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AEmilia

udienza nr. 68

rito ordinario - primo grado

sabato 4 marzo 2017

TRASCRIZIONE DELL'UDIENZA

esame del maresciallo Emilio Veroni del nucleo investigativo di Modena

controesame del maresciallo Emilio Veroni del nucleo investigativo di Modena

esame di Domenico D'Urzo

controesame di Domenico D'Urzo

esame della Corte di Domenico D'Urzo

Ore 9.15 in aula

Vi aspettiamo. L'udienza dovrebbe terminare alle ore 14.00

Stamattina ascolteremo il maresciallo Veroni del nucleo investigativo di Modena sul capo 53) Estorsione in danno di Soda Salvatore.

 

In videoconferenza la saletta dall’Aquila: Bolognino Michele rinuncia fino alle 9.45

 

Entra in aula il maresciallo Veroni Emilio del nucleo investigativo di Modena.

Dall’Aquila: presente l’imputato Bolognino Michele.

 

PM: vorrei che illustrasse le indagini svolte sintetizzando il capo 53. Coinvolti Blasco Gaetano, Bolognino Michele e Augusto Bianchini.

 

Mar. Veroni: il capo 53 nasce da un rapporto lavorativo che si instaura fra Bianchini e il consorzio Pitagora. Bianchini cede in subappalto al consorzio parte di questi lavori. All’interno di questo rapporto viene stipulato un contratto. Bianchini cede mezzi a norma al consorzio. A un certo punto subentrano complicanze per contestazioni sul lavoro. Bianchini si rivolge a Bolognino con il quale stava collaborando per avere un aiuto per questa questione trattandosi, i referenti del consorzio Pitagora, di referenti di imprenditori calabresi: D’Urzo e Soda Salvatore. Soda Marianna è la figlia di Salvatore, presidente del Consorzio, una società cooperativa. D’Urzo collaborava con Soda ed era stato intermediario nell’avvicinamento a questa società.

Le prime intercettazioni sono del novembre del 2011, c’è stato un primo incontro fra Bolognino, Bianchini e Soda e D’Urzo. Prima conversazione fra Blasco e Bolognino, importante. Hanno già preso in mano la vicenda. Hanno cercato di ridurre questo debito di Bianchini. Blasco dice a Bolognino: deve guardare i conteggi. Deve cercare di recuperare ognuno una parte di questi soldi.  Soda Salvatore deve recuperare 16mila euro. Blasco e Valerio sono ancora creditori di 16mila euro nei confronti di Soda. Soda è creditore nei confronti di Bianchini. Se Bianchini paga Soda, Soda può recuperare il credito nei confronti di Blasco e Valerio. L’incontro si tiene nel magazzino di Bolognino: Blasco, Valerio e Bolognino. Si fa una prima analisi dei conteggi. Nel frattempo nel cantiere di Bianchini avevano lavorato per conto di Soda alcuni operai albanesi. Soda stava aspettando i soldi da Bianchini per pagarli. Cominciano a fare pressioni su Soda e D’Urzo per avere i soldi. D’Urzo ne parla a Blasco.
Telefonata del 5.12.2011.

Blasco rassicura D’Urzo dicendo che c’è stato un incontro e che la situazione si risolverà. Blasco contatta Bolognino raccontando degli operai albanesi. Viene stabilito che il debito di Bianchini nei confronti di Soda è di 28mila euro. La situazione rimane in fase di stallo, finchè il 19 di dicembre Blasco sollecita un incontro con Bianchini. Si parla di cedere un’Audi A6 per ripagare il debito. Bolognino si rende disponibile per incontrare le parti in causa: Blasco Valerio, referente di Soda, lo stesso Soda, D’Urzo, gli operai albanesi e Bianchini.
Bolognino è presente in quanto a tutela per gli interessi di Bianchini con il quale stava già lavorando per altre attività. Bianchini si rende disponibile a mettere a disposizione questa Audi e a partecipare all’incontro.

CARUSO: questa è la premessa, andiamo ai punti non normali.

PM: cosa c’è di normale nel Bolognino che si mette a tutela…

Mar. Veroni: viene richiesto a Blasco di trasmettere a Bianchini i conteggi. Bianchini lamenta delle anomalie nei conteggi e si rende necessario un ulteriore incontro a Montecchio Emilia il 23 dicembre al quale partecipano Bolognino, Bianchini, Soda e Blasco. Viene rinviato tutto a gennaio. L’incontro slitta al 23 di gennaio. Viene applicato quindi un ulteriore sconto di 5mila euro al debito contratto da Bianchini.

Soda manda gli operai albanesi da Bianchini. Bianchini si rifiuta di pagarli. Soda contatta Bolognino e gli chiede contezza di come mai ci sia stato questo cambio di idea da parte di Bianchini. Bolognino si stupisce e dice che ci penserà lui a chiarire e Soda rinfrancato dice a Bolognino "se mi dici così, io ti rispetto, aspetto te, fammi sapere qualcosa". Bianchini scarica questa cosa su Soda: non è dipeso da lui, è stato Soda a cambiare i termini della cosa. A margine di un incontro che si tiene negli uffici di Giglio Giulio, Bolognino chiama Soda: sono qui con Bianchini: Bianchini è disposto a versare 23mila euro.

