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AEmilia

udienza nr. 47

rito ordinario - primo grado

- Appunti da un processo che riguarda noi tutti - trascrizione dell'intera udienza

giovedì 1 dicembre 2016

 

Ore 9.45 In aula, Inizia l'udienza.

 

Dal sito riservato è collegato il teste, Pino Giglio, che oggi continuerà ad essere sottoposto al controesame.

 

INIZIA IL CONTROESAME L’AVVOCATO PISANELLO DIFENSORE DI BOLOGNINO MICHELE

Avv: Terreno di Borghetto. Questo terreno fu acquistato dalla “Moschetta” il 3 settembre 2008 con una provvista di denaro che proveniva da lei, corretto?
Giglio: Si, ho fatto un assegno dai Monti dei Paschi.
avv: Terreno costato 84.000 euro?
Giglio: Non ricordo, ma c’è l’assegno.
avv: Questo terreno è rimasto intestato fino al 14 luglio 2009 alla Moschetta, poi alla Immobiliare BD e poi è stato ceduto alla Giglio Srl. Il progetto era costruire, lei e Bolognino, degli appartamenti?
Giglio: La società di Bolognino ha trasferito il bene alla Giglio srl, si.
avv: Quando Bolognino Michele riceve questi protesti lei ricorda chele sue porte bancarie vengono chiuse?
Giglio: Si, infatti Bolognino aveva messo in piedi un’altra azienda, se non ricordo male quella del figlio.
avv: Perché il terreno non è stato acquistato subito da lei?
Giglio: Gli accordi erano che io dovevo mettere la parte per l’acquisto del terreno. Gli oneri, la progettazione e la realizzazione doveva farla Bolognino.
avv: Non c’era il progetto di coinvolgere la famiglia Megna?
Giglio: Bolognino doveva provvedere ma non so chi coinvolgeva nel progetto.
avv: In merito alle riunioni per l’affare Sorbolo, lei ricorda che prima di dare l’appartamento a Bolognino lei gli aveva fatto vedere una villa costruita da Falbo? Quando Bolognino vide questa villetta, la casa era finita?
Giglio: Mancavano solo le rifiniture.
avv: Quindi quando vide la villetta, lei ricorda che per la riunione del 24 febbraio 2012 fu lei a invitare Bolognino a venire nel suo studio perché dovevate parlare delle cose che riguardavano voi?
Giglio: SI, l’ho già dichiarato.
avv: Bolognino era lì perché non si capiva chi doveva finire quella villetta di Falbo?
Giglio: Io ricordo solo che era venuto per altre cose, poi ha preso parte alla riunione.
avv: Lei ha detto che Bolognino era affiliato alla famiglia Megna?
Giglio: Fino al mio arresto era ancora affiliato alla famiglia Megna. Fino al maggio 2014, io sono stato invitato al battesimo della figlia e c’era tutta la famiglia Megna.
avvv: Sa se mandava soldi alla famiglia Megna?
Giglio: Ricordo che salivano persone della famiglia Megna, ho fatto anch’io un pensiero alla famiglia Megna su suggerimento di Bolognino.
CARUSO: in che senso?
Giglio: Non ricordo la cifra, intorno ai 2.000 o 3.000 euro.
avv: Lei conferma che la famiglia Megna era storicamente alleata degli Arena e antagonista dei Grande Aracri?
Giglio: Si, dopo la pace le cose si sono messe a posto.
avv: La pace viene interrotta dall’omicidio di Luca Megna e ferita in modo grave la figlia di 5 anni e la moglie, giusto?

http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/crotone-agguato-bimba/crotone-agguato-bimba/crotone-agguato-bimba.html

http://www.nuovacosenza.com/cs/08/marzo/bossmegnapace.html

https://www.youtube.com/watch?v=8pqCxkF-QqE


Giglio: Si, ma lei mi sta dicendo cose che io non so.
avv: Quando Russelli ha ucciso Megna era dalla parte di Grande Aracri, giusto?

