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AEmilia

udienza nr. 75

rito ordinario - primo grado

martedì 28 marzo 2017

TRASCRIZIONE DELL'UDIENZA

All'interno dell'udienza:

Esame del maresciallo del nucleo investigativo di Modena, Emidio D'Agostino

Controesame del maresciallo Emidio D'Agostino

Ore 16.15 in aula

Da questa mattina il maresciallo Emidio D'Agostino del nucleo investigativo di Modena,sta relazionando sulla vicenda dei Bianchini.

Mar. D'Agostino: I Bianchini si sono sempre fatti passare come vittime, nonostante la gravità.

Giovanardi trasmette una mail a Bianchini dove si evince che in data 17/4/14 la pratica in prefettura verrà discussa.

CARUSO: il tema del processo sono le intestazioni fittizie. Tutto questo è certamente materiale rilevante, ma non è necessario testimoniare su tutti i dettagli. Ci interessa provare che ci sia la consapevolezza.

PM: mi permetto di segnalare che il dato è che oltre a questo tema probatorio c’è l’altro tema.

CARUSO: evitare il racconto degli effetti che fa sull’investigatore, dire quello che c’è e basta. Andiamo avanti.

Mar. D’Agostino: il ricorso inizia a essere discusso in prefettura il 24 maggio e viene respinto, il 28 maggio il gruppo interforza approfondisce, il 30 maggio viene fatta la delega, il 19 giugno la Guardia di Finanza di Mirandola esegue il controllo presso la IOS. Viene trasmesso in prefettura con un atto ufficiale il 20 giugno.

Il secondo video che vi faccio vedere è di qualche settimana successiva. Il prefetto sembra aver preso la decisione di interdire la IOS. Le istanze presentate dai Bianchini sembrano fondate su NOTIZIE RISERVATE.

L’avvocato Moscattini: “nella riunione del 10 luglio in prefettura è stato deciso di procedere ad un ulteriore approfondimento sulla IOS perché pensano, le dico in tutta sincerità che ha detto un sacco di balle. Perché la vedono come la controfigura di suo padre”.

Così viene detto ad Alessandro Bianchini. Il 10 luglio in effetti c’è questa riunione. Sul verbale si evince che la IOS vuole eludere le interdittive. L’esistenza della IOS è assolutamente fittizia. L’avvocato informa dell’esito della riunione.

CARUSO: come fa a essere informato l’avvocato? Ci siamo posti questo problema?

PM: non in questo processo

Mar. D’Agostino: “le forze dell’ordine, Guardia di Finanza, Carabinieri, credono che lei sia la continuazione di suo padre, tutti hanno dato esito negativo”.

Ndr: Viene mostrato il documento riservato della Guardia di Finanza inviato alla prefettura.

I dipendenti elencati: PANZA PAOLO, DIAZZI MARCO,  MALAGUTI GIANCARLO,  FERRARI ROBERTO, LAATOUR MOHAMED, GILIBERTI FLABIO. Mentre i Bianchini hanno in mano un documento diverso. Non hanno documenti in mano in cui vengono descritti gli operai come invece si evince dal video.

 

Ndr: Nel video si evince che l’avvocato Moscattini aveva invece in mano il documento riservato. Bianchini dice: "gli altri personaggi che sono scritti lì" (quindi hanno in mano quel documento). Elencano le date e il termine distaccato proprio come trascritto nel documento riservato alla prefettura.

 

Bianchini Alessandro continuerà a ricevere questi documenti riservati sui quali prepareranno le loro istanze.

Si evince della consapevolezza dei Bianchini nei confronti della ‘ndrangheta.

Il maresciallo parla di un giro di false fatturazioni organizzato con Giglio.

Viene citata la società SICE gestita da Giglio.
Viene detto a Bianchini Augusto di appoggiarsi a un commercialista bravo: "L’agenzia delle entrate non mollerà la presa perché il giro è grosso e ci sono dei calabresi in gioco. Lei ha lavorato con delle persone che non sono a posto". Bianchini: "no no che non sono a posto, sì sì quello è chiaro".

Bianchini cambia e torna a lavorare - Gazzetta di Modena 17 novembre 2013

 

Anche il successivo video è importante perché il funzionario Marco De Stavola mette a conoscenza Alessandro Bianchini di quanto accade in questura. Gli dice che "questi si sono convinti che non la vogliono far lavorare. E’ stata considerata la vicenda inerente ai calabresi e in particolare di quello la’ delle fatture" riferendosi alle fatture di Richichi Giuseppe. Gli dice infatti "questi di Roma, hanno chiesto in Calabria, tramite canali ufficiali, hanno chiesto a Cosenza nella provincia di Isola per quei collegamenti che ci stavano lì, per quelle due fatture, collegate a Bolognino".

