono un funzionario… lo disse in quella sede, un funzionario di Grazia e Giustizia… non mostrò nessun documento
AVV: non andò alle visite?
FERRARINI: Io mandai un mio collaboratore, Mario Caprari, che si occupa di catering e di forniture industriali da mensa e andò nel carcere di Bologna per questa visita
AVV: solo a Bologna?
FERRARINI: Di Bologna che ricordo io
AVV: di Reggio Emilia?
FERRARINI: No
CARUSO: andò dentro il carcere?
FERRARINI: Sì… mi disse lasciamo stare non c’è niente da vendere, è tutta una bufala
AVV: conosce Gandolfi Massimo?
FERRARINI: Il funzionario CNA della divisione alimentare
AVV: ci può descrivere la personalità di questa donna?
FERRARINI: Inquietante, era un personaggio esagitato, saltellava su e giù per questi gradini… adrenalinico
FERRARINI LISA A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: da quello che le raccontò il suo collaboratore, entrò negli uffici dell’amministrazione carceraria?
FERRARINI: Mi parlò di spacci, che c’erano vecchi frigoriferi della Findus… non glielo so dire
PM: da lì fu annunciata la possibilità di andare a vedere le carceri
FERRARINI: Non specificando Bologna, ho passato il nominativo al mio funzionario
PM: tra la sua società e la Gourmet c’è compatibilità o siete concorrenti?
FERRARINI: No, faccio prodotti di salumeria, siamo compatibili
PM: la società Green Food le dice niente
FERRARINI: No
PM: ha detto che Bini era presidente della Camera di Commercio?
CARUSO: o CNA
FERRARINI: No non era più della CNA…
AVV: ho memoria che si qualificasse come presidente della CNA in quel periodo
FERRARINI: Le date…
CARUSO: dicembre 2009 presidente della camera di commercio
FERRARINI: Secondo me era già presidente della camera di commercio
CARUSO: allora 2010
FERRARINI: Forse prima del 2010
AVV: se fosse del 2008..
FERRARINI: Non era presidente della camera di commercio?
AVV: e quindi era presidente della CNA
PM: lei conosce Costi Omar?
FERRARINI: No
PM: non ho altre domande grazie
CARUSO: dei partecipanti a quelle riunioni consultò le opinioni che si erano fatti
FERRARINI: No, parlai con Salsi…
CARUSO: manifestò a Salsi le sue perplessità?
FERRARINI: Per la mia azienda non era interessante… gli dissi forse qualcosa di più folkloristico rispetto al termine “inquietante”… diciamo che non era rassicurante…
Sentiamo ora Gandolfi Massimo, funzionaro della CNA in pensione
GANDOLFI MASSIMO A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
GANDOLFI: ci furono diversi incontri nei quali venne illustrato il progetto, poi andammo alla visita di due carceri. C’era lei accompagnata da una segretaria, non ricordo il nome
AVV: Prati Susanna?
GANDOLFI: Non ricordo…. Gli incontri erano generici e lacunosi e volevamo capire se effettivamente era valido, andammo a visitare il carcere di Bologna e di Reggio. E si ragionava sulla possibilità di avere un punto vendita all’interno del carcere. Ai due sopralluoghi ero presente. Era presente Salsi, questa imprenditrice che era una dei titolari di Buongustai, era presente un funzionari della ditta Ferrarini, sicuramente a Bologna, non ricordo se a RE
AVV: Caprari Marco
GANDOLFI: Sì lui
AVV: durante queste visite qual’era l’atteggiamento della Gelmi?
GANDOLFI: Una persona introdotta nell’ambiente… non ero mai stato, siamo arrivati la’ ci hanno fatto entrare tutti e ho pensato che fosse introdotta in quell’ambiente
AVV: ricorda la data degli incontri
GANDOLFI: Non ricordo
GANDOLFI MASSIMO A CURA DEL PM MESCOLINI
CARUSO: Bini era presidente della CNA
GANDOLFI: Sì
PM: per quanto tempo lo è rimasto?
GANDOLFI: Non ricordo
PM: ricordava il nome della Gelmi
GANDOLFI: Leggendo il nome sul giornale mi è tornata la memoria di questa persona… mi ha anche chiamato al telefono, mi ha chiamato dicendo cosa succede a Mirco… a distanza di 6/8 anni
CARUSO: interessante, quando
GANDOLFI: Dopo che era venuto fuori di Mirco Salsi con Gibertini, mi ha chiamato… Non ricordo l’anno
PM: la prima o la seconda vicenda giudiziaria?
GANDOLFI: La seconda
CARUSO: recente
PM: questa è gennaio 2015
CARUSO: dopo gennaio 2015
GANDOLFI: Non lo ricordo, credo sia stato dopo, perché mi ha chiesto, ma cosa succede a RE? E io so quello che sai tu, ho letto sul giornale
PM: fece riferimento a vicende che riguardavano lei e Salsi?
GANDOLFI: No disse cosa sta succedendo e io ho letto la notizia sul giornale…. Credo che fosse agli arresti domiciliari…
PM: c’è stato un procedimento di fatture false che coinvolse Salsi, Gibertini… e poi ci sono questi arresti per ‘ndrangheta…
GANDOLFI: A me sembra di ricordare che fosse in questo riferimento….