Per Soda vendere la macchina era un modo per recuperare i soldi. L’Audi A6 vale 18/20mila euro. Blasco ha bisogno di soldi in contanti "ho bisogno di liquidità per pagare gli operai". Il giorno dopo Blasco richiama. Quantifica in 16mila euro il debito che vanta nei confronti di Soda: "per la macchina risolviamo io e lui". Bianchini sottolinea che gli accordi prevedevano che lui consegnasse un assegno e una macchina per 23mila euro. Blasco: "se ci sono soldi in più ne prendiamo noi perché è giusto così!"

L’appuntamento in questione salta per cui a distanza di qualche giorno il 2 febbraio 2012 Blasco sollecita la consegna dell’assegno. Bolognino spiega che l’assegno sarà di 3mila euro perché la valutazione della macchina è maggiore. Blasco si lamenta. In conclusione Bolognino dice a Blasco: "mi raccomando quando ci incontriamo con Bianchini mettiti in condizione di fare subito la fattura".

 

Il 4 febbraio viene concordato un incontro nell’ufficio a Gualtieri. Bianchini si impegna a fornire l’assegno di 3mila. Blasco entra in possesso dell’auto e aspetta l’assegno. Iniziano alcuni problemi per l’assegno. C’è un primo contatto due giorni dopo l’incontro. Blasco lo chiama per chiedere quando può passare a ritirare l’assegno. Bianchini chiede: "hai mandato i dati richiesti".  Blasco: "di questa cosa se ne occupa la segretaria Karima Baachaoui".

CARUSO: chiedo al maresciallo di venire al punto. Tutte le telefonate devono dimostrare un fatto. Non possiamo parlare di centinaia di telefonate per arrivare al fatto….

Mar. Veroni: sono in difficoltà.

PM: ci sono momenti diversi dalle intercettazioni da segnalare? Altrimenti non ho altre domande

CARUSO: dobbiamo tirare fuori una storia dalle intercettazioni, una storia essenziale non scissa in decine di incontri. Dobbiamo arrivare al punto, al fatto.

PM: ci sono elementi diversi da quelli già citati? Ci sono altri fatti di indagine diverse dalla ricostruzione che voi fate in base alle ricostruzioni telefoniche?

Mar. Veroni: si riscontra una fattura da 3.630 euro .. in base a questo contratto Blasco avrebbe dovuto emettere una fattura che Bolognino avrebbe pagato.

 

CARUSO: vorrei sapere dove c’è l’estorsione. Analiticamente chi è il creditore e chi è il debitore?

Mar. Veroni: Soda è creditore nei confronti di Bianchini di un conto di 36.800 euro che diventano 23mila. Più un credito degli operai nei confronti di Soda. Sulla base di una dichiarazione fatta dagli operai con Valerio Antonio: 25mila euro. Credito di Blasco nei confronti di Soda di 16mila euro.

CARUSO: 16mila euro Soda a Blasco Valerio. Come si accordano per pagare?

Mar. Veroni: Blasco deve ricevere l’Audi valutata 20mila più questo bonifico di 3.630 euro da Bianchini

CARUSO: paga una quota del suo debito nei confronti di Soda a Blasco e Valerio con Audi e assegno. Avviene?

Mar. Veroni: Avviene.

CARUSO: Blasco e Valerio ricevono una macchina e l’assegno. Dopodichè avviene regolarmente, in maniera tranquilla o ci sono avvenimenti eclatanti?

Mar. Veroni:Avvenimenti violenti non avvengono, ci sono screzi fra Blasco e Bianchini, fra Valerio e Bianchini, scontri verbali.

CARUSO: qui si parla di una estorsione che deriva dal fatto che Blasco, Valerio e altri avrebbero costretto Soda Salvatore a consegnare l’Audi e a cedere un credito di Soda nei confronti di Bianchini nonché a pagare ore lavorate nel cantiere. Aggressione fisica nei confronti di Soda? Minacce consistite nella pressante pressone psicologica?

Mar. Veroni: L’aggressione fisica non c’è stata.

Gli accordi iniziali prevedevano che doveva dare soldi e macchina. Bianchini non vuole più dare i soldi. Bianchini si sente spalleggiato da Bolognino. Soda dice pensateci voi mi rimetto alle vostre decisione l’importante è non avere problemi.

CARUSO: questo atteggiamento di Soda è conseguente a pressioni da parte di Blasco e Valerio?

Mar. Veroni: Il clima che si è creato in questi mesi da novembre arrivando quasi a giugno 2012, un percorso che porta Soda a tirarsi indietro. Da un certo momento in poi i crediti di Soda vengono presi da Blasco e Valerio.

CARUSO: li riceve questi soldi, Soda?

Mar. Veroni: Soda no. Blasco e Valerio comunque non lo pagano. Ricevono la macchina e il bonifico.

CARUSO: un importo superiore a quello che dovevano avere. Lo ricevono in forza di che?

Mar. Veroni: Delle decisione assunte nell’interno di queste riunioni.

CARUSO: Soda cosa ottiene?

Mar. Veroni: Nulla

CARUSO: gli albanesi

Mar. Veroni: Nulla

CARUSO: Bianchini versa il pagamento di 3.630 euro, l’Audi… Bianchini ha risparmiato 23mila euro. Tutto questo cosa lo rende possibile?

