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rito ordinario - primo grado

udienza nr. 93

AEmilia

giovedì 1 giugno 2017

Riporto la trascrizione presa in diretta e pubblicata su Facebook.

WORK IN PROGRESS: provvederò prima possibile a "sbobinare" la trascrizione dell'udienza.

All'interno dell'udienza:

ESAME DELL'IMPUTATO PASQUALE BRESCIA

ESAME DELL'IMPUTATO RIILLO PASQUALE

Ore 16.15 in aula.

Stiamo ascoltando l’imputato PASQUALE BRESCIA.

 

BRESCIA: avevo intenzione di trasferirmi a Treviso.

AVV: come mai non si è trasferito

BRESCIA: Eh, mi hanno arrestato!

 

Gli curavo, a Monticelli Terme, aveva acquistato un impianto petrolifero, gli curavo la manutenzione e il verde. Ogni mese aveva lasciato le chiavi di andare a fare la pulizia del verde del parco, era la Delegas (ndr verificare).

Questa fattura Gennaro Rotella… gli presentai una azienda, ti metti d’accordo direttamente con loro. Li misi in contatto con Perini dell’Arca. Il procuratore speciale dicono che sia mia cognato… mi devono saper dire i dati anagrafici di questo signore, vediamo se corrisponde a mio cognato Ameglio Salvatore, è un altro quello a cui si riferiscono loro

AVV: Il prof. Alfonso Sestito lo ha conosciuto?

BRESCIA: Solo una volta il 21 agosto del 2010? A Cutro, la visita me l’aveva prenotato Renato Maletta un ragazzo associato del circolo del maneggio che avevo. Lavora all’ufficio del catasto a RE.

Falsetti Rosario lo conosco da 20 anni. Il suo socio fallì e lui si mise in una impresa di ponteggio esterni che allestiva nei cantieri. No ho avuto rapporti lavorativi.

Salvatore Candelieri ne ho sentito parlare da ragazzo, era emigrato insieme a lui mio padre in Germania. Salvatore frequenta a RE, è proprietario di un appezzamento agricolo a Bagnolo in Piano dove c’è un vigneto e quando viene qui a RE mi viene a trovare insieme a questo Renato. Nel 2011 si sposava il figlio e ci invitò in Germania a questo matrimonio se ci poteva onorare. Aveva conosciuto anche Romolo Villirillo e Romolo era stato invitato anche lui. Visto che vieni quando vieni mi porti dei pasticcini calabresi essendo che in Germani non si trovavano. Te li faccio avere in quantità. Al posto suo fece venire Battaglia Pasquale che ho conosciuto tramite Romolo. Per quanto eravami ci siamo ridotti in minima parte. Per non andare con due auto noleggiamo un furgone un nove posti. Eravamo 7: io Paolini, Vincenzo Talarico, Battaglio Pasquale, Renato Maletta, Lerose Federico e… mi verrà il nome.

Dopo due giorni ce ne tornammo.

 

AVV: un riferimento al posto barca a Mirabello

BRESCIA: Se vuoi fare un investimento… andavano a ruba questi posti. Lo prendo per rivenderlo. Pino Ruggeri ebbe a che dire con questa società e rimase amministratore un certo Menozzi Alessandro. Questo è il vero truffatore e lo posso gridare. E’ della bassa di RE. Faceva il venditore di Gru a Mantova. Prendiamo l’accordo con questo signore, 2007, in due anni doveva consegnare questo posto. Avevo trovato anche l’acquirente, nelle prime caparre che venivano date, lui doeva fornire una fideiussione … per non fare discussioni, visto che all’epoca c’era Pino Ruggeri di mezzo. I lavori ritardavano, cercavo di contattare questo soggetto ma si faceva negare. Mi reco sul posto Mirabello per parlare di persona.Non c’era. Vado a vedere sul molo qual’era il posto barca. E trovo che c’era un’altra barca…. Mi dicono che non  era di La spezia ma di Santa Margherita Ligure. Chiamo per sapere chi è il proprietario. Mi dicono di fare una raccomandata per verificare chi era il proprietario. E’una società di Carpi…. Ho fatto tanti chilometri…. Mi reco per capire perché e questo signore non c’è. Gli dissi di darmi indietro i soldi che gli avevo dato. Vedendo i suoi comportamenti andai a verificare all’ufficio di capitaneria di porto per vedere quando era stata data la delibera di certificato di fine lavori del porto. Riuscii a trovare questo signore e gli dissi che era in ritardo con i lavori e in più ho trovato un’altra barca e lui mi disse che era impossibile. Vado nel suo ufficio e gli spiego. Scoprii chi era il propeitario della barca e andai a Carpi, era un certo Muzzoli che era socio di questa società. Gli spiegai tutto e mi disse che mi avrebbe chiamato. Non seppi nulla. Incaricai l’avvocato Fotino di Milano che portò a termine lui la cosa. Di soldi che avevo speso ho dovuto accettare la metà e l’IVA che ci ho pagato sopra.

