top of page
in alto

AEmilia

udienza nr. 79

rito ordinario - primo grado

martedì 11 aprile 2017

All'interno dell'udienza:

Esame dell'appuntato Serafino Presta

Controesame dell'appuntato Serafino Presta

Ringrazio per gli appunti presi nel corso della mattinata da Betta Sala

 

Esame dell’appuntato Serafino Presta, ad oggi operante al nucleo investigativo di Piacenza.
All’epoca dei fatti operante presso il nucleo operativo di Fiorenzuola D’Arda.

L’appuntato Presta riferisce del materiale sequestrato a Pasquale Brescia, nello specifico della perquisizione del 28/1/15.
L'appuntato mostra una fotografia con da sinistra Brescia Pasquale Arabia Salvatore e Silipo Antonio

AVV. della difesa: E' stata depositata questa foto?

CARUSO: avvocato abbiamo gia' sciolto la riserva!

PM Ronchi: L'oggetto oggi di Presta è attivita' integrativa. Chi è Arabia Salvatore?

App. Presta: Arabia nato a Cutro il 12/2/65. Vittima di omicidio in Cutro nel 2003.La foto è la premessa di quello di cui devo riferire.Arabia è lo zio di Giambattista Ditinco.

 

Killer a Steccato: ucciso Salvatore Arabia - Il Crotonese - 21 agosto 2003

 

App. Presta: Era un uomo fidato di Dragone Antonio, venne ucciso durante la detenzione di Dragone. In risposta di questo omicidio vennero uccisi Blasco Salvatore e Iazzolino Sergio che erano due affiliati a Grande Aracri.

Per l'omicidio di Arabia son stati arrestati Grande Aracri Nicolino e Russelli Pantaleone. 

 

Pregiudicato assassinato in un agguato - Il Crotonese - 9 marzo 2004
 

Libero come Grande Aracri, ucciso a Cutro - Gazzetta di Reggio - 23 marzo 2004

 

Cutro, luce sugli omicidi nella guerra tra le cosche - Il Crotonese - 24 ottobre 2015

 

'NDRANGHETA: CROTONE, DUE FERMI PER L'OMICIDIO ARABIA - Adnkronos - 11 agosto 2007

 

App. Presta: Sono oggetto di ordinanza di custodia cautelare. Non ricordo e non ho seguito gli esisti processuali.

Passiamo ai riscontri sulla seconda perquisizione,ho numerato tutte le voci nel verbale. Di alcune cose ne parlò già il maresciallo Calì. Nel cellulare di Brescia Pasquale ci sono delle immagini salvate.Sono screenshot o fatti da Brescia o inviati a lui da altri, di frasi postate da Sarcone NIcola.Spesso frasi e post prese dal film il Padrino…

Altri screenshot di Debora Costa, fidanzata di Valerioti Gabriele contenuti nel cellulare di Brescia Pasquale.

Ci sono immagini della Car Service di Villirillo Luigi. Lui è titolare della carte di credito trovata in casa a Brescia Pasquale.Poi foto di una casa di Motta di Livenza, un fabbricato. Nei documenti abbiamo trovato una scrittura privata tra Brescia Pasquale con Tolmezzo Renzo, titolare di una cantina della zona. In seguito Brescia diventa socio al 50%  e proprietario di questo fabbricato.Abbiamo riscontro che Brescia volesse fare un investimento su questo fabbricato, anche dall'agenda nella quale emergono tutti gli appuntamenti ben segnati con precisione con tutte le persone legate a questo affare.Nelle vecchie agende era meno attento, ma nell'ultima agenda egli annotava tutto ora per ora.

Passiamo alla rubrica telefonica:

Avv. ROBERTO FOTINO (MI) - Casali Vivaldo ispettore Vigili - Cesare capocasa vicequestore - Gennaro MANNA uff manutenzione Questura - Gennaro Rotella, imprenditore di combustili - Gazzetta di Reggio elisa - GUIDETTI LEONELLO direttore BSGSB - Isp Agatino CATALANO - MESIANO DOMENICO - Tolone natale - PAOLINI ALFONSO - PAOLINI Salvatore - Iaquinta PEPPE - PINO RUGGIERI Bovino - Pino Vertinelli - Sestito Alfonso Cardiologo (emerge la questione delle cointeressenze in ambito ospedaliero di Nicolino Grande ARACRI - contatti con Frijo Giuliano e Grande aracri Domenico) - Puffetto Gigetto VILLIRILLO (Luigi) - Rosario Falsetti

Su Falsetti emerge un'ordinanza di custodia cautelare con l'arresto dalla mobile di CATANZARO su richiesta della DDA - come organizzatore della associazione a Reggio emilia e in Veneto - ha sostenuto la famiglia di Mangone Domenico,  ordin. 11/2016, - una cosa particolare su Mangone Domenico che fu condannato dell'omicidio di CARCERO DOMENICO, in quella occasione fu indagato Lamanna Francesco (ma unico condannato fu Magone) quindi Falsetti portava l'appoggio della famiglia trapasso a MANGONE.

Altri nomi presenti nella rubrica:

RUGGIERO GIUSEPPE MINORCA srl (false fatturazioni anche con Vela Trade) - Salvatore Candelieri residente ad Ausburg (anello di congiunzione tra cutresi delle consorteria in italia e in Germania) SARCONE NICOLA - SARCONE PEPPE - Sebastiano LOPILO Maresciallo Cavriago - Tonno RUSSO maresciallo della finanza - Tiziano Vanza (ubs Lugano) - Tonio Olivo

 

Parliamo della agende:

1) banca bhv Pasquale Fuschi - GUIDETTI LIONELLO ha ben 5 numeri! Diversi contatti tra Guidetti e Brescia per la surroga di un mutuo

SILIPO ANTONIO - VARCHETTA GIORGIO (ex maresciallo della finanza ed ex candidato assessore della lega Nord marzo 2014)

 

2) appuntamenti Mario Casanova x app. questore Gallo - Mario Casanova Roncocesi - Cena Filippi

3) agenda 2007 - qui emergono contatti con il maresciallo Lopilo Sebastiano, CASA LOPILO CAVRIAGO - caserma Cavriago

 

4) agenda 2008 - si mette in risalto un posto barca - 17/5/08 questura Parma, FESTA, Gennaro GALLO - 12/11/08 questura Parma

 

5) agenda anno 2010 - nel 2/2/10 passare CAPOCASA per misure box esterno - 16/10 Pagliani Giuseppe - 11/10/10 Fotino Roberto avvocato

6) 2013/2014 - diversi riferimenti a un posto barca nella zona di La Spezia 184.000 euro

Abbiamo svolto accertamenti, individuato il porto, abbiamo anche contattato il proprietario. Non posso riferire ma ci ha confermato la situazione.

Menozzi Alessandro è il titolare di questo posto barca.

6/9/13 appuntamento Milano per Expo - abbiamo contattato i vertici di Expo

 

7) piccola agenda nera del 2007 - centro nautico Le Castella  (Giancarlo o Giuseppe, etrambi in contatto con Battaglia Pasquale) li era sorto un problema con la barca di Giuseppe Iaquinta - ispettore Caiazzo Felice della mobile di Reggio Emilia - Colacino Nicola fratello di Michele - ispettore Cianflone Antonio - D'Urzo Domenico - Gallo Gennaro - Lentini Paolo (non quello soprannominato "il pistola") - Mesiano - Ispettore Nardella Giuseppe - Isp Rocchi Roberto della stradale - Romeo Carmelo autista questore - Salerno Salvatore - Soda Salvatore - Punto foto Villirillo Giuseppe (imputato per estorsione a Neffandi) - Turco Vito - Bellini Claudio autista Prefetto - Brugnano Tonino Cacatello - Blasco Gaetano - Capocasa Cesare 

isp Ciampi Giovanni - isp vigili CASALI - mar. Cianciolo Giuseppe - Curcio Antonio "culomuscio" - Claudio Ferrari ex sindaco di Correggio - Faragò Salvatore
Fabio Filippi FI e PDL - ingegnere nel campo edile - consigliere regione Emilia Romagna dal 2000 al 2005 - candidato a sindaco di Reggio Emilia nel 2009 - consigliere comunale a Reggio Emilia dal 2009 al 2010 - Nel 2006 il presidente della Repubblica gli ha conferito l'Onorificienza del Cavaliere dell'Ordine al "Merito della Repubblica Italiana.

Brescia si lamenta con Filippi per la mancata vittoria a un concorso di una delle ragazze, presumibile la figlia.