Mar. Veroni: Le parti che guadagnano sono più forti di quelle che perdono

CARUSO: questa forza come l’avete individuata?

Mar. Veroni: Non nel singolo caso specifico ma guardando il fenomeno. Bolognino, Blasco e Valerio sono più forti di D’Urzo, Soda e gli albanesi. Guadagna anche Bianchini.

Ci sono telefonate fra Soda e Valerio che assodano che lui si rimette alla loro volontà.

Valerio: non capisco perché dobbiamo avvantaggiare gli albanesi piuttosto che tu che sei uno dei nostri (rivolto a Soda).

Organizziamo un nuovo incontro fra Bolognino e Bianchini. Valerio esprime un giudizio nei confronti di Bianchini: non mi piace molto Bianchini. E’ una conversazione fra Soda e Valerio: (“… non è che... non è che è brillante questo Bianchini... eh… quando tutto manca... una scatola di cofanate... e vedi che tutto si mette a posto… quando tutto manca... una scatolata di cofanate... e vedi che tutto si mette a posto… io c'ho... c'ho la macchina in mano... onestamente... prima gliela volevo anche dare a... adesso... non ho capito perchè devo

andare... devo andare a dargliela a loro…”).

SODA si schiera dalla parte del proprio interlocutore, raccomandandosi solamente di non avere problemi (“… però... che non mi rompano le scatole a me... hai capito?... questo qua… basta che ve la vedete voi... Tonino... io sono con voi... non ci sono problemi…”).

 

Alle 09.30 del 07.06.2012 LECINI richiama VALERIO, il quale spiega che devono ancora effettuare i due passaggi di proprietà e SODA sta mentendo ad entrambi per non far fronte ai propri impegni. LECINI minaccia ritorsioni nei confronti di SODA (“… si mette male allora... vado lì... e gli metto le mani addosso...”), subito spalleggiato da VALERIO (“… eh... ma... spaccagli la faccia... spaccagli la faccia... che fai bene... se la merita tutta...”), che aggiunge di vantare un credito di circa trentamila euro nei confronti di SODA, per un lavoro effettuato a Grosseto che non gli ha ancora pagato. L’albanese sottolinea di essere in attesa di una cifra analoga e ribadisce l’intenzione di picchiare SODA.

 

CARUSO: di questi albanesi si perdono le tracce, non hanno fatto azioni ritorsive?

Mar. Veroni: C’è un sottofondo di una conversazione Blasco fa riferimento agli albanesi. Abbiamo picchiato un albanese…

 

CARUSO: Baachaoui Karima che ruolo ha?

Mar. Veroni: Gestisce tutto, quello che è stato deciso nel corso delle riunioni, le fatture, il bonifico.

 

CARUSO: tutta questa vicenda si inserisce in un contesto. Blasco, Valerio e Bolognino appartengono a un gruppo. Emergono nella vicenda questa appartenenza? A Bolognino, Soda attribuisce delle qualità in riferimento a?

Mar. Veroni: A tutto il pregresso che c’era stato.

CARUSO: va bene non ho altre domande

 

CONTROESAME DEL MARESCIALLO EMILIO VERONI

AVVOCATO BONFANTE IN DIFESA DI BIANCHINI

AVV.:  i rapporti di cui ha parlato sono rinvenuti esclusivamente dalle intercettazioni?

Mar. Veroni:

AVV: non ho altre domande

ALTRO AVVOCATO DELLA DIFESA

AVV: leggo nel capo che il debito è di 30mila euro. Il credito vantato da Blasco e Valerio nei confronti di Soda. Dove si evince che c’è una cifra di 16mila euro?

Mar. Veroni: Noi desuiamo che è di 16mila euro.

CARUSO: dove è scritto di 30mila euro che non si dice nei confronti di… a consegnare a Blasco. E’ mancante il nome del debitore.

AVV: debito di Soda nei confronti di Blasco e Valerio

CARUSO: questo capo di imputazione non è pulito

Mar. Veroni: Il debito che Soda ha nei confronti di Blasco e Valerio è di 16mila euro

AVV: dov’è questa intercettazione?

Il maresciallo Valerio legge la intercettazione:

 

La mattina del 31.01.2012 BLASCO chiede a BOLOGNINO se abbia preso l’assegno di BIANCHINI: questi risponde che se lo farà dare alle 17.00, quando si incontrerà con lui, SODA e D’URZO. BLASCO dice che si andrà all’appuntamento con VALERIO, così prenderà l’assegno di BIANCHINI e con SODA si sistemerà una volta venduta l’Audi A6 (“… l'assegno che deve fare… lo fa direttamente a me e a Tonino... e facciamo il discorso della macchina con lui…”).

Alle 09.00 circa del 02.02.2012 BLASCO sollecita a BOLOGNINO la questione di BIANCHINI, pretendendo un primo assegno da almeno 7.000 euro (“… almeno... comincia dal fatto dell'assegno di... di settemila euro... di differenza... che cominci a farci quello là... a me e Tonino... e poi facciamo gli altri sedici...”).