CARUSO: Salsi è stato messo agli arresti domiciliari per Octopus giugno 2014
PM: questa Gelmi è stata conosciuta come Nizzi…
GANDOLFI: Certo, l’ho sempre chiamata così
PM: dice che ha letto sul giornale…
GANDOLFI: Ricordo Nizzi
PM: quando ha letto sul giornale come ha fatto a capire
GANDOLFI: Si riferiva a dei fatti…. Il racconto con Salsi…
PM: ricorda per certo che entraste nella struttura carceraria?
GANDOLFI: Certamente
PM: ricorda cosa le disse Salsi
GANDOLFI: Dissi stranamente mi ha chiamato la Nizzi per dirmi cos’era successo. Alla Nizzi ho riferito che sapevo quanto lei… perché non avevo altre informazioni
PM: non ho altre domande
AVV Bucchi: torniamo alla telefonata della Nizzi, si ricorda se lei venne chiamato da un numero che aveva memorizzato nel suo telefono con il nome della Nizzi o della GElmi o se era un numero coperto
GANDOLFI: Non ricordo
AVV: le chiedo di fare memoria sui tempi… è probabile che sia avvenuta dopo l’avvio del processo, gennaio 2015 o prima?
GANDOLFI: Se mi chiede se ho la certezza, no…
CARUSO: si può accomodare
Tofanetti Mario nato a RE
TOFANETTI MARIO A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: conosce Salsi Mirco
TOFANETTI: Sì, siamo molto amici da più di 20 anni
AVV: si ricorda se Salsi le ha ftto confidenze relative a minacce che ha subito?
2012 dovrebbe essere, era estate e disse che era molto preoccupato, gli chiesi se per l’azienda, no un guaio grosso… non mi disse tante cose.. aveva paura per lui, la sua famiglia e i suoi figli… non mi disse di preciso… forse mi disse che c’erano dei calabresi… ho letto poi sul giornale, non vorrei confondermi
AVV: il periodo?
TOFANETTI: Estate del 2012
AVV: subì una operazione Salsi?
TOFANETTI: Sì in autunno dello stesso anno
AVV: che operazione?
TOFANETTI: All’anca
AVV: non ho altre domande
TOFANETTI MARIO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: sa se Salsi ha fatto denuncia in relazione a questi fatti?
TOFANETTI: Non lo so
PM: grazie
CARUSO: può andare grazie
Sentiamo ora Bonaccini Isauro nato a Correggio nel 1970
BONACCINI ISAURO A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: conosce Salsi Mirco?
BONACCINI: Sì, siamo amici da una ventina di anni e siamo in buoni rapporti, ogni tanto ci sentiamo
AVV: si ricorda di confidenze a proposito di minacce che subì
BONACCINI: Circa 5 anni fa ci aveva fatto una confidenza a noi amici, era preoccupato per lui, per la famiglia e per l’azienda perché riceveva minacce da calabresi. Lo disse ad amici in comune… sicuramente Tofanetti
AVV: le riferì qualcosa di più?
BONACCINI: No assolutamente
AVV: le ha mai dato, prestato, regalato, somme di denaro
BONACCINI: Mi ha aiutato finanziariamente perché ho avuto una difficoltà per una attività, non sono mai riuscito a restituirli… mi ha dato circa, sicuramente più di 100mila euro
AVV: 800 milioni di lire?
BONACCINI: No…
AVV: qual’era il vostro rapporto
BONACCINI: Lo ringrazio perché siamo rimasti ancora amici anche se non sono in grado di restituire la somma
AVV: sa se ha prestato anche a qualcun altro? Amici comuni?
BONACCINI: Mi ricordo che aveva prestato una somma a un signore di RE che conosco personalmente, un noto imprenditori, Vignali Giorgio (…) che ha restituito la somma… a me prestò la somma nel 96/97 circa
BONACCINI ISAURO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: ricorda se il Salsi le ha mai chiesto di riavere questo denaro
BONACCINI: Certo, e io rispondevo che non ero in grado, non lavorando…
PM: ha mai sottoscritto dichiarazioni di riconoscimento di debito nei confronti di Salsi?
BONACCINI: Non ricordo
NDR: viene mostrato il documento
BONACCINI: Sì confermo
PM: ricorda come le furono dati i soldi
BONACCINI: Un po’ in contanti un po’ in assegni
PM: personali di Salsi?
BONACCINI: Sì
PM: Debbi Giuliano lo conosce?
BONACCINI: No
PM: la datazione che ha fatto all’inizio delle minacce, come riesce a farla con certezza?
BONACCINI: Una sera di cinque anni fa a mangiare la pizza insieme mi vedevo preoccupato… come mai sei preoccupato
PM: il concetto dei 5
BONACCINI: Estate 2012 dopo che si è andato ad operare all’anca in provincia di Verona
PM: atteso il rapporto che c’era con lei, è legittimo immaginare che Salsi le abbia riferito qualche particolare
BONACCINI: Assolutamente no
PM: nessun riferimento
BONACCINI: Assolutamente no
PM: Salsi ha presentato la denuncia, ma l’anno dopo, nel giugno 2013… le chiedo dove viene la sua certezza, prima di oggi ne ha riparlato con i suoi amici, con Salsi?
BONACCINI: Ci vediamo ogni tanto ma non siamo venuti su questi discorsi…
AVV Bucchi: sono passati 10 anni, ha pagato questo debito?
BONACCINI: No
AVV: siete rimasti amici?