Noi stiamo appoggiando BUZZI alle elezioni di Parma nel 2012 dice Brescia a FILIPPI - Paolini chiede a Filippi info sul conto dell'onorevole Forgione

"Spese pazze in Regione, condannate Fabio Filippi a due anni" - Il Resto del Carlino - 15 marzo 2017

  
Guidetti LIONELLO il dirigente Bancario - Iaquinta Giueppe - Lo Pilo Sebastiano mar. di Cavriago - ISP Litrico Sebastiano (in pensione Polizia di Stato) - Silipo Salvatore - Sarcone Gianluigi - Salerno Salvatore - Vertinelli 

 

ARTICOLI TROVATI DA BRESCIA PASQUALE:

Una copia della Gazzetta di Reggio del 2014 con un articolo del prefetto De Miro

Nel 2011 l'interdittiva "De Miro" - Gazzetta di Reggio - 25/9/14

a pagina 5 si fa riferimento all vicenda del sindaco di BRESCELLO
 

LE MAFIE IN EMILIA - IL CASO BRESCELLO - Gazzetta di Reggio - 25/9/14

MA BRESCELLO È PRONTA A RISCATTARSI - Gazzetta di Reggio - 25/9/14 dalla prima pagina

MA BRESCELLO È PRONTA A RISCATTARSI - Gazzetta di Reggio - 25/9/14 prosegue dalla prima

e anche la denuncia di Iaquinta al prefetto

Esclusi dalla white list denunciano il prefetto - Gazzetta di Reggio - 25/9/14

articoli sulle polemiche del mancato acquisto del Mantova di Iaquinta

sulle perquisizioni e sequestri ai Sarcone del 2011

articolo di Ivaldo Casali contro le licenze revocate delle armi

articoli che sono risultati importanti non al momento della perquisizione, in quanto sapevamo dell'attenzione ma perche il 26/1/2016 sul sito di Reggio report appare un intervento della consigliera Rubertelli sul sindaco Vecchi sulla non presa di posizione sui cutresi Intervento simile a quello di Brescia Pasquale riportato nella lettera al sindaco Vecchi. La cosa da notare è la risposta dell'ispettore Casali alla consigliera comunale Rubertelli Cinzia Tutto il 26/1/2016, stesso giorno in cui BRESCIA firma la lettera a VECCHI.

Vicenda casa, la Rubertelli: “Scuse puerili da Vecchi” - Reggio Report - 26 gennaio 2016

Edilizia, la moglie del sindaco Vecchi firmò il risiko dei suoi parenti - Gazzetta di Reggio - 3 aprile 2016

Pranzo di Natale 11/12/2011 a Villa Gaida con Pagliani (FI), Filippi, Bettamio (PdL), Camurani (FI)

 

Franco AIELLO stampa italiana, due lettere cutro 3/10/2014  - 24/10/2014 (a difesa dei cutresi)

 

Filippi Fabio che scriveva lettere a difesa della comunità cutrese (inviato via mail anche a Pagliani...) 

"La comunità cutrese lavora e non è inquinata (FILIPPI)

Filippi aveva parlato con chi di dovere a Bologna e che questo gli aveva assicurato che avrebbe fatto il possibile "ma in questo periodo c'è molta paura"

L'onorevole Brambilla è ritratta in una foto ma non con Brescia pasquale.

Vengono trovate fatture riconducibili all'Arca srl, (Pasquale Peritti) e ad Ameglio Salvatore, quale procuratore speciale della ditta (cognato di Brescia). Bonifici della Devengas srl all'Arca srl. Queste fatture son a riscontro delle dichiarazioni di GIGLIO.

La devengas srl è di ROTELLA GENNARO

Rotella Gennaro e Brescia Pasquale tra maggio e giugno 2016 son stati querelati per minacce da un vicino di fondo di Montechiarugolo (se chiami ancora i carabinieri ti tagliamo la gola... ) controquerelato da Rotella e Brescia Luigi. C'è un processo in corso. 

Fatture in bianco della Millenium Costruzioni.  Costituzione del circolo ippico western ranch - associazione sportiva dilettantistica con elenco dei soci (Quasi tutti di cutro - Migale Salvatore, Paterlini Daniela....Lupezza)
Una copia CNR datata 19/9/2007 per il colpo di arma da fuoco a quel calciatore al campo del CELLA. Per quel fatto gli venne tolto il porto d'armi, e in seguito al ricorso ridato.

«L’imputato Brescia sparò a un calciatore» - Gazzetta di Reggio - 9 giugno 2016

Ore 16.15 in aula

Lettera 8/4/2008 comando dei CC di Cavriago, abbiamo chiesto ai colleghi di Trani a fornirci la documentazione relativa alla lettera che è stata trovata in possesso di Brescia Pasquale. Il comandante della stagione di Cavriago, Lo Pilo ha fatto una richiesta a voce di informazioni circa un precedente giudiziario risultante a Trani di Brescia Pasquale. E’ stata richiesta di inviare per iscritto. Il comandante di Cavriago invia la richiesta scritta. Ma la richiesta non è conforme, manca il numero di protocollo, il destinatario… è arrivata via fax. Due righe di richiesta senza protocollare, senza datarla, senza mettere il destinatario. L’appuntato Presta mostra come deve esssere fatta una lettera conforme.

Esiste la traccia multimediale dei CC di Trani. Agli atti risulta la risposta e non la richiesta.
Inoltre avrebbe dovuto fare una richiesta agli atti amministrativi che prevede un iter che po’ portare al diniego della fornitura di ciò che viene richiesto. Agli atti della stazione non risulta nessuna istanza in merito a Brescia Pasquale. Presumo che sia stata fatta una richiesta su richiesta di Brescia Pasquale per poi riferire la risposta allo stesso. Brescia faceva dei lavori a casa di Lo Pilo.


ndr: L’appuntato mostra l’agenda del maresciallo Lo Pilo di Cavriago dove si evincono gli appuntamenti con Brescia
Viene riportato questo appuntamento alla questura di Reggio Emilia per la ricorrenza della festa della Polizia di Stato.


In una busta marrone c’erano 7 fotografie
FESTA ALLA QUESTURA DI REGGIO EMILIA 17 MAGGIO 2008, in occasione del trasferimento del Questore Gennaro Gallo a Parma.

L'appuntato Presta mostra alcune FOTO:
FOTO 1 - da sinistra Ameglio Salvatore (cognato di Brescia Pasquale), Iaquinta Giuseppe, Brescia Pasquale e Paolini Alfonso

FOTO 2 - Brescia Pasquale con il questore di Parma, Gallo Gennaro (ndr andato in pensione il 30 dicembre 2010)

FOTO 3 - da sinistra: Iaquinta Giuseppe, Brescia Pasquale, Paolini Alfonso, D'Urzo Domenico (soggetto di Vibo Valentia legato alla vicenda del cantiere di Sorbolo - capo 53 - sentito come persona offesa), Mesiano Domenico, un dirigente della questura e Ameglio Salvatore

FOTO 4 - da sinistra il sovraintendente Bellini Claudio (attualmente in pensione, all'epoca era autista del prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro), Ameglio Salvatore, Iaquinta Giuseppe, Brescia Pasquale, Paolini Alfonso, il questore Gallo Gennaro, D'Urzo Domenico e Mesiano Domenico

 

Il questore lascia Reggio e denuncia «Inadeguate le leggi anticrimine» - Gazzetta di Reggio - 5 maggio 2008


Contatti telefonici in una delle agende di Brescia Pasquale, fra gli altri quello di Bellini Claudio, il sovrintendente.

 

Una busta recante il numero del fotografo Villirillo Giuseppe contenente un DVD con scritta "Festa del Crocifisso 2009" con 12 fotografie. DVD sequestrato a Brescia Pasquale. Fra le foto Delrio e il consigliere Olivo a Cutro

FOTO CON l'avvocato Claudio Bassi (consigliere comunale in carica di Reggio Emilia e difensore di Manfreda Francesco capo 78), on. Maurizio Gasparri, Filippi Fabio e Brescia Pasquale

Planimetria di Expo 2015 in possesso di Brescia Pasquale. Per quale motivo li aveva? La difficoltà di trovare questi elementi è dovuta al fatto che alla fine di Expo, la società si è sciolta e tutti i dirigenti hanno cambiato incarico e sono quasi irreperibili. Siamo riusciti a contattare i tecnici di Fiera Milano, ente a cui era stato commissionato Expo 2015 responsabili poi della progettazione. Da questo confronto è emerso che questi elaborati sono suddivisi in due tipi, definitivi e esecutivi. Quelli definitivi ad uso esclusivo dell’ufficio, di scambio fra ente Milano fiera ed Expo. Quelli esecutivi sono stati affidati alle due grandi ditte che si sono occupate di Expo. Una la piattaforma su cui sono nate e l’altra le infrastrutture. Una ditta si aggiudica la piattaforma, la seconda ditta le infrastrutture. A loro volta hanno dato centinaia di subappalti. Per l'occasione è stata creata una piattaforma come banca dati nella quale sono state inserite tutte le persone e i mezzi che hanno avuto accesso ai cantieri. Siamo riusciti ad accedere alla banca dati. Ma non è emerso nessun contatto diretto delle ditte di Brescia Pasquale. Non c’è stato nessun tipo di riscontro che Brescia abbia effettivamente lavorato. Rimane il dato che conosceva qualcuno che era in possesso di questa planimetria.

Progetti relativi al cantiere Sorbolo che non ho approfondito perché so che ne hanno parlato i miei colleghi. E alcune fatture degli Antichi Sapori che sono state sequestrate. Nulla di irregolare, ma per mettere in evidenza chi frequentava questo ristorante.