AVV: su una sua agenda risulta un appunto settembre 2013 appuntamento a Milano per Expo, se può spiegare.

BRESCIA: era perché u n mio fornitore che faceva gli scavi e mi forniva gli ingerti è un certo Colacino di Parma, fa movimento terra. Ha una certa amicizia con uno dei miei fratelli. Mi hanno offerto un lavoro a Milano. Io posso fare i lavori degli scavi mentre tu c’è da fare tutte le platee visto che hai i carpentieri. Andiamo a vedere, ci sono anche le date segnate. Ci fecero entrare che sembrava Alcatraz, parlammo con la direzione lavori per fare un preventivo. I prezzi erano tirati all’osso. Dopo qualche settimana che attendevamo la risposta, questo Colacino disse guarda Pasquale mi ha chiamato l’ingegnere se vogliamo fare il lavoro dobbiamo abbassare ancora i prezzi, perché hanno trovato squadre dell’est… di a questo signore che lo facciano loro. Finito. Si presumo in un dialogo che dice l’appuntato Presta che avrei potuto eludere con un’altra azienda… trovatemene una…

 

AVV: D’Urzo Domenico?

BRESCIA: E’ un costruttore, chiamato come teste, si è spiegato, un conoscente che ha partecipato ad alcune serate, cene, mai avuto rapporti di lavoro, potete controllare, solo pura amicizia

 

AVV: telefonata nel 2011 con Paolini, che la informa di una cena presso i laghi Tibia non si capisce se partecipa o no.

BRESCIA: Andai a tarda serata, salutai e non partecipai, anche perché non mangio selvaggina.

 

AVV: il generale Conforti

BRESCIA: Era colonnello, D’Urzo aveva organizzato 5/6 mesi prima di quel pranzo. Aveva organizzato una serata con altri colonnelli. C’era De Gallo, Mesiano, io… eravamo 6 mesi prima… Ho conosciuto questo signore che ora è generale Conforti. L’appuntato Presta dice che io non partecipai perché stavo facendo cure termali, ma nello stesso tempo il Paolini quando chiama per fissare il pranzo al ristorante mi dice se gli trovavo posto nella saletta per un tavolo appartato. Chiamo il cameriere e glielo dico. Se mi sbrigo presto può darsi che passo, non riuscii. Prima della mia telefonata Paolini aveva già chiamato al Portichetto per prenotare il tavolo, ma era chiuso. Dicono che avevano visto Blasco che non era gradito si spostarono andando al ristorante Mare Luna, ma non feci in tempo ad andare.

 

AVV: una telefonata del 3 dicembre 2011…

BRESCIA: Pochi giorni dopo Paolini mi chiedeva se c’era la possibilità, mia figlia studia  a Milano, se c’era posto per una ragazza, che era la figlia del generale. Se è a posto può anche darsi. Me lo chiese di persona. Il 3 dicembre nella telefonata che si commentano con D’Urzo, Paolini dice guarda che con quello lì non gli abbiamo fatto pagare nulla, aveva scelto anche il vino Bellavista… e chiede la casa all’autista di Emilio Fede che la madre aveva un appartamento a Milano… che c’entra Brescia Pasquale

 

AVV: ho concluso

 

BRESCIA: dove fu trovata una statuetta di S. Michele Arcangelo che fece scalpore quando ne parlò il maggiore Leo o Calì, che era il santo protettore della ‘ndrangheta. Mi fu regalato dal dott. Capocasa, il vicequestore, me la regalò lui…. Per cui…

CARUSO: prendiamo nota

AVV: chi è S. Michele Arcangelo in verità?

