PROCESso
AEMILIA
MOVIMENTO AGENDE ROSSE
di SALVATORE BORSELLINO
gruppo MAURO ROSTAGNO - MODENA
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rito ordinario - primo grado
AEmilia
martedì 16 maggio 2017
Riporto la trascrizione presa in diretta e pubblicata su Facebook.
WORK IN PROGRESS: provvederò prima possibile a "sbobinare" la trascrizione dell'udienza.
All'interno dell'udienza:
Esame dell'imputato Braga Bruna
Esame dell'imputato Bianchini Alessandro da parte del PM Mescolini
Esame dell'imputato Bianchini Alessandro da parte dell'avvocato della difesa Bonfante
Esame dell'imputato Bianchini Alessandro da parte civile "Ricommerciamo"
Ore 16.15 in aula.
Stiamo ascoltando l’esame della signora Bruna Braga, moglie di Augusto Bianchini, imputata in questo procedimento insieme alla famiglia Bianchini.
PM Mescolini: quanto è durato il rapporto con la SAFI
Braga: L’ultima volta che ho parlato con loro esprimendo il mio parere sia stato fino settembre inizio ottobre 2013
PM: in ottobre 2013 si tenne in prefettura una riunione in cui parteciparono anche i sindacati e anche quelli della SAFI
Braga: Penso fosse presente Silvestri…
Pochi giorni prima Corzi ci ha chiamato perché dovevamo rinnovare l’incontro, la vostra iscrizione, credo di averla trattata male
Loro pretendevano questa somma per farci reiscrivere nella white list
PM: penso che nel contratto non ci fosse scritto… andando oltre, tornando sul tema iniziale quando ci fu la richiesta di iscrizione alla white list da parte della IOS lei nn seppe mai nulla di quanto avveniva
Braga: Mai saputo nulla
PM: dei controlli?
Braga: Alessandro penso me ne abbia parlato dopo, dopo che erano avvenuti, non so quanto tempo dopo, parlandone a casa, mai avuto condivisioni con la IOS e con quanto lui faceva
PM: fino al 2015, lei non sa nulla per quello che riguarda la IOS
Braga: Sì, io non ho mai partecipato a nulla… mi ha detto del controllo della finanza
PM: non è stata avvisata prima?
Braga: Assolutamente no
PM: non ho altre domande, la ringrazio
CARUSO: i termini contrattuali dell’assunzione dei dipendenti di Bianchini, erano iscritti nel vostro libro paga, ma i termini fatti con Bolognino, cosa prevedeva, lo ripeta con chiarezza, per i dipendenti procacciati da Bolognino. 23 euro l’ora era il corrispettivo di Bolognino, di questi quanto andava al lavoratore
Braga: Importi che andavano a retribuire il dipendente ed eventualmente quello che…
CARUSO: paga oraria del lavoratore?
Braga: Dipendeva dalla qualifica
CARUSO: 23 euro per tutti
Braga: Per tutti, il lavoro era a misura, all’economia erano 23
CARUSO: quanto andava al lavoratore
Braga: 23 euro all’ora, comprensivo di tutto
CARUSO: tasse, sono lorde immagino
Braga: Sì
CARUSO: cosa va in lavoratore
Braga: Le ore lavorate qualche ora di straordinario quando lo facevano
CARUSO: quanto è effettiva
Braga: Dipende dal livello
CARUSO: quello più scarso
Braga: 7/8 euro, quello specializzato di più… non sono molto informata
CARUSO: orario di lavoro
Braga: 8/9 ore a volte di più perché si era in emergenza
CARUSO:anche 11/12 ore
Braga: Non lo so, qualche ora in più si lavorava, si usava a volte un po’ di flessibilità di inverno che si facevano meno ore
CARUSO: 7/8/9 euro all’ora
Braga: Grosso modo sì
CARUSO: si lavorava alla domenica?
Braga: Un paio di domenica, qualche domenica
CARUSO: è mai stata in cantiere per vedere come lavoravano
Braga: No, non ho queste competenze
CARUSO: chi dirigeva i lavori
Braga: Il geometra Ricci il nostro dipendente, Alleluia Lauro era la persona individuata da Bolognino come capo cantiere, chiamiamolo così.
CARUSO: lavorava o sorvegliava?
Braga: Lavorava e anche tanto?
CARUSO: da chi lo ha saputo
Braga: Da mio marito, non capisco… anche il geometra se qualcuno si lamenta si sente
CARUSO: Alleluia lavorava sorvegliando
Braga: Lavorava… non so se sorvegliava, non ho visto.
CARUSO: se lavorava, visto che era il capo, possiamo dire così
Braga: Non ho detto il capo, era una persona individuata da un gruppo di persone
CARUSO: la disciplina sul lavoro chi se ne occupava
Braga: Il geometra… le chiedo di chiedere ai miei figli a chi era sul cantiere, non sono in grado di risponderle con precisione
CARUSO: sa dove dimoravano, quanta strada facevano?
