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AEmilia

udienza nr. 115

rito ordinario - primo grado

martedì 5 settembre 2017

-Riporto la trascrizione presa in diretta e pubblicata su Facebook.

WORK IN PROGRESS: provvederò prima possibile a "sbobinare" la trascrizione dell'udienza.

All'interno dell'udienza:

ESAME DEL TESTE MASSARI GIULIANO A CURA DEL PM MESCOLINI

ESAME DI ODOLINI STEFANO A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI

ESAME DI ODOLINI STEFANO A CURA DEL PM MESCOLINI

ESAME DI MIGALE ANTONIO A CURA DELL’AVVOCATO VISCOMI IN DIFESA DI BRESCIA

ESAME DI MALETTA A CURA DELL’AVVOCATO VISCOMI IN DIFESA DI BRESCIA E DEL PM MESCOLINI

ESAME DI GIOVANNI CIAMPI ESAME DI CESARE CAPOCASA A CURA DELLA DIFESA DI BRESCIA

ESAME DEL LUOGOTENENTE SEBASTIANO LOPILO (che disconosce la sua firma) ESAME DI CESARE CAPOCASA A CURA DELLA DIFESA DI BRESCIA

ESAME DI CAPOCASA CESARE A CURA DELLA DIFESA DI BRESCIA

DICHIARAZIONE SPONTANEA DI BRESCIA PASQUALE

ESAME DI SARUBBI ANTONIO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE

L’IMPUTATO CAVEDO CHIEDE QUANDO AVREBBE RINUNCIATO A TESTIMONIARE

ESAME DI CACCIA SALVATORE, IMPUTATO IN AEMILIA NEL RITO ABBREVIATO

ESAME DI SCALABRINI ROBERTO A CURA DELL’AVVOCATO CARRARA

ESAME DI CARUSO GIUSEPPE A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

ESAME DI CAMPANA IRENE A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI E DEL PM MESCOLINI

ESAME DI GERARDO GIOIA A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI

ESAME DI MESTOLA SANDRA A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI E DEL PM MESCOLINI

ESAME DI GHIOTTI SERENO A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI

ESAME DI TOSELLI MASSIMILIANO A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

ESAME DI PEDERZOLI GIULIANA A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

ESAME DI LAMI GIANPAOLO A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI E DEL PM MESCOLINI

ESAME DI OGLIANI FERNANDO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE E DEL PM MESCOLINI

ESAME DI ORTU GIUSEPPE A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE E DEL PM MESCOLINI

ESAME DI GORNI SERGIO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE E DEL PRESIDENTE CARUSO

ESAME DI PALLARA LORENZO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE

 

 

Ore 16.20 in aula

Stiamo ascoltando il teste Massari Giuliano responsabile dipendenti Bianchini Costruzioni

ESAME DEL TESTE MASSARI GIULIANO A CURA DEL PM MESCOLINI

PM: erano regolari tanto da essere in conteggio mensile?

MASSARI:  Non essendo a libro paga, dipendenti, non le so dire che tipo di rapporto avevano, un rapporto consulenziale evidentemente, non riesco a dirle se questi importi… erano persone che lavoravano. Ingegner Caruso, Calzolari, Paltrinieri…. Lo chiamo Damiano se è lui, è un consulente. Il geometra Rocca come Gottardello, lavoravano per la Bianchini non come dipendenti. Questo elenco con questi nomi, veniva non so se solo al nostro ufficio o anche direttamente in amministrazione, magari a tutte e due

PM:  se lei scorre quella documentazione troviamo una mail che è di settembre (2012), 27 settembre, la userei per chiederle un chiarimento, quando venivano pagati gli stipendi e quando se richiesti gli acconti. SE uno lavora in agosto, chiede l’acconto, quando gli venivano liquidati

MASSARI:  Lavori in agosto, il 2 di settembre chiedi un acconto, anche il 25, anche subito se c’è liquidità, altrimenti sarebbe arrivato il 30 di settembre. Probabilmente avevano chiesto l’acconto, il pagamento arrivando alla fine di settembre… se gli era stato dato l’acconto di 600 euro, questo andava tolto dalla retribuzione che veniva liquidata a fine settembre

PM:  le indicazioni della busta paga il 23 settembre erano già stati

MASSARI:  L’acconto fisicamente prima del 10 di settembre, prima che venisse fatto il cedolino, noi facciamo in tempo a comunicarlo alla Lapam

PM:  27 settembre è fuori tempo?

MASSARI:  Teoricamente sì

PM:  come mai ricorda così bene Alleluia, dei 60 nuovi assunti dopo il terremoto?

MASSARI:  Era il capo squadra di riferimento e ha continuato a lavorare dopo il terremoto, erano 4 persone nel cantiere di Finale, lo vedevo una sera sì e una no. Usavano un mezzo aziendale, lui più altri 3. Rientrava per fare rifornimento. E’ stato assunto con gli altri in agosto e se non ricordo male ha cessato dopo l’arrivo della white list, quando furono licenziate anche le 4 persone che erano sul cantiere di Finale.

PM:  ricorda i nomi?

MASSARI:  Colosimo, Piero, Giovanni… cognomi…. Le persone che lavoravano con Alleluia, ci sono le buste paga…

PM:  quanti rientravano dal lavoro tutte le sere

MASSARI:  Fatta eccezione per i cantieri di Milano, Varese e Toscana, quasi tutti, quelli che lavorano nei cantieri vicini… dipende…

PM:  devo saggiare l’attendibilità su quello che ha detto su Alleluia

MASSARI:  Provo a spiegare, durante il periodo del post terremoto i primi 2 o 3 mesi non ricordo in particolare se Alleluia tornava tutte le sere, finito il terremoto si fermava in azienda a fare rifornimento al mezzo. In quel periodo tutti tornavano, fatta eccezione quelli di Milano… 20/30 persone

PM:  perché ricorda così bene Alleluia, non perché tornava…

MASSARI:  Perché gli facevo rifornimento del mezzo, gli altri dipendenti avevano una chiavetta personale

PM:  aveva in qualche occasione comunicato a lei l’orario di lavori degli operai o era sempre il geometra

MASSARI:  Il geometra. Era una persona che lavorava, quando non era dipendente Bianchini, per Michele Bolognino

PM:  il senso per cui lui disse “adesso ne parlo con Bolognino” mentre era dipendente di Bianchini…

CARUSO:  perché doveva fare riferimento a Bolognino

MASSARI: Perché non lo so, so che aveva questo riferimento

AVV:  lei sta insinuando delle cose…

PM:  ha un po’ la coda di paglia, avvocato

AVV:  siccome è già venuto fuori, anzi

PM:  con la sua collega e con prove eclatanti! La domanda è quindi?

MASSARI: Vedevo che aveva questo riferimento

PM:  vedeva Bolognino?

MASSARI: Vedevo Alleluia qualche volta che faceva riferimento

PM:  quando?

MASSARI: La sera… lui diceva adesso le vado a consegnare, queste persone le vedo

PM:  le ha mai detto che le consegnava a Bolognino?

MASSARI: Che io sappia no… queste persone facevano riferimento ad Alleluia… Penso me lo disse Bianchini Augusto. Il riferimento operativo era Alleluia Lauro

PM:  è stato molto preciso prima… il riferimento operativo… è un dipendente della Bianchini

MASSARI: Formalmente era un dipendente, era così, le sto dicendo la verità

PM:  quando ha fatto l’assemblea in cui ha appreso del provvedimento del prefetto quando è stato detto il nome di Bolognino non era nuovo

MASSARI: L’ho sentito lì, l’ho ricollegato alle assunzioni fatte nell’agosto del 2012

PM:  venne fuori che i fatti erano veri?

MASSARI: Che l’azienda avrebbe fatto ricorso, lo disse il titolare in assemblea, non c’era stata la white list, avremmo fatto ricorso e l’aria che si respirava era che ci avrebbero riammesso perché si trattava di cose successe più di un anno prima, e non essendoci più, ci avrebbero riammesso, questo ci venne detto dal titolare, Bianchini Augusto, c’era sua mogli e il figlio, in assemblea

PM:  il fatto che Bolognino fosse un pregiudicato per delitti gravi, era mai emerso?

MASSARI: L’ho imparato dopo la white list, quando circolò in azienda le motivazioni, vennero fuori tutta una serie di nominativi che avevano lavorato l’anno prima, l’ho imparato lì, non sapevo neanche che esistesse, poteva anche chiamarsi in un altro … non sapevo

PM:  in un momento diverso dall’assemblea?

MASSARI: Nei giorni successivi, quando hanno iniziato a circolare le fotocopie delle motivazioni dell’esclusione, mi è capitato di leggere insieme ad altri colleghi, dove c’erano tutti questi nomi, alcune delle quali ho imparato che avevano lavorato per noi l’anno prima

PM:  in ditta circolarono delle copie del provvedimento?

MASSARI: Ne ho viste alcune

PM:  ha avuto contatti diretti con Bolognino?

MASSARI: L’ho visto ma non c’ho mai parlato… nel 2012 se mi dicevano che quel signore si chiamava Bolognino, io non sapevo

PM:  perché lo ha ricollegato

MASSARI: Nel 2013 quando c’è stata l’esclusione

PM:  c’era solo il nome non la foto

MASSARI: Mi è capitato di vederlo mentre uscivo dall’ufficio era nella reception di Bianchini e ha detto con la centralinista che era Bolognino e doveva parlare con Bianchini

PM:  quando connette il nome al volto

MASSARI: Quella volta lì

PM:  rispetto alla white list?

MASSARI: Qualche mese, non glielo so dire

PM:  l’ha visto una volta di sfuggita?

MASSARI: Due o tre volte

PM:  quando ha ricollegato quel ricordo al nome Bolognino

MASSARI: Non sono in grado di dirle… quella volta lì e un paio di volte in azienda e un altro paio di volte, non ricordo più volte… in azienda

PM:  dove immagino gira parecchia gente oltre agli operai, se le rimane impresso tanto che lo ricorda, le chiedo perché?

AVV:  mi sembra che abbia già risposto

 

CARUSO:  non mi pare che ci siano motivi per andare avanti, credo che abbia già dato dimostrazione di quello che sa e di quello che non sa, non ci sembra ci sia il motivo di approfondire l’attendibilità… sui fatti sì

PM:  è un fatto, come sia possibile che una persona vista in una azienda dove circolano molte persone, il fatto che si apprenda il nome nel provvedimento e lì si ricolleghi “l’ho visto” lui ci dice che un giorno sentì che Bolognino disse alla centralinista, io sosterrò che non è vero in requisitoria, se lei non dice la verità

MASSARI: Come non dico la verità? Per quale motivo?

NDR: il teste alza un poco la voce

 

CARUSO:  prima del provvedimento sapevate che la ditta aveva assunto delle persone per il tale Bolognino Michele?

MASSARI: Sì

AVV:  va chiarito un po’ meglio

CARUSO:  ce lo spieghi bene, cosa sapevate di quando entrarono questi operai

MASSARI: All’epoca c’erano da fare dei cantieri, la signora Bruna disse dobbiamo assumere persone che abbiano una certa specializzazione, il riferimento è questo signor Bolognino e operativamente Alleluia Lauro e poi ci dava Bianchini, i nomi e di volta in volta venivano selezionati fra loro due per i più idonei a svolgere il lavoro.

PM:  questa persona veniva assunta?

MASSARI: Non necessariamente, io tecnicamente non conosco la cosa, so che ci sono regole sui sub appalti… per poter svolgere questi lavori, queste persone si licenziavano dalle ditte per cui lavoravano, noi li assumevano e dopo di che se ne ritornavano nelle aziende loro.

CARUSO:  l’agosto del 2012 possiamo dire che era una situazione eccezionale mai verificatasi nella ditta Bianchini

MASSARI: Sì, poi ci sono stati altri momenti in cui abbiamo assunto

AVV:  c’è stato il terremoto?

CARUSO:  possono esserci stati eventi in azienda ….

MASSARI: Non certo della stessa caratteristica del terremoto

CARUSO:  i buoni pasti venivano consegnati ad Alleluia?

MASSARI: Sì, sì sì… direi di … finchè c’erano tutti i dipendenti probabilmente li abbiamo dati ai singoli, quando hanno cessato, siccome i buoni pasto arrivavano a fine mese, sicuramente li abbiamo dati ad Alleluia che poi ha provveduto a consegnare…

 

AVV VILLANI per PASSIATORE: come capo del personale può spiegare i compiti del geometra Passiatore

MASSARI: Ero responsabile del personale, tanto per chiarire. Aveva i compiti propri del geometra, cantieri a cui faceva riferimento, non so dirle quello che avveniva all’interno del cantiere, in alcuni casi era il nostro punto di riferimento, ci portava le ore dei dipendenti e se avevamo bisogno di comunicare con un dipendente ci rivolgevamo a lui per questioni amministrative

 

CARUSO:  si può accomodare… rinunciamo ad Odolini?

AVV in difesa di Bianchini: non abbiamo nessun problema a sentirlo

CARUSO:  visto che ci ha detto che non ne sa un’acca in più…

PM:  la memoria che aveva di Alleluia Lauro è un fatto personale, da parte mia c’è accordo

CARUSO:  Odolini, avanti

 

AVV in difesa di Bianchini: Migale, Capocasa… sono testi che vengono da fuori se riusciamo a sentirli

AVV Bonfante: rinuncia al teste Artioli Piero, avremmo però l’esigenza di andare in ordine con il capo di imputazione…

 

Entra il teste Odolini Stefano nato a Mirandola

ESAME DI ODOLINI STEFANO A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV: conosce la Bianchini Costruzioni?

ODOLINI: sì, ho lavorato dal dicembre 2006 ad inizio aprile 2014, ero impiegato amministrativo, addetto all’ufficio personale

AVV:  ci può descrivere a grandi linee come veniva gestito il personale da un punto di vista amministrativo all’interno dei cantieri e voi che riscontri avevate? La contabilità delle ore…

ODOLINI: Avevamo gli operai in cantiere e il responsabile del cantiere, di solito il geometra che ci riferiva le ore lavorate

AVV:  gli operai a chi rispondevano

ODOLINI: Al responsabile del cantiere, il geometra

AVV:  ce n’erano diversi di geometri?

ODOLINI: Sì, di solito erano per ogni cantiere o qualcuno aveva più cantieri

AVV:  le ore all’interno dei cantieri da chi venivano conteggiate?

ODOLINI: Era il geometra che ci consegnava le ore lavorate dagli operai, le segnavamo e le passavamo al nostro consulente che preparava le buste paga, la Lapam di Mirandola

AVV:  noi le mostriamo dei documenti che lei ci può spiegare il meccanismo…

CARUSO:  su queste domande il PM non ha fatto contestazioni…

PM:  sugli appunti a penna…

CARUSO:  faccia queste domande

AVV:  andiamo direttamente su quelli? Il mese di agosto, lei troverà una mail la riconosce?

ODOLINI: Sì sembra la mia, sì è la mia…

CARUSO:  l’ha mandata lei?