BOLOGNINO spiega che BIANCHINI emetterà un assegno da 3.000 euro perché la macchina in vendita è stata valutata 20.000 euro, a fronte di un valore reale di almeno 24.000 euro BLASCO interviene precisando che in realtà si era parlato di una cifra inferiore per l’autovettura, poi accetta di incassare l’assegno da 3.000 euro (“… però avevamo detto che la macchina diciotto valeva... diciassette... valeva la macchina... allora... dimmi una cosa... cominciamo con i tremila... poi ci sono... lui... lui avanza sedicimila euro... per i cosi là... comunque... con i tremila... che così io e Tonino... già iniziamo... guardiamo qualcosa... che dobbiamo pagare solo seimila euro...”).

 

AVV: sa come era entrato in possesso Bianchini di questa macchina?

Mar. Veroni: No

AVV: Blasco e Valerio sono entrati in possesso di questa macchina: è stato mai fatto il passaggio di proprietà di questa macchina?

Mar. Veroni: No

 

AVV: avete chiamato le persone offese?

Mar. Veroni: D’Urzo sì, Soda è deceduto.

AVV: come mai avete ricostruito questo capo di imputazione senza sentire le persone offese?

CARUSO: la domanda non è pertinente

 

AVV: è possibile che la Procura abbia ricostruito i 30mila in base alla telefonata del 6.12.2011?

Mar. Veroni: 30mila euro sono riferibili a un contratto fra Bianchini e il Consorzio Pitagora

AVV: rispetto al conteggio?

Mar. Veroni: Ho citato le telefonate di Blasco che fa riferimento al credito di Soda

L’avvocato cita una conversazione

Mar. Veroni: non è partita da lì la valutazione della Procura. Questa conversazione è riferita ai conti di Bianchini 36,800 conto iniziale che Bianchini doveva corrispondere, fanno uno sconto, e si innesca poi il discorso della macchina.

AVV: telefonate dove Soda invita Blasco a fare il passaggio di questa autovettura?

Mar. Veroni: Ci sono una serie di conversazioni. Soda dice che doveva essere fatto un passaggio a sua figlia, ci sono una serie di proposte, non si arriva mai a una conclusione.

AVV: ci sono telefonate dove non si sa nulla di questo passaggio.

 

AVV: Bianchini si rende disponibile a pagare questi 23mila euro. C’è una riduzione del credito di Soda decisa all’interno di questa riunione dove Soda non registra rammarichi nei confronti di Bolognino?

Mar. Veroni: Nelle settimane successive Soda si rivolge più volte a Bolognino.

AVV: di fatto vi sono rapporti diretti fra Soda, Blasco e Valerio?

Mar. Veroni: I rapporti Soda li ha con Blasco e Valerio.

 

AVVOCATO PISANELLO IN DIFESA DI BOLOGNINO MICHELE

AVV.: Pisanello in difesa di Bolognino: Bolognino ha fatto qualcosa di particolare?

CARUSO: Bolognino interagisce con Blasco e Valerio

Mar. Veroni: Gli incontri avvengono in presenza di Bolognino, è sicuramente parte in causa

AVV: i conteggi non li fa Bolognino

Mar. Veroni: Bolognino è con Bianchini e dice "mandaci i conteggi perché io non ce li ho fammeli vedere"

CARUSO: questa è la risposta se ne faccia una ragione

 

AVV: Bolognino interagisce con Soda perché Soda ceda il suo credito a Blasco e Valerio o è una iniziativa presa autonomamente?

Mar. Veroni: Iniziativa di Soda e Blasco

AVV: non ho altre domande

 

Mar. Veroni: siamo nella fase in cui Bianchini si è impegnato a corrispondere il pagamento. Risulterà alla fine 3.630 euro. Doveva avvenire con un assegno. Blasco sollecita a febbraio l’assegno. Bianchini risponde che prima doveva mandare gli atti dell’azienda richiesti per realizzare un contratto che giustifichi la fattura.

Nel corso di questa conversazione Bianchini dice che aveva già chiamato Michele "mi serve l’elenco dei mezzi".

Valerio chiama Bianchini e gli dice se ha avuto modo di visionare la bozza della fattura inviata. Bianchini non l’ha vista, chiede quando è stata mandata. Bianchini non l’ha ricevuta. Valerio dice: te la porto.Valerio dice se vieni mi fai trovare l’assegno. Bianchini dice di no. Valerio perde la pazienza e inveisce nei confronti di Bianchini: mi stai portando a perdere la pazienza, vogliamo essere seri? Mi stai prendendo in giro, vattene a fanculo vengo in ufficio e mi prendo quello che voglio, mi stai scoglionando, chi sono? Sono il geometra Valerio!

Blasco: Bianchini hai rotto i coglioni cerca di fare le cose giuste!

Bolognino dice che in realtà gli accordi con Bianchini erano cambiati. Avrebbero giustificato il pagamento con una fornitura di materiale. Blasco dice di avere esagerato, ma gli albanesi gli fanno pressione.

Bianchini da’ del deficiente a Blasco e assume un atteggiamento se vogliamo di sfida.

Blasco chiama Bianchini e si scusa per aver alzato la voce e cerca di appianare questo sfogo.

 

PM: in tutto questo Bolognino cosa c’entra? Che titolo ha? Per quanto emerge.

Mar. Veroni: Bolognino ha collaborato con Bianchini, ha un guadagno lavorando con Bianchini, sa che tutelando gli interessi di Bianchini ha un ritorno economico.