http://www.gazzettadelsud.it/news//30910/Trent-anni-a-Russelli--.html


Giglio: Era vicino alla famiglia Grande Aracri ma non so se la famiglia Grande Aracri è coinvolta nell’omicidio di Megna
avv: Lei disse che vi fu un incontro con Giorgi Giovanni nel suo capannone di Gualtieri?
Giglio: Si
avv:Quando lo incontra?
Giglio: Il periodo non lo ricordo. La prima volta mi ha telefonato e quando ci fu l’incontro.Io chiamai Bolognino.
avv: Quindi l’ha chiamato anche la seconda volta?
Giglio: Si, oltre ad Andrea Richichi c’era anche Stefano… quello che affitta le macchine a Rimini, amico di Bolognino.
avv: Giorgi la chiama e lei chiama Bolognino Michele, corretto?
Giglio: Si
avv: Siamo nel 2011?
Giglio: Non ricordo se siamo fine 2010 o inizio 2011. Ma è stato dopo la scarcerazione in Germania di Giorgi.
avv: Noi stiamo parlando della seconda volta, signor Giglio.
Giglio: Si ma la seconda volta è stato dopo circa un mese
avv: Lei chiama Bolognino quando viene chiamato da Giorgi?
Giglio: Si l’ho chiamato perché Bolognino era della zona di Reggio Calabria e conosceva questa famiglia.

Avv: Incontro con Valerio nel 2014. Valerio voleva venire a quell’incontro?
Giglio: Io non ho chiamato Valerio. Eravamo già d’accordo. Poi abbiamo chiamato Blasco che non ci rispondeva.
avv: Lei dice che Valerio non voleva venire.
Giglio: Ho detto che Blasco non voleva venire dalla Germania.
avv: Nell’ interrogatorio del 19 maggio 2016 lei disse “vieni tu da Bolognino”. Come se lui non volesse venire.
Giglio: Sì, l’ho chiamato per venire. Gli ho detto che ero al bar di Bolognino a Parma.

Avv: Lei e Bolognino siete andati a Crotone con delle donne che non erano le vostre mogli, corretto?
Giglio: Si


L’avvocato cita i nomi delle donne.

Giglio: Si, ma cosa c’entra avvocato?
L’avvocato cita i nomi degli hotel dove dormivano.


avv: Siete andati alla festa di Capo Colonna nel maggio 2012?
Giglio: No, nel 2013
avv: Quando faceva questi viaggi con Bolognino, lei spegneva il telefono?
Giglio: No, mai.

 

CONTROESAME avvocato DELLA CAPANNA in difesa di CRIVARO ANTONIO

Avv: La Giglio srl dove aveva sede?
Giglio: A Crotone e sede operativa a Reggio Emilia.
avv: La società ebbe difficoltà economiche?
Giglio: Ha avuto difficoltà non per lavori che svolgeva ma perché avevo spostato denaro per sistemare altre aziende.
avv: Aveva sofferenze con le banche?
Giglio: Dipende dal periodo
avv: Le parlo del 2013
Giglio: Si, ero in sofferenza con le banche