(ndr: Marco De Stavola, funzionario dello Stato presso la Dogana di Campogalliano)

 

Andiamo ad un altro incontro, 2/10/2014 un incontro serale che avviene davanti all’accademia.
De Stavola si presenta ad Alessandro con il malloppo dei documenti prelevati dalla cassaforte del prefetto.

Nel documento si evince il tentativo di elusione della IOS.

Nel video Bianchini Alessandro deve leggere.
De Stavola lo avvisa che di lì a poco riceverà il documento di esclusione della white list.

Viene fatto ascoltare il video in aula.

De Stavola ripete più volte che i documenti sono chiusi nella cassaforte del prefetto.

Ndr: De Stavola legge il documento poc’anzi mostrato dal Maresciallo D’Agostino.

Bianchini Alessandro: “per assurdo è meglio l’azienda di mia madre che la mia”.
Si parla di due società di Crotone. De Stavola si mette a ridere, Alessandro dice che non sa cosa dire.
De Stavola: "questo è tutte le cose, chi sono, chi è Bianchini Augusto, tutte le cose che vanno in Calabria, tutta Calabria, Brescello, Reggio Emilia, fanno un po’ un riassunto. Questa è una bomba".

Bianchini Alessandro: "che non possa escludersi a priori l’esistenza di legami tra i soggetti."

De Stavola: "questa è la situazione".

Bianchini Alessadnro: "ma sono tutti contrari".

De Stavola: "unanime".

Bianchini Alessandro: "Lei ritiene che io debba tramite il solito Giovanardi…"

De Stavola: "appena glielo notificano gli fa una copia a lui. Le arriverà l’interdittiva."

White list, c’è una talpa in Prefettura? - Gazzetta di Modena 5 maggio 2016

 

Il politico (Giovanardi) riceve la documentazione riguardanti la IOS. E gli consegna un verosimile riepilogativo (che poteva avere legittimamente, questo sì). La copia dell’accordo per la cessione delle attrezzature dalla Bianchini alla IOS. L’incontro avviene due giorni dopo la riunione del gruppo interforze, dove viene ritenuto acclarato il tentativo di eludere l’interdittiva della Ios.

Abbiamo chiuso con il filone De Stavola.

Abbiamo altri due video dove Bianchini Augusto e Alessandro incontrano Giovanardi in un bar di Modena.
E un altro dove Giovanardi incontra tutta la famiglia.

Andrei al secondo video del 19 luglio all’interno del bar. In sintesi i Bianchini apprendono che il problema è determinato dal gruppo interforze. Quindi Bianchini Augusto dice “se ho capito bene bisogna mettere in sicurezza la Bianchini e a cascata le altre”. Tutto questo è in linea con gli altri dialoghi. Bianchini Alessandro chiede le motivazioni dei collegamenti fra Ios e la Bianchini. La risposta è che in prefettura viene fatto riferimento a qualcos’altro che in questo momento è in atto.

Carlo Giovanardi, in un video la promessa di aiuto all’imprenditore poi arrestato nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta in Aemilia
Il Fatto Quotidiano.it 30 marzo 2017

 

Giovanardi: "ho avuto una rissa con Ventura e con il prefetto. Come faccio a togliere l’interdizione a Bianchini? Chiamo il questore: mi hai sempre detto che non davate il parere negativo. E’ colpa del gruppo interforze. Ho chiesto un chiarimento al prefetto e al questore. Se fossi in in Bianchini, gli ho detto, verrei qua con una rivoltella e ammazzerei tutti. Siete folli. Se fosse materia penale…. C’è il segreto istruttorio… cosa c’è? C’è l’amianto? C’è dell’altro… allora ditelo! Se le persone con cui parlo sono delinquenti allora buonanotte. Facciamo una conferenza stampa con tutti gli atti e chiamiamo quei signori alle loro responsabilità."

 

PM: chi è Frattasi?

Mar. D’Agostino: Il prefetto Bruno Frattasi, la massima autorità dello Stato, nella sede parlamentare, ufficio legislativo che aveva coordinato la sorveglianza delle grandi opere, riceverà il quesito il 28 maggio per meglio definire come la prefettura di Modena si doveva comportare.

E’ un incontro del 19 luglio questo con Giovanardi, mentre succede questo dall’altra parte ci sono gli incontri con De Stavola, due filoni che vanno di pari passo. Ci siamo concentrati con la frase “c’è dell’altro”.