Fattura dell’11/12/11 cena di Natale organizzata dal PDL Bettamio, Filippi, Camurani e Pagliani – costo 25 euro, importo totale di 900 euro. Si suppone che ci fossero state 36 persone.

Fattura del 7/11/13 intestata a International Costruzioni è una delle ditte di Brescia Pasquale. Fattura di 1.027 euro credo fosse per una cena aziendale.

Fattura 30/7/10 di Ranieri Costruzioni SAS euro 1.200 euro. La ditta risulta essere conducibile a Ranieri Francesco, classe 72 al quale è stato dato il diniego di detenzione di armi in data 11/5/15

per la frequentazione di persone di dubbia moralità.

Fattura 24/9/11 Ameglio Costruzioni, di Ameglio Salvatore, cognato di Brescia.

Fattura 31/5/12 Deimos Costruzioni, che ha ottenuto il subappalto del centro commerciale "Le Vele" di Parma presso il quale Paolini Alfonso svolgeva atti di guardiania

Fattura 28/6/12 di ICOMAC di Macrì Francesco, genero di Bonifazio Domenico a cui vennero incendiati i 9 articolati. Macrì Francesco è lo stesso che viene riportato nel fax che le figlie di Bonifazio si inviano.

Fattura del 24/9/10 Fratelli Brugnano i fratelli sono di Cutro e risultano avere precedenti di polizia per reati di falsa fatturazione e Brignano Antonio anche per associazione a delinquere e riciclaggio.

Due fatture del 6/6/12 e 24/6/12 MIGA srl e un’altra 3/7/12 di Salvaguardia Ambientali, di Vrenna Giovanni "Gianni", cognato dell'assistente del capo di polizia di Stato Mesiano Domenico, nonchè A.D. della società di calcio Crotone F.C. Imprenditore crotonese implicato nelle operazioni Puma ed Eracles fatte dalla Questura di Crotone. Viene ricondotto alla cosca Vrenna dal pentito Bonaventura che lo ritiene vicino alla cosca. L’intenzione di Bonaventura di collaborare con la giustizia viene esternata la prima volta all’ispettore Strada. Vrenna Gianni è risultato indagato in due indagini della questura di Crotone, indagini condotte dall’ispettore Strada. Dal momento che frequenta Brescia, Paolini Alfonso è a conoscenza dei rapporti con Vrenna di cui gli ha parlato Bonaventura. Il nome di Vrenna Giovanni è messo in relazione con Lorusso Donato in contatto con Villirillo Romolo e Martino Alfonso entrambe le vicende non sono chiarissime. Le telefonate erano di tipo criptico. Durante un OCP nel marzo 2012 Lorusso Donato arriva alla stazione di Parma con uno zainetto. Si accorge di essere pedinato e dal momento che sale in macchina con Martino Alfonso che lo aspettava. Quando sale in macchina Lo Russo dice "andiamo via da qua perché la situazione non mi piace". Dopo l’incontro Lorusso scende dalla macchina e rimane lì. Alfonso si reca a Milano e dopo diversi solleciti di Lorusso ritorna. Quando ritorna non aveva più lo zainetto. Dieci giorni fa Lorusso Donato è stato tratto in arresto perché durante l’operazione ‘ndrangames è risultato avere contatti diretti con Grande Aracri Nicolino con il quale avevano la gestione dei videopoker.

La cosca Grande Aracri e le slot. Arresti e sequestri in tutta Italia - Reggio Report - 30 marzo 2017

Fattura del 15/6/10 - 22/6/10 - 28/9/10 - 5/10/11 - 4/11/11 - 24/11/11 - 30/5/12 - 16/6/12 emesse da Studio associato Gibertini Mambrioni

Fattura del 4/9/11 - 11/12/11 - 22/1/12 emesse dalla Devengas srl

Ho finito la parte che riguarda il materiale sequestrato a Brescia Pasquale in occasione di entrambe le perquisizioni.

Rimangono due note che riguardano dei cantieri nella zona di Milano, Sesto S. Siovanni con interessamento di Sarcone, Diletto Alfonso e Iaquinta Giuseppe e un’altra che riguarda le interrogazioni fatte da Mesiano Domenico nei confronti di Diletto Alfonso e Durzo Domenico. Tutte queste sono riconducibili all'attività delle elezioni politiche di Brescello del 2009.

CARUSO: ci fermiano cinque minuti

Riprendiamo.


appuntato Serafino Presta: il tema su alcuni cantieri individuati nella zona del milanese a cui si sono interessati Sarcone Nicolino, Paolini Alfonso, Diletto Alfonso e Iaquinta Giuseppe. In particolare è risultato che questi contatti telefonici ci sono stati e risalgono al mese di ottobre 2015.

In particolare si parte dal 6/10/11, infatti procedo in modo cronologico per farvi capire, tutte le telefonate di cui parlerò sono telefonate che vengono registrate sul telefonino di Alfonso Paolini che fa sempre da tramite fra il gruppo citato prima.


Il 6/10/11 Paolini Alfonso si trova con Diletto Alfonso e Sarcone Nicolino in provincia di Torino per vedere alcuni cantieri.Telefona a Iaquinta Giuseppe per chiedere conferma di un appuntamento che hanno a Milano. Iaquinta risponde che è fissato per martedì. Il martedì successivo è l’11/10/11.

Tutti questi fatti sono tra settembre e dicembre 2011.

Nel pomeriggio seguente il 7/10/11 Paolini Alfonso contatta Iaquinta Giuseppe per passargli Sarcone Nicolino e si accordono per vedersi domattina. L’8/10/11 al mattino, Paolini chiama Iaquinta. Paolini in quel peirodo è senza macchina e chiede ogni volta a qualcuno di andarlo a prendere. Lo chiede a Iaquinta. Paolini fornisce la certezza di essere in compagnia con Iaquinta e Sarcone in una telefonata fatta a Candelieri Salvatore che dice di porgere i saluti a Iaquinta e Sarcone, da questo abbiamo la conferma che sono insieme. Sarcone riferisce a Paolini di dire a Iaquinta che l’appuntamento per il giorno seguente è fissato per le 8 a Parma. Spesso nella prima telefonata sembrava che chi fosse a conoscenza dell’appuntamento fosse Iaquinta, in questa per esempio è Sarcone. Entrambi hanno contatti con qualcuno nella zona di Milano che gli fissa l’appuntamento. Paolini Alfonso fa da tramite due/tre volte fra Sarcone e Iaquinta. Iaquinta dice che quell’orario è troppo presto, perché ha un appuntamento con l’architetto che vuole portare con sé. Rimangono d’accordo che si trovano su quel tragitto. Una macchina con Paolini, Sarcone e Diletto e l’altra macchina con Iaquinta e l’architetto che non viene mai nominato.

La sera Sarcone si sente con Paolini per passarlo a prendere. La mattina dell’11/10/11 partiranno due autovetture separatamente, l’incontro avverrà presso il distributore sull’A1 dopo il casello di Casal Pusterlengo. Lungo il viaggio Paolini Alfonso fornisce i primi dati che permettono di individuare la località. Lungo il viaggio Paolini telefona all'ispettore Strada, perchè la moglie insegnava nella zona di Sesto S. Giovanni e gli chiede se conosce la zona di Via Tonale dove è situato un cantiere che loro vogliono acquistare. Il cantiere comprende circa 40 appartamenti, di cui 26 già venduti. Chiede informazioni dell’andamento immobiliare della zona. Il cantiere è vicino alla scuola Tonale nei pressi dell’area sotto sequestro che loro chiamano "ex Fack".

Ci sono poi le telefonate fra Sarcone e Diletto che somo ora sue due macchine diverse. Cercano il locale per andare a mangiare e hanno poi un altro appuntamento. In seguito avremo contezza di un altro appuntamento che hanno a Milano centro. Ma non riusciamo a identificare.

Il 12/10/11, il giorno seguente Iaquinta parla con Paolini. Iaquinta vuole tornare  a Milano per rivedere il cantiere, dell’esito riferiranno Diletto e Sarcone. Paolini comunica l’intenzione a Diletto Alfonso. Diletto risulta titubante, ma dopo averci riflettuto dice, "ma sì, fallo andare da solo poi ne parliamo". Organizzano una cena la sera successiva anche per lo scopo di parlare del viaggio di Iaquinta.
La stessa sera Iaquinta parla con Paolini al quale dice "secondo me è una fregatura".

Il 13/10/11 è caratterizzato dalle telefonate che Paolini Alfonso fa con tutti i vari invitati alla cena per definire orario e posto. Alla cena da come vediamo dalle telefonate, parteciperanno Paolini Alfonso, Diletto Alfonso, Brescia Pasquale, Sarcone Nicolino, Iaquinta Giuseppe, Muto Antonio cl 55, Caccia Emilio, Sarcone Carmine e i poliziotti Domenico Mesiano e Lamanna Pierluigi. Il pranzo è organizzato presso "Laghi di Tibbia". Dove ci sono stati altri appuntamenti.