Avv: I conti correnti come erano?
Giglio: Se non ricordo male il problema fu con il blocco dei conti correnti ad inizio 2013
avv: Nell’interrogatorio del 28 giugno 2016 al PM ha dichiarato “quando la Giglio chiuse i conti sarà stato metà 2013. Si, settembre o ottobre 2013”. Lei ricorda meglio quando furono chiusi i conti?
Giglio: Non posso ricordarlo, ricordo metà 2013.
avv: Questo le ha creato difficoltà rispetto a crediti che lei doveva incassare?
Giglio: Certo
avv: Cosa ha fatto per risolvere il problema?
Giglio: Inizialmente ho cercato di fare conti correnti con le schede ricaricabili. Ho cercato di aprire un conto corrente all’estero chiamandolo sempre Giglio srl
avv: Quindi in questo periodo ha costituito una società all’estero?
Giglio: Si
avv: In quale paese?
Giglio: Bulgaria
avv: Questa società a cosa doveva servire?
Giglio: A ricevere i crediti che dovevo prendere.
avv: Ma questi crediti cosa riguardavano?
Giglio: Lavori eseguiti
avv: Somme che la Giglio srl avrebbe dovuto incassare per lavori effettuati? Operazioni regolari?
Giglio: Si.
avv: Questa società Bulgara come l’ha costituita?
Giglio: Io non ci sono mai nemmeno andato. Mi è costato circa 2.500 euro. Poi non so come è stata costituita.
avv: E chi è andato?
Giglio: Mio fratello. Posso dire che è stata trovata una persona bulgara a cui è stata intestata e dopo costituita c’è stato l’accesso ai conti correnti e sono stati presi codici e chiavetta per usare questi conti
avv: Quindi sono stati trasferiti fondi dalla Bulgaria all’Italia dopo i pagamenti dei creditori?
Giglio: Si, so che anche la persona bulgara a cui era intestato il conto ha mosso dei soldi da quel conto corrente.
avv: Suo fratello è andato in Bulgaria?
Giglio: Si
avv: Lei ha fatto riferimento a Crivaro Antonio in merito a questa situazione, cosa sa?
Giglio: Quello che so è che la persona bulgara a cui è stato intestato il conto conosceva Antonio Crivaro. Poi non so Crivaro che rapporto avesse con questa persona. Ma nella mia società non ha avuto nessun ruolo.
avv: Nell’interrogatorio del 28 giugno 2016 mentre parla di suo fratello dice che questa persona bulgara gliel’avrebbe presentata Crivaro e dice “io credo che glielo ha presentato Crivaro se non ricordo male. Non lo so perché mio fratello mi ha detto tramite Crivaro ho conosciuto una persona però non è entrato nei dettagli”. Quindi lei oggi fa riferimento a Crivaro, ma nel suo interrogatorio questa informazione la riferisce come un qualcosa che lei ha appreso. Lei conosce i rapporti tra Crivaro e suo fratello?
Giglio: Io ripeto quello che ho dichiarato. E’ stato presentato da Crivaro, ma l’ho appreso da mio fratello.

Avv: Parlando di Crivaro dice che era un ragazzo sveglio che è andato a scuola, serio. Conferma?
Giglio: Non ho mai detto questo perché in un incontro con Crivaro ho visto che parlava tanto. Quello che mi sta dicendo lei non mi risulta.
avv: Lei il 28 giugno 2016 ha detto al PM “Lui era un ragazzo sveglio, che è andato a scuola, serio, un…” Ricorda quello che disse al PM?
Giglio: Ho detto che è un ragazzo serio ma ho preso le distanze da Crivaro quando ho visto che parlava un po’ troppo.
avv: Però lei dice che è un ragazzo sveglio e che è andato a scuola, giusto?
Giglio: Io ho detto che era sveglio e preparato. Ma non so che scuola ha fatto, ma era preparato su fidejussioni e su come gestire le aziende per portarle al fallimento.Crivaro aveva conoscenze con direttori di banche
avv: E’ in grado di indicarci almeno un nome di questi direttori di banche?
Giglio: Io non sono in grado perché quando ho avuto un paio di colloqui con Crivaro e abbiamo parlato un po’ e mi ha molto parlato di direttori di Banca soprattutto a Modena, ma non mi ha fatto nomi.
avv: Può dirci il nome almeno della banca o della società finanziaria con cui Crivaro avrebbe fatto operazioni?
Giglio: Non riesco perché era mio fratello che frequentava Crivaro, io non sono mai entrato nei dettagli.

Avv: Il 28 luglio 2016 al PM ha detto “è una persona che io non ho frequentato molto, l’ho incontrato solo due volte
Giglio: Si, l’ho già detto. L’ho incontrato un paio di volte al mio capannone e a Reggio, ci siamo presi un caffè.
avv: Mi premeva puntualizzare, perché questo al dibattimento non era emerso.Ha mai visto Crivaro in compagnia di Sarcone Nicolino?
Giglio: Visto direttamente no
avv: Con Diletto, Valerio, Blasco?
Giglio: Non ricordo.