BRESCIA: Il protettore della polizia! Non ho mai chiesto nessun beneficio né mio né di qualcun altro specialmente a queste persone indagata in Aemilia, non ho mai chiesto nulla… avrei dovuto chiamare mezza RE per testimoniare chi sono io a RE.

CARUSO: devo ricordarle che in questo processo ci sono almeno 20 poliziotti in questo processo!

 

BRESCIA: c’è anche quella della famosa pistola

CARUSO: dica dica, poi le chiedo una cosa io

BRESCIA: Era un indiano che avevo assunto al maneggio, gli stava per scadere il permesso di soggiorno e mi subissava per la documentazione. Ho chiesto a Mesiano come poter fare i documenti di questo indiano. Documenti che non passavano attraverso la questura, tramite una signora che aveva una agenzia interinale che sbriga pratiche per extracomunitari, un’amica di Mesiano che mi mise in contatto con questa ragazza. Non era all’interno della questura.

 

CARUSO:  si ricorda che nel 2007 sparò dalla finestra di casa sua?

BRESCIA: Aria compressa, mi sfuggì

CARUSO: colpì qualcuno

BRESCIA: Dice che ho fatto un graffio alla gamba

CARUSO: ha risarcito il danno a questo ragazzo?

BRESCIA: Gli feci un regalo , un assegno circolare mille/duemila euro, era Rizzo Vincenzo, papà lavorava con me… non avevo nessun…

CARUSO: lavorava con lei il papà? Era calabrese

BRESCIA: Certo

CARUSO: le ritirarono il porto d’armi?

BRESCIA: Sì poi mi fu ridato

CARUSO: perché?

BRESCIA: La custodia delle armi… ritornai in possesso delle armi, mi fu sequestrato il porto d’armi ed essendo che non c’era stata denuncia, mi fu ridata solo la detenzione delle armi

CARUSO: non aveva il porto d’armi

BRESCIA: L’ho avuto solo fino al 2009, poi non l’ho più avuto

CARUSO: il 5 luglio cosa le hanno revocato?

BRESCIA: La detenzione delle armi che avevo in casa

CARUSO: le viene consentito di tenere le armi

Esatto. Il porto di pistola lo avevo molto prima…

 

BRESCIA: Mesiano l’ho conosciuto nel 2008, ogni questore che è passato io li ho conosciuti tutti. Associazione nazionale cavalieri ANIOC Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche ero dell’associazione, anche l’avvocato Bassi ne faceva parte.

NDR: il presidente dell’ANIOC nazionale è il senatore Carlo Giovanardi

 

CARUSO: i lavori in questura li ha fatti?

BRESCIA: Venivo chiamato in questura per dei consigli tecnici, un passaparola con i questori e i vicequestori, il contatto è l’associazione. Quando facevo il preventivo lo facevo insieme agli altri.

 

ESAME DELL’IMPUTATO RIILLO PASQUALE

L’ho conoscuto nell ’89 lavoravamo nella zona di Bologna… abbiamo fatto le barbabietole a ponte Lagoscuro per la precisione, mi ha sempre dato lavoro. Lavoro sui trasporti, è arrivato prima di me e quando sono arrivato io con il camion, conoscendolo mi sono appoggiato a lui. Sono andato ad abitare a Viadana lui abitava a Gualtieri. L’ho conosciuto qua.

 

Abbiamo lavorato per uno di Sassuolo che si chiamava Neviani. Siamo andati avanti un annetto e poi siamo scesi giù perché il lavoro non era tanto buono.

 

Dovremmo partire dal discorso dei 500mila euro…

CARUSO: risponda alla domanda dell’avvocato

AVV: parta da dove vuole

CARUSO: l’importante è che non parli a ruota libera

 

RILLO PASQUALE: Le spiego perché facevo gola a Giglio. Avevo una società venduta nel 2005 a Cerbo Carmine, Comet 2000 srl, si è sposata una Arena e il mar. D’Agostino dice che era del clan Arena, uno dev’essere mafioso perché si sposa una Arena, le donne che fanno gli Arena non si devono sposare più?

 

Questa società era una bella società, pulita, affidata, aveva i camion in leasing. E lavoravo anche con Giglio. Aveva 300mila euro di affidamento. Quando parliamo con questo ragazzo, noi lavoravamo 90/120 come pagamenti.