Carenze igieniche, chiuso il ristorante Tibbia - Resto del Carlino - 22 ottobre 2011

Laghi Tibbia, parte una querela per diffamazione - Reggio online - 21 novembre 2011

C’è un incontro anche nel giugno 2011 dove Iaquinta Giuseppe si accorda con Paolini e Villirillo Romolo per incontrarsi per discutere del cosidetto affare BLINDO. In passato non sono state tenute in considerazione perchè quando si parla di Iaquinta Giuseppe non viene chiamato per nome e all'epoca la sua voce non era stata riconosciuta. Quindi nei brogliacci non era stato segnato il suo nome. Ora è stata riconosciuta, per questo ne sto parlando. Ci sono quindi una decina di telefonate non tascritte. Questi elementi non erano emersi in precedenza.

CARUSO: ne disponiamo la trascrizione a seguito di questa indagine di riscontro.

appuntato Serafino Presta: al pranzo partecipano tutte le persone elencate, solo una persona sembra che Sarcone non voglia sia presente: Blasco Gaetano, non sappiamo il motivo. Spesso a questi eventi non vogliono farlo partecipare. Non sappiamo perchè.

PM Ronchi: questo accade quando sono presenti membri delle istituzioni, i poliziotti...?

appuntato Serafino Presta: Ah, non ci avevo fatto caso, effettivamente in questo caso c'era sia Mesiano che Lamanna Pierluigi e nell'altro incontro di cui parlerò c'era il generale Conforti. Era un collegamento che non avevo fatto.

Alle 10.14 Iaquinta Giuseppe riferisce a Paolini che l'architetto sta insistendo per contattare il tecnico nominato dalla controparte a Milano, senza avere risposta da nessuno e quindi chiede a Paolini di riferire a Diletto di effettuare lui una chiamata per contattare qualcuno. E infatti Paolini telefona a Diletto e Diletto dice che farà la chiamata. Nel pomeriggio Paolini dice a Iaquinta di essere con Toto Muto (Antonio Muto cl. 55) in ufficio di Sarcone Nicolino. Paolini e Muto scherzano con Iaquinta dicendo che hanno saputo che Iaquinta non vuole più prendere parte alla cena perchè ha paura di farsi vedere con loro. Lo prendono in giro. Questa circostanza del fatto che lo prendono in giro non è la prima volta. Iaquinta temeva davvero questa cosa, specialmente quando uscivano articoli di giornale che lo riguardavano. Salvo poi parlarne in modo serie, non direttamente con Iaquinta Giuseppe, ma fra di loro.

Parlano ancora del cantiere e Iaquinta riferisce a Sarcone dei suoi problemi per contattare la controparte di Milano. Sarcone, Paolini e Muto decidono di andarlo a trovare nel cantiere di Quattro Castella dove si trovava Iaquinta, ma non lo trovano.
Diletto Alfonso trova una telefonata fatta in precedenza da Paolini dove non aveva risposto. Paolini gli dice che lo avevano cercato perché Iaquinta non riesce a contattare quelli di Milano. Diletto risponde “ma Sarcone sa qualcosa di questa cosa?”, Paolini ”Sì lo sa”. E Paolini gli passa Sarcone.

Paolini "... stasera ne parliamo.. passa di qua da Nicola"

Diletto "alle 6.30 ho appuntamento a Parma alle 7.30 sono la'"

Paolini "sai dove devi venire?"

Diletto Alle 7.30 all'ufficio di Nicola, dov'è il ristorante?"

Paolini "E non lo so, difficilmente.... ti diamo la via"

Diletto "Neanche tu lo sai dov'è?"

Paolini "Sì noi lo sappiamo dov'è il cugino di Nicola, da Falbo"

Diletto "mi ha chiamato il pazzo, ma lui sa qualcosa?"

Il pazzo è riferito a Sarcone Nicolino

Paolini "eh come non sa qualcosa, toh te lo passo?" e gli passa Sarcone Nicolino

Da una telefonata fra Paolini e Iaquinta riusciamo ad individuare con certezza il cantiere. Cioè chi è la controparte, Vona Francesco, titolare della Vona Impianti, ma aveva diverse società. Vona ha dato disposizione al suo tecnico di non fornire nessuna documentazione a Diletto, Sarcone e IAquinta o all'architetto. Perchè gli accordi erano solo verbali. Una delle sedi della ditta del gruppo Tonale era proprio a S. San Giovanni. Quest’ultimo indirizzo coincide con l’indirizzo dato da Paolini all'ispettore Strada il giorno del primo appuntamento.
Via Tonale, l’area cerchiata in rosso è la Ex Falk. In Via Tonale c’è una struttura che è la forma dell’asilo nido. Corrisponde alla descrizione fatta da Paolini Alfonso. L’immagine mostrata è antecedente alla costruzione del fabbricato, due unità immobiliari. Si nota una impalcatura con un telo di protezione. Immagine successiva, i fabbricati sono stati ristrutturati. L’intervento è stato fatto, ma è una foto recente del 2017. Abbiamo richiesto all’ufficio tecnico del Comune la documentazione. Ce la devono spedire per posta perché è voluminosa e non è ancora arrivata. Queste sono immagini dove si vede l’asilo e il condominio ristrutturato. Due palazzine in via Tonale 36/38. La grandezza del fabbricato fa capire che è compatibile con i 40 appartamenti citati da Paolini Alfonso.

C’è la sede del gruppo Vona Impianti, la ditta del titolare, Vona Francesco. Vona, di origini crotonese, dall’accertamento è emerso che il 15/4/2007 la sottosezione della Polizia Stradale di Milano Ovest deferiva Vona per essersi rifiutato di sottoporsi all'etilometro e per falsa intestazione, intervenuti per i rilievi di un sinistro stradale in cui era rimasta coinvolta una Lamborghini condotta proprio da Vona Francesco, chiedeva a quest'ultimo di sottoporsi all'accertamento etilometrico. Vona si rifiutata, asserendo di non essere stato lui alla guida dell'autovettura, ma di averlo detto in precedenza solo per "salvare" suo cugino Pugliese Giovanni dal ritiro della patente. Proprio la provenienza d'origine di entrambi i soggetti fanno ritenere probabile la vicinanza a soggetti in contatto diretto con Diletto e Sarcone. Sia Vona che Pugliese Giovanni, da informazioni assunte da questo Ufficio, non sembrerebbero però essere in contatto con elementi legali alla criminalità organizzata calabrese.

Gli accertamenti li abbiamo fatti anche per escludere questa cosa. Si è appreso inoltre che in data 24/9/12, uno anno dopo i fatti narrati, Vona in qualità di titolare della ditta "immobiliare Totale Srl" e responsabile del cantiere sito in via Tonale, denunciava presso la stazione Carabinieri di Sesto S. Giovanni, il furto di cavi elettrici dell'impianto del cantiere e della gru. Tale circostanza consente di ipotizzare che la gestione del cantiere non sia poi passata ai sodali Sarcone Nicolino, Diletto Alfonso, Paolini Alfonso e Iaquinta Giuseppe.

Dimostra soltanto l’intenzione di Iaquinta di partecipare insieme a Diletto, Sarcone Nicolino, ma non l’effettiva presenza sul cantiere.

La mattina del 14/10/11 Paolini telefona a Strada riferendo della cena precedente riferendo che come al solito Mesiano si è ubriacato.

Alle 13.26 Sarcone riferisce a Paolini che l’ha chiamato Diletto che avrebbe detto in merito alla gestione che "se la vede lui", perché Iaquinta continuava ad avere dei problemi. Paolini fa da tramite con Diletto e lo avvisa e a sua volta avvisa Iaquinta Giuseppe.

CARUSO: ora qui si può sintetizzare, sono insieme per questo affare.

PM Ronchi: hanno fatto la ricerca perché ne ha parlato Giglio. Sono riscontri.

appuntato Presta: Faceva riferimento a circa 150 appartamenti... In una telefonata del 14/10/11 Diletto parla dal telefono di Paolini con Iaquinta Giuseppe: "martedì andiamo di nuovo a parlare a Milano e poi andremo anche in centro a vedere l’altro lavoro" (l’appuntamento di cui non abbiamo contezza dopo il pranzo)  il che fa aumentare il numero di appartamenti per arrivare compatibilmente a quello riferito da Giglio.

L’appuntamento è fissato per Parma per proseguire poi a Milano.

Il 18/10/11 si trovano, Iaquinta arriva in ritardo perché fermato dalla Finanza. Non sappiamo se sia una notizia vera, non abbiamo trovato riscontro, forse una scusa inventata. Si portano poi a Parma dove si incontrano con Diletto Alfonso per poi proseguire.