BONACCINI: Sì
AVV: come le sembrava Salsi quando le disse delle minacce
BONACCINI: Era molto spaventato, gli chiesi cosa aveva
PM: il riconoscimento di debito è per 430 milioni di lire, tradotto in 290mila euro
Sentiamo ora Bandini Stefano nato a Parma nel 1966
BANDINI STEFANO A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: ha conosciuto la signora Gelmi
BANDINI: Sì, eravamo in un hotel dove c’era il signor Salsi e ho trovato anche questa signora che si è presentata come una…. Trovare il termine… diceva di essere incaricata dal ministero degli interni mi ha fatto vedere un tesserino, per la ristrutturazione dell’ASL di Brescia
CARUSO: albergo dove?
BANDINI: In montagna…. Eden, hotel Eden… una Spa… in Trentino
CARUSO: era con il signor Salsi
BANDINI: Sì
AVV: la signora era nell’albergo insieme a Salsi e lei si è aggiunto o lei era con Salsi?
BANDINI: Ero con Salsi e la signora l’ho conosciuta lì
AVV: aveva un appuntamento con Salsi
BANDINI: Sì, era una vacanzina…
AVV: si ricorda quanti giorni si fermò lei e quanto Salsi e la Gelmi?
BANDINI: Secondo me non più di tre o quattro giorni
AVV: loro di più
BANDINI: Non ricordo
AVV: si fermò lì con la GElmi
BANDINI: Mi pare di sì
AVV: stava dicendo che si presentava come una consulente del ministero
BANDINI: Mi ha fatto vedere, dicendo che stava facendo questa supervisione a Brescia, un tesserino del ministero degli interni
AVV: che attività svolgeva
BANDINI: Ero delegato di una azienda che faceva dispositivi medici, tipo aereosol, termometri…
AVV: la Gelmi le fece qualche proposta di lavoro?
BANDINI: Sì, se ero interessato a veicolare verso di lei la vendita di questi prodotti, però a pelle non mi era piaciuta. Ricordo che Salsi e la Gelmi avessero una sorta di collaborazione per provare a portare qualcosa di alimentare all’interno delle carceri, una cosa del genere..
CARUSO: periodo?
BANDINI: Inverno… almeno quattro anni fa…
BANDINI STEFANO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: ha detto che è andato in questa vacanza breve… in macchina con Salsi?
BANDINI: No con due macchine
PM: questo invito a tre persone… ne approfittò per fare un fine settimana anche lei… sapeva che ci sarebbe stata
BANDINI: Sì, non era un problema
PM: non ho altre domande
CARUSO: si può accomodare, grazie
NDR: il teste viene richiamato
AVV Bucchi: domanda autonoma, in ordine al rapporto con la Gelmi, le ha riferito Salsi …
AVV Pinelli: Salsi le ha riferito di temere per la sua vita?
BANDINI: Sì, sì, è successo
CARUSO: quando, dove e perché?
BANDINI: Quando mi aveva detto che si era trovato in una brutta situazione, in un problema, che penso volesse recuperare dei soldi che aveva dato a questa persona che lo aveva truffato e per rimediare si è rivolto a delle altre persone e queste persone qua gli hanno… si è trovato… con forse un problema ancora più grosso, senza rendersene conto, che per un certo periodo di tempo, non sono più riuscito a contattarlo, era chiuso in casa, barricato, non usciva… parlando al telefono, mi disse che era spaventato molto, gli dissero che gli avrebbero portato la testa della Gelmi…
CARUSO: non è chiaro
AVV: scusi se mi permetto, ha una malattia per cui ha necessità di parlare lentamente
CARUSO: non contesto questo
BANDINI: Il sig Salsi si era rivolto per cercare di recuperare soldi a queste persone che non conosco i nomi… temeva per i suoi figli, per una situazione brutta, anche psicologicamente
CARUSO: la testa della Gelmi?
BANDINI: Una confidenza… si era spaventato molto perché i calabresi gli avevano detto in modo splatter…. Questo qua…
CARUSO: va bene
PM: il nome Gelmi è il nome con cui lei conobbe questa donna?
BANDINI: L’ho sempre sentita con questo nome anche se ricordo che tempo addietro anche Salsi aveva fatto fatica a contattarla delle volte perché usava diversi nomi, il nome del marito
PM: Nizzi?
BANDINI: Sì
PM: riesce a situare, a dare un periodo tra il momento in cui andaste a fare la vacanza e il momento in cui si è riferito alle minacce
BANDINI: Le minacce venne fuori dopo
PM: quanto può essere passato
BANDINI: Un anno e mezzo , due anni
PM: grazie
CARUSO: può andare
Sentiamo ora Busetto Federico nato a Casina nel 1949
BUSETTO FEDERICO A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI
AVV: a lei chiederò solo su una unica circostanza… conosce Salsi Mirco?
BUSETTO: Sì, siamo amici da circa 10 anni
AVV: ricorda un episodio in cui in sua presenza Salsi ricevette innumerevoli telefonate
BUSETTO: Sì
AVV: può collocarlo nel tempo?
BUSETTO: Direi 2012/2013, forse 2013…
AVV: cosa ricorda?
BUSETTO: In quel periodo facevamo parecchie camminate… amiamo fare trekking in montagna nel nostro appennino e durante queste camminate, spesse volte, soprattutto in una, andavamo nelle fonti del Secchia e rimaneva sempre indietro, si sentiva squillare il telefonino… a volte non rispondeva
AVV: telefonate frequenti o…
BUSETTO: Ripetitive
AVV: ha saputo da Salsi, le ha riferito qualcosa?