ODOLINI: A cosa devo rispondere?

AVV:  riconosce la mail, vengono richiamati degli acconti, il meccanismo come veniva gestito

ODOLINI: Il dipendente chiedeva un acconto, quando veniva concesso veniva dato in contanti o un anticipo con bonifico, in caso di contante venivano trattenuto in busta paga, veniva la voce acconto in busta paga

AVV:  lo stipendio in Bianchini rispetto al mese lavorato quando venivano pagato

ODOLINI: Alla fine del mese successivo

AVV:  in relazione alla gestione degli acconti, un acconto poteva essere chiesto?

ODOLINI: Sì

AVV:  sono segnati delle modalità dei pagamenti, contanti piuttosto che assegno, e il pagamento effettivo viene compiuto con modalità differenti, sono rari i casi, ma a cosa può essere dovuto

ODOLINI: Generalmente dicevamo a tutti i dipendenti che il pagamento doveva essere fatto con bonifico, in caso di nuova assunzione che non aveva Iban si poteva derogare a questa nostra regola aziendale e gli si concedeva un assegno poiché con il tempo ci avesse portato un Iban

AVV:  può essere successo che inizialmente un dipendente le abbia detto non ho un conto corrente e poi prima del pagamento dello stipendio vi sia venuto a dare il numero

ODOLINI: Non ricordo, ma poteva capitare, potevamo comunicare alla Lapam che non avevamo l’Iban e poi ci venivano portato

AVV:  andiamo nella quinta pagina, una serie di nominativi scritti a mano, li conosce questi… ne ha sentito parlare di questi signori?

ODOLINI: Sono consulenti

AVV:  c’era un motivo per cui dovessero essere mandati alla Lapam?

ODOLINI: Se questi fossero mandati alla Lapam non lo so… sono tutti consulenti, non glielo so dire, non li mandavamo alla Lapam come ufficio personale

AVV:  chi gestiva le ritenute d’acconto?

ODOLINI: L’ufficio amministrativo

AVV:  può essere che ci fossero da gestire delle ritenute d’acconto

ODOLINI: Immagino di sì, perché….

PM:  c’è scritto 100mila… ritenuta d’acconto…

ODOLINI: Non glielo so dire…

AVV:  passiamo al periodo post sisma 2012, in quel periodo la Bianchini ha effettuato delle assunzioni

ODOLINI: Sì, molte assunzioni in quel periodo

AVV:  le modalità che sono state seguite erano diverse in questo periodo, rispetto ad altre?

ODOLINI: Direi di no, a parte la fretta e la condizione da terremotati, non c’erano diverse procedure, ci veniva consegnato il curriculum o la persona e noi contattavamo la persona e chiedevamo i documenti.

AVV:  le modalità delle buste paga?

ODOLINI: Allo stesso modo

 

AVV Pisanello: è saltato il collegamento con Bolognino dalle 17.03 minuti, se si può far sentire la registrazione

CARUSO:  ora?

AVV Pisanello: in modo che possa sentire

CARUSO:  non sono emersi dati rilevanti per la posizione di Bolognino, andiamo avanti

 

AVV:  i ritmi e gli orari di lavoro com’erano?

ODOLINI: Erano aumentati, c’era fretta, gli operai facevano più ore, direi un po’ tutti quelli che erano nei cantieri del terremoto

AVV:  è capitato di lavorare anche nei sabati e nelle domeniche

ODOLINI: Qualche volta può essere capitato

AVV:  conosce Alleluia Lauro

ODOLINI: Sì

AVV:  che ruolo aveva?

ODOLINI: Era operaio assunto come operaio, non ricordo il livello

AVV:  un operaio normale o aveva qualche ruolo di responsabilità

PM:  è suggestiva

ODOLINI: Era un capo squadra da comportamento, non era né scritto né formalizzato

CARUSO:  una precisazione importante

 

AVV:  la squadra che faceva riferimento ad Alleluia che attività svolgeva

ODOLINI: Carpentieri

AVV:  la Bianchini svolge attività di carpenteria

ODOLINI: Usualmente no, poteva capitare qualche cantiere… soprattutto movimento terra

AVV:  se c’era bisogno?

ODOLINI: Venivano chiamati altri lavoratori specializzati

AVV:  i lavori della ricostruzione li ritiene lavori piccoli o importanti?

ODOLINI: Importanti

AVV:  come veniva gestita la cassa edile?

ODOLINI: Dal consulente, la Lapam e in base alle ore lavorate, c’era una procedura di importi. La Lapam ci dava l’importo da versare alla nostra amministrazione.

AVV:  per tutti i dipendenti

ODOLINI: Questo è quello che mi risulta

AVV:  ha mai sentito parlare di tale Bolognino Michele nel periodo in cui lavorava

ODOLINI: Sì, a proposito appunto di questo gruppo di persone, l’ho visto un paio di volte in azienda

AVV:  cosa significa?

ODOLINI: I ragazzi, gli operai di Alleluia Lauro, quegli operai

CARUSO:  che vuol dire? Collegamento con bolognino

ODOLINI: Non so dirlo di preciso,ma sembrava … non ho elementi per dirlo che fossero legati a lui, però venivano, secondo me erano gestiti da lui, ma non ho elementi per dirlo

CARUSO:  non ha elementi per dirlo allora perché lo dice?

ODOLINI: Sto zitto…

AVV:  quali erano gli elementi?

ODOLINI: Non ho elementi precisi per dirlo

CARUSO:  nella sua mente, cosa…?

AVV:  sono passati 5 anni e mezzo che possono…

CARUSO:  è ovvio che dobbiamo evitare i 5 anni successivi

 

AVV:  veniamo al discorso della white list, la Bianchini aveva dei problemi?

ODOLINI: Fu esclusa, lo venni a sapere se non il giorno stesso, quando telefonò un operaio dicendo che ci stavano buttando fuori dal cantiere perché non avevamo la white list, la prima notizia l’ho avuta da questo operaio poi dopo abbiamo saputo che eravamo stati esclusi

AVV:  la Bianchini continuò a fare lavori pubblici?

ODOLINI: Per un po’ poi pian piano ci esclusero da tutti i cantieri

AVV:  conosce Giulio Gerrini?

ODOLINI: Ne ho sentito parlare

AVV:  è mai stato suo collega alla Bianchini

ODOLINI: Non mi risulta

AVV:  per me è sufficiente

 

CONTROESAME DI ODOLINI STEFANO A CURA DEL PM MESCOLINI
PM Mescolini: rispetto alla mail del 23 settembre come data di un acconto dato in agosto che senso poteva avere?

ODOLINI: Veniva passata all’ufficio amministrativo perché doveva eseguire i bonifici e doveva tenere conto degli acconti dati per decurtare, pagando noi a fine mese, a fine settembre pagavamo agosto e la mail era mandata per tenere in considerazione gli stipendi di agosto.

PM:  si sarebbe dovuta avere una sorta di discrasia fra la busta paga e il bonifico, la busta paga non teneva conto dell’acconto…

ODOLINI: Esattamente

PM:  ha detto di pagamenti di acconti in contanti, oltre agli acconti veniva pagato anche qualcos’altro?

ODOLINI: Non mi risulta

PM:  i contanti … c’era una cassa ad hoc

ODOLINI: Tenuta dall’amministrazione

PM:  le risulta che gli straordinari siano sempre pagati in busta dalla Bianchini

ODOLINI: Sì

PM:  ha avuto a che fare con Bianchini Alessandro nel periodo che ha lavorato presso la Bianchini

ODOLINI: Certo

PM:  quando smise di lavorare per la Bianchini, Alessandro?

ODOLINI: Non ricordo se non quando lui, ha fondato la sua azienda… in quel momento ha cercato di… non aver più a che fare con noi

PM:  ci fu un accordo per la liquidazione del TFR

ODOLINI: Ricordo

PM:  partecipò

ODOLINI: No, ricordo che c’era stato questo accordo fra Bianchini Alessandro e i sindacati, non ricordo bene… di compensazione

PM:  ricorda se se ne occupò il suo ufficio?

ODOLINI: Il TFR era quello che risultava da busta, ce l’aveva elaborato la Lapam

PM:  Remo Perboni lo conosce?

ODOLINI: Sì è un sindacalista della Cisl, aveva degli iscritti nella Bianchini

PM:  l’accordo fu firmato da questo Perboni. Ricorda se ci fu un contrasto ?

ODOLINI: Non ricordo, non ho seguito la trattativa

PM:  c’è stata una trattativa?

ODOLINI: No, l’accordo penso che sia seguito a una trattativa

PM:  anche per il versante dell’accordo che riguardava i beni non se ne è occupato

ODOLINI: No, non saprei

PM:  non ho altre domande

CARUSO:  può andare, 5 minuti di pausa

NDR: Ore 17.30

 

Ore 17.45 riprende l’udienza

Viene chiamato il teste Migale Antonio nato a Cutro nel 1960

AVV Viscomi:  signor Presidente autorizza il signor Brescia a venire qui accanto a noi? Grazie

ESAME DI MIGALE ANTONIO A CURA DELL’AVVOCATO VISCOMI IN DIFESA DI BRESCIA

AVV: conosce Brescia Pasquale?

MIGALE: Sì, l’ho conosciuto nel 2002, in occasione del matrimonio di un fratello, mi occupo di arredamenti, gestisco l’azienda di famiglia, al fratello ho venduto dei mobili, sono stato a casa sua dal padre, a Cutro e in quell’occasione c’era, forse era estate era in vacanza. Era a casa del padre e mi parlò che era a Reggio Emilia e lavorava nell’edilizia, poi nel 2004 mi sono trasferito qui per lavoro. Fornivo i mobili a molti emigrati di Cutro che vivono qui. Nel 2004 mi sono separato e avevo più esigenze e l’ho incontrato di nuovo e sono andato a trovarlo, come ho fatto con tutti gli emigrati. L’ho incontrato mentre cambiavo le gomme da un gommista, l’ho incontrato lì per la seconda volta. Mi sono occupato anche di attività sociale, ho frequentato un gruppo politico, mi sono occupato degli emigrati, ho sempre avuto un’attenzione particolare…

CARUSO:  è l’autore del libro?

AVV:  perfettamente

CARUSO:  abbiamo capito l’inquadramento, prego avvocato

AVV:  Brescia di cosa si occupava

MIGALE: Gli emigrati che vivono qui erano nell’edilizia e speravo attraverso la conoscenza di queste persone, di poter conoscere persone che avevano bisogno di arredare le case, li ho sempre contattati, ho fatto promozioni, non solo Brescia quasi tutti quelli che venivano qui

AVV:  può essere più specifico sulla sua attività?

MIGALE: La vita degli emigrati l’ho seguita a Parma, negli anni 80 ho fatto un percorso di studi, gli emigrati degli anni 60… quando sono venuti nel 2004 notavo ancora una difficoltà di inserimento, mi chiedevo come mai dopo 40 anni non si fossero ancora integrati in questa realtà, Reggio fra l’altro è una città molto ospitale, ho fatto una ricerca di 8 anni e ho scritto questo libro.

AVV:  questo mancato inserimento, ha avuto modo di verificare? Che vuol dire?

MIGALE: Vedevo una difficoltà, che a distanza di 40 anni si comportavano come se fossero ancora degli ospiti, poi cercando di fare questa ricerca, mi sono accorto che c’è stata una responsabilità politica, io ero dirigente di SEL il partito di Vendola, ero dirigente regionale, mi avevano dato questo incarico forse nella speranza di integrare meglio queste persone… abbiamo invitato Carmine Abbate, uno scrittore sulla questione meridionale, nel 2006 una iniziativa con Delrio, per rafforzare il rapporto di gemellaggio che già c’era con Cutro… c’era stato Daniele Piombi, all’hotel Tricolare, che era di fianco al locale di Brescia… ho notato questa disponibilità a promuovere questo tipo di attività e da lì è nata l’amicizia con Brescia. Ci portavo anche i miei colleghi.

Negli ultimi anni il pregiudizio si è rafforzato, noto una intolleranza non solo verso le persone accusate, ma verso tutti… oggi parlare di Cutro a Reggio Emilia si avverte un certo disagio… nel 2013 ho deciso di tornarmene giù in Calabria, per me era diventato pesante. Vedo una palese forma di razzismo nei confronti dei cutresi, forse anche a ragione, dopo quello che è successo, però bisogna fare un po’ attenzione, di vedere i fatti reali, ho fatto un comunicato alla Gazzetta di Reggio, di non giudicare le persone anche all’ombra di questo… perché succede che persone che abbiano difficoltà ad esprimersi, vengono male interpretati… a volte sembrano minacce, ma minacce non sono…

AVV:  era attivo in questi termini… ha avuto incontri finalizzati anche con politici, istituzioni?

MIGALE: Con tutti, con Delrio…

AVV:  perché con Delrio?

CARUSO:  di quando parliamo?

MIGALE: Nel 2006 perché avevo proposto questa iniziativa e praticamente Olivo, il consigliere, aveva chiesto di avere la piazza Prampolini per mettere su l’albero di Natale per rafforzare il gemellaggio. Corradini, assessore alla sicurezza si rifiutò. Io incontrai Delrio alla Festareggio e gliene parlai e mi disse di andare a parlare con Corradini. E abbiamo fatto questa iniziativa. Prima del libro avevo fatto un reportage e a Delrio l’ho intervistato lungamente nella sua sala

AVV:  Brescia ha preso parte a questa manifestazione?

MIGALE: No, di solito chiedevamo degli sponsor, forse in quell’occasione, ha aderito

AVV:  altri incontri, l’ex presidente della Masini

MIGALE: Ho sempre avuto un rapporto conflittuale perché non condividevo quel modo un po’ per sentito dire di giudicare i fatti, di denunciare… quella cosa lì non l’ho mai condivisa, mi sembrava un modo astratto di commentare i fatti. Io la realtà cutrese la conoscevo bene… non ho avuto un grande rapporto tranne in una occasione per una iniziativa all’università dove era invitato il sindaco di Capo Rizzuto, c’era Ciconte, Bini, Delrio… La Masini ha detto delle cose irripetibili, allora nella pausa, comunicai a Ciconte questa cosa, come si fa a non ribattere…. Volevo intervenire, avevo costituito un comitato pro-emigrati invece intervenne Ciconte e il procuratore Alfonso, hanno preso le distanze. Lei diceva che cosa dobbiamo fare dobbiamo dire che tutti quelli che hanno il cognome uguale, che vengono da questi territori, voi direte no…. Alfonso disse che quando parlavo di legami con il territorio intendevo con la criminalità… e la smentì…. Ho sempre partecipato a questi convegni e ho sempre invitati i cittadini cutresi a intervenire perchè era il modo migliore per integrarsi, ma quelli non hanno il tempo, dopo 8 ore di duro lavoro… Mi spronavano a fare qualcosa

CARUSO:  chi? Faccia dei nomi, altrimenti non serve a niente

MIGALE: Anche lo stesso Brescia, quando andavo al ristorante, possibile che nessuno ci difende?