Non si hanno ulteriori contatti utili fino alle 15.22, quando Paolini contatta Gattuso Franco, padre del noto calciatore Gattuso Gennaro, campione del mondo insieme a Iaquinta Vincenzo, figlio di Giuseppe. Paolini gli dice di trovarsi a Milano insieme a Iaquinta per trovare dei lavori perchè a Reggio Emilia la situazione non è più rosea come un tempo (facendo riferimento ai cutresi) Gattuso dice "perché non tornate in Calabria?" Paolini gli fa capire che anche lì è la stessa cosa. Iaquinta Giuseppe e Gattuso Franco (imprenditore in svariati campi) sono amici perché entrambi i figli sono stati calciatori. Gattuso propone una partita di arance a Paolini, "ho delle arance, c'è qualcuno interessato all'acquisto delle arance"?. Paolini però sembra essere più interessato al reperimento di due biglietti per la partita Milan-Barcellona per un suo amico a cui non può dire di no (Diletto Alfonso). Confema che a Milano si sono recati Sarcone, Diletto, Paolini e Iaquinta. Dell'affare a Milano non abbiamo contezza di come finisce.

Cena del 27/10/11 organizzata per l’arrivo dell’ispettore Strada, Brescia Pasquale, Muto Antonio, Iaquinta.

Brescia prende in giro Iaquinta per la frequentazione che ha. Brescia dice a Iaquinta “l’hai fatta quell’mbasciata” Iaquinta risentito dice “sì sì voi scherzate sempre con questa cosa” gli dice di parlare chiaro al telefono che qualcuno potrebbe capire chissà che cosa.
Brescia rincara la dose e gli dice "quando mi porti i 100mila euro" e Iaquinta dice di continuare così ma di non lamentarsi se poi lo arrestano. Brescia dice che Iaquinta è un personaggio a rischio perchè già noto alle forze dell’ordine perché sanno tutto su Paolini e Iaquinta perché "vanno in giro con personaggi all’avanguardia". Brescia aggiunge che sia Iaquinta sia Paolini sono stati fotografati al casello di Parma riferendosi a quell’incontro avvenuto il 18/10/11 quando hanno incontrato Paolini e Diletto e Sarcone.

Paolini, parlando con Iaquinta, riporta le parole dell’ispettore che assiste alla scena. Paolini riferisce che Franco Strada, il compare Franco, "ha preso l'amico tuo Gambino". Il succo è che lo prendono in giro come se Strada dicesse abbiamo arrestato un altro tuo amico. Iaquinta dice di non scherzare. “Ma secondo te quelli che ascoltano il telefono sono stupidi se pensano che queste sono cose che non possono legare la ‘ndrangheta sulla base di queste conversazioni”. Noi le leghiamo per le frequentazioni che effettivamente abbiamo riscontrato.

Rimane l’altra nota.

Avviene contemporaneamente ai fatti di cui ho parlato adesso. Le telefonate si incrociano con queste di cui ho parlato.

Riguarda riscontri che ci è stato chiesto di fare circa le interrogazioni fatte da Mesiano sul conto di Diletto Alfonso e Durzo Domenico. Riteniamo che quella di Durzo Domenico non sia stata fatta su richiesta diretta, ma su iniziativa di Mesiano e poi l’esito è seguito per la discussione nell’interesse del sodalizio dell’argomento di cui si parlerà. L’accesso alla banca dati per questioni non di servizio non è consentito.


PM Ronchi: la sintetizzi questa

appuntato Presta: questa è un po’ più complicata da spiegare.

Per quella di Diletto è più semplice per quella di D'Urzo più complicata.

La interrogazione su Diletto è avvenute in data 9/9/11 quelle di D'Urzo sono del 30/9/11.
Su Diletto qualcosa era già emerso durante l'indagine fatta a Fiorenzuola D'Arda, ma grazie al nuovo ascolto, è stato possibile capire meglio il contesto nel quale Mesiano ha eseguito l'interrogazione e che sono collegate fra oro.

I contatti fra Diletto e Paolini non erano mai avvenuti per telefono prima di allora: o di persona o per tramite di Sarcone Nicolino.

Le prime telefonate che avvengono fra Diletto e Paolini, Diletto non riconosce il suo interlocutore nonostante si presenti con nome, cognome e soprannome. Diletto se lo fa ripetere più di una volta. Paolini gli ricorda un appuntamento avuto qualche giorno prima con Sarcone.

Il motivo dell’avvicinamento di Diletto sono per i problemi legati alla candidatura della figlia a Brescello 2009. Diletto subisce diversi attacchi di natura mediatica attraverso articoli di giornali. Catia Silva viene ritenuta colei che aveva fatto uscire questi articoli. La Silva era nella stessa lista e la Silva si era opposta alla candidatura della figlia. Catia Silva si opponeva a questa cosa. Per questi fatti c’è il processo nei confronti di Diletto, Grande Aracri Salvatore, Rondinelli Carmine, Rondinelli Girolamo e Frijio Salvatore. E’ finito ora il primo grado.

PM Ronchi: depositiamo il dispositivo.

appuntato Presta: Per arginare questo problema derivante da Silva, Diletto, tramite Sarcone, si rivolge a Paolini perché in stretto contatto con Durzo che è in grado di mettere in contatto Diletto con due personaggi: on. Alessandri della lega nord e il generale Bruno Conforti, comandante provinciale di Ravenna. Diletto e Sarcone chiederanno a D'Urzo per organizzare un incontro con Alessandri per via del suo ruolo di vertice nel partito di Silva. Questo incontro non è mai avvenuto. Desistono dal chiedere appuntamenti a D’Urzo per l’esito del pranzo avvenuto con il generale Conforti organizzato per lo stesso motivo. C’è stato un raffreddamento dei rapporti.

CARUSO: vincere l’opposizione della Silva alla candidatura della figlia?

appuntato Presta: Siamo lontani da quello, siamo nel 2011, i postumi della vicenda. Ci sono articoli di giornale che escono che colpiscono Diletto e per cui dice adesso dobbiamo intervenire in un altro modo, dobbiamo parlare con Alessandri e pare con il generale.

CARUSO: per placare questa campagna mediatica

appuntato Presta: Esatto.

PM Ronchi: la problematica che riguarda Diletto la condivide con chi?

appuntato Presta: Con Sarcone Nicolinio, Paolini, D’Urzo Domenico, Mesiano e Brescia Pasquale.

PM Ronchi: in quel processo (ndr: di Catia Silva) si parla di intidimazioni del 2009. Qui siamo nel 2011.

appuntato Presta: Le ultime telefonate a cui si fa riferimento a questi riferimenti sono nel dicembre 2011. Torno all’8 settembre giorno del compleanno di Mesiano. Quella sera è organizzata una cena, credo a casa di Mesiano. Il giorno che precede l'interrogazione di Mesiano su Diletto Alfonso. C’è anche Paolini Alfonso, la mattina lo chiama per fargli gli auguri e gli chiede l’orario per la cena. Gli dice, "ma tu sei in questura, perché ti devo chiedere delle cose". Emerge che devono andare presso il negozio di alimentari dei genitori dell’assistente capo Angelo della squadra mobile di Reggio Emilia. Subito dopo l’incontro Paolini telefona a D’Urzo per chiedergli se è ancora in contatto con il legista Alessandri. Lui dice di sì che si sentono regolarmente. A pranzo Paolini si trova presso il ristorante a Reggio Emilia con Diletto e Sarcone Nicolino. Telefona a D’Urzo e dice "sono con il compare Nicolino ti vogliamo presentare un amico nostro, ci raggiungi?" Il giorno seguente Domenico Mesiano esegue l’interrogazione sul conto di Diletto. Una serie di conversazioni fra Mesiano, Paolini e Diletto chiariscono il motivo della richiesta. Paolini spiega a Sarcone che sta cercando di chiamare D’Urzo senza ricevere risposta e Sarcone chiede due cose: la prima riguarda la ricerca di D’Urzo per via dell’imminente arrivo del generale Conforti con il quale ci sarà un pranzo quel giorno. La seconda sposta l’attenzione sull’altro Domenico, D’Urzo. Dal quale stanno attendendo risposta a una cosa richiesta prima. Sarcone dice seccato che si riferisce a Frunzo e alla data del 20 entro il quale devono avere la risposta, per l’informazione richiesta da Mesiano. Paolini dice a Sarcone lo chiamo subito e infatti telefona a Mesiano Domenico. "L’hai vista quella cosa", "sì, ma cose negative". Vengono messi in allarme. Nelle successive telefonate chiederanno di incontrarsi di persona. Per impegni di Mesiano l’incontro viene rinviato a qualche giorno più tardi.

Il 13/9/11 avviene il pranzo con il generale Conforti. D’Urzo si rende irreperibile motivo per il quale Paolini lo contatta con il numero di Conforti. Si danno del tu, e si capisce che si conoscevano già. "Se non c’è Mimmo il pranzo lo facciamo lo stesso. Ci troviamo agli Antichi Sapori di Brescia". Il generale dice di sì, ma non ricorda come arrivarci. Lo attendono all’uscita del casello dell’autostrada. Giunti al ristorante succede un evento che li convince a cambiare posto, per la presenza di Blasco Gaetano da cui Diletto Alfonso non vuole farsi vedere. Blasco vede la manovra e chiama Paolini, dicendo che ha visto che hanno cambiato direzione. "Perché avendo il tavolo prenotato ve ne siete andati?" Paolini trova una scusa e se ne vanno. La presenza di Blasco non è utile quando è presente un rappresentante delle forze di Polizia. Si recano in un altro ristorante dove si reca poi anche Brescia Pasquale.