PM: la vicenda della macchina si è trattata di un gestione di disponibilità, ne avete avuto riscontro?

Mar. Veroni:Abbiamo riscontro del fatto che la macchina era in disponibilità di Valerio.

TERMINA L'ESAME E IL CONTROESAME DEL MARESCIALLO EMILIO VERONI

 

Viene richiesto di chiamare urgentemente come teste D’Urzo.

L’udienza viene sospesa per 15 minuti.

 

Rientra la Corte. Non ci sono ancora risposte sulla presenza D’Urzo.

C’è un consulto fra le parti.

CARUSO: Questo estremo tentativo quanto può durare? Abbiamo fatto 30, facciamo 35…

Dopo una ulteriore pausa: entra in aula il teste D’Urzo.

ESAME DI DOMENICO D'URZO

 

CARUSO: la prego di stare molto attento alla formula.

Il teste legge la formula di rito.

 

PM: Conosce il sig Soda?

D'Urzo: Certamente ho avuto rapporti di lavoro dal 1995/96 si è sempre comportato abbastanza bene.

PM: ha conosciuto Bianchini?

D'Urzo: Certamente. Mi avevano chiesto se potevo fare dei lavori, ma non c’erano le condizioni parlo del 2010, non riesco ad essere più preciso. Ho consigliato Soda a Bianchini come subappaltatore. Li ho presentati.

PM: ha detto poco fa che non interessava a lei?

D'Urzo: I prezzi non erano congrui per quello che era la mia azienda, serviva un subappaltatore.

PM: sa se questo rapporto c’è stato fra Bianchini?

D'Urzo: Era un consorzio quello di Soda, la società di Bianchini si chiamava Bianchini srl. Parlava direttamente con Augusto e con il figlio Alessandro. E con il geometra di Bianchini.

PM: ha saputo se è avvenuto il lavoro?

D'Urzo: Sì, ma hanno avuto dei problemi per i pagamenti, Bianchini diceva che Soda non aveva realizzato tutto. Mi chiamò Soda e anche Bianchini per fare da paciere. Ho parlato con il signor Bianchini, con Vanni il geometra, Soda per cercare di mediare sulla situazione.

PM: c’è un incontro?

D'Urzo: Certo. Un primo appuntamento, poi c’è stato un secondo

PM: il primo incontro non sortisce l’effetto?

D'Urzo: No, non si mettevano d’accordo sulle quantità. Erano agli opposti sul prezzo stabilito. Hanno iniziato a mandarsi, non volgarmente, ma fra di loro. C’è stato un altro incontro. Insieme a Bianchini altre persone dove veniva chiesto a Soda di stare calmo

PM: è invitato a partecipare?

D'Urzo: Sì dal Bianchini e da un’altra persona che mi faceva i preventivi per cercare di calmare la situazione fra Soda e Bianchini, Bianchini in particolare.

PM: sapeva chi ci sarebbe stato?

D'Urzo: No, ho trovato Bianchini. Soda non c’era in quel momento. C’era questo, cariSSimo amico, non ricordo il cognome, lo conoscevo, avevamo collaborato insieme. Era Blasco. E Tonino. Niente di particolare si è discusso di calmare gli animi.

PM: c’era un contratto fra Bianchini e Soda, lei è stato chiamato?

D'Urzo: Sono salito, ho salutato, un caffè, due chiacchiere. Bianchini mi ha chiesto se potevo intervenire su Soda per calmarlo, senza mai nessuna forzatura di nessun genere.

PM: c’era già un accordo? Blasco lo conosceva?

D'Urzo: Certo, l’amico di Blasco Tonino, bene.

PM: Bolognino?

D'Urzo: Non lo conoscevo, di vista. Questi signori avevano dei mezzi meccanici, erano subappaltatori per l’azienda Bianchini.

PM: Bianchini la richiama per questo incontro dove ci sono persone che non c’entrano nulla. Queste persone intervengono?

D'Urzo: No, Bianchini doveva passare da quelle parti a mi hanno invitato ad andare. Il sig Bolognino non lo avevo mai visto, l’azienda era del sig. Bolognino, non avevo mai avuto rapporti. Con Gaetano e Tonino sì. Gli altri no. Io sono stato chiamato per andare la’, ognuno ha detto la sua, chiedendomi di intervenire con Soda per calmarsi.

PM: il motivo per cui erano presenti?

D'Urzo: Non mi interessava, sono andato per questo motivo…

PM: con Bianchini aveva già parlato, la invita in un posto per parlare con questa vicenda e trova queste persone che non c’entrano, le spiegano se hanno degli interessi?

D'Urzo: No. Ho parlato solo di Soda. Bolognino non ha fiatato, non ha aperto bocca. Gli unici eravamo io, il sig. Tonino Valerio e Gaetano. Soda non era presente. Mi hanno chiesto di dirgli di non fare la denuncia, ma Soda andò per la sua strada e fece una denuncia a Bianchini.

CARUSO: non la fece al committente?... lei comincia ad essere un po’ stucchevole. Cosa doveva andare a dire lei a Soda?

D'Urzo: Soda andò per la sua strada non accettò consigli da nessuno. Andò con l’avvocato. So che ha avuto problemi col personale.

CARUSO: che problemi?