 

CONTROESAME avvocato DALLA CAPANNA in difesa di SALVATORE GERACE

Avv: Gerace entra in una società costituita per l’affare Sorbolo, me lo conferma? Come è entrato?
Giglio: Salvatore Gerace è stato portato, è arrivato a Sorbolo, quando Pallone ha comprato le quote.
avv: Si ricorda quando Pallone ha comprato le quote della K1, della Gea?
Giglio: Penso che siamo nel 2009.
avv: Può essere 25 febbraio 2009?
Giglio: Questo non lo so, so che c’è stata la trattativa e poi sono state cedute le quote.
avv: Gerace quando arriva con Pallone?
Giglio: Gerace l’ho conosciuto prima della cessione perché prima di entrare ha dato una controllata al piano economico e conteggi delle società. Era un dipendente, non so se ufficialmente, ma era alle dipendenze di Pallone. Gerace era la persona di fiducia di Pallone. Dopo aver acquistato le quote è diventato dipendente, ma non so in quale società è stato assunto. So che era un’assunzione part-time.

avv: Perché lavorava part-time?
Giglio: Perché lavorava già da un’altra parte, ha fatto la tinteggiatura di Sorbolo per una ditta di Parma
avv: Dunque Gerace era dipendente part-time di una della vostre società e al contempo part-time di una società che non aveva nulla a che vedere con voi?
Giglio: Si, era una società di un amico di Pallone.

Avv: Le risulta che Gerace tra il 2007 e il 2012 sia stato consigliere di quartiere a Parma?
Giglio: No, non lo so.
avv: Non sa se lui la sera dopo aver lavorato si recasse anche alla riunioni delle commissioni consiliari del comune di Parma?
Giglio: Non abbiamo mai parlato della sua vita privata. I nostri argomenti riguardavano solo la questione di Sorbolo.
avv: Lei si recava allo stadio di Parma, nel 2011-2012?
Giglio: Non sono mai stato in uno stadio perché non amo il calcio
avv: Quindi non sa se Gerace in questo periodo fosse anche collaboratore di una società che gestiva il servizio di sorveglianza dello stadio di Parma?
Giglio: No, io so che Gerace era sempre disponibile per affrontare i problemi su Sorbolo. Il resto non so nulla.

Avv: Quindi lei lo ha conosciuto poco?
Giglio: Sulla sua vita fuori dal contesto di Sorbolo non so nulla.

Avv: Affare Sorbolo, c’è stata una cessione delle quote di Gea Immobiliare e K1 da parte di Falbo Francesco a favore di altri soggetti?
Giglio: Si, quando Falbo ha avuto problemi ha ceduto quote al cognato, Aiello Salvatore.
avv: Perché c’erano difficoltà economiche nelle sue società?
Giglio: Si.

Avv: Gea Immobiliare come pagò il prezzo del terreno?
Giglio: Una parte in nero, una parte con finanziamenti e una parte con un mutuo bancario.
avv: Si ricorda quanto fu pagato?
Giglio: Non ricordo ma ho consegnato tutto al PM
avv: E’ possibile 2 milioni circa?
Giglio: Non ricordo.
avv: Quando il terreno acquistato da Gea Immobiliare fu edificato lei era già socio?
Giglio: Non ricordo, ma ci sono gli atti.
avv:Lei era un socio al 33% quindi le chiedo se ricorda.C’era un soggetto che si chiamava Vetere?
Giglio: Si, anche nella Gea se non sbaglio, oltre alla K1.
avv: Quindi quando entra nella Gea chi erano i soci?
Giglio: Falbo e Vetere Marcello.
avv: E Muto classe 71?
Giglio: Non ricordo se Muto è entrato nella Gea o nella K1 perché entrambe sono nate nello stesso periodo
avv: Ricorda quando fu urbanizzato il terreno acquistato da Gea che prima era della Azzurra Immobiliare?
Giglio: Quando il terreno era ancora della Azzurra Immobiliare.