Braga: No
CARUSO: ha saputo se venivano da zone distante dal cantiere?
Braga: Può essere tanti veniva no da lontano
CARUSO: come venivano
Braga: Ora ho saputo col furgone
CARUSO: quello che sapeva allora
Braga: Ho addebitato il gasolio di un furgone, gasolio acquistato dalla Bianchini…
CARUSO: a Bolognino?
Braga: Bolognino Giulio
PM: in che senso addebitato
Braga: Tolto
CARUSO: dal corrispettivo che doveva a Bolognino
Braga: Sì tutte le spese…
CARUSO: i corsi di formazioni li hanno fatto i dipendenti
Braga: Sì
CARUSO: Bolognino l’ha fatto?
Braga: Bolognino non era assunto
CARUSO: quando lo hanno fatto, durante l’orario di lavoro?
Braga: Sì
CARUSO: pagato?
Braga: Certo
PM: voi eravate al corrente se è vero che Bolognino ha lavorato spesso
Braga: Io ero al corrente…
AVV: Bolognino ha detto che ha lavorato una o due domeniche, testuali parole
Una volta la domenica so che c’è andato, l’ha detto mio marito… erano in ritardo a posare e anche lui si era aggregato alla squadra
PM: quando avete vinto l’appalto come pensavate di reggere tutti quegli appalti, continuavate a vincere appalti… pensavate di fare subappalti, qual’era il senso?
Braga: In effetti abbiamo assunto 60 persone in quel periodo… era l’unica cosa che facevamo, lavorare tanto, dopo un periodo di crisi, licenziare era l’ultima cosa che volevamo fare, avevamo il lavoro, in un momento di emergenza, tutti erano carichi di lavoro, non era un momento normale
PM: grazie
CARUSO: si può accomodare
ESAME DI ALESSANDRO BIANCHINI
PM: con che mansioni è stato dipendente alla Bianchini?
Bianchini: Ho iniziato durante le ore estive e poi ho fatto in seguito il tecnico di cantiere e nel 2005 sono stato nominato direttore tecnico, ce n’erano 5, fra cui mio padre.
PM: quando ha cessato di prestare la sua opera alla Bianchini come direttore tecnico?
Bianchini: Alla fine di luglio 2013
PM: i lavori post terremoto in quali cantieri si occupava? Dove svolgeva le sue mansioni
Bianchini: La Bianchini nel post sisma al di là di una miriade di interventi di emergenza, già la notte del sisma, sono andato alle 5 del mattino a sgomberare le macerie… la costruzione delle scuole temporanee da un subappalto di CMC e Coopsette, urbanizzazione scuole a Finale Emilia e urbanizzazione confcommercianti
PM: la vostra idea per far fronte a tanti lavori era quella fin dall’inizio di assumere più operai o di fare subappalti?
Bianchini: Bisogna premettere che la Bianchini è ben strutturata e dotata alle opere infrastrutturali, sono state assunte diverse persone per far fronte a queste opere, tutte le opere specialistiche, avrebbe continuato a subappaltarle. Se c’è una opportunità di lavoro dopo anni di crisi e di sofferenza, l’opportunità di lavoro era sempre bene accolta
PM: l’opportunità di lavoro c’era ma anche più grande tanto che ha dovuto assumere… ha partecipato a parecchie udienze, non so se fosse presente quando sono stati sentiti quelli del Comune
Bianchini: Sì ero presente
PM: in merito allo spacchettamento dei lavori?
Bianchini: Non sapevo niente… un signore ha dichiarato questo, tutti gli altri mi pare abbiano detto diversamente, io non c’ero… con Silvestri non ho mai parlato della IOS
PM: era presente della Bianchini
Bianchini: Ma non della IOS
PM: non ha mai avuto rapporti?
Bianchini: L’ho visto e conosciuto, ma dal momento in cui ho preso la decisione di aprire la IOS e ho formalizzato le mie dimissioni, la mia presenza era solo per concludere quei lavori che erano rimasti in sospeso. Le commesse sono finite per forza quando è arrivata l’interdittiva. Dovevo chiudere il rapporto la contabilità, mi ha impegnato fino a fine anno, non in modo continuativo
PM: una presenza autonoma sua
Bianchini: Ho verificato se dal punto di vista legale mi desse qualche impedimento, ma non c’era… quando ho formalizzato le mie dimissioni mi ha chiesto di non abbandonarlo nel senso buono, prima di tutto siamo una famiglia, non volevo certo creare problemi a nessuno. Il fatto di rimanere assunto era necessario perché non volevo che qualcuno mi dicesse che lavoravo in nero. Ho chiuso i rapporti e ho iniziato la mia attività imprenditoriale.