BUSETTO: Vedendolo abbastanza turbato mi sono permesso di chiedere cosa lo rabbuiava e mi fece un accenno dicendo che erano telefonate minatorie dove diceva che non solo minacciavano lui, ma anche del fatto che suo figlio andava a casa con la macchina… di questo tipo
AVV: le riferì chi era l’interlocutore?
BUSETTO: Mi pare che disse che erano diversi soggetti… il nome non credo di averlo sentito, i nomi… era profondamente turbato, tanto che ha raggiunto un momento in cui aveva quasi le lacrime agli occhi, venendo da questa gita gli dissi, fermati da me, cerca di stare tranquillo…
AVV: ricorda se le riferì se oltre a minacciarlo gli facevano richieste economiche
BUSETTO: Mi pare di sì, che era legato a un discorso economico di denari
AVV: le chiedo di collocare temporalmente l’episodio
BUSETTO: Fra giugno e luglio…
AVV: anno?
BUSETTO: Direi 2013 più 2013 che 2012
AVV: non ho altre domande
CARUSO: può andare grazie
Sentiamo ora Giorgio Maione nato a Brescia 1977
MAIONE GIORGIO, AVVOCATO, EX ASSESSORE COMUNALE - A CURA DELL’AVVOCATO BUCCHI – DIFESA SALSI
AVV: lei è avvocato?
MAIONE: Sì
AVV: ha svolto il ruolo di assessore comunale?
MAIONE: Sì dal 2008 al 2013 a Brescia
AVV: insieme a lei l’avv Dimezza Fabio lo conosce
MAIONE: Conosco un avvocato Fausto Dimezza, assessore al bilancio
AVV: era insieme a lei assessore… lei dov’era?
MAIONE: Servizi sociali
AVV: ha mai conosciuto Salsi Mirco?
MAIONE: Sinceramente non è un volto che ricordo, se mi può aiutare
AVV: Gelmi Mariarosa
MAIONE: Non mi dice nulla
AVV: Nizzi?
MAIONE: No
AVV: non ricorda di incontri fatti presso lo studio dell’avvocato Dimezza a Brescia nella sua veste di assessore, fatto da Salsi, la signora e la sua segretaria
MAIONE: No
AVV: progetti che avrebbero dovuto essere portati a termine con il vs coinvolgimento e proposti da questa signora Gelmi… immagino di no
MAIONE: No, anche perché progetti.. se mi può chiarire
AVV: carattere urbanistico… investimenti di carattere energetico, costruzione di una casa di riposo, miglioramento di carattere energetico presso l’ospedale, di un nuovo carcere, palestre…
MAIONE: No anche perché in materia energetica non ho le minime competenze, di urbanistica stessa cosa, per le costruzioni di case di riposo… il comune di Brescia non ha mai ipotizzato la costruzione di una struttura che non era in grado di accreditare, io non ho mai sostenuto dal punto di vista politico questa cosa… aggiungo che il comune di Brescia non gestisce direttamente residenze sanitarie per anziani… devo dirle che sicuramente questi episodi non sono avvenuti, soprattutto in uno studio privato
AVV: ma anche in altri luoghi… lo guardi bene il signor Salsi, mi scusi
MAIONE: Non è un volto che conosco
NDR: il signor Salsi si avvicina al teste
AVV: 2008…
MAIONE: Come assessore incontravo migliaia di persone all’anno….
CARUSO: comprensibile
AVV: le contestualizzo un altro episodio, se ha presenziato insieme al vicesindaco di Brescia al carcere San Vittore e anche questo incontro finalizzato a un nuovo carcere a Brescia in quel periodo, 2008/2009
MAIONE: Io non ricordo di essere entrato in San Vittore… credo di aver avuto incontri con l’amministrazione penitenziaria regionale finalizzati a comprendere se si poteva dal punto di vista politico capire se ci fosse la condivisione da parte dell’amministrazione regionale e del ministero della giustizia per la ristrutturazione, o comprendere se vi fosse la possibilità di dare un carcere nuovo alla città
AVV: c’era questa signora che si ingeriva in questo progetto?
MAIONE: Non ricordo l’esistenza di questo cognome
AVV: Salsi non l’ha mai incontrato
MAIONE: No, il volto non mi dice nulla… ho incontrato migliaia di persone.. non ricordo il volto
AVV: lei è mai stato indagato per corruzione?
MAIONE: Che io sappia no
AVV: non ho altre domande lascio il microfono alla collega
AVV DIFESA: lei non ricorda di essere andato con Salsi in un pastificio dove è anche socio?
MAIONE: Non sono socio di nessun pastificio
AVV: tradizioni padane di tale Salvini non le dice nulla
MAIONE: Non mi dice nulla, non sono socio di nessun pastificio… tradizioni padane non è un nome che mi dice nulla
CARUSO: avete sbagliato persona
AVV: il signor Salsi lo riconosce
CARUSO (rivolto all’imputato Salsi Mirco): sostiene che ha incontrato questa persona?
NDR: L’avvocato nomina il cellulare del signor Maione
MAIONE: è il mio numero
AVV: come si spiega che Salsi ha il suo numero?
MAIONE: Non lo chieda a me, io distribuisco il mio biglietto da visita
CARUSO: a man salda, da politico…
MAIONE: i carceri li costruiscono i ministeri non i comuni, da parte di una amministrazione ci può essere un avvallo politico, la richiesta politica. Il comune di Brescia non ci mette un euro… tutte le amministrazioni di Brescia chiederanno sempre la costruzione di un nuovo carcere, ma non riguarda dal punto di vista economico il comune di Brescia
CARUSO: può andare
NDR: Viene proposto l’accompagnamento di un teste che non si trova e non si è presentato. Sono state fatte due citazioni, una all’estero e una in Italia. Entrambe ricevute regolarmente.