AVV:  in che senso bisognava fare qualcosa?

MIGALE: Perché si sentivano danneggiati

CARUSO:  chi? Quali persone?

AVV:  sta parlando di Brescia

CARUSO:  tutto il discorso solo su Brescia?

MIGALE: A volte andavo a cena al ristorante…. Si parlava sempre delle cose che succedevano a RE. Ho scritto sul Crotonese… vedevano a me  un riferimento

CARUSO:  le iniziative dei calabresi che succedevano a Reggio le scriveva su “Il Crotonese”?

MIGALE: Sì, sono giornali locali che si occupano delle notizie locali, da una notizia di cutresi… ho fatto una intervista a Vincenzo Iaquinta quando ha vinto la coppa del mondo… non ero proprio un corrispondente ufficiale, mi prestavo gratuitamente

 

AVV:  conosce la AIER?

MIGALE: Sono stato in quell’occasione quando fu inaugurata per fare l’articolo sul Crotonese

AVV:  di cosa si doveva occupare

MIGALE: Non ho avuto … quello che ho capito è che c’era stato questo esubero di costruzioni volevano proporre al sindaco di mettere a disposizione queste case che erano in più per l’edilizia popolare… forse volevano chiedere di abolire la tassa dell’IMU sulle case non vendute. Ho fatto anche obiezioni, mi sembrava una cosa… fare una associazione in quel modo tutte di calabresi, poteva sembrare una cosa anomala, dopo non mene sono mai occupato, anche perché non sono mai stato interpellato

 

AVV:  ha altre persone che sono state in politica?

MIGALE: Mio fratello Salvatore è stato 18 anni sindaco a Cutro, 5 volte prima con la vecchia legge, poi con la nuova dal 1990 fino a due anni fa, si è sciolto il consiglio comunale, i consiglieri non hanno dato la fiducia

 

Commissariato il Comune di Cutro, l’ex sindaco: ritorsione dopo Aemilia – Il Resto del Carlino – 8 marzo 2015

 

CARUSO:  interrompe per un periodo?

MIGALE: Dal 2011 al 2015, un sindaco super votato

PM:  dal 2006 al 2011?

MIGALE: Era sindaco prima del 2006, con la vecchia legge…. È stato vacante dal 2001 al 2006. E’ stato con il PC e poi la trafila con il PDS DS… Italia dei Valori.. io sono rimasto con SEL… il politico era lui. Si è ricandidato perché richiesto dalle persone, è sempre stato uno disponibile, super votato

AVV:  negli ultimi anni suo fratello nelle vesti di sindaco di Cutro abbia sottoscritto, denunciato qualcosa rispetto alle infiltrazioni mafiose?

MIGALE: Il comune di Cutro che in tanti anni non è stato infiltrato, mai contestato rispetto ad altri tanti comuni, avevano aderito anche a una iniziativa dove avevano montato una targa dove c’era scritto qui l’ndrangheta non entra, ultimamente quando il sindaco ha rifiutato l’invito di venire a Cutro, questa cosa non l’ho condivisa, l’ho ritenuta un errore di prendere le distanze … l’avevo invitato a venire a Cutro per stare vicino alla comunità sana, questo messaggio l’ha raccolto Morselli, e ha cambiato opinione su Cutro, ha visto le azioni antimafia, è stato fatto un ostello con i finanziamenti pubblici dai beni confiscati alla mafia, una piazza dedicata alla Garofalo… la linea mia di lotta alla mafia è simile a quella di mio fratello, quella di intervenire sulla parte sana… è quella cosa che volevo trasferire anche qui, perché ritengo che accomunare tutti a questo modo si rischia di far diventare criminali chi non è. Lo scopo del mio libro è questo, delle linee guida, avere rispetto della legge, delle istituzioni, delle amministrazioni, una linea che aveva anche mio fratello, anche lui ha fatto tante iniziative, senza togliere che il gemellaggio con RE è cosa sua, la Spaggiari veniva a Cutro.. adesso sembra che si commetta un reato. Siamo stati noi a invitare Delrio a Cutro, c’eravamo 7 candidati nella sua lista e nell’occasione del gemellaggio l’avevamo invitato più volte e ha colto l’occasione in quel periodo delle elezioni. L’ho visto titubante nelle interviste, non c’era niente di male, perché di Cutro ci sono 10mila cittadini, anzi i sindaci di RE che non vengono a Cutro commettono un errore, anche il sindaco di Cutro ha fatto molto in questo senso.

AVV:  produciamo una nota del sindaco di Cutro 12 marzo 2013 indirizzata al prefetto di Crotone e ai CC di Cutro con il quale in linea da quanto dichiarato il sindaco denunciava dei tentativi di infiltrazione mafiosa, relativamente a una gara d’appalto per la nettezza urbana.

 

AVV:  un’ultima domanda, è successo mai che abbia fatto interviste a Brescia Pasquale per qualche TV locale?

MIGALE: Su questo libro ci ho lavorato diversi anni, nel frattempo prestavo collaborazione con queste TV di gi e ho ricostruito la storia degli emigrati attraverso questo servizio, non solo Brescia. Lui l’ho scelto perché… avevo intervistato gli emigrati di prima generazione, lui rappresentava quelli di seconda generazione e l’avevo scelto per il fatto che si era diversificato, aveva colto… era intraprendente e generoso. L’ho conosciuto nell’occasione dell’apertura del ristorante, mi piaceva anche l’arredamento.. Antonio Olivo… me l’ha chiesto anche Telereggio, Franzini a distanza di tempo, non so se l’ha trasmesso

CARUSO:  si può accomodare signor Migale

 

Entra il teste Maletta (NDR: che non fornisce le sue generali)

ESAME DI MALETTA A CURA DELL’AVVOCATO VISCOMI IN DIFESA DI BRESCIA E DEL PM MESCOLINI

AVV:  conosce il signor Brescia?

MALETTA: L’ho conosciuto quando avevo il cavallo presso la sua stalla, il New Range di Cella

AVV:  si ricorda chi fossero gli altri soci?

MALETTA: Il presidente era Brescia, io facevo il segretario, perché ero quello che sapeva usare il computer e scrivevo dei documenti per quanto riguarda questa associazioni, e c’erano altri ragazzi, circa una ventina

AVV:  il signor Lupezza Alessandro?

MALETTA: Aveva il cavallo anche lui insieme alla fidanzata… Daniela… Paterlini può essere

AVV:  Lupezza svolgeva qualche ruolo all’interno del maneggio?

MALETTA: No avevamo questi cavalli e ci gestivamo noi, una gestione nostra, accudivamo i cavalli

AVV:  è a conoscenza di uno scherzo telefonico un pesce d’aprile, c’è una intercettazione

CARUSO:  una intercettazione che nella sua lettura è un pesce d’aprile, lasciamo stare..

AVV:  era il primo aprile 2012, se ricorda

MALETTA: Pasquale faceva sempre degli scherzi… (il teste ride)

CARUSO:  non è detto che il primo di aprile si facciano solo scherzi…

MALETTA: Anche a me ha fatto uno scherzo

AVV:  dica

MALETTA: Come se fosse rimasto a piedi con la macchina e voleva preso in un parcheggio, poi mi disse che era un pesce d’aprile

AVV:  relativamente al fatto che fosse accaduto qualcosa al cavallo di nome Farouk?

MALETTA: No non lo ricordo

AVV:  il veterinario ricorda chi fosse?

MALETTA: Il maniscalco era Pallino, il veterinario non lo ricordo

AVV:  Nicola Aimi

MALETTA: No

AVV:  all’interno di questo maneggio venivano svolte delle feste, partecipavano le vostre famiglie

MALETTA: Ogni volta che facevamo le uscite a cavallo si rimaneva a cena tutti insieme, i soci e gli amici e i famigliari di altri amici, era libera e aperta anche ad altri famigliari di chi aveva il cavallo la

AVV:  il suo cavallo ha avuto necessità del veterinario

MALETTA: Sì, ma non ricordo il nome… credo venisse dal Veneto, gli tirò i denti al cavallo…

AVV:  da Parma?

MALETTA: Non ricordo

AVV:  e va bè…. Le modalità in cui venivano spartite le spese nel maneggio

MALETTA: Ognuno metteva la propria manodopera e un minimo di spesa, 60 euro al mese, il fieno lo pagava lui, era una gestione bonaria…

AVV:  a che distanza era il maneggio dall’abitazione del Brescia

MALETTA: Di fronte a casa sua, si vede il maneggio dall’abitazione. E’ quasi isolato il maneggio, a ridosso della ferrovia

AVV:  argomento diverso rispetto al maneggio, ha partecipato a un matrimonio in Germania

MALETTA: Del figlio di Candelieri Salvatore. Lo conosco da quando sono piccolo, abitavamo vicino a Cutro, sono cresciuto col figlio

AVV:  si ricorda quando è avvenuto, dove?

MALETTA: In luglio…. 2011 ad Ausburg in un ristorante dove c’è un centro di golf, un campo di golf

AVV:  è andato insieme ad altri

MALETTA: Eravamo 5 o 6… io, Brescia, Talarico, Lerose Federico, Paolini Alfonso, Vincenzo Talarico e un altro signore che non conosco

AVV:  siete partiti con che mezzo

MALETTA: Brescia affittò un pulmino per non andare con più macchine

AVV:  Candelieri è proprietario di immobili qui a RE?

MALETTA: Ha una azienda agricola a Bagnolo in Piano

AVV: ha svolto attività in questa azienda

MALETTA: No direttamente no, se ha bisogno gli do delle indicazioni dove rivolgersi, so i contadini quando hanno difficoltà io dico dove andare a rivolgersi

AVV:  da tramite… sa che rapporti ci fossero tra Brescia e Candelieri

MALETTA: Da amicizia, conoscenti

AVV:  è mai andato in un locale alla Canalina

MALETTA: Campagna elettorale per l’ingegner Scarpino

AVV:  con chi è andato alla festa

MALETTA: Pasquale era lì, Salerno, io facevo parte del gruppo dell’associazione la Calabria nel mondo e facevamo questa campagna per Scarpino

AVV:  era candidato a cosa?

MALETTA: A consigliere comunale del PD, capolista sindaco Delrio

AVV:  sicuro?

MALETTA: Mi sembra di sì

AVV:  non è che era Vecchi?

MALETTA: Scarpino ha fatto più legislature, io ho fatto dall’inizio campagna elettorale, in ultimo anche per Vecchi…

AVV:  non ho altre domande

 

PM:  che lavoro fa?

MALETTA: Lavoro all’agenzia delle entrate qui a RE

PM:  ha mai lavorato con Scarpino?

MALETTA: sì era il mio capo reparto

CARUSO:  che ruolo

MALETTA: Dipendente, sesto livello, equiparato a una secondaria F4, faccio stime immobiliari per l’agenzia delle entrate, sono entrato per concorso

PM:  ha conosciuto l’AIER

MALETTA: Dai giornali, quando l’hanno costituita

PM:  sa se ha mai fatto richieste in relazione al suo campo

MALETTA: Non lo so, che mi risulta a me, non lo so

PM:  nessun’altra domanda

 

L’avvocato Pisanello ha inviato una istanza di dissequestro della corrispondenza di cui era destinatario Bolognino Michele, erano atti giudiziari di cui Bolognino non ha potuto prendere visione.

 

CARUSO:  che fine ha fatto il teste…? Venga velocemente deve solo dirci nome cognome, data e luogo di nascita

NDR: Viene richiamato il teste per fornire le generalità che non ha fornito

MALETTA: Maletta Renato nato a Cutro 11/11/69

CARUSO:  può andare grazie

 

Giovanni Ciampi nato a Altavilla Irpina il 1957

ESAME DI GIOVANNI CIAMPI

AVV:  che attività svolge?

CIAMPI: Sono un commissario della Polizia di Stato in congedo, nessuna attività

AVV:  ha svolto la sua attività nell’ambito della Polizia

CIAMPI: Per 36 anni presso la questura di RE dal 1991 fino al 1 febbraio 2013 giorno del mio congedo. Mi sono occupato dal 91 al 93 all’ufficio prevenzione generale, dal 93 al 2005 alla divisione polizia amministrativa e dal 2005 fino al 2013 alla divisione anticrimine.

AVV:  conosce Brescia Pasquale

CIAMPI: Da una decina di anni

AVV:  in che circostanza

CIAMPI: Non ricordo, ma è una persona che incontravo in questura perché si occupava della manutenzione e ci si fermava per un saluto e uno scambio di battute

AVV:  limitata a questi incontri casuali o ha avuto altre occasioni

CIAMPI: E’ titolare di un ristorante e unitamente ad altri amici colleghi qualche volta siamo stati a cena. Era solito ritrovarsi con alcuni amici colleghi, l’ispettore Casali, e Lopilo Sebastiano maresciallo dei CC. E fra i posti dove siamo stati c’era anche il locale Antichi Sapori

AVV:  in queste occasioni Brescia stava anche con voi?

CIAMPI: Sì quando era presente si sedeva a tavola con noi per bere qualcosa insieme

AVV:  quando avveniva? Da un punto di vista temporale

CIAMPI: Sporadicamente… mi viene un po’… negli ultimi anni fino al 2013

AVV:  dal 2005 al 2013 è stato nella divisione anticrimine, nell’ambito della sua attività o in altre occasioni ha mai avuto occasione in cui ha avuto modo di riscontrare che Brescia fosse attenzionato dalle Forze dell’Ordine che gravitasse in ambienti malavitosi, situazioni di questo genere?

CIAMPI: No, nella divisione anticrimine non svolge attività investigativa, ma di supporto a quella investigativa, io ero il coordinatore della divisione, mi occupavo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, fornivamo le informazioni alle autorità giudiziarie…

AVV:  avevate accesso ai fascicoli di persone attenzionate

CIAMPI: Questo non lo so, non svolgevo indagini

AVV:  se al suo ufficio chiedevano informazioni, aveva modo di verificare che sul conto di Gregorio Viscomi che sono io c’erano notizie degne di segnalazioni o no?

CIAMPI: Sì, aderivamo a ciò che ci veniva richiesto, io non ho mai avuto accesso al fascicolo di Brescia , non ho avuto notizie in tal senso…

AVV:  era conosciuto anche da altri dirigenti della questura

CIAMPI: Penso di sì, frequentava la Questura avrà avuto modo di conoscere varie persone

AVV:  in una di queste occasioni, ricorda se c’era stato anche il vice questore Capocasa

CIAMPI: Con me no, uscivo con i colleghi citati prima, non ricordo

AVV:  Lopilo e Capocasa non ricorda?

CIAMPI: Uscivo con i miei amici, all’epoca Capocasa era il mio dirigente ma non siamo mai usciti insieme

AVV:  se ricorda una circostanza in cui fu il Brescia ad invitarvi presso il suo locale e vi ritrovaste lei, Lopilo e Capocasa

CIAMPI: Non ricordo

AVV:  può escludere che possa essere avvenuta

CIAMPI: Sì, non ricordo una simile circostanza

AVV:  esclude che ciò possa essere avvenuto, ricorda se fosse mai stato invitato da Brescia?