Abbiamo capito cosa era questo “c’è dell’altro”. Facciamo un passo indietro di qualche settimana. Una riunione del gruppo interforze. Rinveniamo due stesure, una in bozza e una definitiva e firmata. La bozza è particolare perché c’è una parte che non si trova nella bozza definitiva. La discussione della IOS viene aperta dal funzionario della prefettura. Non sono emersi elementi da segnalare ai sensi della normativa antimafia. Per la prefettura la IOS era pulita. Se leggete il verbale, la discussione sarà stata più lunga, man mano i componenti del gruppo cominciano a intervenire. La DIA dice "attenzione c’è un rapporto di parentela da tenere presente fra Bianchini, la Braga e Alessandro". Gli fa eco quello della questura dicendo di sì. E dobbiamo considerare i tempi in cui la IOS viene creata. E qui c’è la parte eliminata. Il rappresentante dei Carabinieri segnala sul conto di Bianchini Augusto "è in corso un importante attività di polizia giudiziaria il cui esito dovrebbe fornire elementi di riflessione anche sulla IOS".

PM: parli di due documenti trovati in prefettura. Nella bozza c’è una parte che non c’è, vorrei che la leggesse.

 

Mar. D’Agostino: La società IOS è stata costituita neanche un mese dopo la ricezione da parte del padre di Bianchini Alessandro del provvedimento dell’interdittiva.

La parte cancellata nella bozza definitiva: “Il cap. Marino rappresenta che sul conto dell’impresa è in atto un’importante attività di indagine. Concetto ribadito anche per le vie brevi e dunque reputa necessario eliminare ogni riferimento ad essa perché l’indagine in corso è altamente riservata.”

Viene chiesto il massimo riserbo. Questo pone fine alla questione. Noi veniamo a conoscenza di questo verbale nel novembre del 2015. A maggio del 2014 c’è una presa di coscienza in prefettura di quanto sta accadendo. In questo momento fra maggio e giugno De Stavola avvisa Bianchini Alessandro dicendogli “stai attento che ti verranno a controllare.”

Bianchini Augusto trae la conclusione dicendo che devono mettere in sicurezza la Bianchini Costruzioni e a cascata le altre.

CARUSO: cosa vuol dire mettere in sicurezza?

Mar. D’Agostino: avevano ceduto gli immobili, forse pensavano ad altre cessioni, non glielo so dire.

Giungiamo all’ultimo video.

PM: segnalo un aspetto su questo video: i Bianchini al colloquio con un senatore della repubblica, vorrei che questo video lo visionaste. Non è un atto di indagine, per ogni tipo di garanzia, prima che venga data pubblicità, per ogni scrupolo. Metteremo a disposizione questo video al collegio per valutarne la portata.

CARUSO: il video è rilevante probatoriamente

PM: ci rimettiamo alla Corte su questo tipo di valutazione.

CARUSO: chi registra un colloquio privato con un parlamentare… dica la sua

PM: il video è stato mostrato ma non si pone il problema quanto in questo….Diverso è che un privato svolga una attività e che ha come unica caratteristica quella di rivolgersi a un parlamentare. Questo dialogo avviene non in un luogo pubblico non cambia dal punto di vista giuridico. Ritengo che una visione limitata alla pronuncia di ammissibilità sia garanzia fra le parti di piena utilizzabilità di prova nei confronti di Bianchini

CARUSO: qualcun altro vuole intervenire? Il contenuto del video è rilevante.

 

Ndr: Bolognino in videoconferenza telefona

 

CARUSO: Il tribunale ritiene che si tratta di registrazione fonografica fra privati. Non interferisce la presenza di un parlamentare. Non c’è alcun impedimento alla visione in aula.

 

Mar. D’Agostino: Il video testimona la presenza di tutta la famiglia Bianchini nello studio di Giovanardi. La parte che vi ho estrapolato è la parte finale che testimonia la consapevolezza di tutti i Bianchini di sapere con chi si sono messi e la protagonista di questo video è Bruna Braga “è inutile dobbiamo dirci le cose” e lì parte…

PM: lo faccia sentire

 

Viene fatto sentire il video in aula.

 

Mar. D’Agostino: Simone Fraulini invia una bozza editabile, con la possibilità di modifica, al senatore Giovanardi per la presentazione dell’istanza in prefettura. In prefettura viene inviata la bozza modificata: senza la presenza di Bolognino nel cantiere. Nel documento inviato al senatore si parla specificatamente di Bolognino. In quell’istanza Bianchini dice “non si esclude che…”. Questa fase e ogni riferimento a Bolognino verrà poi eliminata nell’istanza presentata il giorno dopo in prefettura.