CARUSO: è un altro bidonato dalla Gelmi?
AVV Bucchi: è in riscontro alle dichiarazioni di Prendin, è stato truffato dalla Gelmi, solo su questa circostanza
CARUSO: che è una truffatrice mi sembra abbastanza chiaro
AVV Bucchi: allora non lo citiamo, meglio così
NDR: Dopo pochi minuti di pausa (ore 19.45) sentiamo il teste Enrica Sassi nata a Scandiano nel 1963
SASSI ENRICA A CURA DEGLI AVVOCATI DELLA DIFESA – A SEGUIRE PM MESCOLINI
SASSI: conosco la ditta fratelli Gibertini da diversi anni e ho curato diverse pratiche, recuperi crediti
AVV: ricorda un problema di recupero crediti nei confronti delle società di Silipo
SASSI: Sì, Gibertini Gino mi chiese di procedere a un recupero credito abbastanza importante nei confronti di due società che facevano capo a Silipo Antonio, un credito intorno ad 80mila euro, Risorse e Scavi e …. Srl. Facemmo una intimazione in mora e procedemmo. A quel punto il sig Silipo incaricò l’avvocato Granato Pasquale di trattare il rientro dei debiti con la ditta Fratelli Gibertini. Seguì una lunga negoziazione nel corso della quale l’atteggiamento fu piuttosto rigido. Eravamo stati destinatari di promesse di pagamento, mai compiute, eravamo molto sfiduciati e il credito era importante abbiamo posto le nostre condizioni, abbiamo accettato un rientro graduale a condizione che fossero garantiti attraverso una garanzia reale, e fu poi in concreto rilasciata dalla moglie di Silipo, Martino Marianna. Predisponemmo una transazione mediante un pagamento di 3mila euro, garantito da una ipoteca che la signora Martino rilasciò regolarmente attraverso un notaio di RE. L’operazione durò diversi mesi, ci furono fatte altre proposte da Silipo, ma noi rifiutammo. L’atteggiamento del signor Gibertini fu chiaro e rigido.
AVV: l’esistenza del credito e la sua entità fu contestata da Silipo
SASSI: No, venivano da forniture di carburanti a entrambe le società
AVV: ricorda se chiedeste anche una quota di interesse?
SASSI: Sì, era l’interesse bancario, quindi concediamo una dilazione, ma intendiamo di essere tutelati di tutti i danni.
AVV: un cenno a un trattore stradale Iveco, perché avete trattato questo..
SASSI: Si trattò di una proposta di Silipo che proposte di pagare in parte col denaro e in parte con l’automezzo, però il valore che intendeva dare a questo automezzo se non ricordo male si trattava di 45mila euro, era un valore non conforme, rispondemmo di no. A noi il tuo mezzo non interessa
AVV: lei era in studio con il compianto avvocato Corsi, ricorda di aver visto Silipo per una transazione con il signor Melchiorri?
SASSI: Non lo ricordo…. Questa trattativa fu una normalissima trattativa di recupero credito anche complicata per l’importo rilevante, fu trattato alla stregua di qualsiasi altro recupero credito… era il 2009. Qualche anno dopo grosso modo attorno al 2012, Gibertini mi chiese telefonicamente se poteva eventualmente operare una cessione di credito per un credito che aveva contro una terza persona e io gli dissi, purchè lei faccia una regolare cessione notificata alle parti, non credo ci siano problemi, questo è stato.
AVV: le chiederei di confermare i documenti che le sottopongo, se si tratta della transazione di cui ha parlato
SASSI: Sì
AVV Guerini: quale fu l’atteggiamento di Silipo, se lo ha incontrato o del suo avvocato?
SASSI: Silipo cercava di negoziare una trattativa a lui favorevole, la sua era una posizione di subordinazione, si rendeva conto di essere dalla parte debole, non ha mai avuto atteggiamenti particolarmente arroganti o violenti, sapeva di avere questo debito importante, sapeva che vi avrebbe dovuto fare fronte, e quindi cercava di negoziare al meglio. Non direttamente ma attraverso l’appoggio dell’avvocato Granato, nell’ultima fase c’è stata un’altra collega, Giuseppina (….). Un atteggiamento che cercava una transazione.
Abbiamo fatto almeno venti incontri, ho ben presente l’atteggiamento di Silipo, non era un atteggiamento prevaricatore, escluso nella maniera categoria che all’epoca ci fosse anche una piccola voce che potesse far pensare… aggiungo che se ci fosse stato anche un solo sentore, non saremmo andati giù a spada tratta come facemmo….