La sera del 14 settembre Domenico Mesiano riferisce a Paolini di farsi vedere per riferirgli di quelle cose, riferendosi all’incontro fatto al negozio di Gennaccaro. Il contatto avviene di persona nel pomeriggio del 15 settembre perché ci sono telefonate fra Mesiano e Paolini dove si evince. Noi riteniamo che Mesiano comunichi l’esito a Paolini dell’accertamento sul conto di Diletto Alfonso.

Il 16/9/11 c’è un funerale a Suzzara di Arcuri Domenico cl. 55 detto “il lupo”. Al funerale partecipa Paolini. Essendo Suzzara nella bassa reggiana, Paolini chiede a Sarcone se Diletto sarà presente perché gli deve dire alcune cose. Questa è successiva all’incontro con Mesiano. Sarcone dice "vai che lo trovi".

L’incontro anche se non avvenuto al funerale avviene il 22/9/11 perché quel giorno è il giorno in cui per la prima volta Paolini telefona direttamente a Diletto. Il motivo è che Sarcone è in Germania. Paolini per parlare con Diletto è costretto a telefonargli. Diletto lì non lo riconosce e Paolini gli dice, sono quello con cui siamo andati a pranzo l’altro giorno. Prima non avevano avuto diretti per telefono. Si conoscevano ma non a tal punto dal riconoscerlo subito al telefono.

Paolini dice "dove sei che ti devo parlare". Si accordono per vedersi nell’ufficio di Sarcone Nicolino. Cosa succede? Paolini chiede contezza su come è andato a finire quel discorso la… Diletto non risponde. Si riferisce allo stesso fatto a cui si riferiva Sarcone, "entro il 20 dobbiamo sapere questa cosa". La data del 20 è inesatta, la data è il 22 di settembre perché era prevista l’udienza per la misura di prevenzione cautelare nei confronti di Diletto.

Il 23/9/11 Brescia che si trova a Medjugorie, telefona a Paolini per chiedergli come è andata a finire la storia di "quell’amico la’, di quello che si chiama come te". Anche Brescia conosceva questo episodio. Se ne è parlato forse al pranzo del generale Conforti. Questo avvenimento interessava anche gli altri che facevano parte secondo la nostra ricostruzione del sodalizio.

Il 29/9/11 come nel caso dell’interrogazione per Diletto, Paolini contatta Mesiano per chiedere un appuntamento di persona.

Il 30/9/11 Mesiano effettua l’interrogazione due volte sul nome di D’Urzo Domenico. Il motivo di accesso permette di far una interrogazione di sintesi: può vedere solo i precedenti. E’ stato riscontrato tramite il tabulato fornito dal ministero degli interni. Esce l’elenco di due nominativi, cambia solo il giorno di nascita. Uno del 27 uno del 31 luglio. Non sapendo chi dei due è, clicca su entrambi. Da entrambi non riesce a visualizzare grandi cose se non un vecchio procedimento penale finito con l’assoluzione del 2008, partito il 2003. Questa è l’informazione che Mesiano apprende.

La mattina del 7/10/11 Paolini sollecita l’incontro con l'onorevole Alessandri per un nuovo articolo uscito sulla stampa. L’articolo risulta essere

 

Meneghetti: «La ’ndrangheta ha il cuore pulsante a Reggio» - Gazzetta di Reggio - 5 ottobre 2011

Nell’articolo si parla della presenza di Grande Aracri nella zona di Brescello. Zona che riteniamo di influenza di Diletto Alfonso. Diletto si sente toccato in prima persona perchè parla di una manifestazione fatta a Brescello in seguito a tutti gli altri episodi avvenuti in precedenza.

La sera del 13/10/11 viene organizzata la cena presso i Laghi di Tibbia in merito all’affare di Milano di Iaquinta di cui ho parlato. C’è anche la presenza di Lamanna Pierluigi (in servizio alle volanti a Reggio Emilia, non ha legami con i Lamanna) e Mesiano Domenico. Durante la cena riteniamo che si sia fatto riferimento al pranzo con il generale Conforti e quindi anche alle interrogazioni. Si è parlato del problema nato con D’Urzo. Mesiano aveva interrogato la banca dati, c’era stato l’incontro con Paolini, quindi praticamente noi arriveremo a una conclusione.

Diletto torna sull’argomento Alessandri parlando con Paoli  "questo senatore della lega nord vi ha chiamato, no perché con queste cazzo di votazioni di Brescello mi sono incasinato quando ho fatto la lista di mia figlia mi sono incasinato la vita".

Il 29/10/11 avviene la telefonata fra Paolini Alfonso e Mesiano. Mesiano Domenico, appassionato di caccia, dice a Paolini, riferisce di aver parlato con qualcuno di quel discorso, "Sì, ma te l’ho già detto…" dalle successive telefonate capiamo che si riferiscono alla stessa cosa di cui parla D’Urzo.

I rapporti fra Paolini e D’urzo si raffreddano, da quel famoso pranzo.

Il 30/11/11 D’Urzo prospetta a Paolini un problema nato col generale Conforti. "Ti ricordi la telefonata fatta sabato?" Paolini dice di sì. D’Urzo afferma di aver parlato con tale IANS titolare di una riserva di caccia che da più di un mese non gli rispondeva al telefono e allo stesso modo non è riuscito a parlare con Mesiano da tanto tempo. Tale Ians avrebbe detto di non voler avere più niente a che fare con D’Urzo perché il generale Conforti gli ha detto di stare alla larga e di non farlo più venire nella sua riserva. D’Urzo lo riferisce a Paolini. Paolini non sembra sopreso perché prima che D’Urzo finisce il discorso afferma “ma questo è scemo”. Dal tono si capisce che Paolini è già a conoscenza. Le telefonate con Mesiano sono antecedenti, le cene sono antecedenti. Paolini sa già, ma fa finta di niente. E D’Urzo abbina il fatto che Mesiano come il titolare della riserva non rispondono al telefono. Paolini mente dicendo che anche lui è da un po’ che non lo sente.

3/12/11 D’Urzo telefona a Paolini e parla ancora di Conforti. Si capisce che si riferisce al pranzo del 13/9 perché Conforti avrebbe parlato male di D’Urzo per via delle frequentazioni, cioè Sarcone, Diletto, Brescia e Paolini. Diletto e Sarcone o per qualcosa che gli hanno chiesto o per informazioni aggiunte dal generale, sono emerse come persone già colpite di provvedimenti di natura per legami alla criminalità. Ecco perché Conforti dice al titolare di non avere più contatti. Paolini giustifica invece il loro atteggiamento avuto nei confronti del generale. Per l’assenza di D’Urzo si sono attivati in tutti i modi per mettere a proprio agio il generale che era in compagnia della moglie e della figlia.

CARUSO: si evince che era tutto organizzato per ottenere qualcosa dal generale?

app. Presta: Sì, chiedono una saletta riservata perché volevano chiedere una cosa al generale. La problematica per cui si attivavano era Diletto Alfonso

CARUSO: il generale non lo sapeva?

app. Presta: Evidentemente no.

Paolini dice a D’Urzo: "noi ci siamo attivati, lo abbiamo messo a suo agio, gli abbiamo fatto scegliere il vino. Il conto di 520 euro (compreso le quote della moglie e della figlia) le ha pagate tutte Diletto Alfonso. Il generale Bruno Conforti si è trattenuto dopo il pranzo nonostante il generale avesse altri impegni dopo. Ha fumato anche 10 sigarette, quindi non si è trovato male con noi". Quindi pensiamo che le informazioni le abbia ricevute dopo l’incontro. Dice anche che "si sono attivati per trovare una casa alla figlia del generale che frequentava la Bocconi. Abbiamo contattato l’autista di Emilio Fede (un contatto di Diletto o di Sarcone) il quale ha la madre che abita nei pressi della Bocconi e che era disponibile ad ospitarla". Paolini dice "se si fosse trovato male ci avrebbe chiesto una cosa del genere? Durante il pranzo". Abbiamo accertato che la figlia del generale si è iscritta alla Bocconi. Abbiamo l’attestato di  frequenza. Paolini aggiunge che anche Brescia Pasquale che è arrivato lì si è offerto di fornire la casa di sua figlia che frequentava la stessa università. Per dire noi siamo stati attenti affinchè stesse bene il generale. Non è dipeso da noi il fatto che poi si sia lamentato. Fa riferimento al fatto di aver parlato di questo con Mesiano Domenico. La discussione nata dagli incontri precedenti fa capire che si sia parlato di questo argomento. Per capire perché il generale era arrivato a determinate conclusioni.

 

CARUSO: ne abbiamo parlato del generale?

PM Ronchi: in modo generico il maresciallo Calì nel giugno del 2016.