PM: quando è andato dal sindaco
Bianchini: Ho depositato una richiesta per poter essere invitato come IOS ai lavori di affidamento diretti, ho chiesto incontro con l’assessore Silvestri e con l’assessore e testuali parole mi hanno detto per opportunità politica non ti faremo lavorare.
PM: poteva andare dal committente della Bianchini
Bianchini: Certo ci avrei messo un attimo. Sono andato dai sindaci come dai privati. Non sono andato a prendere una commessa già acquisita, volutamente.
PM: ci dica la sua su Bolognino
Bianchini: Non ero il direttore tecnico nelle scuole, ero a fianco alle scuole, oltre al direttore svolgevo il coordinamento logistico, ai vari direttori di cantiere per facilitare l’organizzazione li sentivo e chiedevo se servivano o meno altre persone. Poteva essere che si liberavano risorse in un cantiere e che servissero in un altro. Di Bolognino ho sentito parlare da mio padre e da Ricci, nei termini in cui era stato subappaltato per il cantiere delle scuole. Dopo quando ho letto il provvedimento ho approfondito meglio
PM: e in che termini?
Bianchini: Quello che mi era stato spiegato che era stato dato un subappalto di un subappalto una modalità che andava a deludere un subappalto. Una azienda che era in subappalto non poteva subappaltare.
PM: tutte le volte che avevate bisogno di intonaci lo facevate in subappalto… questo conguaglio finale comportava che la fattura la emettesse chi?
Bianchini: Chi aveva subappaltato il lavoro
PM: c’erano certi lavori specialistici di cui noi assumevamo qualcuno dei suoi dipendenti e poi facevamo il conguaglio finale
Bianchini: Si assumevano i dipendenti della azienda X
PM: ci fa degli esempi, nomi di aziende che vi hanno ceduti gli operai come Bolognino?
Bianchini: Non è che si entra nel merito di chi è dipendente o meno, i rapporti ci sono con la società…
PM: la società con la IOS
Bianchini: No non c’entra niente
PM: ritiro l’osservazione, mi può dire società con cui la Bianchini ha avuto rapporti di questo genere?
Bianchini: Con un artigiano che si chiamava..
PM: gliel’ha detto suo padre
Bianchini: No è una modalità purtroppo scorretta, ma che avviene
PM: come fa a dirlo?
Bianchini: Perché la Bianchini lo aveva già fatto con un un subappaltatore, rapporti che ha seguito mio padre
PM: lo chiederemo a lui
Bianchini: Ho sentito parlare di Alleluia Lauro in ufficio poi ho avuto comunicazione che era stato assunto come dipendente, verso la fine del 2012 per il cantiere del cimitero di Finale E. Io non avevo necessità o interesse di approfondire, non ero il direttore tecnico
PM: mi conferma che quando c’è stata l’apertura della IOS lei non lo aveva detto?
Bianchini: Sono andato alla Lapam di Mirandola confrontandomi col dott Fabbri dicendo della mia volontà, dopo avermi rappresentato tutte le problematiche per la ditta individuale, c’ero io in prima persona non ero nascosto dietro una srl. Ho chiesto di non dirlo al dott Fabbri perché volevo dirlo io. Lo hanno saputo una settimana dopo.
PM: ha partecipato insieme ai suoi familiari con i rappresentanti della SAFI
Bianchini: Alle prime riunioni poi ho deciso che non erano persona affidabili e ho deciso di non voler aver nulla a che fare e dopodiché ho aperto la IOS.
PM: i suoi fratelli prendono in mano la società storica e lei senza dire niente fa una azienda
Bianchini: Questo non vuol dire che in famiglia non ci si volesse bene
PM: questo non è affar nostro
Bianchini: Il motivo è nato quando è nato lo scandalo dell’amianto. Non mi fidavo più di nessuno e ogni passo che facevo lo facevo con i passi di piombo, poi c’è stato il problema dell’interdittiva
PM: dei video ce ne sono altri?