 

Nel 2008 chiedo i soldi a Giglio, era già arrivato da Giglio Paolo Pelaggi che avevo conosciuto da Giglio. In tempi non sospetti ho parlato con il dott. Mescolini, conosco Pelaggi. Siamo nel 2008, Giglio ha fatto gli investimenti a Sorbolo, per avere questi soldi mi ha fatto sudare 7 camice, dove passava comprava tutto.

 

Se ti interessa ti faccio aprire un conto in Svizzera. La mia dichiarazione dei redditi era 50mila euro…. Facciamo questo viaggio con Pelaggi e mi porta in questa banca… spiego le cose a questa banca “basta che non è droga o armi”, no sono conti in nero, allora va bene. Non ho nemmeno guardato a chi erano intestati gli assegni. In Svizzera funziona così, prendi il titolo e non lo devi girare… il mar. D’Agostino dice che erano sbagliati i codici fiscali ma io non li ho nemmeno messi…. Pensavo che erano 500mila euro su questo conto. Questo Riillo non lo conoscevo io… la suocera di Giglio è una Riillo, ma non le conosco queste persone. Poi c’è Procopio Giovanni, cognato di Giglio, Salvatore Procopio che non lo conosco…. Quando andava in banca faceva gli assegni con questi nomi… Da lì Giglio comincia a farmi la corte per questi 500mila euro. Ma all’epoca Giglio e Pelaggi vendevano ferro, acciaio, non informatica. Pelaggi dice che vendevano solo informatica…. Sono poi passati all’informatica.

Pelaggi era un amico del suocero e ogni tanto gli portava il formaggio i salumi, a Pelaggi… e io ho dedotto che erano amici da tempo. Si mettono a lavorare sull’informatica. Avviene nel 2009 che Giglio mi comincia a dire di fare questa società in Svizzera, la Multimedia corporate, nasce per fare dei prodotti hightech 3P questo marchio. Volevamo fare roba piccola, batterie per telecomandi. Giglio mi dice di entrare, possiamo fare il contratto con la Telecom… facciamo questa società…

Giglio è sempre stato un truffatore e vi spiegherò perché… io non voglio problemi, tu non ti devi preoccupare mi dice… c’era qualcosa che toccava… uno che si mette a vendere ferro, non lo fa perché si vendono tanti soldi…. Quando facevano il discorso dell’IVA… il meccanismo non lo so, io ho avuto due aziende non ho mai avuto fallimento

 

AVV: queste pendrive le ha viste?

RILLO PASQUALE: I campioni sono arrivati in Italia, ma non sono riuscito a fare niente, i mesi pasavano Pelaggi è stato arrestato nel giugno del 2010…. Ho parlato a Giglio quando non c’era Pelaggi. Posso fare una società con te, ma sai come sono fatto io, non voglio casini. E io mi sono fidato perché aveva una grossa società, la Giglio. Tu ti rendi conto che se entro io con te, non ci possono essere problemi, pensi che vado a rischiare per fare cosa?

 

AVV: quando realizza il fatto che Giglio è un truffatore?

RILLO PASQUALE: E’ nato truffatore, poi le spiego perché…. Giglio è un amico… non truffa Riillo che è un morto di fame, truffa dove ci sono i soldi… ora ho perso il filo… ero arrivato alla Core technology. Il mar D’Agostino ha portato solo gli assegni della Svizzera, non ho mai sentito un cenno 1milione7000 di fidi presi i banca e firmati da me…. Giglio quando ha lavorato con Pelaggi, ora deve dire la verità… Giglio va in banca con la società del suocero e fa fare un affidamento  di 1milione. Per tirare la moglie via facciamo un piano di rientro e siamo andati in banca per parlare con il direttore della Banca.

Sulla CORE il direttore dice, vi do 200mila euro mi fate il piano di rientro e man mano che rientrate i soldi li do sulla Core technology… e firmiamo con Giglio e il suocero. Giglio va alla popolare dell’Emilia Romagna di Poviglio e mi sembra che gli danno 240mila su questa società la Core.

 

Arriviamo a 1milione e 700mila euro. Sono i soldi della ‘ndrangheta??? Ho lavorato da quando avevo 12 anni!

E ci siamo messi a lavorare. Continuo su quest’ordine avvocato?

AVV: sì

RILLO PASQUALE: Giglio cosa fa, conosceva Alberto Giuliani a Verona, un broker di assicurazioni. Ha la Ruffo srl che doveva vendere e Giglio mi fa la compriamo, ha 20 macchine… ci andiamo a parlare insieme. C’erano degli operai che avanzavano non so quanto di tfr e c’erano 200mila euro in banca scoperti e io ho detto, te la puoi tenere la tua società. E invece Giglio l’ha comprata con i soldi che avevamo in affidamento.