Aemilia, Giovanardi si difende sul caso Bianchini. Guarda il video - Resto del Carlino 22 aprile 2016

 

Nel video a un certo punto squilla il telefono, mentre il Senatore parla al telefono si sentono i Bianchini parlare fra di loro. Si sente un dialogo fra la figlia Alessandra e la madre dove Alessandra le rammenta dell’agenzia delle entrate tanto è vero che la madre poi parla dell’agenzia delle entrata. Alessandra sapeva di cosa si stava parlando. "Avete sentito il gruppo dei cutresi, a Giglio alle false fatturazioni". Parlano di Curcio Domenico assunto presso la Bianchini. C’è rimasto il dubbio nel sapere rispetto a Bianchini Alessandro che stava registrando se gli altri lo sapessero. Gli interventi sono spesso a favore. Chi registra è uno di loro. Si ipotizza che Bolognino avrebbe potuto fare qualcosa contro di loro. E’ una questione inverosimile. Abbiamo valutato che il video ci restituisce la prova della statura imprenditrice di Bruna Braga che risulta veramente titolare di quote. E’ lei che va a parlare con quello lì che ricattava, con Villani, collegato con i Muto di Gualtieri. Dice "sono andata all’uscita dell’autostrada per discutere con quello che ricattava". E’ la stessa Bruna Braga che abbiamo ascoltato all’inizio dove rimproverava il marito per essersi messa con Bolognino. Salvo essere poi parte dell’accordo, perché era lei che preparava le buste paga. Ve ne parlerà meglio Costantino. Anticipo queste conversazioni, per il rapporto che si instaura fra Braga e Bolognino per il pagamento degli operai. A seguito degli accertamenti che facciamo assume una presenza sempre più importante. Facendo le visure si vede come ha ricoperto incarichi importanti nelle società.

 

Il 2 ottobre 2014 abbiamo la telefonata dove Bolognino contatta Braga e le dice che è in attesa di una mail, Braga afferma di averla inviata. Il giorno seguente Bolognino chiama Braga e le dice che le ha inviato la fattura della Trasmoter precisando che si tratta di una azienda di Giglio Giuseppe. Viene messa a conoscenza di una azienda fittizia, un mezzo utilizzato per far venire i soldi degli operai a Bolognino.  Poi c’è il passaggio successivo di come i soldi sono arrivati a Bolognino, ve lo spiegherà meglio Costantino.

 

Per chiudere la questione delle interdittive: rileviamo un numero non usuale di riunioni del gruppo interforze dovuto a un numero non usuale delle istanze pervenute in prefettura. Segnalo quella del 27 ottobre 2014 di Augusto Bianchini dove chiede il reinserimento in white list. Bianchini Alessandro viene ricevuto dal prefetto il 4/11/14. Lo capiamo dalla documentazione e da quanto riportano i giornali e dal video che potrete vedere in cui Bianchini Alessandro incontra il prefetto e il viceprefetto e il questore. Nella stessa domanda che Bianchini Alessandro presenta il 18 novembre ci sono citazioni in riferimento al TAR che verranno ritenute dalla prefettura non pertinenti ma che diverranno oggetto di sindacato ispettivo.

 

«Fuori dalla white list soltanto perché sono il figlio di Bianchini» - Gazzetta di Modena 1 novembre 2014

Il 28 gennaio 2015 eseguiremo gli arresti che metteranno fine a questa storia.

I capi di imputazione che hanno interessato la Dueanne. La società ha sede a S. Felice sul Panaro viene costituita il 30/11/2000 da Braga e Augusto Bianchini, soci paritari. Capitale sociale 20 milioni di lire. Oggetto: attività immobiliare. La società è nella stessa sede della Bianchini costruzioni. Tutto lo stabile di proprietà della Dueaenne è utilizzato dalla Bianchini. Noi veniamo delegati nello svolgere ulteriori accertamenti. Riusciamo a provare che la Dueaenne era del tutto strumentale alla Bianchini. Erano un unico gruppo. Tutto avvallato dal GIP tant’è che vi è stato il sequestro. Troviamo che la Dueaenne concede a Bianchini garanzie di mutui alla BPER per oltre un milione di euro. Troviamo una lettera con la quale la banca chiede alla Dueaenne l’immediato pagamento di 460mila euro e rotti in relazione ai mutui concessi alla Bianchini Costruzioni. La Bianchini era proprietaria di molti immobili ma solo alcuni vengono ceduti. Singolare il contratto di locazione stipulato il 30/4/14 inerenti agli uffici di via dell’Industria. La Dueaenne aveva acquisito l’immobile nel 2003 e solo nell’aprile del 2014 ne aveva comportato la cessione a tutto il piano terra alla Bianchini Costruzioni. Bianchini non avrebbe potuto neanche stipulare il contratto perché il tribunale nel 2003 aveva nominato un ispettore giudiziario. La Bianchini aveva esteso gli uffici anche al primo piano. La Bianchini utilizzava anche i terreni della Dueaenne fra i quali anche i materiali stoccati dell’amianto. Secondo quello che capiamo questi lavori sono stati fatti non per la Dueanne ma sono lavori propedeutici per lo sviluppo imprenditoriale della Bianchini. Queste fittizie intestazioni riguardano i rapporti di impresa.