Bianchini: No li avete trovati tutti, anche alcuni che non mi ricordavo di aver fatto
PM: sono tutti dopo l’amianto
Bianchini: Io non mi fidavo più di nessuno, successivamente è nato il problema della white list, successivo a quello della F.lli Baraldi, questo non ha aiutato per la mia fiducia nei confronti di tutti
PM: a suo padre era venuto in mente che la vicenda dell’amianto potesse venire da una concorrenza sleale, appena riceve la interdittiva, voi prendete il consulente della Baraldi
Bianchini: Io non ho mai preso questa decisione, risponderà mio padre, in quei giorni per i miei genitori… Io sono andato alle prime due riunioni della SAFI, in quanto famiglia, poi la Safi non mi ha ispirato fiducia e io ho preso la mia strada. Sono sempre stato contrario
PM: in che modo fa parte con lei i rapporti con De Stavola
Bianchini: De Stavola lo conoscevo perché veniva in ufficio per le questioni lavorative, sapevo chi era, ma non ci avevo avuto a che fare. Si occupava del gasolio agevolato, non glielo so spiegare non me me occupavo. Quando ho iniziato la mia chiamiamola campagna per cercare di rappresentare la IOS, De Stavola mi ha cercato, mi ha contattato, non ricordo, mi ha dice conosco un avvocato,Moschettini, che si è occupato di queste cose. …
AVV difesa: tutto questo fa parte di un altro procedimento penale, forse le carte dell’altro processo non le ha guardate
PM: se si avvale della facoltà di non rispondere, assolutamente…
Bianchini: No rispondo anche volentieri. Tutte queste informazioni non hanno mutato il mio modo di gestire la IOS, quando è arrivata la finanza per i documenti io ero già pronto ho sempre lavorato con trasparenza, mi ha chiesto dei documenti che ho dato in assoluta tranquillità. De Stavola mi dice verrà la finanza e io ho detto che non c’erano problemi. C’era chi pagava la prefettura per farsi iscrivere alla white list! Dietro questa mano se ci fosse stato una richiesta di compenso di qualsiasi tipo, io avrei denunciato subito. La cosa che mi spiace per il video è che della gente che… forse l’ha fatto in buona fede, per darmi una mano, forse una persona, non un delinquente oggi si trova…
Bianchini: La IOS anche dall’opinione pubblica è stata ritenuta una costola della Bianchini
PM: è evidente
Bianchini: Onestamente non è così, è uscito anche un articolo sulla Gazzetta, un articolo dal niente su Bianchini che torna a lavorare. Io sono andato alla riunione per la IOS perché era nell’aria che anche la IOS non sarebbe stata iscritta alla white list. Con Giovanardi è stato fatto tutto alla luce del sole.
PM: ha registrato il colloquio col prefetto
Bianchini: Non mi fidavo di nessuno
CARUSO: questo suo timore… sta registrando? Da cosa nasce…
Bianchini: Non ho avuto esperienza…
CARUSO: un timore di questo tipo fa pensare a un bagaglio…
Bianchini: Non era una abitudine.. non abbiamo mai ritirato amianto e per noi è stata una cosa pensate. Successivamente il discorso white list…
CARUSO: ha già detto
Bianchini: C’era la voce che Baraldi avesse venduto la sua collezione di trattori vecchi per dare 100mila euro alla prefettura per essere iscritto. Mi dispiace per chi non ha fatto una gran figura dal punto di vista umana
CARUSO: diciamo che ha contribuito a far abbassare la fiducia ….
PM: la scelta di avere come rappresentante per la retribuzione del tfr il sindacalista Perboni (…) c’è un motivo.
Bianchini: E’ stato contattato dall’ufficio personale della Bianchini. Ci avrò parlato una volta o due.
PM: c’è stata una contrattazione?
Bianchini: Ho copiato quello che molti fornitori della Bianchini hanno fatto, si sonof atti pagare con dei mezzi, io ho fatto la stessa cosa. Visto che dovevo avere il tfr, posso acquistare dei mezzi?
PM: sui contenuti dei colloqui registrati, ha detto che il senso iniziale con De Stavola fu il passo di costui nei suoi confronti, era lui che…
Bianchini: Onestamente non mi ricordo
PM: se no l’avrebbe videoripresa, mettiamola così… le disse di andare da un avvocato
Bianchini: Sì
PM: ha videoripreso anche il colloquio con l’avvocato
Bianchini: Sì la fiducia era zero
PM: perché ha chiesto di parlare con il prefetto?
Bianchini: Per spiegare la mia storia. Io ho chiesto in prima persona un incontro e mi ritrovo il dott Ventura e il questore.
PM: e tira fuori il cellulare e questo la insospettisce
AVV difesa: mi permetto di dire che il dott Ventura è sotto processo, i dubbi del dott. Bianchini non era del tutto ingiustificato
Bianchini: Io non ho mai mandato una mail a Ventura, ho mandato una richiesta di un incontro.
PM: questa mossa, una volta ricevuta la interdittiva, dopo la conferenza, è una strategia non sua, chiamavano in causa la Bianchini
Bianchini: Mi sembra che mi voglia suggerire la risposta, se mi fa la domanda
PM: non ho più domande, la ringrazio.
ESAME DA PARTE DELL'AVVOCATO DELLA DIFESA BONFANTE
AVV: conferma di non essere mai stato socio della Bianchini
CARUSO: lo ha detto da quando è seduto lì
AVV: quanto prendeva
Bianchini: Settimo livello, 3mila euro al mese, contratto nazionale
AVV: cosa significa direttori tecnici
CARUSO: basta la parola lo capisco
Bianchini: Responsabile del cantiere e sopraintendere alla sicurezza del lavoro, sotto ci sono i direttori tecnici per i vari cantieri
AVV: in relazione al capo 90, caporalato, in relazione agli accordi lei li apprende successivamente, in che momento? Con Bolognino
Bianchini: Dopo l’interdittiva della Bianchini, sapevo dei subappalti con Bolognino, Giulio, Bolognino insomma.