D'Urzo: Non so… questi signori sono andati da Bianchini per lamentarsi, non so se Bianchini li ha pagati. So che Blasco e Valerio collaboravano insieme. Soda si è trovato in difficoltà per questo cantiere, è riuscito a pagare Blasco, si sono accordati per la restituzione, gli ha venduto una macchina, qualcosa del genere, in alternativa al pagamento, per il noleggio del ponteggio in un altro cantiere. Lo avevano messo alle strette e ha preferito vendersi la macchina, e l’ha venduta o a Blasco o a Tonino, ha preferito disfarsi della macchina.

PM: io non sto facendo contestazioni al verbale, volontariamente…

CARUSO: dopo l’esame diretto lo può utilizzare

AVV: c’è un divieto, non possono essere assunte queste informazioni

CARUSO: non potrebbe essere neanche interrogato il teste

PM: ho chiesto il consenso se non c’è, non c’è problema, non potreste usarlo neanche voi a questo punto.

 

PM: c’è stata una questione di una gru relativamente a Blasco?

D'Urzo: A un cantiere credo in Toscana per il noleggio di un ponteggio Blasco aveva noleggiato a Soda dei ponteggi e Soda non aveva pagato perché non aveva più soldi…

Con Bolognino ci siamo salutati, non è mai intervenuto. A me è stato detto se era possibile per calmarlo a non ufficializzare questa denuncia. Un caffè e niente di più. Mi hanno telefonato qualche volta se avevo interagito, un giorno anche Soda.

PM: lei viene chiamato Mimmo?

D'Urzo:

PM: conosce Brescia Pasquale?

D'Urzo: Certamente

PM: chi conosce degli imputati?

D'Urzo: Brescia, Alfonso Paolini, Mesiano Domenico

PM: può definire che tipo di rapporti?

D'Urzo: Di conoscenza e basta, ci vedevamo qualche cena insieme, un caffè, chiacchiere. Nessuna collaborazione a livello di lavori. Io avevo una impresa edile, sono fallito, nel 2010.

PM: Ha mai ricevuto dei prestiti di denaro?

D'Urzo: Mai. No, ho capito cosa intendeva, no. Di banche sì.

PM: non ho altre domande.

 

CONTROESAME DEL TESTE DOMENICO D'URZO

AVV.: con riguardo al cantiere di Grosseto sa quanti metri quadri di ponteggio furono noleggiati?

D’Urzo: no, sapevo che c’era un cantiere in Toscana, una impresa di Roma che aveva dato in subappalto a Soda.

AVV: non è mai stato socio di Soda in merito a questo cantiere di Grosseto?

Mai, avevo già i miei cantieri. Con Soda mi incontravo il sabato e la domenica.

 

ESAME DELLA CORTE DI DOMENICO D'URZO

CARUSO: di dove è originario?

D'Urzo: Mio papà è di Vibo Valentia, mia mamma della Pennsylvania.

CARUSO: da quando è a Reggio Emilia?

D'Urzo: 1 maggio 1996, abitavo a Novellara. Lavoravo nel cemento armato. Ero autosufficiente, facevo quasi tutto, non davo mai subappalti, avevo punte di 400 dipendenti.

CARUSO: di dove erano questi dipendenti?

D'Urzo: Alcuni siciliani… i carpentieri erano buoni i siciliani e i pugliesi.

CARUSO: dal 96 fino al 2010?

D'Urzo: Nel 99/200 ero ristretto, poi ho iniziato grossi cantieri e nel 2010 sono fallito.

CARUSO: Blasco e Valerio erano suoi cariSSSimi amici?

D'Urzo: Sì. Il sabato e la domenica restavo a Reggio.

CARUSO: perché è diventato amico cariSSSimo?

D'Urzo: Ci vedevamo al bar

CARUSO: tutti i bar?... quali altri amici cariSSSImi ha?

D'Urzo: Ne conosco di persone...

CARUSO: chi conosce… ci sono gli amici cari, i conoscenti… lo ha detto lei, mi baso sulle sue informazioni

D'Urzo: Nomi ne ho tanti.

CARUSO: quando li ha conosciuti?

D'Urzo: Nel 2003, nel tempo comincio a conoscere le persone, le incontro così...

CARUSO: essendo cariSSSimi amici ha una conoscenza personale, storie di vita?

D'Urzo: Brescia è una persona che conosco, sono andato al suo ristorante, perché no...?

CARUSO: dei suoi precedenti giudiziali ne conosceva?

D'Urzo: No, cioè sapevo che (ndr: il tono si fa via via più basso) erano delle persone che avevano precedenti penali

CARUSO: come fa a saperlo?

D'Urzo: Qualcuno mi ha detto stai attento perché hanno dei precedenti

CARUSO: questo non le ha impedito di stringere amicizia. Perché doveva fare attenzione? Non si è informato?

D'Urzo: Non sono una persona…

CARUSO: precedenti penali! Fa l’imprenditore, le dicono di stare attento.. Significa marcare le distanze, così si fa fra persone normali. Ha avuto rapporti di lavoro? Facevano bene i tetti per esempio...

D'Urzo: So che erano bravi, ma non c’ho lavorato

CARUSO: il rapporto con Bianchini, le aveva chiesto di fare lei il lavoro, l’ha preso?