AVV: non ho altre domande
SASSI ENRICA A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: ha seguito come cliente più volte la F. Gibertini
SASSI: In altre occasioni
PM: Gibertini Gino riferì che la cessione non era inisuale, le chiedevo il perché in quell’occasione che ci ha citato la chiamò e le chiese e sera uno strumento operativo azionato normalmente
SASSI: Lui me lo chiese, siccome avevamo avuto questa questione in passato con Silipo, mi chiese se un’operazione di questo tipo poteva creare problemi
PM: il paradosso era della cessione di un credito a un debitore
SASSI: Nessun paradosso, una domanda che tutti i clienti rivolgono a uno studio legale
PM: poco fa l’avvocato le ha chiesto di una transazione fra Melchiorri e Silipo… riproduco il fax fatto al suo studio all’avvocato Corsi con allegata la transazione fra Melchiorri e Silipo e la cessione di credito
SASSI: Non ho seguito questa cosa, non sapevo che il credito preciso che doveva essere di questo Melchiorre, riguardava soltanto Silipo come possibile cessionario…
PM: non ho altre domande
AVV GUERINI: sapeva che Melchiorri aveva come proprio legale l’avvocato Corsi
SASSI: No
AVV: non ho altre domande
CARUSO: può andare
Sentiamo ora l’avvocato Giulia Setti nata a Modena nel 1973
SETTI GIULIA A CURA DEGLI AVVOCATI DELLA DIFESA – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: può illustrare le motivazioni per cui conosce la Fratelli Gibertini e se si è occupata di una vicenda di recupero crediti nei confronti di Silipo Antonio
NDR: il teste chiede di poter visionare i propri fascicoli
SETTI: Quale socio seguo la fratelli Gibertini dal 2012 per tutte le posizioni di recupero credito. Questa posizione ci è stata assegnata all’inizio del 2013 e riguardava il fatto che il signor Silipo era il legale rappresentante…
CARUSO: aveva più studi legali?
AVV: in successione, la transazione è del 2012, l’avvocato Setti interviene nel 2013 dopo che Silipo non ha pagato, l’altro teste non lo sapeva
SETTI: Relativamente a questo incarico Gino Gibertini ci ha presentato in studio la scrittura privata redatta il 14/4/2009 e che prevedeva un accordo di pagamento fra la Gibertini e la Group srl di Silipo Antonio, Risorse e Scavi e Martino Marianna. A distanza di pochi giorni il 23/4/09, la signora aveva concesso la fideiussione dell’ipoteca a fronte di un debito di entrambe le società di circa 78mila euro.
Ho contattato il notaio che aveva dato l’ipoteca e abbiamo predisposto la procedura. C’erano in precedenza due ipoteche, esecuzione promossa dall’avvocato Della Capanna. Nel corso dell’intervento la signora Martino ha proposto istanza di restrizione perché gli immobili erano due lotti ed erano stati valutati oltre il milione di euro, la signora nell’udienza del 13/11/13 ha insistito per la restrizione, il giudice ha rigettato la richiesta in considerazione del fatto che l’immobile chiedeva venisse svincolato dal pignoramento, era quello con maggiore valore economico . Il legale della signora ha proposto opposizione agli atti esecutivi e quindi per conto della Gibertini abbiamo predisposto memoria difensiva nella quale è stata fatta una completa disamina delle effettive valorizzazioni date a questi lotti poiché pensando che erano state eccessivamente valutate. Il giudice ha deciso anche in sede di opposizione di rigettare la domanda e il processo è andato avanti. Nel gennaio del 2015 l’associazione notarile ha inviato una nota dichiarando che questi lotti erano invenduti. All’udienza del 13/5/15 abbiamo scoperto che gli immobili erano stati sequestrati per interdittiva antimafia, di conseguenza il giudice ha rinviato l’udienza al 17/6 nel frattempo chiesi di avere notizie e il 17/6 è stata dichiarata improcedibile la procedura per il sequestro.
AVV: di fatto avete continuato ad agire nei confronti di Silipo sino a quando non avete saputo che era improcedibile
SETTI: Certamente abbiamo saputo in data 13/5/15 del sequestro
AVV: la richiesta in cui vi opponete alla richiesta di restrizione è in data 20/12/13
SETTI: Confermo
AVV: le risulta che era la casa di abitazione di Silipo?
SETTI: E’ certamente la casa della signora Marianna coniugata con Silipo Antonio
AVV: ci sono due fotocopie con alcuni suoi appunti
SETTI: Gli appunti sono stati presi in quanto i crediti vantati erano diminuiti nel momento in cui nel 2009 era stata scritta la scrittura privata, in merito ai pagamenti rateizzati, mi fu consegnata al cliente. Erano stati versati alcuni versamenti fino al 2011, poi ci fu il fallimento di entrambe le società d Silipo dichiarato dal Tribunale di RE.
CARUSO: tutti questi dettagli…
SETTI GIULIA A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: tra i crediti ipotecari iscritti sul quel bene ce n’erano di garantiti? La quantificazione dei crediti..
SETTI: C’era una iscrizione ipotecaria di BPop e siamo sull’ordine dei 74mila euro e un’altra iscrizione ipotecaria sull’ordine di 280mila euro, seppur sommati erano solo questi i crediti…
PM: ho visto una cifra di 349mila euro…. Son dati testuali che…
SETTI: Si riferisce forse al fatto della mia memoria difensiva in cui io… da civilista per sostenere la tesi volta ad evitare la restrizione abbiamo cercato di abbattere il più possibile il valore dell’immobile
CARUSO: pettiniamo le bambole… è sufficiente…. Basta così… andiamo avanti, buonasera, saluti sua madre
Sentiamo ora il teste dottor Silvio Pasquinelli nato a Modena nel 1963
SILVIO PASQUINELLI, COMMERCIALISTA - A CURA DEGLI AVVOCATI DELLA DIFESA – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: le ragioni per cui conosce i fratelli Gibertini?