Bianchini Augusto scrive di nuovo al senatore "Mi raccomando le telefonate di domani necessarie per il concordato". Troviamo alcune pagine della variante generale al PAE di Finale Emilia e altre pagine al PIAE, attività estrattive riferite alla provincia di Modena, fanno riferimento al polo nr. 23 sito nel comune di Finale Emilia ma altri siti estrattivi nr. 28 Dogaro e nr. 29 Fondo Beneficio. Il polo 23 era stato ricompreso fra quei siti estrattivi che dovevano servire per quel famoso tratto autostradale, se la faranno mai, la cispadana. Nel 2013 per una questione di impatto ambientale viene escluso questo polo. Vengono scelti il 28 e il 29 del comune di S. Felice più un altro polo estrattivo a Novi di Modena. Scopriamo che altre due società riconducibili a Bianchini erano proprietari di questi poli. L’altra ditta riferibile a Bianchini e Bruga, la società agricola Martina che hanno questi terreni del polo 23, quello escluso. Da quella mail si capisce poco o niente. L’enfasi non è nel discorso della mail, l’unico punto che ci interessa è comprendere…

CARUSO: probatoriamente parlando?

Mar. D’Agostino: Lo sto dicendo: perché viene inviata da Bianchini Augusto. Le vendite avvengono tutte fra maggio e giugno 2014, poi ci sono gli incontri con De Stavola, ecc.

Bianchini Alessandro è risultato proprietario di 4 immobili siti a S. Felice che prima erano della Dueaenne. Il prezzo viene dichiarato in 58mila euro in precedenza la Dueaenne aveva acquistato al prezzo di 135mila euro. C’è la cessione degli immobili a favore di Bianchini Nicola, risultato proprietario di un appartamento e di un garage, l’appartamento acquistato dalla Dueanne a 56mila euro. L’immobile era stato acquisato prima a un prezzo superiore. Bianchini Alessandra: rileviamo una cessione di immobile da parte della Dueaenne, appartamento acquistato sempre nel giugno 2014. Prezzo vendita 20mila euro, prima acquistato a 46mila euro.

Il 23 giugno 2014 dagli atti registrati presso gli uffici di Carpi Braga ha fatto delle donazioni in denaro ai figli. Viene costituita la provvista necessaria per far fronte all’acquisto dei due immobili che avvengono nella stessa data. I ragazzi non avevano la capacità reddituale per acquistarli.

 

CONTROESAME DEL MARESCIALLO EMIDIO D'AGOSTINO

Avv. Garuti difesa Bianchini

AVV: non procederò con troppo ordine, cerco di registringere al massimo. Questa mattina ha fatto riferimento a una telefonata in cui Bolognino Michele parlava con Alleluia Lauro affinchè venisse riassunto Belfiore Gaetano che era genero di Nicolino Grande Aracri. Ha detto che veniva fatta pressione da parte di Bolognino su Alleluia Lauro.

Mar. D’Agostino: Non viene più assunto, lavorerà solo dal settembre/ottobre 2012

AVV: sa perché è stato lasciato a casa?

Mar. D’Agostino: No

AVV: perché contatta Alleluia Lauro?

Mar. D’Agostino: Perché aveva più contatti con Augusto Bianchini

AVV: abbiamo il genero di Nicolino Grande Aracri e forse mi sembra che Bolognino ci tenesse particolarmente… non ha perorato questa causa. Ma Bianchini emerge da qualche parte che sapesse chi era Belfiore?

Mar. D’Agostino: Il fatto che Bolognino non avesse parlato di questo direttamente con Bianchini questo c’è da dire anche che spesso Bolognino utilizzava delle premure particolari lasciava spesso parlare altri al suo posto. Tipo Richichi che prende contatti con Greco. Come mai Bolognino non parla direttamente con Greco Roberto? Perché lui utilizzava certe premure con certi personaggi.

AVV: cantiere IREN Parma, emerge questa mattina una intercettazione dove erano presenti Bolognino, Bianchini e Diletto per la vendita del ferro. Bolognino offriva a Bianchini il ferro che avrebbe dovuto vendere Diletto a 58 centesimi. Bianchini ha acquistato il ferro?