AVV: ci vuole dare una spiegazione visto che aveva un ruolo tecnico importante nel perché potesse trovare giustificazione nella vostra logica di subappalto
Bianchini: Era solito subappaltare perché non aveva maestranze abituate di una competenza tecnica.
AVV: la ditta Giglio per lei chi era?
Bianchini: Ne ho sentito parlare come di un fornitore di materiale inerti
AVV: anche prima il PM è andato su questo tema, con l’interdittiva è stato nominato il sig Silvestri, lei che rapporto aveva
Bianchini: Non lo avevo mai conosciuto prima.
AVV: tema dell’amianto, ci vuole spiegare al tribunale che tipo di impianto aveva la Bianchini Costruzioni per il recupero dei rifiuti e che tipo di rifiuti potevate recuperare?
Bianchini: R5 R10 dei rifiuti speciali non pericolosi, cemento, gesso cose relative alle costruzioni alle demolizioni, a grandi linee. Avevamo persone laureate che si occupavano della materia e di un responsabile che si occupava del frantoio. In maniera sintetica
AVV: l’impianto di recupero chi si occupava oltre a lei?
Bianchini: Commercialmente io e mio padre, preventivo/amministrativo Perderzoli e altri, coadiuvati da altri studi esterni per le analisi chimiche dei rifiuti. Il controllo all’impianti c’era il signor Borsari (…). Che fosse da terzi o dalla Bianchini facevamo noi in proprio le analisi se il rifiuto veniva conferito da terzi venivano conferite le analisi dal terzo. L’ufficio valutava e se erano a posto, il cliente conferiva il rifiuto, veniva informato il signor Borsari dell’impianto che aveva il compito di visionare….
AVV: lei ci dice che la prima: sui rifiuti voi facevate un controllo cartolare, documentale
Bianchini: Controllo preventivo sulle analisi che ci fornivano
AVV: una volta che il rifiuto veniva recuperato dovevate fare delle ulteriori test
Bianchini: Test di cessione unitamente all’analisi granulometrica, venivano fatti questi controlli
AVV: c’era un’altra tipologia, definiti propri, su questo?
Bianchini: La medesima operazione. Veniva fatta fare una analisi da laboratorio, verificato che fosse conforme veniva ritirato, messo in riserva, lavorato e analizzato. E poi venduto. Le analisi per quello che riguardano il fibrocemento (ritirato con codice a specchio) noi comunque abbiamo sempre chiesto analisi anche per quel materiale nonostante non fosse richiesto per legge
AVV: dalle vostre demolizioni risultava… vi era del fibrocemento?
Bianchini: No la Bianchini dopo il terremoto ha effettuato una sola demolizione, la Serital di San Felice sul Panaro, una serigrafia. Abbiamo analizzato il rifiuto, il fibrocemento è risultato essere amianto, chi ha fatto la bonifica al cliente non l’ha fatta bene. Di altre strutture la Bianchini non ha mai effettuato dei ritiri.
AVV: i carabinieri ci hanno riferito dei vostri rapporti con Aimag (multi utility che gestisce i rifiuti nella bassa modenese), ci vuole spiegare? In relazione allo smaltimento delle macerie
Bianchini: A seguito di una ordinanza di Errani, tutte le macerie provenienti dal sisma dovevano essere portate in discariche pubbliche, alla Aimag, nella nostra zona. Fece un bando di gara, che prevedeva carico e trasporto presso le discariche di Aimag. Giorno per giorno ci dava gli indirizzi, noi andavamo, caricavamo, predisponevamo il formulario che ci aveva fornito Aimag, e le portavamo in discarica a Medolla o a Mirandola. Il nostro impianto non è venuto a contatto con questo tipo di macerie.
AVV: le materie che vendavate eravate certificati?
Bianchini: Erano certificati CE 010-030-070.
AVV: prima del terremoto avevate avuto controlli da Arpa/ASL
CARUSO: se fosse anche positiva, la situazione è diversa
Bianchini: Rispondo?