Avv: Lei ha riferito di un episodio specifico. Di un intervento di Sarcone Nicolino e Gianluigi nell’affare Sorbolo. Conferma?
Giglio: Si, ci sono state riunioni nel 2012
avv; E nel 2012 a che punto era la costruzione delle palazzine sul terreno della K1?
Giglio: Le costruzioni erano quasi finite, mancavano i pavimenti, stupidate che venivano finite piano piano.

Avv: Chi chiama Sarcone Nicolino nel 2012?
Giglio: Falbo Francesco
avv: Erano parenti?
Giglio: Falbo diceva che erano cugini, ma non so come.
avv: Quindi nel 2012 ci furono discussioni tra Falbo e gli altri soci ed è in ordine a ciò che interviene Sarcone, giusto?
Giglio: Si, su richiesta di Falbo che prima aveva provato a fare intervenire Diletto.
avv: Quindi Sarcone non aveva alcun rapporto con lei?
Giglio: Gianluigi l’ho conosciuto lì. Nicolino lo conoscevo.
avv: Io dico nell’ambito dell’affare Sorbolo, Sarcone Nicolino lo conosce perché Falbo lo chiama?
Giglio: No, lo conoscevo prima.
avv: Ho capito. Dico lei ha a che fare con Sarcone per l’affare Sorbolo perché Falbo lo chiama?
Giglio: Si, perché Sarcone aveva chiesto che fossero organizzate queste riunioni.

Avv: Falbo Francesco dice che ricevette minacce proprio in quel periodo. Gli arrivano proiettili e gli fu ucciso un cane. Lei ha idea dei sospetti che Falbo aveva?
Giglio: Io le posso dire che in quel contesto delle riunioni non sono stati presi questi discorsi.
avv: Lei ha fatto riferimento a un albanese che vantava un credito da Falbo, giusto?
Giglio: Si nelle riunioni non ne abbiamo parlato. Ma tra noi ne parlavamo a volte. Poteva essere questo albanese con cui aveva avuto discussioni perché Falbo non lo aveva pagato.
avv: Quindi da parte vostra non ci furono minacce per Falbo?
Giglio: No

 

CONTROESAME avvocato MIGALE RANIERI per la difesa di SERGIO,FLORO VITO E SESTITO

Avv: Conosce Sergio Eugenio?
Giglio: Si
avv: Dove lo ha conosciuto?
Giglio: Con Blasco, Valerio e Turrà.
avv: In che anno?
Giglio: 2010
avv. Sergio Eugenio è un affiliato?
Giglio: Si
avv: Al PM, nell’interrogatorio di giugno 2016, ha detto che non sapeva che Sergio fosse affiliato, perché?
Giglio: Quando mi ha interrogato il PM non ricordavo. Poi facendo mente locale, più se ne parla più mi vengono in mente le cose.
avv: Lei non aveva detto “non ricordo” ma “non so”, signor Giglio.
Giglio: In quel momento forse mi sono espresso male. Non me lo ricordavo.
avv: Chi gliel’ha detto che Sergio è un affiliato?
Giglio: Lo stesso Blasco e Turrà in alcune circostanze me ne hanno parlato. Sergio era già stato in carcere.
avv: Per cosa?
Giglio: Questo non lo so
avv: Sa se era un reato associativo?
Giglio: Non lo so
avv: Quante volte ha incontrato Sergio?
Giglio: Diverse volte nei contesti in cui mi portava gasolio con Blasco e Valerio. Ho acquistato dell’attrezzatura di provenienza illecita, cose che dovrebbero essere nel capannone a Gualtieri.
avv: Quindi Sergio faceva ricettazione?
Giglio: Faceva ricettazione, poche settimane prima del mio arresto ho anche comprato salumi
avv: Partecipava alle false fatturazioni?
Giglio: Questo non l’ho mai constatato.
avv: Partecipava a usure e estorsioni?
Giglio: Affiancava Blasco e Valerio. Quando ci fu la discussione tra Blasco e Valerio, sia Valerio, Turrà che Sergio venivano da me a dirmi che i soldi dovevano prenderli loro in quanto nelle operazioni c’erano anche loro
avv: Le contesto quanto da lei detto al PM nell’interrogatorio del 10 marzo. Lei dice “si guadagnava da vivere tramite ricettazione, non so altro”.
Giglio: Io le posso dire questo. E’ così. Valerio, Turrà e Sergio cercavano di portarsi a casa i soldi che doveva prendere Blasco.