Mar. D’Agostino: Non risultano imprese conosciute da noi riferibili a Diletto Alfonso. Il tutto si è fermato a uno stadio iniziale. La domanda pretendeva un certo costo e l’offerta un’altra non si sono messi d’accordo.

Viene chiesto a Giglio a chi potrebbero dare questi lavori nei cantieri della Due Ville e Giglio propone la Bianchini Costruzioni.

AVV: dalla vostra informativa esisterebbe un rapporto di collaborazione fra Giglio e i fratelli Longo. Avete verificato se Bianchini ha mai partecipato alla gara di appalto a Macerata?

Mar. D’Agostino: C’è questo passaggio in più, sembra che i Longo debbano dare della documentazione a Bianchini però poi dopo Giglio da’ la disponibilità e dopodiché non rileviamo più nulla.

AVV: con quali esponenti della consorteria Bianchini ha avuto i principali rapporti?

Mar. D’Agostino: Dal 2006 fatturava già con le ditte di Giglio, con tutte le società, siamo dal 2006, tra l’altro lo dice pure nel video

AVV: allora è Giglio?

Mar. D’Agostino: Giglio Giuseppe e Bolognino

AVV: nel 2006 chi era? Bianchini sapeva che Giglio era un ‘ndranghetista? O è un fornitore come altri?

Mar. D’Agostino: Faceva false fatture già da li. All’interno della contabilità della Bianchini troviamo un documento redatto dal prefetto De Miro dove tutti questi nomi citati, Bolognino, Diletto, ecc. sono tutti citati in quel documento lì. Quel documento l’ho trovato nella contabilità della Bianchini.

AVV: quando?

Mar. D’Agostino: Dopo il sequestro.

AVV: che data ha?

Mar. D’Agostino: 2010

AVV: le chiedevo del 2006

Mar. D’Agostino: Sì ma si parlava già di Pandora, si parla di Bolognino. Il documento esiste dal 2010, non so quando lo hanno stampato. E fa tutti questi nomi. Quel documento era all’interno della contabilità di Bianchini. Se mi chiede lei lo sa come sapeva?...

 

AVV: quando si interrompe il legame con la consorteria?

Mar. D’Agostino: Il 10 gennaio 2013 chiudiamo le intercettazioni su Bianchini, da quel momeno non lo sappiamo

AVV: il rapporto con Bolognino quando lo datate?

Mar. D’Agostino: Logicamente questo rapporto lo andiamo a fare sugli operai mandati a lavorare presso la ditta di Bianchini, questi lavoreranno fino ai primi di luglio del 2013. Fino al momento in cui vengono interdetti.

La nostra informativa è di 3000 pagine ognuno ha curato una parte. Il maresciallo Costantino le spiegherà anche quei fatti lì.

 

AVV: Quanti sono gli impiegati assunti alla IOS?

Mar. D’Agostino: L’accertamento lo fa la Gdf

AVV: erano tutti della Bianchini?

Mar. D’Agostino: Secondo me sì, la maggior parte.

CARUSO: la finanza l’ha accertato?

Mar. D’Agostino: Sì, sono quei soggetti che si vedono nel…. Facciamo una comunicazione alla prefettura nella quale sono indicati questi dipendenti passati da una parte all’altra. A memoria non ricordo, ora glielo trovo.

C’è questo travaso di mezzi e di operai dalla Bianchini alla IOS. La IOS acquisisce subito dopo che è nata 7 appalti pubblici che non poteva acquisire perché non aveva i 5 anni. In quel momento lì è una continuazione della Bianchini Costruzioni non solo perché viene capitalizzata con i mezzi della Bianchini, ma è anche una continuazione di rapporti. La Bianchini Costruzioni cessa il rapporto con Finale Emilia e guarda caso viene continuato la IOS prende questi 7 appalti da Finale Emilia.

AVV: è Alessandro Bianchini che prima lavorava per la Bianchini e poi apre una sua ditta?

Mar. D’Agostino: In macchina la Braga e Bianchini discutono chiaramente di affidare più responsabilità al figlio. Ci sono due provvedimenti importanti l’amianto e l’interdittiva. Dicono "se ti rompono le scatole mandi avanti con un’altra ditta". Poi arriva il secondo problema dell’interdittiva che impedisce di prendere qualunque appalto pubblico. Bianchini padre interdetto il 18 di giugno, il 22 luglio costituzione della IOS cosa fa? Quello che faceva prima la Bianchini cioè continuare i rapporti con Gerrini di Finale Emilia e prendere gli appalti. In pochissimi mesi.