CIAMPI: No, no non ricordo

AVV:  sapeva del porto di armi di Brescia

CIAMPI: Sì perché lavoravo alla divisione amministrativa

AVV:  ha fatto lei l’istruttoria

CIAMPI: Non ricordo era un’epoca molto remota 93/94, può anche darsi non lo escludo

AVV:  com’è la procedura per ottenere il porto d’armo

CIAMPI: Il Prefetto in caso di dimostrato bisogno rilascia licenza per armi di canna corta

AVV:  poi ce l’andiamo a leggere

CIAMPI: L’istanza viene inoltrata alla Prefettura e la Questura chiede di espletare la richiesta documentazione

AVV:  va bene non si preoccupi vada avanti

CIAMPI: Io mi occupavo di reperire i documenti e il fascicolo venivano trasmesso all’ufficio

AVV:  l’ANPS la conosce?

(NDR: Associazione Nazionale Polizia di Stato)

CIAMPI: Ne faccio parte

AVV:  chi era il presidente della sede di RE?

CIAMPI: Ricordo l’ispettore Nardella

AVV:  dove si trovava la sede

CIAMPI: Presso la Questura

AVV:  Brescia ne faceva parte?

CIAMPI: Non mi risulta

CARUSO:  era aperta ad estranei?

CIAMPI: Possono iscriversi in qualità di soci sostenitori

AVV:  c’è una verifica su chi richiede l’iscrizione?

CIAMPI: Si fa una verifica, un tempo ce la forniva l’ufficio ora chiediamo una autocertificazione, ma sono comunque persone conosciute dai soci che se ne assume la responsabilità

AVV:  esiste la qualifica di socio benemerito

CIAMPI: Sì, colui che finanzia questo sodalizio, quanti siano a RE non lo so…

PM:  sul nome… il termine sodalizio viene usato diversamente qua

AVV:  Nardella?

CIAMPI: E’ un ispettore in pensione, fa parte dell’associazione Polizia di Stato. Sta qui a RE.

AVV:  ha sentito parlare della ANIOC?

(NDR: Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche – presidente nazionale dell’associazione è il senatore Carlo Giovanardi)

CIAMPI: Sì

AVV:  conosceva il presidente Alfio Mignacca?

CIAMPI: Sì, ma non ne faccio parte, non sono insignito di alcuna onorificenza

AVV:  Brescia ne faceva parte?

CIAMPI: Non lo so

CARUSO:  tessere di iscrizione ?...

AVV:  si ve ne sono serve per verificare altro…

 

CARUSO:  abbiamo finito, grazie buonasera

Viene chiamato il teste Lopilo, luogotenente in congedo residente a Cavriago

ESAME DEL LUOGOTENENTE SEBASTIANO LOPILO A CURA DELLA DIFESA DI BRESCIA

AVV:  dove ha prestato servizio?

LOPILO: Gli ultimi 30 anni sono stato comandante della stazione di Cavriago RE, fino a gennaio 2016

AVV:  Brescia lo conosce?

LOPILO: Sì, da circa 10 anni, perchè ha una azienda a Cavriago, la sua azienda ha un sistema legato con il 112 e ha subito dei furti

AVV:  ha avuto frequentazioni

LOPILO: No, sono stato nel suo ristorante per i cavoli nostri 2 o 3 volte all’anno, con altri collegi

AVV:  può riferire in queste circostanze in cui è stato agli Antichi Sapori con chi è stato

LOPILO: Con Ciampi,Casali, del maresciallo della GdF (…), non ricordo con precisione… due o tre volte l’anno

AVV:  vigili del fuoco?

LOPILO: No, con me no…

AVV:  Capocasa?

LOPILO: E’ il vicario della questura di RE per forza

AVV:  lui non c’era

LOPILO: Mai visto

AVV:  lo può descrivere il ristorante… c’è una zona isolata, una sala isolata

LOPILO: No, si entra e sulla destra, la sala è grande sulla sinistra due tavoli, tutto all’entrata del ristorante, tutto ben visibile

AVV:  non ci sono zone appartate

LOPILO: No no

AVV:  avevate un posto dove andavate o dove capitava

LOPILO: Dove capitava, di volta in volta si decideva dove andare

AVV:  no mi riferisco a quando andavate nel locale se avevate un posto

LOPILO: Dove capitava

AVV:  Brescia e questi suo colleghi aveva modo di notare se c’era un rapporto di conoscenza, insomma… con le persone che andavano con lei

LOPILO: Ci conoscevamo a volte c’era la moglie che era alla cassa

AVV:  sa se Brescia conosceva funzionari di RE

LOPILO: Era un imprenditore stimato, era sempre nel palco delle autorità quando c’erano le feste, rispettato dai CC del comando provinciale, frequentava dei CC non so se aveva dei cavalli insieme

AVV:  ha riferito di queste sue referenze, ha avuto sentore se fosse legato alla malavita…

LOPILO: No

AVV:   vi incontravate con una frequenza settimanale

LOPILO: No due o tre volte all’anno

NDR: il luogotenente ride

AVV:  le è capitato mai di parlare con questi suoi colleghi del fatto che Brescia fosse attenzionata

LOPILO: Mai, neanche un sospetto altrimenti non lo avremmo mai frequentato

AVV:  gli uffici del sig Brescia rispetto alla caserma a che distanza erano

LOPILO: Due chilometri all’incirca

 

AVV:  nell’ambito del procedimento c’è agli atti una informativa che lei ha fatto, o il suo ufficio, relativamente a una verifica su Brescia su richiesta della Procura di Trani, si ricorda?

LOPILO: No, a ricordo non ricordo, se prendo visione della lettera vedo se è qualcosa che ho fatto io o chi per me

NDR: Viene portata la lettera al luogotenente

AVV:  aveva il numero del cellulare di Brescia

LOPILO: Probabilmente sì, il mio cellulare di servizio lo davo a tutti quelli che avevano aziende nel mio territorio

AVV:  si tratta dell’attività di indagine depositata al comando di Piacenza il 3 aprile 2017, pagina 38 dell’informativa datata 31 marzo 2017 comando di Piacenza

CARUSO:  è la sua firma?

LOPILO: Io non la faccio così, assolutamente no, non la riconosco, se vedo la lettera intera saprò dire…. La sconosco

CARUSO:  disconosce la firma?

LOPILO: Non ricordo di aver fatto una lettera così, se faccio una lettera, metto numero di protocollo, l’oggetto, la data, qualcosa. Penso che Trani mi risponderà cosa vuoi da me….

NDR: l’avvocato sospira

AVV:  non ho altre domande

CARUSO:  si può accomodare

 

Giustificazioni di Strada, Pellicciari e Cianciolo

 

Viene ora convocato il teste Capocasa

ESAME DI CESARE CAPOCASA A CURA DELLA DIFESA DI BRESCIA

CAPOCASA: Cesare Capocasa, San Benedetto del Tronto 1961

AVV:  che grado ha ricoperto presso la Questura di RE?

CAPOCASA: Bisognerebbe fare passaggi temporali, dal 90 al 93 dirigente squadra mobile, vado via per 10 anni, torno nel 2003 e dirigo reparto prevenzione crimine ER, vado via nel 2004, 3 anni a Torino e torno a fine 2007 dopo 15 anni circa e dirigo la divisione anticrimine per due anni, dal primo gennaio 2010 vicario della questura di RE fino al 2015

AVV:  quando ha svolto quest’ultimo ruolo chi era il questore?

CAPOCASA: Ho iniziato con il questore Perugatti fino al giugno 2010 poi Savi fino al 2014 poi Fusiello fino a ottobre 2015

AVV:  nell’ambito di queste attività quando è stato presso la questura di RE si è mai occupato di criminalità organizzata?

CAPOCASA: Mai, ad eccezione del primo periodo del 1991/93 quando ho diretto la squadra mobile

AVV:  quale vicario del questore ha partecipato a tavoli di sicurezza presso per esempio presso la distrettuale di Bologna o altre occasioni?

CAPOCASA: No il Vicario se mi consente vorrei precisare la funzione, può non essere presente, il vicario sostituisce il questore in sua assenza e gestisce l’ordinaria amministrazione, il vicario ogni giorno chiama il questore per qualsiasi tipo di indicazione. Ha alcune incombenze per quanto riguarda la disciplina e se ha la fiducia del questore si occupa del governo dell’ordine pubblico e della gestione dell’ordine pubblico, sovraintendendolo.

AVV:  Brescia lo conosce?

CAPOCASA: Certo, io torno nel 2003 a RE con la mia famiglia, riparto nel 2004, ritengo che il periodo di conoscenza possa essere ricondotta fra il 2003 e il 2004, non ricordo la circostanza…. Mi è stato presentato… a RE non avevo riferimenti più di alcun genere… obiettivamente i miei unici riferimenti erano il personale della Polizia di Stato quindi posso presumere, che attraverso non so l’ANPS, potrebbe essere stato quello il veicolo di conoscenza

AVV:  perché dice questo, ricorda se Brescia ne faceva parte

CAPOCASA: No, non ne faceva parte, ma l’ANPS era un mio punto di riferimento, non escluderei neppure la possibilità che possa essermi stato presentato…. Mi era stato presentato il presidente dell’ANIOC, Mignacca che era socio dell’ANPS, potrebbe essere stato lui un veicolo

CARUSO:  perché proprio lui?

CAPOCASA: Perché Brescia faceva parte dell’ANIOC

AVV:  dell’ANPS fanno parte anche persone non appartenenti alla Polizia?

CAPOCASA: Sì

AVV:  esclude che Brescia facesse parte, che fosse un socio benemerito

CAPOCASA: Non saprei dirglielo

AVV:  ha menzionato sia l’ANPS sia ANIOC, sa se Brescia ha partecipato a feste organizzate dalla Questura di RE o di Parma?

CAPOCASA: Assolutamente sì, quando sono tornato in Questura dopo 14/15 anni dove ho ritrovato la maggior parte dei colleghi, fine 2007 alla festa della Polizia del 2008, Brescia era presente, come ricordo… accennava a Parma, ricordo che Brescia era presente alla festa della celebrazione del centenario della questura di Parma, così come in altri eventi organizzati dalla Questura, faceva parte dell’elenco degli invitati a cura della segreteria dei Questori, della Questura di RE a Parma nel 2009 per il centenario, invitato dal questore di Parma, il dottor Gallo

AVV:  in qualcuna di queste occasioni, può essere avvenuto che lo abbia invitato lei?

CAPOCASA: Assolutamente no, l’organizzazione degli eventi la gestione era esclusiva della segreteria del Questore, quindi l’assistente Mesiano, i funzionari potevano portare propri invitati

AVV:  Brescia ha svolto dei lavori nella Questura di RE?

CAPOCASA: Sì, di questi lavori c’è un responsabile, il dirigente dell’ufficio tecnico logistico provinciale che si occupa di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione. E’ lì da oltre 10 anni. Ho visto diverse volte Brescia all’interno della Questura. I lavori venivano pagati dalla Prefettura a cui si mandavano le fatture lo so per conoscenza, la questione faceva capo al funzionario dottor Bivacqua (…)

CARUSO:  ricordo che venivano effettuati in economia e forse non venivano neanche pagati….

AVV:  si era parlato del fatto che i pagamenti venivano fatti dalla Prefettura perché la Questura non è autonoma da un punto di vista amministrativo, in realta erano pagati

 

AVV:  presso la sua abitazione ha svolto attività lavorativa, Brescia

CAPOCASA: No, io non ho una abitazione, sono ospite

AVV:  presso il luogo in cui era ospite?

CAPOCASA: Nel 2005 dello stabile di proprietà di mia suocera, ancora di mia suocera

NDR: il teste scandisce bene le parole

CAPOCASA: Mi chiese se conoscevo qualche impresa e io non avevo riferimenti particolari, ricordavo, non so se mi indirizzò in tal senso, il commendator Mignacca per Brescia e trovai un altro preventivo di un altro ex appartenente della Polizia e pervennero altri due preventivi a mia suocera. Quello del Brescia risultò più vantaggioso. Devo aggiungere per deformazione professionale che prima che conferisse l’incarico a Brescia, presi informazioni sulla ditta e sui titolari della stessa e non c’erano elementi ostativi, nè sulla ditta né sui titolari

AVV:  le è capitato di andare presso Antichi Sapori?

CAPOCASA: Sì, io vado poco fuori a cena, non gradisco un granchè… una occasione quando il questore Gallo fu trasferito a parma, inizio 2008, la seconda occasione la cena del Vicario mio predecessore dottor Lemma, fine 2009, poi una terza circostanza, mi invitò con mia moglie, il commendatore Mignacca, dell’ANIOC, mi invitò lui presso il ristorante

AVV:  è mai accaduto che lei abbia cenato con l’ispettore Ciampi

CAPOCASA: No, anche perché con i dipendenti non vado fuori, posso prendere un caffè… non è mio uso uscire con i miei dipendenti, esco con i colleghi

AVV:  Lopilo lo conosce?

CAPOCASA: Lo conosco sì, era maresciallo a Cavriago

AVV:  è stato a cena?

CAPOCASA: Non ricordo

AVV:  Brescia non l’ha mai invitato?

CAPOCASA: 50mila volte da tutte le parti, ma non sono mai andato, né turisticamente parlando né in altre circostanze, non ci andavo perché non sono abituato ad andare al di fuori di persone che conosco come amici

AVV:  Enzo Maglioli lo conosce?

CAPOCASA: Mi è stato presentato quando arrivai a RE, lavorava come giardinaggio alla Questura

AVV:  c’è mai stato a casa sua

CAPOCASA: Con tutta la Questura per un pranzo, in due o tre circostanze

AVV:  Brescia, Gallo, Savi c’è mai stato insieme a questi due signori a caso di Maglioli

CAPOCASA: No, siamo andati con la Questura, in una c’era Savi con il Questore, Brescia non c’era, solamenti i funzionari della Questura con il Questore

AVV:  ricorda una circostanza in cui Brescia si fece male tagliandosi con il prosciutto

CAPOCASA: Assolutamente no, a casa di Maglioli

AVV:  in realtà sì

CAPOCASA: Noi siamo andati in queste circostanze con tutta la questura a pranzo e in queste circostanze non c’era mai Brescia

NDR: sentiamo in sottofondo Brescia

AVV:  è mai successo di fare regali a Brescia?

CAPOCASA: Come abitudine da sempre, da tempo in circostanze del Natale, calendario, piuttosto che gadget della Polizia li regalo, una consuetudine che viaggia in Questura a livello apicale, anche il Questore.

AVV:  un orologio da polso della Polizia è possibile che lo abbia regalato a Brescia?