PASQUINELLI: sono dottore commercialista da qualche decennio, lavoro in uno studio modenese che segue la Fratelli Gibertini dagli anni 70, studio Rossini consociati. Nel tempo sono stato incaricato di seguire la Fratelli Gibertini, la seguo da più di venti anni e la conosco bene perché in questi 20 anni mi occupo della società dal punto di vista della consulenza e predispongo i bilanci
AVV: prima di arrivare al punto che riguarda un atto di cessione del credito, vorrei che desse l’idea del credito dei fratelli Gibertini
PASQUINELLI: La società è di dimensioni significative, il volume di attività è superiore ai 100milioni di euro di ricavi di vendita, sostanzialmente nella commercializzazione di prodotti petroliferi. A fronte di un volume di attività così significativo anche l’entità creditorie vantate nei confronti della clientela hanno una dimensione significativa sostanzialmente a seconda del volume del fatturato annualmente, fra i 20/26 milioni a seconda dei livelli di fatturato. E’ evidente la dimensione del credito che la società espone in stato patrimoniale, quindi l’entità degli investimenti circolante che ha. Il prodotto petrolifero è gravato da imposte ed Iva in misura significativa perché il margine si aggira intorno al 9% che deve remunerare tutta la filiera sino al distributore che cede il prodotto al consumatore finale. Se il margine è ridotto l’esposizione creditoria diventa ancora più rilevante perchè una perdita su credito può, non solo non consente di realizzare il margine, ma di fatto fa sì che la perdita ammonti a un numero considerevole di volte il margine contabilizzato come costo, questo è la variabile cruciale nella gestione aziendale. Sempre più rilevante quanto più la situazione congiunturale è difficile, comporta richieste di dilazione di pagamento sempre maggiore.
AVV: rispetto a questa esposizione creditoria di circa 20/26 milioni annuali, la società come si comporta?
PASQUINELLI: Dal punto di vista economico è in utile, quali indirizzi deve assumere, di controllo del credito in maniera attiva e pro-attiva e soprattutto per crediti che siano di entità… e l’entità media del credito per questa società è intorno ai 20/30mila euro a seconda degli esercizi come deve operare… nel momento in cui ravvisa che il debitore fatica o comunque ha scarse possibilità di assolvere al pagamento deve cercare di non solo contabilizzare la perdita sul credito, ma il punto essenziale che può consentire all’azienda di minimizzare l’impatto negativo deve far sì che anche fiscalmente quella perdita assuma rilevanza, che risulti deducibile secondo le indicazioni normative.
AVV: il numero delle posizioni debitorie aperte sia rilevantissimo, diverse centinaia
PASQUINELLI: Mediamente le posizioni sono intorno al migliaio, la media è 25/30mila euro il tema è che laddove l’esposizione è sopra la media, non supera i 200/300mila euro il tema è quello di arrivare se c’è solvibilità o meno e successivamente cercare di recuperare … a limitare il danno e produrre gli elementi precisi che consentono il riconoscimento fiscale della perdita, è essenziale sotto il profilo fiscale.
Abbiamo elaborato uno schema di cessione del credito che abbiamo trasmesso alla Fratelli Gibertini perché laddove si fosse rapportata la possibilità per utilizzarlo lo potesse riempire con gli estremi a seconda delle necessità.
AVV: lo schema nasceva in occasione della cessione
PASQUINELLI: Non per questo debitore, tempo addietro, qualche anno prima, per ottenere la cessione, per formalizzare la cessione di credito
AVV: perché è stata consigliata la cessione di credito?
PASQUINELLI: La cessione del credito ha due specifiche finalità: la prima quella più diffusa e non specifica della fratelli Gibertini è una finalità fiscale, la seconda è la circolazione del credito perché consente eventualmente di trasferire il credito verso taluni debitori ad altri soggetti con cui la stessa impresa opera che possano vantare posizioni creditorie nei confronti del medesimo debitore
CARUSO: in sostanza si recuperano le imposte e quel delta fiscale che riduce la perdita
PASQUINELLI: Esattamente
SILVIO PASQUINELLI, COMMERCIALISTA - A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: quando si optava per una azione legale o a una cessione di credito?
PASQUINELLI: La cessione del credito non è una alternativa
AVV: c’era una strategia per conseguire una transazione o viceversa l’azione legale che aveva un costo… solo gli atti prodotti oggi…
PASQUINELLI: La norma fiscale non consente di non occuparsi della gestione del credito e di portare a perdita, senza che ci sia una attività finalizzata al recupero, le azioni vengono poste in essere. La strategia di chiusura dello stralcio del credito avviene quando si accerta il fatto che il creditore non adempie. Le spese che si sostengono dipendono dall’entità del credito. La cessione non è una strategia alternativa, è necessario individuare un soggetto disponibile ad acquisirla
CARUSO: non deve essere fatta una azione legale prima della cessione
PASQUINELLI: Assolutamente no
PM: mi pento di aver fatto …. Non per il contenuto…
CARUSO: grazie può andare
CARUSO: siete riusciti a far rinunciare l’udienza a Bolognino?
PM: è la prima volta che succede, anche i detenuti sono andati via….
CARUSO: il dottor Pasquinelli….
Sentiamo ora il teste Simone Guizzardi nato a Modena nel 1973
SIMONE GUIZZARDI A CURA DEGLI AVVOCATI DELLA DIFESA – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: lei lavora per la fratelli Gibertini
GUIZZARDI: Dal 1999
AVV: conosce Silipo Antonio?
GUIZZARDI: Ha lavorato su due nostri cantieri qualche anno fa. Mi occupo di seguire i distributori della fratelli Gibertini e spesso facciamo lavori di ampliamento. L’ho conosciuto in merito a degli allargamenti dei piazzali. Silipo ci ha portato la ghiaia, in un altro ha costruito un lavaggio, la piazzola di un autolavaggio.