AVV: avete mai visto Braga e Augusto Bianchini sui cantieri della IOS?

Mar. D’Agostino: No

AVV: dov’era l’ufficio della IOS

Mar. D’Agostino: Aveva affittato una scrivania…

La Bianchini Costruzioni vende a terzi non solo alla IOS. La IOS utilizza in parte i beni della Bianchini in parte presi altrove.

AVV: nella IOS oltre ad Alessandro lavoravano altri famigliari?

Mar. D’Agostino: E’ una impresa individuale

AVV: può avere dipendenti?

Mar. D’Agostino: No i dipendenti formali erano quelli indicati dalla GdF

 

AVV: avete mai visto i componenti della famiglia Bianchini nell’ufficio o nella sede della IOS?

Mar. D’Agostino: Mi spiego meglio… A gennaio chiudiamo le intercettazioni. Non facciamo nessuna verifica se non postuma. Non continuiamo ad andare sui cantieri. Non facciamo ulteriori verifiche.

AVV: in una verifica fatta lo avete accertato?

Mar. D’Agostino: No, non siamo mai andati nei cantieri. No.

 

AVV: i beni acquistati dalla IOS come sono stati pagati?

Mar. D’Agostino: Per compensazione di crediti di lavoro maturati

 

AVV: quote della Bianchini Costruzioni…  92 bis Il mutamento della compagine societaria della Bianchini, dalle vostre indagini a cosa era finalizzato?

Mar. D’Agostino: Finalizzato al fatto che, l’ho spiegato mezz’ora fa… a rientrare a riottenere l’iscrizione alla white list

AVV: vi risulta che anche la Baraldi fece la stessa cosa? la Baraldi è stata riammessa

Mar. D’Agostino: Alla fine sì, il figlio Massimo Baraldi deve cedere anche lui le quote

AVV: sa se è aperto un procedimento penale in merito a queste intestazioni fittizie?

Mar. D’Agostino: Che io sappia no

 

AVV: Dueaenne vi risulta che anche loro abbiano presentato istanza di iscrizione alla White list?

Mar. D’Agostino:

AVV: ultimo capo quello degli appartamenti, è emerso che le tre operazioni di cessione sono state dalle Dueaenne a Nicola, Alessandro e Alessandra. La Dueaenne aveva anche degli altri immobili?

Mar. D’Agostino: Certo

AVV: questi immobili della società sono stati ceduti a qualcuno?

Mar. D’Agostino: Erano stati dati in garanzia, erano bloccati. Come facevano? C’erano le ipoteche. Quelli liberi sono stati quelli ceduti.

AVV: dimostreremo che non erano poi così occupati

 

AVV Bonfante difesa Bianchini

AVV: visto l’orario cercherò di essere il più breve possibile. Per quello che riguarda il rapporto, lei dice retrodato i rapporti con Bianchini e Giglio nel 2006. Lei è a conoscenza del percorso processuale di Giglio?

CARUSO: avvocato che domanda è?

AVV: da per scontato che i nostri rapporti rilevassero...

CARUSO: quello che da per scontato il teste non ha rilevanza per noi

AVV: Giglio, cantiere Iren, lei dice facciamo un OCP e verifichiamo che Giglio porta del materiale presso il cantiere

PM: dei mezzi

Mar. D’Agostino: C’è una annotazione

AVV: questa attività la collega a qualche rapporto illecito?

Mar. D’Agostino: La Bianchini aveva preso questo cantiere, Bianchini prende questo appalto, discute di questo nella Giglio srl con Giglio e Bolognino, c’è quel problema degli operai di Alleluia Lauro e finisco dicendo che facciamo un servizio per vedere quali erano i mezzi che entravano e uscivano, vengono rilevate tante targhe, un camion è di Giglio.

AVV: cantiere Sorbolo, ha parlato di una fornitura di Bianchini in ordine a questa fornitura abbiamo sentito l’intercettazione. C’è qualche aspetto di illecito in questa fornitura?

Mar. D’Agostino: Anche lì ho dato due imput: uno il fatto che Giglio dice "a me va bene che lui viene perché mi deve dare dei soldi", due quando fallisce la Sorbolo Costruzioni, la Bianchini è una di quelle poche ditte che si insinua nel passivo della Sorbolo Costruzioni a conferma che aveva lavorato lì, basta non ho detto altro.

 

AVV: quale contiguità al di la’ del fatto che Giglio indica a Diletto quale fornitore Bianchini… cosa evidenzia di illecito?

CARUSO: questo non lo deve dire il maresciallo ma lo dobbiamo valutare noi

AVV: il tema degli operai - in media quanti giorni hanno lavorato i cosidetti operai di Bolognino nei cantieri di Bianchini?