CAPOCASA: Ci può stare, come gadget, hanno dei valori molto modici…

AVV:  se le chiedo dell’orologio da polso è chiaro che qualcuno me lo ha detto

CAPOCASA: Non lo ricordavo ma può essere

AVV:  nella casa dove lei dimorava quando stava a RE, esisteva un gazebo in legno destinato a dimora dell’autovettura

CAPOCASA: Sì

AVV:  chi l’ha realizzato?

CAPOCASA: Brescia

AVV:  ha avuto qualcosa di riconoscimento nei confronti di Brescia?

CAPOCASA: Quello che è stato realizzato nella proprietà di mia suocera è stato pagato

AVV:  il santo protettore della Polizia di Stato?

CAPOCASA: San Michele Arcangelo

AVV:  ricorda di aver fatto dono di una statuetta a Brescia?

CAPOCASA: Non ho mai acquistato statuette religiose o stampe perché non rientra nel mio genere, non sono cose che mi interessano, non saprei neppure dove andarle ad acquistare, mi resta difficile

AVV:  Brescia afferma questo

CAPOCASA: Immagino

AVV:  l’ha riferito al Tribunale anche su specifica domanda del Presidente. La statuetta era stata rinvenuta durante una perquisizione a casa sua, ecco perché salta fuori questa. E’ stata una giustificazione di  Brescia?

CAPOCASA: Brescia conosceva tanta gente in questura, mi resta difficile di averne regalata qualcuna. Per Natale era possibile regalare gadget a chi aveva lavorato all’interno della stessa, come ho detto che è stato possibile che abbia regalato un orologio, se lo avessi fatto non ci vedo nulla di male, ma io non ho mai acquistato statuette

AVV:  esclude perché non l’ha acquistata?

CAPOCASA: Mi manca questa consuetudine

AVV:  mi pare che abbia detto che è nato a San Benedetto del Tronto, ricorda di una occasione in cui portò da quel posto una grossa conchiglia di mare e ne fece dono a Brescia?

CAPOCASA: Non posso escluderlo perché di conchiglie ne ho portate tante, nel mio paese di origine c’è la mostra più grande del mondo, non escluso

AVV:  grazie non ho altre domande

CARUSO:  grazie si può accomodare

Massari
odolini
odolini / pm
migale
maletta
ciampi
lopilo
capocasa
brescia

DICHIARAZIONE SPONTANEA DI BRESCIA PASQUALE

Volevo citare alla quale mi ha addolorato sentire tre persone Ciampi, Lopilo, Capocasa, defilarsi alcune circostanze, non me le sono mai inventate, forse avevano paura, che non hanno pagato, gliele ho offerte io tranquillamente, abbiamo passato serate bellissime. Quando il signor Maglioli ha attestato che ero a casa sua, perché devono negare, mi ero fatto male col prosciutto… io sono chiuso in questa gabbia…

 

Sarubbi Antonio nato a Lagognegro, Potenza 1976

ESAME DI SARUBBI ANTONIO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE

AVV: è stato dipendente della Bianchini?

SARUBBI: Ero tecnico di cantiere, geometra, Passiatore uguale

AVV:  può spiegare in cosa consisteva il vostro operato

SARUBBI: Gestire i cantieri dove dovevamo seguire il personale e l’andamento del cantiere, la produzione i mezzi, queste cose qui

AVV:  possiamo fare un esempio, se le fosse affidato un cantiere che prevedeva la realizzazione di una strada, cosa faceva lei

SARUBBI: Era un cantiere che venivano prese decisioni, ma non eravamo noi. Veniva preso il cantiere in tutte le sue fasi, per ogni ufficio le offerte per acquistare il materiale, se serviva un certo tipo di materiale venivano impiegato in cantiere…

AVV:  facciamo finta che abbiamo fatto tutte le opere preventive e dobbiamo porre in opera dello stabilizzato… qual è l’ordine che il geometra fa all’impresa?

SARUBBI: Ci sono pacchetti stradali, viene fatta una analisi per vedere quanto tipo di materiale serve e viene fatto l’ordine

AVV:  se lei ordinava lo stabilizzato, esiste un solo tipo o l’impresa aveva l’ordine di darle quello riciclato, era una iniziativa del geometra o della impresa?

SARUBBI: A noi arrivava il materiale pattuito dalla gara in precedenza, non eravamo noi, avevamo il capitolato, non da noi

AVV:  poteva arrivare riciclato?

SARUBBI: Se rispondeva ai requisiti perché no, non lo decidevo io

AVV:  le decisioni venivano a monte? Era l’impresa

SARUBBI: Sì

AVV:  non ho altre domande

CARUSO:  si può accomodare

 

L’IMPUTATO CAVEDO CHIEDE QUANDO AVREBBE RINUNCIATO A TESTIMONIARE

CAVEDO (dalle gabbie): quand’è che avrei rinunciato a testimoniare?

CARUSO:  quando era detenuto all’estero… intende renderlo?

CAVEDO: a questo punto…

PM:  se disconosce di aver mandato questa sua richiesta….

CAVEDO: confermo…

PM:  che abbiamo prodotto il verbale ne sono abbastanza sicuro

CARUSO:  se è già stato prodotto il verbale

PM:  se disconosce di aver rinunciato, è un suo diritto

CARUSO:  quando abbiamo in programma l’esame di Cavedo… si consulti con il suo avvocato, il PM sostiene che c’è stato il suo rifiuto di fare l’esame, può rendere dichiarazioni spontanee in qualsiasi momento

CAVEDO: va bene la ringrazio

 

AVV:  rinuncia per Ricci Roberto

Ore 20.15 pausa

 

Oppido Domenico, difesa Muto Luigi è stato presente fino a un’ora fa ma ora è andato via.

Viene citato per il 14 settembre.

 

CARUSO:  chi se ne vuole andare, va bene, gli altri li facciamo. Caccia venga. Lei è giudicato in questo procedimento a Bologna, intende avvalersi del diritto di non rispondere?

CACCIA: intendo rispondere

 

Ore 20.30: vengono chiamati tutti i testi in aula. Sono trenta testimoni.

 

CARUSO:  vorremo tenere duro ma si rischia di fare nottata, mi chiedono giustamente di chiudere alle 23/23.30, ma non riusciamo a fare tutti, quindi ci servono dei volontari che tornino. Si può scegliere fra il 12 e il 19. Possiamo dare una garanzia che questi vengano fatti di mattina immediatamente

 

Per alzata di mano una decina si spostano al 12 settembre.

 

Si chiede di spostare Vignali al 7 poiché la testimonianza sarà piuttosto lunga.

CARUSO:  quelli che rimangono dobbiamo sentire, chi ha preso la data può andare, se sono troppi quelli che rimangono

NDR: i testi rimasti sono 14

CARUSO:  ne togliamo altri 3 o 4

 

ESAME DI CACCIA SALVATORE, IMPUTATO IN AEMILIA NEL RITO ABBREVIATO
(assolto in secondo grado il 13 settembre 2017)

 

AVV:  è stato socio della società 3srl

CACCIA: Sì nel 2007/2008, io Gentile e Floro Vito

AVV:  di cosa si occupava?

CACCIA: Di lavoro, una palazzina a Scandiano, finita la palazzina ci siamo divisi, c’era crisi e la società si è chiusa nel 2011, l’8 aprile, ho ceduto le quote a Floro Vito Gianni

AVV:  come, con un atto notarile?

CACCIA: Sì

AVV:  anche Gentile?

CACCIA: Sì a Floro Vito Gianni

AVV:  da chi era amministrata prima?

CACCIA: Da Gentile, preventivi, tutto in pratica

Un AVV della difesa interviene: c’è un rapporto di parentela con Gentile

CARUSO:  parente di chi?

CACCIA: Gentile Domenico è mio nipote

CARUSO:  ha facoltà di non rispondere

CACCIA: Rispondo alle domande

AVV:  Gentile di cosa si occupava?

CACCIA: Preventivi, per i lavori, con delle persone, con i fornitori

AVV:  si occupava anche della costruzione? Chi si occupava della costruzione degli immobili

CACCIA: Io e Floro Vito, ne abbiamo costruito uno, 18 appartamenti

AVV:  dopo l’8 aprile non se ne è più occupato?

CACCIA: No no

AVV:  Floro Vito ha continuato?

CACCIA: Le quote le ha prese lui

AVV:  nessun’altra domanda grazie

CARUSO:  si può accomodare

 

Scalabrini Roberto nato a Scandiano, nel 1963

ESAME DI SCALABRINI ROBERTO A CURA DELL’AVVOCATO CARRARA

AVV: lei conosce la società immobiliare 3 srl?

SCALABRINI: al momento non mi ricorda niente

AVV:  Gentile Domenico?

SCALABRINI: Come Rugen costruzioni

AVV:  quando??

SCALABRINI: 2010/2011 forse 2012

AVV:  più preciso?

SCALABRINI: La Rugen è fallita nel 2015, credo che i tempi siano stati nel 2011/2012

AVV:  cosa ha fatto?

SCALABRINI: Sono un prefabbricatore, produco solai, mi commissionava tramite un disegno cosa dovevo fare, l’ultima volta non sono stato pagato perché è fallita

AVV:  Caccia Salvatore?

SCALABRINI: Non ricordo

AVV:  Floro Vito Gianni?

SCALABRINI: No

AVV:  nessun altra domanda

CARUSO:  può andare

 

NDR: Gli avvocati della difesa rinunciano al teste Guastalla. Pare che non sia mai venuto.

 

Caruso Giuseppe nato in provincia di Padova

ESAME DI CARUSO GIUSEPPE A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV: è a conoscenza che la Bianchini fu affidataria di lavori sulla Salerno-Reggio Calabria

CARUSO GIUSEPPE: No

AVV:  non ho altre domande

 

NDR: l’avvocato in difesa Passiatore sottopone dei verbali al signor Caruso Giuseppe. Il dottor Caruso afferma che si tratta di verbali dove si parla dell’esito negativo della presenza di amianto su un cantiere

AVV:  grazie ho finito

CARUSO:  può andare

 

Campana Irene, nata a Verona nel 1983

ESAME DI CAMPANA IRENE A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI E DEL PM MESCOLINI

AVV: conosce la Bianchini Costruzioni?

CAMPANA: Direi di sì ho lavorato per diversi anni. Sono stata assunta nel 2008 e ho lavorato fino al giugno 2013, il penultimo giorno dell’interdittiva antimafia. Ho svolto l’attività dell’ufficio acquisti controllo fatturazione, sono stata anche addetta al front office, centralino.

AVV:  come veniva gestita la lista dei fornitori

CAMPANA: Mi occupavo io, il signor Bianchini mi ha lasciata ampia scelta della decisione dei fornitori, non essendo una figura tecnica avevo il supporto del sig Bianchini e dei responsabili dei cantieri. Non ho competenze tecniche, ma mi sono fatta la gavetta. Prendevo delle grosse urbanizzazioni, tubi, pozzetti, avevo anche delle brochure e riuscivo da sola in base ai capitolati

CARUSO:  qual è il materiale che trattava

CAMPANA: Materiale per le grosse urbanizzazioni… infiniti… a volte degli inerti, calce… chiedevo i vari prezzi e poi ordinavo il materiale, trattavo la parte amministrativa

AVV:  si interessava anche degli inerti… anche dei tasporti?

CAMPANA: Mi pare di ricordare che c’erano anche dei trasporti, non che partivano dalla Bianchini, trasporti di aziende terziste

AVV:  ha avuto a che fare con la Giglio, se all’interno dei fornitori ha visto

CAMPANA: Forse qualche fattura, ma andiamo indietro di molti anni

AVV:  nell’ambito della sua attività un fornitore che si chiamava Diletto o aziende a lui riconducibili

CAMPANA: Non mi dice niente il nome

AVV:  riferimento all’acquisto di ferro

CAMPANA: No, non mi dice nulla

AVV:  le mostrerei un fac-simile di un documento che veniva utilizzato all’interno della Bianchini, mi sa dire se quel documento lì… se lo utilizzavate

CAMPANA: Sì, la ragazza al centralino le bolle venivano messe alla reception. Se io ritenevo che andavano bene le fatture per me si poteva andare avanti, se non sapevo di cosa si trattasse chiedevo agli addetti. Se la mia conferma d’ordine era conforme, andava avanti, altrimenti potevo scrivere due righe di contestazione al fornitore. Se le fatture non erano mie le passavo a chi pensavo potesse riguardare, non mi prendevo responsabilità di cose che non avevo trattato personalmente

PM Mescolini: il criterio per cui interessava ad Alessandro Bianchini piuttosto che a qualcun altro della famiglia

CAMPANA: Poteva essere anche Augusto, con Alessandro avendo la mia età…

CARUSO:  il criterio?

CAMPANA: Quando erano forniture o cose di cui non ero a conoscenza, magari pose, lavori in opera, fatture di un Consorzio di cui non ricordo il nome, a cui loro erano associati e quindi c’erano provvigioni, o fatture di pose di lavori che non erano fra le mie carte e chiedevo all’uno o all’altro a chi vedevo prima

PM:  è mai successo che lei abbia fatto il lavoro prima che la Bianchini partecipasse a un appalto per fare i conti sulla convenienza, l’acquisto dei materiali determina il costo dell’operazione

CAMPANA: Quando loro facevano richieste … premesso che non so come funzionasse la gestione degli appalti, quando dovevano acquisire dei lavori ci fosse una parte tecnica,m che prima di partecipare venivano chiesto i prezzi, una cosa normale per fare l’offerta in base alla gara, mi sembrava una cosa regolare

PM:  quindi operando una volta che l’appalto era vinto aveva un badget entro il quale stare, ha descritto grande autonomia, quindi una autonomia economica, scegliere il fornitore significa scegliere la spesa

CAMPANA: Non mi sembra di aver visto quella parte,pensavo dentro di me che avevano già dei prezzi da capitolato, dovevo dare loro il miglior prezzo, come in tutto il mercato in questo momento

PM:  che autonomia aveva? Io scelgo il fornitore…

AVV:  l’ufficio acquisto sceglie il prodotto che costa meno, non ha autonomia di spesa

CAMPANA: Avevo preventivi alla mano, andavo da Augusto e gli mostravo i preventivi e insieme guardavamo il prezzo migliore e lui diceva puoi andare avanti con l’ordine e io spedivo e mi sinceravo che arrivasse, questa era la mia autonomia. Chiedevo preventivi dai fornitori nei data-base a volte ne chiedevo altri

CARUSO:  non decideva senza aver informato prima

CAMPANA: Mi confrontavo sempre con Bianchini

PM:  le società SICE srl, Comit srl, INT srl

CAMPANA: No

PM:  Giglio srl

CAMPANA: Qualcosa di Giglio ho visto qualche fattura

PM:  quando è stata in front office?

CAMPANA: Gestivo le telefonate, le bolle, la posta dell’azienda…

PM:  riesce a situarlo nel tempo?

CAMPANA: Intorno al 2009, dopo il terremoto sono tornata in un ufficio a parte

PM:  posso vedere quel foglio che le è stato mostrato?