C’era Busia, Pelaggi l’ha conosciuto tramite me… la mamma è una Riillo. Aveva qualche problemino economico… parla di qua parla di la

 

Conoscevo Vecchi Daniela che si è lasciata con il suo uomo, hanno fatto un corso a mio figlio sul computer e ci incontriamo e mi dice che era senza lavoro, serviva a Giglio una segretaria e gli ho offerto questa ragazza. Parla con Giglio e Pelaggi e la prendono a lavoro. Andavo a trovare l’altra ragazza… non ricordo come si chiama… Giglio la vede sta donna qua e gli piace ‘sta donna e se la fa presentare da Vecchi Daniela, aveva un secondo fine, perché è un calcolatore, si fa presentare la ragazza e se la porta a lavorare da lui alla Giglio srl in nero, due settimane di lavoro e parte e va giù e le lascia 1000 euro. Lui pensa che con i soldi si fa tutto e non è così.

Mi chiama e mi dice giacchè ha bisogno di lavorare, vendiamo una società e la intestiamo a questa ragazza. La ragazza accetta. Successivamente è entrata anche la Vecchi Daniela.

 

Giglio lo chiamiamo arancino con i piedi…sa perché? L’arancino ha una pancia così! lo chiamavamo così, c’è l’arancino con i piedi? Lui si divertiva pure.

 

Vulcano era bravo a gestire il parco macchine e Giglo si è preso anche Vulcano. Giglio dice a Pelaggi, fai gestire a Vulcano la società di Busia. E così hanno fatto. Di tutte le operazioni io non ho mai gestito una società. Lui si compra la Ruffo trasporti e prendi i soldi sugli affidamenti.

 

AVV: i soldi vengono tutti da affidamenti bancari?

RILLO PASQUALE: Sì

 

Bravi cristiani, brave persone… poi le spiego cosa vuol dire cristiani…

 

AVV:  gli Arena?

RILLO PASQUALE: Io sono di Isola Capo Rizzuto, Pino Arena è del 66 eanche io. Al mio paese ci conosciamo tutto. A 12 anni mi sono messo a lavorare, io della ‘ndrangheta, non me ne è mai fregato niente. Ognuno è libero di prendere la strada che vuole. Io non ho mai avuto a che fare con nessuno degli Arena!

CARUSO: è sufficiente!

RILLO PASQUALE: L’altro giorno hanno smantellato la cosca Arena, non so se ha visto

CARUSO: ne abbiamo già abbastanza di questo

 

AVV: ha mai avuto finanziamenti dagli Arena?

RILLO PASQUALE: Cosa mi servivano?

AVV: si o no

RILLO PASQUALE: NO!

AVV: udienza 22 novembre 16 Giglio afferma che lei litigava con il fratello quando gli Arena salivano, mi può spiegare?

RILLO PASQUALE: Mio fratello Riillo Francesco è leggero, non è come me, non so se è in contatto con gli Arena qui al nord…

CARUSO: può dire un nome?

RILLO PASQUALE: Sto spiegando… non lo so se si è visto con gli Arena al nord, ma a casa gli Arena non li ha mai portati. Abitiamo attaccati, mio fratello come Giglio sapeva come la pensavo io su certi elementi. Anche Pelaggi lo sapeva.

 

AVV: i night?

RILLO PASQUALE: Non ci sono mai andato in vita mia. Se ci sono andato due o tre volte perché mi ha chiamato Giglio.

Non mi piacciono i night purtroppo è più forte di me! Non mi piacciono i night ne le donne che ci sono nei night

 

A RE non ho mai lavorato, lavoravo su Brescia, Modena….

 

Mi rubano ‘sto legname mi viene detto che forse era stato Blasco Gaetano a rubarlo. Mi metto a indagare… a curiosare, curiosando curiosando vengo a sapere che a Blasco Gaetano gli hanno ammazzato un fratello per una faida in Calabria, mi metto paura, perché ho 3 meravigliosi figli e ci voglio bene, per questo della ‘ndrangheta non mi frega niente. Ho un parente Riillo Domenico che è stato dentro per Scacco Matto. Mi reco da lui ma non perché è un mafioso perché è un mio parente… succedeva di tutto a Reggio Emilia, bruciava tutto. Siccome ho 8 camion, se arrivavano da me, io ero rovinato.