Avv: Lei ha detto al Presidente che Sergio si guadagnava un buono stipendio, come fa a dirlo?
Giglio: Blasco e Valerio gli consentivano di portare a casa un buono stipendio. Me l’ha detto anche Sergio.
avv: Guadagnava in quale operazioni?
Giglio: In tutto il contesto che ruotava attorno a Blasco e Valerio
avv: Anche nel contesto della ricettazione?
Giglio: Si
avv: Lei ha detto che la ricettazione era l’unico lavoro di Sergio, l’ha detto nell’interrogatorio “tutta la roba rubata arrivava a casa di Sergio e lui la rivendeva”.
Giglio: Intendo dire che si occupava, gestiva la roba di ricettazione. La gestiva direttamente Sergio.

Avv: Lei ha parlato anche del furto di un tetto a cui ha partecipato Sergio, chi gliel’ha detto?
Giglio: Quando Blasco e Valerio hanno litigato, nel mio piazzale ci fu un incontro tra Sergio, Turrà e Valerio e venne anche Riillo Pasquale dicendo che non dovevo dare più un euro a Blasco che aveva organizzato il furto del tetto a cui parteciparono anche Valerio, Sergio e Turrà.
avv. Questo tetto su quale cantiere era montato?
Giglio: Non era montato. Era a terra su un cantiere. Sono andati con un camion ed è stato portato via
avv: Di chi era questo tetto?
Giglio: Di Riillo Pasquale, era su un cantiere di Gentile e Riillo
avv: A chi lo avevano commissionato questo tetto?
Giglio: Non era commissionato. Riillo ce l’aveva con il fratello e volevano montarlo sulle palazzine del cantiere
avv: Ha mai avuto un’azienda di movimento terra?
Giglio: Nella ragione sociale della Giglio srl c’era anche movimento terra

Avv: Sergio Eugenio faceva parte di questa organizzazione anche prima del suo arresto precedente a quest’ultimo?
Giglio: Che io sappia no
avv: Quindi una volta scarcerato è divenuto affiliato?
Giglio: Prima dell’arresto era vicino a queste persone. Poi dopo l’arresto ha creato l’azienda, nel 2009 circa non l’hanno pagato e si è avvicinato di nuovo a questi soggetti.

Avv: Conosce Sestito Salvatore?
Giglio: Si, cognato di Floro Vito
avv: L’ha mai visto?
Giglio: Siamo stati in carcere insieme a Bologna
avv: Prima del carcere?
Giglio: Un paio di volte
avv: In quali occasioni?
Giglio: Siamo andati con Giuseppe al bar, era con Sarcone, Blasco, Paolini.
avv: Lei ha affermato che faceva usura, come fa a dirlo?
Giglio: Parlando con Floro Vito, mi disse che dovevano fare un’operazione, io ho dato degli assegni e Sestitoè andato in banca.
avv: Come fa a dire che Sestito faceva usura?
Giglio: Tramite Floro Vito. Io frequentavo Floro Vito, e se ne parlava. Prestava soldi in giro.
avv: In che anno siamo?
Giglio: 2012 penso

Avv: Nell’ultima udienza dove lei è stato sentito dal PM, ha parlato di Muto Antonio classe 71 e della sua vicinanza a Blasco, Floro Vito, Valerio e Sarcone. Chi era Floro Vito?
Giglio: nelle false fatturazioni c’era Floro Vito Gianni

 