NDR: Viene mostrato il fac-simile al PM

PM:  guardandolo inizialmente è rimasta perplessa poi ha ricordato, ha detto che c’era una parte che lei compilava, poi lo dava

CAMPANA: Al mio collega dell’amministrazione per registrarlo

CARUSO:  può andare

 

Gli avvocati della difesa rinunciano al teste Carlo Magno
NDR: viene chiamato in aula per l’avviso

 

Gerardo Gioia classe 1974

ESAME DI GERARDO GIOIA A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV: buonasera Gioia, conosce la Bianchini Costruzioni

GERARDO: Sì, sono un ex dipendente

AVV:  in quale periodo ha lavorato e quali mansioni

GERARDO: Dal 2005 ero il responsabile dell’impianto frantumazione

AVV:  nell’ambito della sua attività ha avuto a che fare con società appartenenti al gruppo Giglio?

GERARDO: Sì

AVV:  quali?

GERARDO: Giglio

AVV:  al gruppo erano riconducibili alcuni società, le ricorda

GERARDO: No

AVV:  il referente di queste società, le ricorda

GERARDO: No

AVV:  prima ha detto che ha avuto a che fare con il gruppo Giglio

GERARDO: Conosco Giglio perché aveva camion che scaricavano il materiale. Venivano con le fatture, scaricavano il materiale e c’era scritto Giglio sopra

PM:  i camion sequestrati a Giglio e dati ai vigili del fuoco avevano scritto sopra Giglio, quindi confermo

GERARDO: Non ricordo se avevano la scritta Giglio sui camion

AVV:  ha mai sentito la SICE e la COMIT riconducibili a Giglio

GERARDO: Io no

AVV:  di che forniture si trattava

GERARDO: Stabilizzato 0-30, spaccato 40,80,100. Massi… questa roba qua

AVV:  sufficiente

CARUSO:  può andare grazie

 

Mestola Sandra nata a Ostiglia nel 1986

ESAME DI MESTOLA SANDRA A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI E DEL PM MESCOLINI

AVV: conosce la Bianchini

MESTOLA: Sì

AVV:  che rapporto ha avuto

MESTOLA: Ero dipendente, dal 2009 seguivo l’ufficio gare appalti e subappalti fino al gennaio, poi sono andata in cassa integrazione

AVV:  nel periodo dopo terremoto vi fu un incremento del lavoro per la Bianchini

MESTOLA: Sì

AVV:  ad aggiudicazione di gare di appalto?

MESTOLA: Alcune gare le avevamo già vinte

CARUSO:  prima del terremoto

MESTOLA: Sì e altre dopo il terremoto

AVV:  prima del terremoto erano gare di che tipo?

MESTOLA: Non lo ricordo…

AVV:  su che cantieri?

MESTOLA: Ho il vuoto, francamente… avevamo vinto dei lavori a Milano… forse dopo… tangenziale esterna di Milano , importi di circa 8 milioni

AVV:  dopo il terremoto si è resa aggiudicataria di lavori relativi alla ricostruzione

MESTOLA: Qualcosa è stato vinto, AIMAG, più un trasporto di macerie… Finale Emilia nel dettaglio francamente…

AVV:  subappalti nel dopo terremoto?

MESTOLA: Non ricordo…

PM Mescolini: sono tutti dati che si possono trovare documentalmente

AVV:  con riferimento all’ufficio gare con chi si relazionava maggiormente per le gare?

MESTOLA: Dividevamo i lavori, ufficio acquisti per i subappalti, dividavamo i documenti, ufficio qualità e personale. Raccoglievo tutto e spedivo al committente

AVV:  con i datori di lavoro?

MESTOLA: Con Alessandro però anche Augusto… Alessandro diceva che gare fare, le cercava lui e in base a questo venivano presentate, anche in subappalto

AVV:  lei conosce il Consorzio Coseam

MESTOLA: Sì

AVV:  la Bianchini faceva parte?

MESTOLA: Sì

AVV:  aveva affidato alla Bianchini nell’epoca del terremoto

MESTOLA: Se non ricordo male il lavoro del cimitero di Finale Emilia

AVV:  ricorda qualcosa in particolare di questo affidamento, se era stato subappaltato?

MESTOLA: Non ricordo di aver subappaltato… ho un vuoto, so di aver presentato io i documenti al Coseam

AVV:  e il Consorzio individuò la Bianchini

MESTOLA: Sì

AVV:  per quanto riguarda invece…. Un lavoro che riguardava una urbanizzazione delle scuole temporane il lotto 16 est le dice qualcosa

MESTOLA: No, ma l’urbanizzazione delle scuole sì

AVV:  si occupò lei di predisporre la documentazione per questo tipo di gara

MESTOLA: I documenti erano stati presentati da noi

AVV:  si ricorda se vi furono… che tipo di tempistica vi fu per questa gara?

MESTOLA: C’era l’urgenza perché il terremoto c’è stato in maggio e le scuole andavano presentate per l’autunno, è stato presentato in estate

AVV:  non ricorda come vennero invitate le ditte da parte il Comune di Finale?

MESTOLA: Con invito secondo me

AVV:  ricorda se la Bianchini si avvalse della collaborazione di professionisti esterni

MESTOLA: Nella scuola non ricordo, è passato troppo tempo

AVV:  ha conosciuto l’ingegner Caruso?

MESTOLA: Sì

AVV:  le dice qualcosa per le scuole

MESTOLA: Non collego

AVV:  ricorda di tempistiche abbastanza celeri a questa urbanizzazione degli edifici scolastici

MESTOLA: I tempi erano stretti

AVV:  quanti giorni vi furono dati

MESTOLA: No, era una cosa veloce

AVV:  conosce la distinzione fra gara economicamente più vantaggiosa o al massimo ribasso

MESTOLA: Sì

AVV:  ricorda quale fu

MESTOLA: Al massimo ribasso … non vorrei dire una cavolata

AVV: non era al massimo ribasso, comunque

MESTOLA: Allora non ricordo

AVV:  è sicura?

PM:  se lei dice al teste che non era al massimo ribasso e poi le chiede se è sicura

AVV:  lei è al corrente del fatto che la Bianchini fosse stata raggiunta da una interdittiva

MESTOLA: Sì nel 2013

AVV:  come è cambiato il suo rapporto

MESTOLA: Non è cambiato

AVV:  il suo lavoro

MESTOLA: E’ diminuito certamente, non potevamo partecipare a gare di appalto e lavorare

AVV:  che lei sappia con la esclusione della white list i cantieri proseguirono

MESTOLA: Furono sospesi, con l’interdittiva… io ero ferma in quel periodo

AVV:  lei ricorda di lavori aggiudicatisi in relazione alla Salerno-Reggio Calabria

MESTOLA: No

AVV:  che dovevano svolgersi in relazione a strade in Albania?

MESTOLA: In Albania no

AVV:  geometra Gerrini lo conosce?

MESTOLA: Non personalmente, l’ho visto negli uffici ma non da me

AVV:  ricorda se fu assunto dalla Bianchini

MESTOLA: No io non ho mai avuto rapporti con Gerrini

PM Mescolini: le posso chiedere le sue competenze prima di entrare alla Bianchini

MESTOLA: E’ stato il mio primo lavoro

PM:  la indicano come responsabile dell’ufficio gare, questo risulta da qualche parte nel contratto… cosa si intende

MESTOLA: Da contratto no, ero impiegata in quell’ufficio

PM:  le mansioni che svolgeva erano esecutive o ai margini di decisioni sue

MESTOLA: No prendevo ordini, quello che c’era da fare, preparavo la parte amministrativa

PM:  volgarizzo predisponeva i documenti

MESTOLA: Sì

PM:  lei metteva insieme i documenti necessari

MESTOLA: Sì

PM:  da un punto di vista del suo ricordo ha detto che di Gerrini ha un ricordo

MESTOLA: Non personalmente, l’ho visto, ma non che fosse un mio collega

PM:  in quale occasione?

MESTOLA: Quando ero al front office, faceva un salto in ufficio, con me non ha mai parlato

PM:  front office solo dal 2006

MESTOLA: Al 2008

PM:  la sua collega, Campana Irene, è arrivata in ditta dopo di lei

MESTOLA: Sì

PM:  non ricordo quando ha detto che ha fatto il front office

MESTOLA: Sono rientrata nel 2009

PM:  nel 2013 ricordava dell’interdittiva… di gare ne ha fatto altre non pubbliche, offerte, altra documentazione simile

MESTOLA: Ricordo di non aver fatto quasi più niente, aiutavo più i colleghi, quello che c’era da fare, del mio lavoro…

PM:  cosa la Bianchini fece dal 2013 al gennaio 20144

MESTOLA: Come lavori? Non ricordo…

PM:  acquisi ulteriori lavori

MESTOLA: Non presentavo più documenti

PM:  questo per le gare pubbliche, poteva essere con privati

MESTOLA: Non è passato da me

PM:  ha fatto cassa integrazione

MESTOLA: Sono andata nel gennaio 2014, prima ho fatto un po’ di ferie,perché ne avevo

PM:  da giugno 2013 a gennaio 2014 i suoi riferimenti come titolari cambiarono?

MESTOLA: No quello che c’era da fare me lo dicevano e io facevo

PM:  c’erano le stesse persone?

MESTOLA: So che…. Non so metterla in modo temporale…  Bianchini Augusto non c’era più… ho veramente un vuoto

PM:  conosce Vertinelli

MESTOLA: Mai sentito

CARUSO:  può andare

 

Ghiotti Sereno, nato nel 1961

ESAME DI GHIOTTI SERENO A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV: che attività svolge?

GHIOTTI: Imprenditore edile

AVV:  ha effettuato lavori per Finale Emilia nel post terremoto?

GHIOTTI: Svolsi vari interventi di sistemazione di edifici pubblici

AVV:  altri in relazione al castello?

GHIOTTI: Abbiamo fatto il recupero dei mattoni con l’assistenza di un tecnico specializzato della sopraintendenza, altro…

AVV:  ha svolto attività di rimozione macerie del mastio?

GHIOTTI: Non rimozioni… in una attività dell’amministrazione comunale erano stati ammassati le macerie del mastio noi abbiamo recuperato tutti i mattoni e le parti che potevano essere interessanti sotto l’aspetto architettonico, le abbiamo mese sui bancali e portati a ricovero in magazzino

AVV:  operava anche un’altra ditta

GHIOTTI: No, all’interno di quello solo noi abbiamo fatto l’operazione del recupero e della cernita del materiale riutilizzabile

AVV:  non c’erano altre ditte che lavoravano lì

GHIOTTI: No

AVV:  ditte che hanno portato le macerie?

GHIOTTI: Siamo intervenute quando le macerie erano già accumulate

AVV:  conosce la IOS

GHIOTTI: No

AVV:  non abbiamo più niente da chiedere

CARUSO:  si può accomodare

 

Toselli Massimiliano nato a Finale Emilia nel 1970

ESAME DI TOSELLI MASSIMILIANO A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV: che occupazione svolge?

TOSELLI: architetto

AVV:  ha mai ricoperto ruolo per il comune di Finale

TOSELLI: Direttore tecnico dal 2000 fono al febbraio 2013

AVV:  anche della ricostruzione?

TOSELLI: Sì

AVV:  conosce la Bianchini

TOSELLI: Sì

AVV:  dal punto di vista dei lavori si era aggiudicati lavori per il comune?

TOSELLI: Sì

AVV:  che tipo di lavori

TOSELLI: Io seguivo il centro storico molto di più, la zona rossa, quindi ho partecipato alla commissione per l‘aggiudicazione dell’urbanizzazione del polo scolastico e ho seguito i vigili del fuoco per le rimesse in ripristino

AVV:  la Bianchini di cosa si era resa aggiudicataria?

TOSELLI: Non seguito direttamente le infrastrutture, coordinavo le squadre dei vigili… la Bianchini ha realizzato l’urbanizzazione ma non ho seguito i lavori, partecipavo alle mille attività quotidiane, ero un direttore tecnico che contribuiva a tenere sotto controllo le situazioni aperte

AVV:  chi erano i suoi referenti

TOSELLI: Il sindaco, il geometra Gerrini in primissima parte e qualche assessore

AVV:  il lavoro del vostro ufficio come è cambiato nei primi tempi del terremoto e successivamente

TOSELLI: Stravolto… ero ai lavori pubblici, sono sempre stato un collaboratore di Gerrini. Fui io a telefonare a Giulio dicendogli cos’era successo, lui era fuori a Finale. E’ stata una maratona. L’impegno era totalizzante, si era creata una forte sinergia in particolare con il sindaco il quale partecipava ad ogni incontro. Cominciavamo alla mattina anche alle 7 e creavamo delle scalette per la giornata. Per 3 o 4 mesi sono stato trincerato nel centro storico

AVV:  il ruolo di Gerrini in questa fase qual’era

TOSELLI: Faceva tutto capo a Giulio, escluso la prima settimana in cui ebbe un impiego verso l’organizzazione dei campi degli sfollati del Robinson ma successivamente Giuglio aveva ripreso in mano la situazione

AVV:  in relazione a una gara di appalto che cosa ha dovuto costruire il Comune di Finale Emilia di cosa si occupava il suo ufficio in particolare Gerrini

TOSELLI: I primi mesi si facevano messe in sicurezza, dopodiché si è messo in moto il meccanismo.

Ho partecipato… è difficile spiegare tecnicamente quei mesi, erano molto concitati, andammo dall’ingegner Malenti della regione, responsabile al vertice per la ricostruzione, c’era stato presentato un progetto per le nuove scuole, avevamo fatto incontri con le maestre e i dirigenti scolastici,mancavano degli spazi, avevamo preparato una variante e la domenica andammo con il sindaco e l’assessore alla regione per chiedere la variante. Ci diedero la disponibilità a modificare il progetto. Questo per spiegare che era un momento in cui non era facile seguire le procedure

AVV:  si poteva rimanere indietro? Se ne occupava

TOSELLI: L’obiettivo era quello di fare

AVV:  da chi proveniva, chi ve lo dava

TOSELLI: In modo istintiva a tutti, siamo di Finale Emilia, ci ha colpito nel vivo, sembra di fare retorica… ognuno metteva le proprie energie per cercare di recuperare il paese. Noi eravamo chiamati in prima persona. L’atteggiamento era quello di fare, bene e velocemente. In una situazione del genere non era possibile tenere d’occhio la documentazione amministrativa usuale che si faceva in tempi non di guerra, questo termine ce lo misero in bocca i vigili del fuoco che ci dissero “voi siete in guerra”. Si navigava a vista cercando di fare bene

AVV:  si occupava del SAL?

TOSELLI: Ho avuto una parte operativa, ero il punto di riferimento del centro storico, Torre Marchesana nel castello delle Rocche, una delle tre torri del Castello di Finale. Il progetto di sicurezza è ancora in essere….