CARUSO: no
AVV: in ordine ai ritrovamenti fatti nei cantieri in cui avete lavorato, dal punto di vista quantitativo… dove e quanti in che percentuali sono stati ritrovati i frammenti
Bianchini: ARPA e ASL nei cantieri verificano prelevando diversi campioni che alla vista era fibrocemento e ne raccoglieva per campioni mai meno di 50 pezzettini il più grande poteva essere grande coma una moneta di 2 euro e li analizzava. Sul 100% dei pezzettini quelli inquinati a volte erano nessuno o minimo. 3 o 4, bisogna verificare tutti i verbali. Alla vista sono identici fibrocemento e amianto…. Quello che risultava inquinato era una percentuale bassa. Se la paragoniamo su un totale dei rifiuti della Bianchini parliamo di uno 0,. Poi c’era nessuno vuole dire il contrario
AVV: emerge dalle intercettazioni, voi cercate di darvi spiegazioni di come può essere avvenuto questo, ci vuole dire quali sono state le vostre strategie adottate e le spiegazioni che vi siete date
Bianchini: Col senno di poi avremo sbagliato, ma abbiamo cercato di mettere in campo tutte quelli che erano i controlli sul fibrocemento, chiedendo le analisi anche quando non era richiesto. Il fibrocemento è venuto tutto da cantieri terzi. Noi abbiamo inviato una raccomandata a tutti i produttori che ci avevano fornito il fibrocemento la sospensione immediata di tutto il fibrocemento e abbiamo fatto verifiche. Il giro materiale in quei cantieri dove ci è stato possibile andare in cui risultava il sito di produzione del fibrocemento. A Finale Emilia dove nel cantiere attiguo a quello della Bianchini, la demolizione era stata fatta dai fratelli Baraldi che ci aveva fornito il fibrocemento. Per terra c’erano ancora frammenti. Abbiamo chiamato il laboratorio per fare una verifica visiva e abbiamo commissionato campionamenti. Alcuni frammenti erano amianto. Abbiamo dato mandato a un altro laboratorio. Stesso risultato. Non abbiamo denunciato nessuno erano considerazioni nostre, abbiamo fatto un esposto all’Arpa, Asl, prefettura e comune e abbiamo detto ciò che avevamo scoperto. Il materiale è rimasto lì per diversi mesi.
AVV: voi avete comunicato ai clienti questo problema, come vi siete mossi dal punto di vista delle bonifiche e della riparazione di questo danno
Bianchini: Quella parte di materiale frantumato è stato messo in quarantena, in un angolo dell’impianto, poi dopo in base alle verifiche di Arpa e Asl dove aveva rinvenuto amianto, abbiamo dato incarico a ditte specializzate di effettuare queste bonifiche. Il carico di lavoro veniva accettato da Arpa e Asl e una volta avuta l’autorizzazione si effettuata la bonifica.
AVV: che fosse tutto eseguito a regola d’arte era controllato dagli stessi organi?
Bianchini: Arpa e Asl verificano la bontà o meno della bonifica.
AVV: avete fatto dei controlli sulla qualità dell’aria nella vostra sede?
Bianchini: Nel cantiere in via Milano a S. Felice, non ricordo se è stata una nostra iniziativa, a San Biagio e presso la sede della Bianchini dove erano stoccati i materiali inquinati. Dallo studio Alfa di RE, studio di fiducia di Arpa con delle centraline misurava se nell’aria vi fosse un livello di amianto che eccedesse quelli che erano i limiti di legge. Tutti avevano limiti di parecchio inferiori. Di materiale inquinato ce n’era poco.
AVV: altro tema, quello del capo 189
CARUSO: due minuti di sospensione
NDR: Ore 18.05 riprende l’udienza
AVV: capo 189 a seguito dell’interdittiva giugno 2013 la Bianchini ha interrotto i lavori si è fermata, ha proseguito, ci sono stati casi in cui avete dovuto proseguire?
Bianchini: No, con l’interdittiva ha dovuto fermarsi, ha proseguito, una settimana qualche giorno nel cantiere di Via Milano, in quanto è arrivata successivamente e tramite un ricorso al TAR abbiamo ottenuto la sospensiva. Gli unici a lavorare erano gli autocarri a ritirare le macchine operatrici in giro nei cantieri.
AVV: ci sono stati casi, un cantiere in cui c’è stato bisogno di fare un lavoro di ripristino
Bianchini: Quello che è venuto fuori anche nelle udienze, un cantiere in subappalto con la ditta Lami a Finale E. Per effettuare quel lavoro era stato istruito un fosso necessario per posare lo scatolare… dopo qualche mese questo signore ha chiamato dicendo, dovete venire a riaprirci il fosso, è andata la Bianchini per ripristinare la zona. Il personale era tutto in cassa integrazione
AVV: parlando degli edifici scolastici temporanei a Finale, viene contestato l’affidamento anomalo per la ristrettezza dei tempi, si è occupato di questa commessa?
Bianchini: Sono stato direttore tecnico per la fase esecutiva, per la fase di gara posso dire come sono venuti i fatti.A questa gara Finale ha invitato 5 aziende. Le altre aziende erano tutte strutturate più di noi, tutti potevano avere interesse ad averlo, ad esempio la CMC che aveva un lavoro adiacente. Visti i tempi ristretti il comune, non ricordo se ha anticipato la cosa per e-mail, ma per tutti. Riceviamo il progetto chiediamo la disponibilità allo studio dell’ing. Caruso, il tempo per presentare la gara era circa di una settimana, lavoriamo sabato e domenica facendo orari assurdi e riusciamo a presentare l’offerta.