CARUSO: perché dovevano venire da lei?

RILLO PASQUALE: Cosa sta succedendo, mi faccio la domanda… c’era stata una discussione con mio fratello. Dico al mio parente, questo Gaetano Blasco chi è? Che risulta a me non è nessuno dice il mio parente. Lui è stato in galera con Blasco per Scacco Matto. Da lì mi tranquillizzo, se ho a che fare con uno come me non mi metto paura, se invece è uno di una famiglia mafiosa, non mi ci metto. Quando sono venuto su vado da Giglio … io Bolognino Michele l’ho conosciuto da Giglio, ma non ho mai parlato con Bolognino Michele, quando l’ho visto, vi dico come me l’ha presentato… Michele Bolognino di qua di la, soo un venditore e poi ho chiesto a Giglio chi era. Della zona di Reggio Calabria, non mi ha detto che era stato in galera per 416 bis. Mi ha detto che gli dava da lavorare era un imprenditore. Siccome con Bolognino non ho mai avuto niente a che spartire…. Quel giorno ci incontriamo e ci mettiamo a discutere, siccome io non sono un ‘ndranghetista io quel discorso lo facevo anche nel bar… io parlavo liberamento, comanda questo, comanda quell’altro… tutte e tre dicevamo la stssa cosa, che Blasco non era nessuno che faceva casini in genere… io ho un carattere particolare

CARUSO: lasci perdere il suo carattere che non ci interessa

 

RILLO PASQUALE: Se faccio parte di questa associazione a parte il fatto che non faccio parte di questa o di nessuna…

 

Siamo andati in Albania, il primo lavoro 18 milioni di euro, anzi la prima volta sono andati mio fratello e il fratello di Giglio. Poi andiamo noi e troviamo questo refaz

 

AVV: è vero quello che ha riferito Signifredi?

RILLO PASQUALE: In quest’aula dichiara che mi conosce che stava preparando questa tiritera con Rocca, questa non la so. Dice che siamo stati 6 mesi nella stessa… facevamo pure le socialità. A Voghera le socialità si fanno solo nel padiglione vecchio. Cosa succede a Voghera? Le devo spiegare se no non ci spieghiamo. Rocca era nel nuovo, io sono stato 22 giorni in quella sezione e 17 giorni con Rocco Antonio in cella. Ma possibile mai che una persona che conosce 30 giorni in galera mi viene a raccontare a me che questo sta accusando delle persone? Signifredi è il primo che ha preso la patente dei bugiardi.

 

AVV: lei ha organizzato una cena con Giglio e Cianflone?

RILLO PASQUALE: Mai organizzato, Cianflone l’ho conosciuto quella sera, non mi sono mai frequentato

 

Cortese dice che gli Arena si appoggiano ai Riillo, quando viene qui Cortese dice un’altra cosa.

Se mio fratello è tossico, Cortese è tossico anche di più!

All’esame dell’avvocato Cortese dice, gatto azzurro… benissimo. Signifredi non mi ha riconosciuto e neppure Cortese. Perché non l’ho mai visto in vita mia.

 

PM Ronchi: come ha fatto a sapere che Blasco e Domenico Riillo erano carcerati insieme?

RILLO PASQUALE: Eh… l’ho letto sui giornali

PM Ronchi: sui giornali avrà letto che saranno stati arrestati nella medesima operazione….

RILLO PASQUALE: Se abita in un paese come il mio… se va al bar e succede una cosa se ne parla

PM: questo dialogo è stato reale, con Riillo Domenico?

RILLO PASQUALE: Sì sì. Mi riservo di una dichiarazione spontanea

CARUSO: può scrivere un memoriale

RILLO PASQUALE: Non so scrivere signor presidente

CARUSO: lei ha diritto di rendere dichiarazioni spontanee quando vuole

RILLO PASQUALE: La ringrazio signor presidente

 

CARUSO: la prossima volta sentiamo Vulcano Mario, Crivaro Antonio, Muto Salvatore, gli Amato, Arena Carmine… E abbiamo finito con i 416 bis e cominciamo con gli ordinari

 

Ore 19: termina l’udienza

a cura di: S.N.

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Riillo Pasquale
RS 1 giugno
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