AVV: vi furono dati obiettivi di rendicontazione dalla regione

TOSELLI: Sì, la rendicontazione è un problema successivo alla mia uscita, io nel febbraio del 2013 mi sono licenziato perché ho dovuto scegliere che lavoro portare avanti. Quando il Comune me lo chiedeva (il sindaco e Giulio stesso), davo il mio contributo. Entro una data bisognava rendicontare tutti gli allegati 3 pena la perdita dei finanziamenti europei. Giulio in particolare era ossessionato da questo termine temporale perché il lavoro era monumentale, pensare che con le poche forze di riuscire a svolgere questa mole di lavoro, faceva tremare. Mi sono sentito anche in colpa per un periodo di aver fatto questa scelta… per il fatto che non essendo più nella squadra…

AVV:  quando si occupava delle gare di appalto

TOSELLI: Non me ne occupavo

AVV:  non sa come venivano selezionate le aziende

TOSELLI: Ho sempre visto che c’erano procedure per i lavori pubblici si seguivano quelle, la parte della individuazione delle ditte non era un mio compito

AVV:  era prevenuto anche un input di far lavorare aziende del cratere?

TOSELLI: In generale era la prima cosa che veniva detta a tutti i livelli, anche per strada, cerchiamo di reagire, di mettere in moto le ditte, per farle ripartire, si cercava di mettere in azione chi aveva danni per farli ripartire, era l’atteggiamento di tutti, un sentimento generale

AVV:  in relazione alla progettazione di queste opere che doveva realizzare il comune lei sa se il vostro ufficio si avvaleva di progettisti tecnici esterni

TOSELLI: Ho avuto il supporto e la collaborazione di un paio di professionisti di politecnica che si sono prestati di fare il progetto di ripristino della torre. Professionisti del territorio che si erano messi a disposizione volontariamente. Si sono realizzati solo alcuni, non era così semplice, al di la’ delle buone intenzioni.

AVV:  non avrei altre domande

CARUSO:  può andare grazie

 

Pederzoli Giuliana nata a Verona nel 1978

ESAME DI PEDERZOLI GIULIANA A CURA DELL’AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV: conosce la Bianchini

PEDERZOLI: sì seguivo la qualità e l’ambiente inteso come registrazione dei formulari, le pratiche burocratiche per l’autorizzazione ambientali

AVV:  che tipo di autorizzazioni ambientali disponeva la Bianchini e che attività svolgeva concretamente

PEDERZOLI: Autorizzazione per il recupero dei rifiuti presso la provincia di Modena, l’autorizzazione dei trasporti dei rifiuti, mi occupavo delle pratiche burocratiche e la registrazione dei formulari con i rifiuti trasportati, le denunce legate ai rifiuti

AVV:  che tipo di rifiuti entravano in Bianchini

PEDERZOLI: Autorizzati per rifiuti speciali non pericolosi, avevamo un elenco di rifiuti, cemento, rifiuti da demolizioni….

AVV:  chi conferiva il rifiuto, c’erano tariffe… veniva pagato il conferimento…

PEDERZOLI: Le parti a livello economico erano la famiglia Bianchini che si occupava dei vari accordi o nei contratti dei vari cantieri

 

AVV:  le mostrerei un documento il cui oggetto è un modulo della Bianchini oggetto “offerta economica” le chiederei se ha mai avuto a che fare con questo tipo di documentazione

PEDERZOLI: Sì ne avevo visti, modulistica con cui venivano stipulati i contratti, con i privati e all’interno dei cantieri, di preciso non ricordo sempre quando venisse applicata, mi sembra di ricordare il modulo standard in cui veniva specificato… che analisi servivano

AVV:  a proposito di questo trova in calce un regolamento se ne ricorda

PEDERZOLI: Questa parte non la ricordo

AVV:  ricorda le prime facciate

PEDERZOLI: Sì, il resto sinceramente non ricordo, è cambiato nel corso del tempo, anche in base alla qualità….

AVV:  i rifiuti che entravano in Bianchini si ricorda in particolare con che tipo di, legato a questi formulari, c’era altra documentazione

PEDERZOLI: Per certi rifiuti, codice a specchio, veniva richiesta l’analisi per escludere se erano pericolosi, qualcuno ci mandava l’autorizzazione al trasporto, doveva esserci l’analisi che potevamo ritirare quel rifiuto

AVV:  l’impianto della Bianchini che tipo era?

PEDERZOLI: Era un impianto di recupero speciale non pericolosi, autorizzata in semplificata, era stato richiesto di poter diversificare la qualità e la quantità dei rifiuti da recuperare, il prossimo passo era la richiesta per l’ordinaria,per avere questo tipo di autorizzazione

AVV:  questo impianto cosa produceva

PEDERZOLI: MPS, materia prima secondaria, stabilizzato che veniva commercializzato

AVV:  ricorda se questa materia prima secondaria

PEDERZOLI: Era certificata CE, annualmente, la società di certificazione  era l’Imperium test

AVV:  esibirei a testimone un altro documento non di provenienza dell’azienda, si tratta di un verbale di prescrizione del 12 novembre 2012 dell’ASL di Modena, Area Nord. Un altro documento 27 novembre 2012, ASL area Nord sede Mirandola e infine una nota del 21 marzo 2013, ASL Area Nord di Mirandola indirizzata anche questa alla Bianchini Costruzioni. Verbale di prescrizione del 2012. Glielo esibirei e le chiederei di dirci se lo conosce

PEDERZOLI: Dovrebbero essere i primi verbali sottoscritti dall’ASL e Arpa a seguito delle indagini fatte in alcuni siti dove avevano ritrovato dell’amianto, inizialmente in rappresentanza dell’azienda ero stata mandata io per presenziare durante il campionamento fatto da Arpa e ASL. Ho partecipato a tre campionamenti dopo c’erano stati risultati, non era stato trovato nulla, in altri del materiale ma non ricordo più a quale campionamento si riferissero

AVV:  trovò un primo documento del 12 novembre se ci vuole scorrere il secondo

CARUSO:  che senso hanno queste domande

AVV:  volevo chiedere se ha seguito lei le operazioni di bonifica…

CARUSO:  di bonifica …

AVV:  per conto della Bianchini

PEDERZOLI: No ho presenziato solo in rappresentanza durante i campionamenti dopo non ho seguito le operazioni di bonifica, sono stata ad ARPA RE, ma non ho seguito le operazioni successive

AVV:  poteva entrare del fibrocemento

PEDERZOLI: Ecologico per distinguerlo dall’amianto

AVV:  come si cautelava la Bianchini

PEDERZOLI: C’erano una serie di analisi per distinguerlo, presentati agli enti durante i controlli

AVV:  con che tipo di codice CER entrava il fibrocemento

PM Mescolini: quale fosse la competenza su questa materia

PEDERZOLI: Prima ho lavorato per un amministratore condominiale poi alla Bianchini nell’estate del 2006

PM:  da un punto di vista delle norme ambientali, l’ha maturata nella società

PEDERZOLI: Sì

AVV:  la Bianchini aveva consulenti in materia

PEDERZOLI: Sì LAPAM poi altri consulenti e nell’ultimo periodo uno studio di consulenza di Sassuolo, Eco ricerche

CARUSO:  può andare

 

Lami Gianpaolo di Modena del 1964

ESAME DI LAMI GIANPAOLO A CURA DELL’AVVOCATO GARUTI IN DIFESA DI BIANCHINI E DEL PM MESCOLINI

AVV: che attività svolge?

LAMI: Oggi sono dipendente

AVV:  nel periodo del terremoto?

LAMI: Imprenditore, edilizia, infrastrutture, appalti pubblici e edilizia privata

AVV:  ha svolto lavori nell’ambito post terremoto?

LAMI: Sì, come Lami Costuzioni a Finale Emilia per conto del Comune, a Sorgea sempre a Finale e qualcos’altro più piccolo per l’Aimag

AVV:  cosa riguardava quello per il comune

LAMI: Una lotizzazione

AVV:  palestra, municipio…

LAMI: La parte stradale dove è stata costruita la palestra… eccetera eccetera

AVV:  la sua ditta era già iscitta alla white list?

LAMI: Avevamo fatto richiesta di iscrizione

AVV:  si ricorda che percentuale fu affidato in subappalto alla Bianchini?

LAMI: Non ricordo le cifre precise… aveva una prerogativa, doveva essere seguita in tempi brevi per cui subappaltati alla Bianchini e ad altre ditte

AVV:  perché scelse la Bianchini

LAMI: Perché la tipologia che subappaltai era un lavoro specialistico che noi non avevamo le attrezzature per farlo ed era una ditta locale

AVV:  le fu consigliata dall’amministrazione

LAMI: No

AVV:  Gerrini era a conoscenza di tale scelta

LAMI: Sicuramente nella fase successiva in cui feci i contratti con Bianchini, devo fare comunicazioni, ne è venuto a conoscenza, è stata una mia scelta

AVV:  ha mai sentito parlare dei problemi della Bianchini con la white list

LAMI: Furono per tutti quanti noi verso la fine dei lavori , venne esclusa dalla white list

AVV:  quando venne esclusa i lavori che lei aveva subappaltato alla Bianchini erano terminati

LAMI: Quasi ultimati, se mancava,mancava veramente poco, era in ultimazione, non ricordo se nello specifico avevo ultimato tutto

AVV:  l’attività era sostanzialmente conclusa

LAMI: Si può dire così

AVV:  è emerso all’interno del processo, di una cessione di credito della Bianchini da parte della sua azienda

LAMI: Sì

AVV:  da chi le fu chiesta la cessione

LAMI: Da Bianchini

AVV:  ci può spiegare?

LAMI: Nel momento in cui iniziai i lavori Bianchini mi chiese di fare un atto notarile per avere il pagamento diretto del Comune per i lavori che faceva, per me non c’era nessun ostacolo, gli dissi di sì

AVV:  in questa vicenda le chiedo, Gerrini ebbe un ruolo?

LAMI: No

AVV:  fu un rapporto fra noi e Bianchini

CARUSO:  il Comune accettò

LAMI: Sì. Dopo pagò direttamente Bianchini

CARUSO:  chi fu il funzionario del comune che accettò?

LAMI: Non lo so, venne notificato

CARUSO:  andò tutto liscio

LAMI: Bianchini venne pagato dal Comune direttamente

CARUSO:  c’era una percentuale precisa stipulata fra lei e Bianchini

LAMI: Sì

 

PM Mescolini: la cessione è intervenuta quando il credito da parte della Lami era maturato o è un patto iniziale?

LAMI: Non mi ricordo la data esatta della stipula ma essendo che Bianchini fece i primi lavori, penso che poco dopo… il credito stava maturando

PM:  è diverso cedere un credito che deve ancora maturare

LAMI: Non è che io ho ceduto un credito… chiesi il pagamento diretto del Comune direttamente alla Bianchini per agevolare la Bianchini, non è una cosa strana nel nostro mondo

PM:  quando abbiamo sentito i funzionari del Comune è stato un patto difficile, una delibera di giunta in agosto, allora non era così usuale, le chiedo la convenienza economica da parte sua, mantenne una percentuale del guadagno come appaltatore su quel lavoro

LAMI: Fu oggetto di trattativa, stipulato a monte e mandato anche in Comune in cui Bianchini faceva un lavoro a misura con dei prezzi inferiori a quello che io andavo incassare dal Comune. Una delle convenienze è che se il pagamento è diretto al subappaltatore l’impresa principale non vado in esborso finanziario. Come è stata fatta la legge adesso.. si trattava di 200/300mila euro, dipende tutto dalla cifra

PM:  lei ricorda quando avvenne il rigetto dell’inserimento in white list rispetto alla cessione

LAMI: Sicuramente prima, la Bianchini non era in black list… quando intervenne l’interdittiva io feci una lettera di recessione contrattuale con la Bianchini e la mandai anche al Comune

PM:  che lei ricorda aveva terminato il subappalto

LAMI: Quasi terminato, forse mancava qualche piccola lavorazione. Anche a me mi misero in black list per tre mesi, forse meno, luglio 2014, fui riammesso nel settembre 2014

PM:  quando ha ricevuto questo diniego di inserimento si è rivolto a qualche consulente?

LAMI: Nel momento in cui mi misero in Black List avevo cercato qualche d’uno mi venne dato il nominativo della SAFI ma mi dissero che nel mio caso non c’era bisogno di un loro intervento

CARUSO:  perché l’avevano messa in Black List?

NDR: il teste ride

LAMI: Perché nel 2007 vinsi un appalto in Sicilia con due aziende siciliane, una categoria specifica che non tutti hanno come iscrizione, per un depuratore e abbiamo fatto una consortile che  el 2014 era in essere nel frattempo l’amministratore di una di queste due aziende fu accusato di associazione mafiosa per cui per questo il GIRER disse che io ero permeabile all’associazione come Lami Costruzioni.  Poi mi rimisero in white list

PM:  aveva subito un periodo di custodia cautelare?

LAMI: In precedenza per turbativa d’asta

PM:  è stato prosciolto per prescrizione, produrrò

LAMI: Sì prosciolto..

PM:  per prescrizione

PM:  con chi parlò della SAFI?

LAMI: Non ricordo, un incontro di mezz’ora

PM:  D’Agostino ha citato anche i documenti riguardanti la Lami Costruzioni

CARUSO:  può andare grazie

 

Ogliani Fernando del 1961

ESAME DI OGLIANI FERNANDO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE E DEL PM MESCOLINI

AVV: che lavoro svolge

OGLIANI: Architetto libero professionista, questo caso ero coordinatore dei lavori vinti dalla Bianchini per un tratto di strada, una variante

AVV:  su questo tratto di strada ha collaborato con l’ingegner Caruso o altri tecnici

OGLIANI: Solo con Caruso, una associazione temporanea

AVV:  cosa ha fatto su questo cantiere, cosa ha visto

OGLIANI: I lavori sono iniziati regolarmente prima del sisma, poi dopo c’è stata una breve pausa dovuta, ricordo le polifere dell’Enel che non ci faceva entrare con i lavori… dopo i lavori sono ripresi, c’è stata una piccola sospensione di qualche giorno su una rotatoria, avevano trovato frammenti di fibrocemento, sono stati analizzati e basta

AVV:  conosce gli esiti di questi analisi

OGLIANI: Lavorando per il Comune tramite Caruso ci avevano detto che l’esito era negativo, piccoli frammenti di fibrocemento che erano nel riciclato, la rotatoria era finita prima del sisma,non so perchè hanno trovato questi frammenti

AVV:  era una sola?

OGLIANI: Tre rotatorie

AVV:  è ha svolto questo ruolo

OGLIANI: Sì

AVV:  e ci sono stati problemi

OGLIANI: Nessun tipo di problema

AVV:  escludiamo che ci siano stati apporti di materiale risalente

OGLIANI: Non abbiamo mai trovato nessun tipo di problema

AVV:  la Bianchini trattava materiale dove ci fosse amianto

OGLIANI: No non doveva esserci, io non l’ho visto

CARUSO:  chi forniva il materiale per la rotatoria

OGLIANI: Prima del sisma la Bianchini dopo una ditta mandata da Bianchini, Tavellin che forniva materiale di quel poco che era rimasto da finire

AVV:  c’è stato un collaudo, un verbale al quale ha partecipato insieme all’architetto Bonora e il geometra Gemelli (…)

OGLIANI: Il collaudo l’ha fatto il collaudatore

AVV:  può spiegare di che documento si tratta?