AVV: questa offerta che avete dovuto predisporre era già stata in un qualche modo predisposta dall’ente appaltante?
Bianchini: No, nella richiesta predisposta dal comune per tutti, aveva già consegnato i documenti in formato editabile, non un pdf, la base per agevolarci il lavoro. Il lavoro grosso era decisionale strategico di quale migliorie andare a offrire. Il progetto di base c’era. Questo per tutte le aziende.
AVV: vi siete aggiudicati sempre a Finale E un subappalto per la Lami, ci vuole spiegare di cosa si trattava in particolare visto che viene contestato una cessione del credito se lei ricorda…
Bianchini: La LAMI vince questa gara
PM: sta parlando da amministratore della Bianchini…. Dovrebbe sempre chiedere a che titolo lo sa…
AVV: a che titolo conosce il subappalto
Bianchini: Da direttore tecnico
AVV:vada avanti
Bianchini: Ci ha effettuato per effettuare i primi lavori, sono stati concordati i prezzi e il lavoro è stato fatto.Era sorto il problema perché come conoscenza la Lami era un cattivo pagatore. Come clausola era stata conferita la cessione del credito direttamente dall’ente, per poter recuperare il proprio credito. Questa cessione fu stata fatta tramite l’avvocato Calzolari che in una prima fase non fu accettata dal Comune perché richiedeva un atto notarile, fu fatto poi il fatto notarile e il Comune accettò la cessione.
AVV: i lavori che avete eseguito erano nell’ambito antecedente interdittiva
Bianchini: Precedenti
AVV: eravate unici in subappalto della Lami
Bianchini: Prima azienda subappaltatrice della Lami, ce ne sono state tante altre… i primi ad entrare e i primi ad andare via
AVV: tema della IOS, lei assume alcuni dipendenti, nella IOS, ci vuole dire quali, con che qualifica
Bianchini: Tutti i dipendenti della Bianchini erano in cassa integrazione. Potevano staccarsi temporaneamente dalla cassa per essere assunti da altre ditte. Leggendo l’interdittiva, mi riferisco anche a Gaetano Belfiore, che era parente della fidanzata… adesso non so…. Andare ad assumere chi non conosco, che ne so se poi assumo uno che era andato a mangiare la pizza con Totò Riina…
I primi mezzi li acquisto come accordo sindacale. Ho fatto richiesta per altri mezzi che ho pagato con bonifico.
AVV: ha dovuto eseguire manutenzione
Bianchini: Erano tra i mezzi messi peggio della Bianchini, volevo prendere dei mezzi per contenere i costi. Nel mio tempo libero, li ho risistemati fino allo stato in cui si trovavano al momento del sequestro
AVV: la IOS dove aveva sede
Bianchini: All’interno di un laboratorio, c’erano anche altri, mi bastava un ufficio. I mezzi da un mio amico a S. Felice sul Panaro.
AVV: nei cantieri o nella sede ha avuto controlli
Bianchini: Controllo della finanza
AVV: altri controlli?
Bianchini: Per diversi mesi dove tenevo parcheggiati i mezzi in via Leonardi da Vinci i CC effettuavano 4/5 giri al giorno, fotografavano anche al cantiere delle Quattro Rose, io non avevo niente da nascondere.
AVV: è ma venuto suo padre presso il cantiere della IOS o presso la sede?
Bianchini: Non sono mai venuti i miei famigliari
AVV: erano a conoscenza delle sue commesse
Bianchini: Non raccontavo quali erano i miei interessi lavorativi
AVV: si è aggiudicato alcuni lavori da parte del comune di Finale E, ci vuole spiegare, si è informato per avere i requisiti
Bianchini: Ho fatto richiesta di avere affidamenti diretti, ho fatto verifiche sul sito dell’Anac e sul sito dei contratti pubblici. E sotto i 150mila euro erano richiesti i requisiti dell’articolo 90 che mi vengono contestati. Io non ho fatto appalti pubblici, io ho avuto affidamenti diretti, l’articolo 125 del codice degli appalti pubblici richiede solo i requisiti morali di cui all’articolo 38. Non ho mai fatto appalti pubblici perché non potevo.
AVV: c’è la demolizione del campo Robinson a Finale E. quando le sono stati affidati?
Bianchini: Materialmente affidati ad agosto, dopo un sopralluogo si è riscontrato la copertura in cemento amianto, i lavori li ho eseguiti dopo il 10/15 ottobre 2013, c’è la fattura del noleggio di un escavatore di una ditta terza. Quando non avevo i mezzi, la noleggiavo da altri. La determina è datata pochi giorni dopo l’apertura della IOS, non c’ho mai fatto caso fino a quando mi è stata contestata la cosa.