D'Urzo:No ho passato la palla agli altri. Dovevo fare lavoro di muri in cemento armato. Ho controllato i prezzi e… la borsa del ferro, dei casseri…

CARUSO: era una offerta antieconomica?

D'Urzo:Per me sì, io non ero subappaltatore. Loro sono diretti, hanno il personale riescono a stare nei costi

CARUSO: come fa lei a stare sul mercato?

D'Urzo: Infatti sono fallito

CARUSO: anche i subappaltatori

D'Urzo: La concorrenza era sempre di più

CARUSO: lavoravano in nero?

D'Urzo: No. Gli artigiani hanno la partita IVA, riescono a stare nei prezzi…

CARUSO: andiamo al punto, lei propone Soda. Soda era un artigiano?

D'Urzo: Era un Consorzio di artigiani, quindi diretti

CARUSO: non assumevano dipendenti?

D'Urzo: Il consorzio prende dentro gli artigiani

CARUSO: ha parlato di operai

D'Urzo: Gli operai sono artigiani, hanno partita IVA.

CARUSO: Soda accetta la proposta di Bianchini?

D'Urzo:

CARUSO: come fa a saperlo?

D'Urzo: Perché Soda è partito, io gli ho passato la palla. L’ho visto qualche giorno dopo e Soda me lo disse. A me non interessa non ci guardo nemmeno

CARUSO: ha fatto una serie di riunioni per mediare, sapeva gli accordi?

D'Urzo: Non ho voluto sapere come si sono messi d’accordo, non mi interessavano

CARUSO: il suo intervento in cosa è consistito?

D'Urzo: Per mediare perché Soda non facesse questa lettera nei confronti di Bianchini

CARUSO: per mediare le ragioni dell’uno e dell’altro…

D'Urzo: Ho chiamato Soda se era possibile incontrarsi con Vanni (il geometra di Bianchini) per mediare. Lui invece è andato con la lettera dell’avvocato. Io non sapevo come avevano lavorato, non sono mai andato in cantiere

CARUSO: ha fatto 3 incontri e non sapeva di cosa si parlava?

D'Urzo: Non mi interessava. Vanni e Bianchini dicevano che lo avevo portato io Soda.

CARUSO: Soda le aveva detto che non era stato pagato e che addirittura doveva vendersi la macchina, perché?

D'Urzo: Per pagare gli altri cantieri

CARUSO: perché non è stato pagato?

D'Urzo: Perché era stato contestato

CARUSO: perché doveva indurlo a non fare la lettera con l’avvocato?

D'Urzo: Una volta Soda mi fece parlare con Vanni e Bianchini della situazione.

CARUSO: l’atteggiamento di Soda qual’era?

D'Urzo: Disperato, doveva pagare gli artigiani che avevano lavorato per lui.

CARUSO: le disse se aveva chiesto a Bianchini, della situazione, che risposte aveva avuto?

D'Urzo: No

CARUSO: Soda era disperato?

D'Urzo: Disperato. Nella disperazione c’era anche rabbia

CARUSO: Soda aveva pretese ingiustificate o aveva subito un torto?

D'Urzo: Penso soltanto che cercava di pagare il personale che aveva tutti i giorni addosso. Nelle trattative tecniche si arriva alla compensazione. Lui non ha avuto nulla da quello che mi ha detto. Al punto che ha dovuto vendersi la macchina per pagare i debiti della Toscana.

CARUSO: le disse a quanto ammontava?

D'Urzo: No

CARUSO: ha dato anche dei soldi?

D'Urzo: So della macchina, non so dei soldi

CARUSO: la riunione a Montecchio come partecipa?

D'Urzo: Mi chiama Bianchini di andare a parlare se era possibile incontrarsi

CARUSO: chi?

D'Urzo: Io

CARUSO: con chi?

D'Urzo: Con Bianchini

CARUSO: dopo chiama Soda? Cosa dice?

D'Urzo:  Certo, sono stato chiamato…

CARUSO: perché Bianchini l’ha chiamata a Montecchio?

D'Urzo: Non lo so

CARUSO: e lei non aveva la curiosità… cosa le disse?

D'Urzo: Che dovevo calmarlo, me lo disse Bianchini, Soda era nervoso. Soda aveva ragione.

CARUSO: e perché lo induce a non fare la lettera… nonostante questo viene convocato e si reca a una riunione perché lei facesse esattamente il contrario a una iniziativa che riteneva giusta

D'Urzo: Se era possibile una mediazione e non una lettera.

CARUSO: dopo la convocazione telefona a Soda?

D'Urzo: Bianchini mi ha portato a Montecchio

CARUSO: sa chi è Bolognino?

D'Urzo: No, l’ho saputo dopo qualche giorno

CARUSO: incontra Bolognino, Bianchini e … i carisSsimi amici?

D'Urzo: Blasco…  Valerio

CARUSO: non si sorprende di incontrarli, cosa c’entravano? Sapeva che Blasco e Tonino erano creditori di Soda. Come la giustifica?

D'Urzo: Non lo so li ho incontrarti, li ho salutati molto cordialmente, Bianchini mi dice se era possibile sentire Soda e dirgli di non fare la lettera, fare un tavolo tecnico

CARUSO: cosa dicono gli altri?