NDR: il teste visiona il verbale

OGLIANI: Una visita del collaudatore che la faceva mensilmente e faceva un verbale su quello che riscontrava di volta in volta ogni mese, in questo caso erano stati trovati questi frammenti… a inizio lavori era stata tolta una condotta fognaria che presentava dell’eternit con tutte le precauzioni del caso, l’ipotesi era che poteva essere risalito qualche frammento… da chi è stato firmato questo verbale? Era un verbale di quelli che faceva l’ingegnere

AVV:  possiamo dire che essenzialmente tutta l’attività della costruzione di queste rotatorie era oggetto a visite ispettive

OGLIANI: Sì quasi mensilmente

AVV:  a seguito di quel verbale il 14/11/12 c’è stato un altro accesso da parte sua quale direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, ha notiziato l’area tecnica del comune di Sermide?

Abbiamo fatto un altro sopralluogo in cui sono stati raccolti… c’era anche il tecnico comunale, questi pochi frammenti e sono stati fatti analizzare e basta,dopo li aveva in mano il RUP… erano negativi

AVV:  possiamo concludere che…

CARUSO:  non concludiamo niente, faccia domande

AVV:  l’esito di questi controlli …

OGLIANI: Nelle varie fasi arrivava il materiale che doveva arrivare, calce…

AVV:  nulla di irregolare?

CARUSO:  non le è consentito dire questo, si fermi, è una domanda suggestiva, la risposta è inquinata

OGLIANI: Cosa devo..

CARUSO:  non deve dire niente

AVV:  quali erano gli esiti

CARUSO:  aveva avuto la risposta

AVV:  il giorno dopo agli esiti delle analisi è stato riattivato il cantiere

OGLIANI: Sì, dopo una decina di giorni che abbiano dato l’OK di ricominciare il cantiere, mancava solo la finitura sopra

AVV:  grazie

 

PM:   lei Passiatore Francesco lo conosce?

OGLIANI: In occasione del cantiere, era geometra

PM:  era dipendete della Bianchini?

OGLIANI: Penso di sì

PM:  con chi parlava per quello che riguardava Bianchini

OGLIANI: Con Passiatore

PM:  Alleluia Lauro lo conosce?

OGLIANI: Mai sentito

PM:  che tipo di incarico ha ricevuto dalla Bianchini

OGLIANI: Dal Comune non da Bianchini

PM:  il rapporto con l’ingegner Caruso

OGLIANI: Abbiamo fatto una associazione temporanea di professionisti solo per quella gara

PM:  ha saputo se Caruso ha avuto collaborazioni con la Bianchini

OGLIANI: Lui è a Ferrara…non glielo so dire

PM:  chi ha fatto la mossa per creare l’associazione

OGLIANI: Insieme, l’ho conosciuto nel 2009, nella gara serviva un architetto e un ingegnere

PM:  lei non sa nulla dei rapporti con Bianchini

OGLIANI: No

PM:  della Bianchini come titolari chi ha conosciuto

OGLIANI: Augusto, la documentazione in Comune, per preparare i lavori si è presentato Augusto, il titolare. Ho visto il figlio una volta o due. Augusto qualche volta in cantiere e in comune per lo stato di avanzamento dei lavori

PM:  in quel caso il geometra Passiatore coordinava un gruppo di dipendenti della Bianchini?

OGLIANI: Coordinava … penso di sì, gli operai che avevano i mezzi di opera, era il direttore tecnico

PM:  che tipo di lavori era, c’erano carpentieri

OGLIANI: Accordi bonari con i frontisti, qualche piccola porzione di recinzione con i carpentieri, piccoli porzioni

PM:  hanno lavorato dipendenti Bianchini

OGLIANI: Tutto Bianchini, non so se alcuni erano in subappalto

PM:  cosa intende subappalti

OGLIANI: Può anche darsi non ricordo bene, c’era la ditta di denominazione era in subappalto, ma la gara l’ha vinta Bianchini

PM:  non ho altre domande

CARUSO:  può andare

 

Ortu Giuseppe nato a Mantova nel 1970

ESAME DI ORTU GIUSEPPE A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE E DEL PM MESCOLINI

AVV:  conosce il signor Passiatore?

ORTU: Non ricordo

AVV:  che lavoro svolge

ORTU: Tecnico di prevenzione dell’ex ASL di Mantova, con funzione di polizia giudiziaria

AVV:  ha avuto occasione di recarsi presso il cantiere nel comune di Sermide dove stava svolgendo delle attività la ditta Bianchini

ORTU: Ho fatto un sopralluogo il 16/11/12

AVV:  Che tipo di sopralluogo ha fatto

ORTU: A seguito di una richiesta dell’ufficio tecnico del comune di Sermide che aveva comunicato la possibile presenza di amianto nella rotonda che era in costruzione, sono andato a verificare

AVV:  come si presentava la rotonda

ORTU: La strada intorno alla rotonda era asfaltata, la rotonda aveva già il cordolo, non era ultimata la finitura superficiale

AVV:  cosa ha riscontrato

ORTU: Non ho riscontrato nulla, quando sono andato non ho trovato nessun frammento che potesse essere potenzialmente amianto, il tecnico Ogliani mi ha detto che alcuni giorni prima avevano rinvenuto frammenti e che non ricordo bene, chi avesse fatto il prelievo di questi frammenti per essere analizzati. Io non ho trovato nessun frammento. A quel punto ho fermato i lavori all’interno della rotonda in attesa di avere l’esito, una disposizione su un verbale di sopralluogo

AVV:  può riconoscere se sono questi i verbali a cui fa riferimento?

NDR: l’avvocato mostra un documento al teste

AVV:  ha avuto modo di verificare tutta la tratta

ORTU: Io, l’ingegner Caruso e Ogliani abbiamo percorso tutta la strada, un controllo visivo sul materiale, in particolare sui cordoli dove non era stato ancora schiacciato, non abbiamo rinvenuto nulla

AVV:  era possibile verificare qual’era la stratificazione della costruzione dell’asfalto e potenzialmente che tipo di materiale era stato messo in loco

ORTU: Non c’era l’asfalto, c’era il sottofondo, il motivo del mio sopralluogo richiesto dal comune era la presenza di eventuali frammenti, ho verificato con un semplice controllo visivo e non ho rinvenuto frammenti

AVV:  non ha ritenuto di effettuare controlli strumentali

ORTU: Il Comune avrebbe dovuto commissionarlo all’ARPA fare dei carotaggi senza avere un barlume… non ho ritenuto fosse necessario

AVV:  dopo quanto tempo ha dato ordine di ripresa dei lavori… posso rammostrare al teste il documento

PM:  mi oppongo sul termine “rammostrare” possiamo dire mostrare?

NDR: l’avvocato mostra al teste il documento

AVV:  ho finito

 

PM MESCOLINI:  quando ha fatto il suo controllo ha detto che nasce per una percezione di presenza in precedenza di amianto

ORTU: Il tecnico comunale architetto Ferrarini mi ha chiamato dicendo che aveva ricevuto une sposto di un cittadino, non so chi, a seguito della richiesta sono intervenuto. La telefonata è avvenuta il 16 di novembre, sono andato in tarda mattinata e al mio arrivo non ho trovato alcun tipo di frammento

 

Gorni, nato a Mantova nel 1943

ESAME DI GORNI SERGIO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE E DEL PRESIDENTE CARUSO

AVV:  che ruolo svolge?

GORNI: Sono ingegnere e ho fatto il collaudo in corso d’opera

AVV: su quale cantiere

GORNI: Di Sermide.

PM:  la domanda era in generale lui è andato subito sul capitolato di prova, l’ingegnere lo ha immaginato? E’ molta chiara l’opposizione presidente, veda lei… non ha chiesto se faceva il collaudatore su questo cantiere, il teste è arrivato subito al punto

AVV:  per me è chiaro che deve rispondere su questo ruolo, può spiegare in cosa consisteva il suo lavoro

GORNI: Si organizzavano visite di cantiere svolte in questa maniera, telefonavo al direttore dell’ufficio tecnico per fissare un appuntamento e al direttore dei lavori per concordare il giorno e la visita si svolgeva in questa maniera, ci si trovava nell’ufficio tecnico del comune, si discuteva dei vari problemi del cantiere e tutti insieme (normalmente c’era anche Caruso o la sua impiegata, c’era Bianchini e a volte, quasi sempre il direttore di Bianchini a cui subentrò il signore che vedo lì).

NDR: indica l’imputato Passiatore

GORNI: Ho iniziato a fissare delle prove di portata sui materiali per rendermi conto se quei materiali erano idonei e dicevo al direttore dei lavori in questi lavori fai dei test, il laboratorio veniva e prendeva i campioni dove avevo fatto dei segni, li portava in laboratorio e faceva le prove. Successivamente non solo facevo fare dei prelievi ma anche opere di compiastra. Le maggiori intensità erano distribuite su tutta la lunghezza, di più nella prima rotatoria quella più trafficata, altro lavoro quando il direttore dei lavori consegnava l’amministrazione degli stati di avanzamento, li prendevo  e andavo a controllare a campione, quello che il direttore di lavori liquidava, andavo a controllare se gli stati di avanzamento

CARUSO:  era non qualitativo ma quantitativo, sono buone queste strade, le ha verificate?

GORNI: Sì

AVV:  tra i controlli che lei faceva erano anche controlli attinenti alla qualità del materiale

GORNI: Provavo soprattutto la portata del terreno

CARUSO:  di cosa fosse composto il materiale

GORNI: C’era il direttore dei lavori che mi assicurava il materiale, il direttore me lo confermava

CARUSO:  la composizione del materiale non la analizzava

GORNI: No, solo la consistenza

CARUSO:  avvocato siamo fuori tema anche se abbiamo appurato che la rotatoria era fatta bene

AVV:  ha notato qualcosa di anomalo

GORNI: Momenti di tensione notevole in cantiere, durante una visita ottobre 2012, perché alla fine della riunione in Comune, il direttore dell’ufficio tecnico dice c’è stato un cittadino che mi ha detto che sulla rotatoria che collega Sermide con Felonica, vi sono dei pezzi di amianto, da quel momento ho chiesto di partire, c’era Bianchini, io, il capo dell’ufficio tecnico, Ogliani e l’assistente del direttore dei lavori. Sulla rotatoria ho visto dei pezzi tutto intorno, dei prezzi che sembravano, pezzi superficiali

CARUSO:  c’era solo amianto in superficie?

GORNI: 20 pezzi distribuiti, ho preso la decisione di dire, io e il direttore siamo arrivati per primi dopo 5 minuti il direttore dei lavori e Bianchini. Ho preso 4 pezzi, li firmo e li ho dati una parte a Bianchini e all’ufficio tecnico e ho detto mi raccomando di interessare un ufficio certificato per fare l’analisi, è stato fatto il giorno dopo e dopo circa una settimana ho ricevuto dal direttore dei lavori una nota “non c’è amianto”. Bene i lavori sono stati ripresi. Questo è quello che posso dire

CARUSO:  nessuna segnalazione dal Comune

GORNI: Niente… tutto questo è nel verbale della visita che hanno fatto, dove racconto tutte queste cose

CARUSO:  il risultato l’ha visto

GORNI: Più avanti, una nota del dottor Ortu che aveva analizzato il materiale… io ho sbagliato a dire che Ortu aveva fatto le analisi, Ortu ha letto le analisi

AVV:  in occasione di questo accesso che ha fatto sul cantiere ha ispezionato soltanto quella parte ho ha guardato anche intorno

GORNI: Le rotatorie sono tre, dalla rotatoria che stiamo discutendo la strada era asfaltata, il materiale si poteva vedere solo sulle banchine, abbiamo fatto un giro a piedi, non credo di essere andato oltre la ferrovia. Io non ho visto niente

PM:  quando è arrivato sul cantiere c’erano operai

GORNI: Non ricordo che stessero lavorando, secondo me non c’era nessuno, la strada era già stata asfaltata, non ricordo la presenza di persone

PM:  i mezzi c’erano

GORNI: Tra la seconda e la terza rotatoria non era asfaltata

CARUSO:  può andare grazie

 

AVV:  una precisazione a che ora si è recato sul cantiere?

GORNI: La riunione era per le 11 io sono arrivato alle 11.20, saremmo stati altri 20 minuti in riunione, diciamo alle 11.45, il tempo di arrivare, circa verso mezzogiorno

 

Pallara Lorenzo nato a Brindisi nel 1959, residente a Campegine

ESAME DI PALLARA LORENZO A CURA DELL’AVVOCATO VILLANI IN DIFESA DI PASSIATORE

PALLARA: dipendente dei Bianchini dal luglio 2010

AVV:  ha conosciuto Passiatore

PALLARA: Sì era il nostro geometra, veniva sui nostri cantieri

AVV:  ha lavorato sul cantiere di Sermide?

PALLARA: Sì

AVV:  chi era il direttore dei lavori

PALLARA: Passiatore veniva sul cantiere e ci diceva quello che dovevamo fare

AVV: ha partecipato al cantiere dall’inizio alla fine

PALLARA: Quasi dall’inizio, fino alla fine

AVV:  ricorda se ci sono state delle particolari problematiche, dei fermi?

PALLARA: Sì sospensioni per un paio di settimane

AVV:  la causa?

PALLARA: Si sentiva in giro di amianto non amianto…

AVV:  nel pericolo in cui se ne parlava, il materiale che arrivava sul cantiere era del materiale che proveniva dalla Bianchini o dall’esterno

PALLARA: Fino a un certo punto da Bianchini poi esterno

AVV:  da quale azienda

PALLARA: Tavellini

AVV:  sa collocare temporalmente quando è iniziata ad arrivare il materiale Tavellin rispetto a quando è arrivato il materiale della Bianchini

PALLARA: Il materiale esterno verso l’inverno settembre ottobre

PM:  perché l’avvocato non indossa la toga?

CARUSO:  in effetti è da stamattina….

NDR: L’avvocato indossa la toga

AVV:  era un materiale diverso rispetto a quello che avevate collocato in precedenza

PALLARA: Era nero… era diverso, dovevamo lavorarlo meglio, schiacciarlo bene, altrimenti se pioveva faceva una reazione diversa, si gonfiava

CARUSO:  questo materiale veniva fornito prima da Bianchini

PALLARA: Poi dall’esterno da Tavellini

CARUSO:  chi lo comprava

PALLARA: Bianchini, no?

CARUSO:  controllava lui

PALLARA: Il primo giorno ci stava il signor Augusto

CARUSO:  e non disse nulla… va bene può andare

 

PM Mescolini: come ne avessimo fatte due di udienze, come quantità di testi…

CARUSO:  ci vediamo dopodomani

 

ORE 0.00 TERMINA L’UDIENZA

a cura di: S.N.

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