Udienza 8 giugno 2016

app. Presta: perché non volevano far partecipare Blasco al pranzo. Calì ha parlato di questo elemento.

CARUSO: Conforti cosa poteva fare? Avete ritenuto di non sentire il generale?

PM Ronchi: aehm... non è stato sentito!

CARUSO: ma c’è un motivo per non sentirlo?

app. Presta: All’epoca non sapevamo il grado di coinvolgimento, adesso siamo in grado di dire che lui probabilmente li incontra senza sapere chi erano le persone. Ora non si faceva più a tempo….

CONTROESAME DELL’APPUNTATO SERAFINO PRESTA

AVVOCATO MANCINO per la difsa DI BRESCIA PASQUALE

AVV: duro procedere dopo 4 ore di deposizione. Ci proviamo. Sono Mancino per la posizione di Brescia. Le chiedevo: ha partecipato a quale dei sequestri?

app. Presta: A nessuno

AVV: quale compagnia?

app. Presta: all’epoca presso Fiorenzuola D’Arda

AVV: ha fatto vedere articoli di giornale… la metodologia che ha usato per fare queste note. Di tutto il materiale sequestrato lei ha fatto una sorta di selezione in base a quelle più importanti. Quanta documentazione le è arrivata? C’erano tanti articoli…

app. Presta: Noi abbiamo proceduto ad esaminare il materiale che si trova sotto sequestro. Abbiamo riguardato tutto il materiale, oltre al lavoro fatto in un primo momento, abbiamo riguardato di nuovo tutto anche alla vista delle dichiarazioni di Giglio, perché le dichiarazioni le ha fornite dopo. Emergevano cose nuove. Abbiamo cercato alcuni riscontri. Nel fare questo abbiamo trovato anche tutte le cose di cui ho parlato. Erano 7/8 agende, progetti di Expo (tenga presente che non abbiamo sequestrato tutto quello che era in caso, le cose che in quel momento gli operatori hanno ritenuto utili al fine delle indagini). Gli articoli che c’erano li ho elencati tutti. Su Iaquinta Giuseppe, i fratelli Sarcone…

AVV: c’erano molti giornali? Brescia Pasquale è un raccoglitore di giornali...

app. Presta: Mi sono attenuto a quelli che sono stati sequestrati. 4/5 giornali

AVV: partiamo dalla foto con Arabia Salvatore, è a conoscenza che ci sia un’ulteriore foto di questo Arabia e altri soggetti?

app. Presta:So che ci sono altre foto, le ho viste, posso farle vedere.

AVV: gliela indico vediamo se la possiamo trovare. Brescia insieme ad Arabia e altri… una foto in cui ci sono i genitori di Brescia e i genitori di Arabia.

app. Presta: Le faccio vedere le foto: Brescia e Silipo Antonio stesso giubbotto stesso sfondo con Arabia.

(ndr vedere a inizio pagina) Presta mostra un’altra foto.

AVV: mi riferivo a questa. Ha parlato di Ditinco sposato con la nipote di Arabia. Quando si sono sposati?

app. Presta: Non lo so

AVV: sa dov’era il bar… dove lavorava Debora Costa?

app. Presta: Il Bar si chiamava Cappa/Cuba una cosa del genere, non so dove sia ubicato

AVV: Ha fatto un copioso elenco di persone che ha ritrovato nel cellulare, le faccio alcuni nomi, se ha dei riscontri di contatti effettivi, telefonici, ecc.

app. Presta: Di alcuni sì, non di tutti

AVV: Roberto Fotino

app. Presta: Un avvocato, contatti per l’affare di La spezia, la mattina che è stato arrestato Brescia, la moglie chiama l’avvocato che però non poteva assisterlo

AVV: sa in relazione alla Delengas  che ruolo aveva Gennaro Rotella?

app. Presta: Titolare della Delengas ne ho parlato anche prima

AVV: ha parlato del professor Sestito, dove svolgeva le sue funzioni?

app. Presta: Non me ne sono occupato, lo ha citato Calì durante l’indagine perché era un contatto emerso nel capitolo denominato "le quinteressenze di Grande Aracri nell’ambito ospedaliero". Tramite il passa parola fra medici fra cui Sestito è arrivato all’orecchio di Grande Aracri che i CC volevano accessoriare la stanza al policlinico Gemelli. Grande Aracri Nicolino quel giorno si incontra con Villirillo Romolo.

AVV: Sestito lavorava al Gemelli?

app. Presta: Non so se faceva servizio lì o se era lì solo per Grande Aracri Nicolino

AVV: I rapporti con Falsetti Rosario?

app. Presta: Aveva contatti con Paolini Alfonso…, aveva il numero di telefono di Brescia

AVV: Giuseppe Minorca

app. Presta: Non ci sono contatti telefonici con Brescia

AVV: Salvatore Candelieri in Germania, ha riportato condanne?

app. Presta: Non mi risulta. I controlli non li ho fatti io direttamente. Se avesse condanne di questo tipo lo avremmo detto

AVV: Avete appurato il fatto che la prima parte del preventivo è riportata pari pari nella fattura emessa?

app. Presta: C’erano i contatti con una ditta di S. Felice per false fatturazioni. Abbiamo riscontrato questa cosa. Preventivo scritto a mano, bonifico di Gennaro Rotella che fa tornare questi soldi indietro.

AVV: ha parlato di un articolo di Rubertelli

app. Presta: Per cercare informazioni su Casali Ivaldo nel cercarlo è uscito come una delle prime l’intervento on-line del 26 gennaio.

AVV: un articolo del 26 gennaio l’ha messa in relazione con la lettera di Brescia, Brescia non poteva averla vista perché era in carcere

app. Presta: Casari fa parte di una corrente politica uguale a quella di Brescia, si conoscevano, facevano parte della stessa sede di partito di Cavriago. Era responsabile della sede del PDL di Cavriago. Un’idea me la sono fatta… la coincidenza della lettera che non può accedere a internet e di Casali che aveva già fatto articoli a favore delle ditte cutresi….

AVV: la Rubertelli fa l’articolo dopo la lettera di Brescia?

app. Presta: Una tesi portata avanti dai politici sfruttando la… Non abbiamo prova dove possiamo affermare che Cinzia Rubertelli e Casali abbiano fatto quella cosa d’accordo con Brescia Pasquale.

AVV: Villirillo Gigetto?

app. Presta: Aveva una ditta di ceramica. E’ emerso dei rapporti fra Frijio Giuliano e Brescia. Villirillo Luigi è parente di Villirillo Romolo

AVV: che lavoro faceva Gigetto Villirillo?

app. Presta: Nell’area edile

AVV: sa se nella zona del trevigiano Brescia avesse preso una casa in affitto o volesse trasferirsi?

app. Presta: Avevo il sospetto perché in quel periodo andava a guardare altre case e aveva appuntamenti per acquistare immobili. Ho pensato che cercasse immobili per far andare gli operai durante il cantiere.

AVV: Di Frijio Gino oltre all’aspetto dei voti, che lavoro faceva, che rapporti poteva aver avuto con Brescia?

app. Presta: Non ne sono a conoscenza, se ci sono stati sono stati antecedenti alle intercettazioni. Si sono sentiti per distribuire il materiale durante la campagna elettorale.

AVV: con l’ispettore Agatino Catalano che rapporti aveva Brescia?

app. Presta: Aveva diversi contatti con le forze dell’ordine, molti della questura perché Brescia ha eseguito diversi lavori in questura.

AVV: le risulta dei lavori nell’abitazione del questore di Reggio?

app. Presta: Sì. Catalano era in contatto con Paolini perché Catalano con la moglie era titolare di una ditta edile. Erano sempre in contatto per alcuni cantieri in comune.

AVV: di Lentini Paolo ha detto che non è quello comunemente detto “pistola”. Che rapporti aveva con Lentini?

app. Presta: Non abbiamo appurato. Su questo argomento sarà più preciso il maresciallo D’Agostino.

AVV: la Musa Marmi, cosa è stato sequestrato, una cartella?

app. Presta: Dei listini di marmi e altra documentazione di cui ho parlato prima

AVV: sa la Musa dov’era ubicata?

app. Presta: Dovrei guardare le misure camerali

AVV: riconducibile a Grande Aracri Francesco, Salvatore e Paolo. Non mi sa dire se è stata rilevata da qualcun altro?

app. Presta: So che poi parte di queste quote sono state cedute, ci sono stati diversi passaggi.

AVV: fatture fra Musa e Brescia?

app. Presta: Mi sono limitato al materiale sequestrato.

AVV: per quanto riguarda la lettera del commissariato di Trani è stata sequestrata la lettera che perveniva da Trani?

app. Presta: Esatto

AVV: che cosa diceva? C’era una risposta?

app. Presta: Una risposta fatta dalla questura di Cavriago. Dove risulta che non c’è alcun procedimento presso il tribunale di Trani nei confronti di Brescia.

AVV: la leggerò. C’è quel fax di Franco Macrì. Non è stato sequestrato?

app. Presta: Non da noi.