D'Urzo: Di tenere buono Salvatore, se fa questa denuncia Bianchini dovrebbe avere problemi con la direzione dei lavori.

CARUSO: per convincere Soda cosa doveva fare? Quali argomenti doveva usare?

D'Urzo: Se era possibile incontrare Soda

CARUSO: con le buone?

D'Urzo: No no, non ho mai… Dovevo fare l’incontro con Soda…

CARUSO: la pregano cordialmente se potesse fare questo intervento su Soda. Ma per convincere uno che vuole dei soldi, che vuole denunciare, lei ha detto per favore?

D'Urzo: Mi sono limitato a….

CARUSO: le dica le cose perché le sa, dica quello che sa! Doveva mettersi in ginocchio davanti a Soda?

D'Urzo: No se era possibile fare un altro tavolo tecnico. Lui è andato per vie legali

CARUSO: cosa ha riferito a quelli che le avevano dato il mandato?

D'Urzo: Che Soda andava per vie legali, l’ho detto a Bianchini. Gli altri li ho visti, gliel’ho detto

CARUSO: cosa le hanno detto? Delle parolacce?

D'Urzo: No no no,mai una parolaccia. Loro volevano i soldi del ponteggio e basta

CARUSO: Bianchini non paga e Soda subisce, Soda deve dei soldi che sono da pagare, perché Bianchini deve dei soldi e può non pagare?

D'Urzo: Io mi sono fermato lì

CARUSO: va bene non ho altre richeste la parola è vostra.

 

PM: qualche cifra la conosce in merito alla macchina?

D'Urzo: Era costretto a vendere qualcosa che aveva per affrontare…

PM: la vendeva e?

D'Urzo: Doveva prendere dei soldi Blasco e Tonino, e lui ha ceduto la macchina a prezzo pieno, non ho chiesto il prezzo, non mi interessava. Era pari al debito del noleggio del ponteggio

PM: è stata ceduta a Blasco e Valerio?

D'Urzo: Era proprietà di Soda e compensava il debito, penso di sì. Le ripeto quello che ho sentito

PM: in relazione agli operai ha saputo che a sua volta non sono stati pagati?

D'Urzo: Certamente, erano artigiani albanesi, Soda non è riuscito a pagarli.

PM: non conosce la quantità del debito?

D'Urzo: No, Soda me lo diceva, ma non ricordo

 

CARUSO: sa dove è adesso Soda?

D'Urzo: In Sicilia, si è separato dalla moglie

CARUSO: quando l’ha visto l’ultima volta?

D'Urzo: 10 giorni fa a Bologna

CARUSO: stava bene?

D'Urzo: Sì certo, non è morto

AVV: chiedo di intervenire…

L'avvocato viene interrotta da Caruso. con un "Eh!"

CARUSO:Lei sa che è morto?

D'Urzo: L’altro giorno me lo hanno detto e ci sono rimasto. Gliel’ho riferito

CARUSO: ma chi è... il fu “Mattia Soda”...?

D'Urzo: Stava tornando giù da Palermo, ci siamo incontrati, "ma io sapevo che eri morto, i CC di Modena me lo hanno detto. Mi è dispiaciuto"

PM: che non era vero?

D'Urzo: Anche lui è rimasto sorpreso. Ci siamo visti alla stazione di Bologna.

 

PM: ci sono intercettazioni dove lei parla di conti, il 5.12.2011

D'Urzo: Di ponteggi non di conteggi. Salvatore Soda si sono azzuffati a parole con Bianchini

CARUSO: può essere più preciso? Chi si è azzuffato?

D'Urzo: Azzuffato nel senso tecnico, a Modena, si sono messi a parlare tecnicamente.

CARUSO: ci si azzuffa “tecnicamente”

D'Urzo: A parole, ci si manda a quel paese

PM: le ricordo altri contatti, il 9.12.2011 lei chiama Blasco che stava tornando a Cutro, e parlate di Bolognino, lo ricorda?

D'Urzo: Certo, c’era già stato un incontro, magari ho parlato di Bolognino

PM: lei fu costantemente messo al corrente?

D'Urzo: Soda mi chiamava tutti i giorni

PM: soprattutto con Blasco?

D'Urzo: Ho cercato di portare la pace fra di loro, per trovare un sistema congruo per arrivare alla fine. Se Soda veniva pagato da Bianchini riusciva a pagare gli altri debiti

PM: non ho altre domande

 

CARUSO: avvocati nessun’altra domanda?... che lavoro fa ora?

D'Urzo: Geometra assistente per cantieri all’estero con la Trevi, la diga di Mossul che sta cedendo, ho dovuto purtroppo accettare…

CARUSO: bene, grazie  può andare.

 

PM: faremo una verifica ovviamente su Soda nel caso…

 

Un imputato da dietro le sbarre parla senza microfono.

CARUSO: mi oppongo che non parli al microfono!

Viene portato il microfono.

Dichiarazioni spontanee di un imputato (non abbiamo sentito il nome): "queste persone non possono parlare con me? Anche se fossi stato condannato, ho scontato la pena, esco dal carcere, queste persone non possono parlare con me, non è una bella informazione che da ai cittadini."

 

CARUSO: ci vediamo martedì alle 9.30.

ORE 14.15 Termina l’udienza

a cura di: S.N.

RASSEGNA STAMPA

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