Mar. D’Agostino: Tipo Belfiore un mese, da settembre/ottobre non tutti i due mesi. Richichi dovrebbe aver lavorato poco, non molto

AVV: cinque giorni

Mar. D’Agostino: Quando lo vedevamo nella telecamera posizionata sul bar, quando la ragazza diceva che era in cantiere invece giocava

AVV: Bianchini aveva rapporti diretti con gli operai?

Mar. D’Agostino: Li pagava lui.

PM: di questo ne parliamo la prossima volta

AVV: ha citato Procopio, Belfiore…

PM: sono dati documentali… è un altro capo di imputazione

AVV: che rapporti ha avuto con Procopio?

Mar. D’Agostino: Non glielo so dire

 

AVV: intestazioni fittizie - Bianchini a un certo punto riceve l’interdittiva e tra le altre cose si rivolge alla Baraldi che aveva avuto un problema simile e che è stata riammessa. Da quello che avete evinto dalle indagini Bianchini cerca di seguire le orme di Baraldi?

Mar. D’Agostino:

AVV: è Baraldi che indica questa agenzia Safir, pseudo agenzia come l’ha chiamata lei?

Mar. D’Agostino: Lo dice Bianchini nell’ambientale in carcere

AVV:  in questo periodo in cui la Bianchini ha ricevuto l’interdittiva quali sono i contatti che voi rilevate con esponenti, cosidetti esponenti del sodalizio ‘ndranghetista?

Mar. D’Agostino: Non ne rileviamo perché non facciamo attività intericettive. E’ stato tutto documentato

AVV: IOS - Ha fatto riferimento a una intercettazione in cui Bianchini Augusto parla, ammette, che il business della ricostruzione è ormai sfumato, in seguito al problema dell’amianto. Parla con un collega e fanno riferimento a una ditta che dovrebbe avere cinque anni di anzianità e dovrebbe avere una certa struttura per poter riprendere gli appalti del terremoto

Mar. D’Agostino: Parlavano di trovare questa ditta, di crearla, ma la ditta doveva avere 5 anni per le commesse pubbliche e la Bianchini la portiamo al fallimento. La Bianchini va in fallimento e al posto creano la IOS

AVV: che non avevano cinque anni di esperienza

Mar. D’Agostino: Però acquisiscono grazie a Gerrini gli appalti. La cosa viene maturata definitivamente dopo l’interdittiva. Anche quando ha ricevuto l’amianto la Bianchini lavorava, non era interdetta

 

AVV: che tipo di attività svolgevano questi pochi operai assunti dalla IOS?

Mar. D’Agostino: L’attività dell’impresa

PM: che discorso è?

AVV: che tipo di mansioni svolgevano?

CARUSO: che domande sono? Operai, muratori

AVV: se lo poteva specificare

CARUSO: assunzioni reali o fittizie?

AVV: no no che tipo di lavoro svolgevano… lei ha detto che la IOS era una scrivania, ma aveva dei dipendenti, cosa le fa specie avere un ufficio in locazione? Quale sede dovrebbe avere una impresa con massimo 4/5 dipendenti?

Mar. D’Agostino: A noi ha fatto specie perché era una scrivania condivisa all’interno di un’altra ditta. Abbiamo considerato questo fattore come qualcosa che sostanzialmente era poco… non so come spiegare. I mezzi probabilmente li aveva nel cantiere, la sede non era la sua, c’era questa scrivania, dietro un armadio dove c’era 4 faldoni della ditta. Non aveva impiegati amministrativi

AVV: presso i cantieri della IOS avete fatto OCP?

Mar. D’Agostino: No

AVV: lei ha citato un provvedimento del TAR di Milano unico dei tre dei ricorsi fatti dalla Bianchini che ha in via cautelare sospeso l’interdittiva. Ha fatto riferimento alle motivazioni che avrebbero indotto il TAR a sospendere dicendo che il TAR di Milano avrebbe concesso la sospensiva in quanto comunque erano fatti di cui si doveva occupare un’altra prefettura o di competenza  dell’Emilia Romagna

Mar. D’Agostino: No, mi ricordo che ho letto: il TAR sospendeva in attesa che ci fosse l’altro giudizio del TAR di Bologna, nel frattempo sospende il provvedimento della prefettura

CARUSO: lo leggeremo

AVV: non ho altre domande

CARUSO: abbiamo concluso per stasera, ci vediamo giovedì mattina con il programma confermato. Buonasera.

 

Ore 19.56 termina l’udienza

a cura di: S.N.

RASSEGNA STAMPA

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controesame D'Agostino
RS 28 marzo 17
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