AVV: le viene contestata una mail che lei invia a Finale E, in qualità di dipendente della Coima
Bianchini: E’ una società della provincia di Venezia, che ho conosciuto anni primi, ho conosciuto il titolare che era sempre stato interessato a lavorare nel terremoto, questa azienda aveva acquisito appalti e io come Ios feci un contratto con Coima. Ho seguito anche il cantiere di Finale E con la Coima, un contratto regolarmente fatto.
AVV: i suoi genitori erano a conoscenza dei video, in particolare di quello di…
Bianchini: Non l’ho mai detto a nessuno
AVV: lascio la parola al collega Garuti
AVV Garuti: non ho domande, anche perché non ho più voce
ESAME PARTE CIVILE "RICOMMERCIAMO"
AVV: in merito a una registrazione che ripercorre il 10 ottobre 2012 fra lei e suo padre, scandalo amianto, in quella conversazione suggerisce di andare dal sindaco di S. Felice per risolvere il problema, può spiegare perché?
Bianchini: La conversazione onestamente non la ricordo precisamente, posso immaginare che lo scopo era questo: era stato trovato l’amianto e quindi il fatto di andare dal sindaco era per decidere la modalità per risolvere il problema
AVV: la Bianchini non era autorizzata allo stoccaggio e al trattamento, cosa prevedeva l’ordinanza del sindaco di S. Felice?
Bianchini: Non ricordo, ricordo come è avvenuto il lavoro, presumo che il piano fosse quello, il carico su autocarri previo incapsulamento e il trasporto presso la Bianchini
AVV: ciononostante il sindaco autorizza il deposito temporaneo, nonostante non foste autorizzati
Bianchini: Presumo fosse stata l’Arpa o l’Asl non il sindaco
AVV: che le risulti all’interno di questa conferenza dei servizi qualche ente espresse qualche piano contrario alla Bianchini
Bianchini: Non lo so, il piano lo presentò l’azienda Baraldi che era autorizzata
AVV: a cui avete chiesto di bonificare l’area
Bianchini: Noi non abbiamo chiesto niente, sono gli enti preposti
AVV: subito dopo il rinvenimento dell’amianto, individuate la Baraldi, le intercettazioni parlano chiaramente
Bianchini: Noi individuiamo la Baraldi come ditta bonificante. Arpa e Asl devono autorizzare
AVV: non dovreste tenere neanche i rifiuti speciali pericolosi
Bianchini: A meno che non ci sia un ente che la autorizzi
AVV: Vignali?
Bianchini: Il consulente che era stato incaricato per affrontare e risolvere queste problematiche
AVV: è a conoscenza che suo padre con Vignali si interessa per scoprire qual’era l’ente che si espresse negativamente
Bianchini: No
AVV: che suo padre si interessasse nel sapere i nomi dei tecnici dell’Arpa che avessero fatto le verifiche
Bianchini: No, in quel momento avrò parlato con mio padre di mille cose inerenti all’amianto
AVV: come mai sua madre consiglia di tenere un atteggiamento collaborativo
Bianchini: La Bianchini nella sua storia ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo
AVV: quando il 5 ottobre la dott.ssa dell’Arpa non riceve immediatamente i documenti, è stato un disguido
Bianchini: Il fibrocemento non è mai arrivato dal cantiere della Bianchini, sempre da terzi…
AVV: Itallab è un vostro fornitore?
Bianchini: Era un laboratorio da cui ogni tanto andavamo
AVV: era il vostro laboratorio?
Bianchini: No andavamo da diversi laboratori
AVV: che le risulta era accreditato dal Ministero
Bianchini: Non c’eravamo mai posti il problema, perché noi non ritiravamo amianto. Mai ci hanno contestato che il laboratorio dovesse essere stato accreditato, mai fino al 2012 quando è successo questo scandalo.
AVV: quali erano esattamente le lavorazioni che a Bianchini era solita subappaltare?
Bianchini: Posa cordoli, autobloccanti, carpenteria, calcestruzzo, cassero, ferro
AVV: cercavo di operare quali operazioni la Bianchini non riusciva a fare
Bianchini: Lavoro infrastrutturale, movimento terra, fognature, ecc.. opere specialistiche possono essere milioni, dipende dal lavoro.
AVV: nel caso specifico della manovalanza di Bolognino?
Bianchini: Pose di cordoli, autobloccanti, cassero, carpenteria
AVV: prima della fornitura delle maestranze di Bolognino, la Bianchini a chi aveva subappaltato queste attività?
Bianchini: La fattura indicava il lavoro subappaltato, abbiamo subappaltato a tantissime ditte.
Giovedì: Bianchini Augusto, Salsi, Debbi e Valerio (…)
Ore 18.50: termina l’udienza
a cura di: S.N.
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