AVV: Silipo lavorava lì materialmente?
GUIZZARDI: Sì ho visto Silipo, portava la ghiaia, guidava un camion, nell’altro era sul cantiere con gli escavatori per costruire la piazzola
AVV: perché faceva questi lavori?
GUIZZARDI: Doveva dare dei soldi alla Gibertini e allora per recuperare queste somme
CARUSO: servizi in prestazioni di opera
GUIZZARDI: Esatto
AVV: lo conosce per altre ragioni
GUIZZARDI: Solo per questo
AVV: la natura del debito?
GUIZZARDI: Guidava un camion, immagino fosse gasolio che non pagava
AVV: quando Silipo lavorava nei cantieri dove lo ha conosciuto aveva persone che collaboravano con lui?
GUIZZARDI: Nel primo era da solo, dove portava la ghiaia, nel secondo c’era qualcun altro
AVV: come si rapportava con le persone che lavoravano con lui?
GUIZZARDI: Cercava di organizzare il lavoro ma lui non era molto in grado, cercava di fare quello che poteva…
AVV: coordinava o lavorava
GUIZZARDI: Lavorava
AVV: aveva comportamenti di prepotenza?
GUIZZARDI: No, una persona che non sapeva fare il suo lavoro, ma aveva bisogno di far qualcosa e cercava di fare quello che chiedevamo
CARUSO: non sapeva di fare il suo lavoro
GUIZZARDI: Cercava di farlo… doveva recuperare questi lavori
CARUSO: quanto glielo valutavate questo lavoro?
GUIZZARDI: Facevamo il capitolato… il problema in queste situazioni che mi capita anche adesso, purtroppo, è che bisogna stare più attenti su quello che fanno sul cantiere e quindi dobbiamo stare noi sul cantiere
AVV: è una prassi che dovete attuare?
GUIZZARDI: Negli ultimi anni sì… dal 2008, da quando è iniziata la crisi in generale, quando possiamo li facciamo lavorare
AVV: per noi è sufficiente
SIMONE GUIZZARDI A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: il periodo di osservazione del Silipo al lavoro, la durata del cantiere di quanto è stata
GUIZZARDI: Quello della ghiaia, di qualche giorno, quello della piazzola una quindicina di giorni
CARUSO: può andare
Ore 21.06: scatta l’allarme del tribunale che non era stato disattivato
Sentiamo ora il teste Villirillo Luigi nato a Crotone nel 1975
VILLIRILLO LUIGI A CURA DELL’AVVOCATO IN DIFESA DI GERACE SALVATORE – A SEGUIRE PM MESCOLINI
AVV: relativamente al capo 83, che lavoro svolge
VILLIRILLO: Commercio di pavimenti e rivestimenti
AVV: ha una ditta… ha un soprannome?
VILLIRILLO: Mi chiamano Gigi, Luigi, Gigetto…
AVV: ha fornito piastrelle a società GEA K1, Sorbolo
VILLIRILLO: Due o tre anni fa 2013/2014
AVV: conosce Gerace Salvatore?
VILLIRILLO: Sì
AVV: Cappa Salvatore?
VILLIRILLO: Sì
AVV: conosce Villirillo Romolo?
VILLIRILLO: Quale?
AVV: non l’avvocato, quello è il fratello… quello in carcere
VILLIRILLO: Sì, non lo vedo da 11/12 anni. Suo nonno era fratello di mio padre
AVV: si ricorda di una fornitura che ha fatto a Cappa?
VILLIRILLO: Sì, mi chiese piastrelle per… poche quantità, roba di scarto, poca roba
AVV: può collocare questa circostanza?
VILLIRILLO: 3 o 4 anni fa
AVV: 2011?
VILLIRILLO: Può essere
AVV: ha avuto alle sue dipendenze un ragazzo che si faceva chiamare Ilia?
VILLIRILLO: E’ uno straniero, … Dimitri…
VILLIRILLO LUIGI A CURA DEL PM MESCOLINI
PM: questa fornitura ultima corrisponde a quella della Gea K1
VILLIRILLO: No erano fornitore che mi venivano con regolare commessa, uesta mi chieste una fornitura a Cappa, per degli spezzoni che dovevo fare in un bagnetto in Calabria
PM: chi gliela propose quella della GEA?
VILLIRILLO: Generalmente Gerace, poi venivano i clienti degli appartamenti a fare le scelte...
PM: Giglio lo ha conosciuto
VILLIRILLO: Mai
PM: conosce Brescia Pasquale?
VILLIRILLO: Sì
PM: Ci può spiegare perché è stato trovato in possesso di una carta di credito intestata a lei
VILLIRILLO: Era scaduta e gliela diedi…. Ci piace scherzare, feci il gradasso… ero in compagnia…
PM: l’ha tenuta
VILLIRILLO: Ma non era utilizzabile…
CARUSO: può andare, grazie buonasera
CARUSO (a proposito della carta di credito scaduta): una reliquia…
Un avvocato della difesa chiede per l’avv Pisanello “Chiedevo se era previsto per martedì 12 settembre Soda Salvatore
CARUSO: è defunto…
(ndr: si riprende una vecchia battuta di parecchie udienze fa, dove fu dichiarato erroneamente morto)
Ore 21.20: termina l’udienza
a cura di: S.N.
RASSEGNA STAMPA
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