AVV: Macrì e il Francesco che qui è indagato?

app. Presta: Non credo

AVV: ha chiarito che i riferimento a Brescia è riferito alla città

app. Presta: 

AVV: riscontri con Villirillo Giuseppe, ci sono riscontri di Brescia, lavori, qualcosa che li mette in contatti oltre alla rubrica telefonica?

app. Presta: No. Quei numeri di telefono li evidenziamo per capire se il numero di telefono lo mettiamo nel filtro di ricerca nel programma di intercettazione che ci fa capire se si è sentito e con chi.

AVV: l’organizzazione di questo pranzo dove avrebbe partecipato il colonnello Conforti. Dice che Brescia partecipa, ci può ridire come fa a dirlo? Paolini chiama Brescia per avere una saletta. Sa se chiama prima un altro ristorante per prenotare l’appuntamento?

app. Presta: Forse c’era l’intenzione di andare da un’altra parte ma poi decidono di andare da Brescia.

AVV: ecco ci dica questo

app. Presta: non posso escluderlo

AVV: telefona a Brescia. Dov’era?

app. Presta: A fare delle cure a Monticelli

AVV: Brescia direbbe vedo se vi riesco a raggiungere

app. Presta: Esatto nella prima telefonata dice così. Successivamente data la presenza di Blasco, Paolini lo comunica a Brescia dicendo che sarebbero andati da un’altra parte. Dicono del ristorante nella telefonata successiva.

AVV: si conoscevano con il generale?

app. Presta: Sì. Il generale conosce il ristorante.

AVV: forse lo conosce perché ci andava a mangiare. C’è un OCP dove si evince che Brescia sia arrivato?

app. Presta: Lui dice 5 minuti e sono lì

AVV: Calì dice che non c’è andato

app. Presta: C’è andato perché Brescia ha fornito la disponibilità della sua casa al generale

AVV: ha sentito la telefonata che avviene 3 mesi dopo l’asserito pranzo?

app. Presta: Telefonata del 3/12. E’ passato un mese dall’ultimo contatto avvenuto fra D’Urzo e Ians. L’argomento trattato con Ians era lo stesso trattato con Mesiano Domenico.

AVV: lei dice appena dopo la madre dell’autista di Emilio Fede..

app. Presta: Anche Brescia che è venuto lì gli ha proposto…

AVV: dice che è venuto lì?

app. Presta: Che Paolini lo dica senza che sia avvenuto questo non lo so.

AVV: mi sembra di aver capito che ci sono rapporti fra Conforti e Ians. Conforti non si trova bene con due persone a questo pranzo… cosa unisce Ians con Conforti.

app. Presta: Dalle informazioni che abbiamo noi era un grande appassionato di caccia come Mesiano e D’Urzo. Ecco spiegato come il movimento di armi fra i tre. Frequentavano lo stesso ambiente di caccia. Non sappiamo se sia il vero nome, un soprannome o se pronuncino male il nome.

AVV: i toni erano scherzosi con Iaquinta?

app. Presta: Sì, non sono gli unici episodi. Anche il giorno del matrimonio della figlia di Grande Aracri Nicolino le tante telefonate che Paolini fa per parlare con Grande Aracri ci sono telefonate che fa con Blasco, con Brescia, con Strada in cui prendono in giro Giuseppe Iaquinta per la sua presenza al matrimonio. "Domani vedrai gli articoli di giornale che usciranno quando diranno che il padre del campione del mondo era al matrimonio della figlia del boss". Lo prendono in giro per questo motivo. Si ripetono periodicamente quando ci sono questi avvenimenti. Escono articoli che riguardano Iaquinta per l’acquisizione della Reggiana.  Iaquinta prima si vanta. Brescia mi dovrebbe pagare quando vado al ristorante perché sono una persona famosa e si parla di me. Ci sono altri episodi in cui si affianca la figura di Iaquinta a questi finanziatori legati ipoteticamente alla ‘ndrangheta. Brescia dice non c’è scritto Iaquinta, ma è chiaro. Iaquinta a volte sta allo scherzo altre volte no.


CARUSO: i dati salienti che spiegano questa storia?

app. Presta: Iaquinta soffriva dell’abbinamento mediatico con la criminalità organizzata. Ma Iaquinta è conscio di chi sono queste persone. Sa chi è Diletto, Sarcone, Grande Aracri Nicolino. Prima ci va poi però teme gli articoli di giornale.

AVV: di quando sono questi articoli?

app. Presta: Per la reggiana calcio?

CARUSO: dove subiva questi attacchi mediatici.

app. Presta: Paolini dice che si reca presso la sede di Telereggio o della Gazzetta perché è uscito un nuovo articolo che riguarda Iaquinta Giuseppe a cui viene associata la figura di Paolini per un vecchio procedimento. Per questo si associa la figura della criminalità organizzata. A Iaquinta da fastidio, perché fino a quel momento aveva una ditta che godeva di qualsiasi beneficio, dopo tutti i fatti, soprattutto dopo la cena del 21 marzo sono emersi i contatti fra Sarcone e Diletto che hanno portato poi alle varie conseguenze a livello di Prefettura.

AVV: ci sono stati dei rapporti con Diletto Alfonso? A parte la cena

app. Presta: Non l’ho accertato. Diletto non so se lo abbiamo mai visto nell’OCP. Noi non intercettavamo Diletto.

AVV: riscontro oggettivo che abbia partecipato alla cena?

app. Presta: Dalle conversazioni che hanno in seguito capiamo questo

AVVOCATO MUTO in difesa di IAQUINTA GIUSEPPE

AVV: in relazione alla cena del 13/11 sono stati fatti riscontri oggettivi

app. Presta: Non abbiamo fatto OCP arriviamo a dire che si parla di Milano perché dicono che si poteva parlare del problema alla cena della sera seguente.

AVV: vedo ”Iaquinta non c’è, li raggiungerà a breve”

app. Presta: Non si parla della cena

AVV: è stata riscontrata la sua presenza

app. Presta: Ne parla Paolini, lo dice agli altri

AVV: ci sono riscontri oggettivi sull’affare di Milano?

app. Presta: L’unico affare è quello che non citano precisamente

AVV: riunioni organizzate per questi cantieri?

app. Presta: Non si trovavano in un ufficio, tutte queste riunioni avvenivano durante pranzi e cene

CARUSO: non ci sono altri elementi al di là di quello che ha raccontato

AVV: dall’analisi delle intercettazioni di Paolini, emergono chiamate di Iaquinta in uscita verso Paolini per l’affare di Milano?

app. Presta: Non ricordo il verso delle chiamate…

AVV: è Paolini che contatta Iaquinta?

app. Presta: 11/10/11 Iaquinta chiama Paolini, per organizzarsi per andare a Milano e ne abbiamo un’altra ancora… posso andare avanti…

AVV: ha parlato dell’articolo di un giornale per l’acquisto della Reggiana, può ripetere?

app. Presta: Era una telefonata intercorsa fra Brescia e Paolini in cui Brescia dice hai visto il giornale, non si parla di Iaquinta ma è chiaro che si riferiscono a lui. Parla di questi finanziatori arabi che avrebbero intenzione di finanziare l’acquisto della reggiana calcio. Ci sono differenti conversazioni. Brescia allo stesso modo che prende in giro su questi argomenti, è serio nel momento in cui lui già sospetta che questi articoli riguardano Iaquinta. E’ una valutazione che fa Brescia. Perché legavano questi acquirenti a Iaquinta e al discorso della criminalità organizzata.

CARUSO: si diceva che gli arabi erano finanziatori di Iaquinta?
 

app. Presta: No ma Iaquinta era fiero che si parlasse della sua intenzione di acquistare la reggiana.

AVV: chi lo associa alla criminalità?

app. Presta: L’articolo del giornale

AVV: non ricordo questo collegamento legato alla consorteria

app. Presta: Un articolo che riguarda il Mantova calcio

AVV: non collegato

app. Presta: Esce quell’articolo perché a Mantova si era alzato un polverone di polemiche perché Iaquinta voleva acquisare ma era stato escluso dalla white list a Reggio Emilia. Sto dicendo che il riferimento era a questi articoli: il primo di acquistare la reggiana calcio, Iaquinta se ne vanta con Paolini, la seconda commentano l’uscita di questi articoli abbinando la volontà di qualcuno di acquistare la reggiana calcio alla criminalità organizzata. E’ una deduzione di Brescia. Non è un caso l’uscita di questi due articoli.

PM Ronchi: Brescia esprime preoccupazione, non scherza.

app. Presta: E’ serio.

 

Ore 19.50 termina l’udienza

a cura di: S.N.

RASSEGNA STAMPA

cliccare sulla foto per ingrandire e, se presente, su "GO TO LINK"

controesame Presta
RS 11/4/17
Mezza Reggio nelle agende di Brescia
Le scuole di Modena al processo
La DDA indaga su Giovanardi
Giovanardi: 4mila pagine dal GIP
Favori di Ventura alla mafia?
Le bordate del consigliere Pdl
Discoteche e bar
bottom of page