CONTROESAME avvocato TAORMINAin difesa di IAQUINTA GIUSEPPE

AVV: Cosa disse al PM di Iaquinta nel suo interrogatorio del 23 maggio?
Giglio: Ho detto che Iaquinta Giuseppe l’ho incontrato al bar dove c’era Blasco e Iaquinta è arrivato, abbiamo preso un caffè. Si sono appartati e hanno parlato.
avv: Questo l’ha detto il 28 giugno, il 23 maggio lei dice “Iaquinta l’ho visto due volte in vita mia e un paio di volte l’ho visto giù perché veniva al mare da noi sotto casa con il figlio calciatore”. In questo verbale c’è un riferimento soltanto al fatto che per quello che lei conosceva, tra Blasco e Iaquinta “so che avevano degli affari insieme” e non c’è nessuna chiarificazione. Perché non ha indicato anche le circostanze alle quali si è riferito poi il 28 giugno e nelle dichiarazioni rese in aula?
Giglio: Io rispondevo solo su domande del PM che mi ha chiesto solo se lo conoscevo. Per cercare di focalizzare tutto io man mano che parlavo mi venivano in mente le cose
avv: Lei puntualizzò “so che stavano facendo affari ma non so di cosa si tratta”. Nell’interrogatorio ha detto di aver visto Iaquinta un paio di volte e che non era a conoscenza di che tipo di affari trattassero?
Giglio: Parlando con Diletto e Sarcone, Diletto mi disse che gli aveva proposto un affare Iaquinta. Poi mi è venuto in mente che erano appartamenti su Milano.
avv: Chi le ha detto che ci sarebbero stati questi affari tra Iaquinta e presumo Blasco?
Giglio: Blasco me lo accennò ma ne parlai soprattutto con Diletto
avv: Blasco che le disse?
Giglio: Che con Iaquinta stavano prendendo un lavoro per fare diversi tetti su Milano
avv: Ha detto che questi affari gliene hanno parlato Blasco, Sarcone e Diletto. Come gliene parlarono? Ha avuto una riunione con loro?
Giglio: In circostanze diverse.

Avv: La notizia si ferma al fatto che si sarebbe trattato di fare dei tetti?
Giglio: Blasco doveva fare i tetti. A Diletto interessava la costruzione con Iaquinta.
avv: Le è stata indicata quale zona di Milano fosse?
Giglio: No
avv: Con chi a Milano dovevano fare questo affare?
Giglio: Non me l’hanno detto

Avv: Le è stato detto con quale forma imprenditoriale?
Giglio: No
avv: Quando le è stato riferito da Blasco, Diletto e Sarcone?
Giglio: Adesso non ricordo. Erano nello stesso periodo comunque.
avv: E quale è il periodo?
Giglio: Adesso non ricordo.

Avv: Blasco è il primo che le dice questa cosa?
Giglio: Non ricordo, sono notizie che ho appreso ma non ero il diretto interessato
avv: Ha fatto attenzione se questo lavoro sia andato avanti? Ha avuto altre notizie?
Giglio: No
avv: Nemmeno ha avuto notizie se è stato fatto?
Giglio: Non ricordo
avv: Lei con queste persone parlava, quindi aveva rapporti di contatto, dunque un’operazione di questo genere che riguardava 150 appartamenti era un qualcosa che era alla vostra attenzione. C’è stato un momento in cui lei si è interessato su come è andato quell’affare?
Giglio: No, non ricordo.

Avv: lei ha parlato di queste fatturazioni per operazioni inesistenti delle quali anche Iaquinta sarebbe stato partecipe. Ha detto che gliel’ha detto Blasco e che lei personalmente non ha mai partecipato a queste operazioni a cui ha partecipato Iaquinta. Queste fatture erano fatture emesse o annotate?
Giglio: Blasco mi ha detto che stavano facendo delle operazioni insieme a Iaquinta.
avv: Erano fatturazioni emesse o annotate?
Giglio: Non siamo entrati nei particolari
avv: Mi sa dire di un caso che lei conosce in cui Iaquinta avrebbe partecipato alla formazione di fatture false?
Giglio: No
avv: Anche questa notizia che le ha dato Blasco, ha avuto modo di accorgersi che ciò che Blasco le disse era vero?
Giglio: No, Blasco mi disse solo questo e una cosa della vita privata di Iaquinta.
avv: No, altrimenti sfasciamo le famiglie.
Giglio: Esatto

Avv: Secondo quanto le ha detto Blasco, Iaquinta sarebbe stato vicino a loro. A lei risultava che Iaquinta fosse vicino a voi?
Giglio: Francamente non ho mai avuto modo di constatarlo.
avv: Quindi quando Blasco le dice che Iaquinta è “uno dei nostri” ha potuto constatare affari o situazioni in cui ha trovato riscontro alla notizia di Blasco?
Giglio: No

 

CONTROESAME avvocato BREZIGAR

Avv: Mi spiega a cosa si riferisce quando parla di eventuali danneggiamenti? Lei ne ha parlato quando ha descritto la figura del “partecipe”.
Giglio: Io ho ricevuto minacce, proiettili, ho ricevuto un fax con delle minacce, hanno sparato alla macchina di mio padre
avv: Sapeva da che parte venivano? Qui ci sono due famiglie che si scontrano
Giglio: Conferme no ne ho avute
avv: Se uno non si fosse messo a disposizione cosa succedeva?
Giglio: Minacce e poi facevano danni
avv: Che tipo di danni? Mi faccia qualche esempio o nomi
Giglio: Incendi, come quelli che ci sono stati, come i Bonifazio.
avv: Questo avvenne quando ci fu un rifiuto di mettersi a disposizione? O era fatto apposta per ottenere una disposizione?
Giglio: Può esserci inizialmente o nello stesso contesto continuano ad esserci, funziona così.
avv: Il 22 novembre 2016 ha parlato di persone che si mettevano a disposizione e che lavorando anche nell’interesse della cosca e ha parlato di conflitti che dovevano essere risolti, è così?
Giglio: Si
avv: Parlando di Grande Aracri lei ha detto che tuttavia qualcosa a lui sfuggiva ma lui lo sapeva. Mi vuole spiegare questo con delle circostanza precise e come lei fa a sapere questo?
Giglio: Fu lo stesso Grande Aracri in un colloquio che ho avuto io che siamo andati con Bolognino. Grande Aracri disse che sapeva che erano arrivati dei bonifici, cose impossibili da sapere, eppure lo sapeva. Aveva dei dati precisi, mi disse “io so che non tutto mi viene detto, ma vengo a sapere sempre tutto perché ho occhi e orecchie ovunque”. C’erano diversi affiliati, ragazzi, che in pochi conoscevano e quelli erano le fonti della famiglia Grande Aracri. Io mi lamentavo che non avevo soldi per pagare il cinese e lui mi disse “no, ti sono arrivati i soldi nel tuo conto corrente”. Lui lo sapeva.Nicolino Grande Aracri era in condizione di sapere tutto. Gli stava bene che non gli dicessero tutto e per questo su alcune cose sorvolava.
avv: Quali in particolare?
Giglio: Questo è quello che mi disse lui in quell’incontro, poi non so altro

Avv: Io non ero affiliato, dunque la mia posizione era diversa. Con alcuni sorvolava, da me ha voluto i soldi.

 

CONTROESAME avvocato BREZIGAR in difesa di RIILLO PASQUALE

Avv. Lei, quando cominciò le frodi carosello ebbe affidamenti da Unicredit?
Giglio: Si, prima con l’agenzia di Sassuolo e poi a Reggio Emilia
avv: Si ricorda per quanto?
Giglio: Inizialmente 1 milione circa, poi rinnovato a 900.000
avv: Poi ebbe un altro presso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna?
Giglio: No, il primo fu da 1 milione e 100 mila. Poi, una volta scaduto ho avuto un rinnova da 100 mila euro.

Avv: Nell’interrogatorio del 9 febbraio 2016 ha parlato di Riillo Pasquale e ha detto “è molto amico dell’Arena, Franco Riillo è cresciuto con Pino Arena ma Riillo non va d’accordo con questi soggetti. Quando abbiamo fatto le società frodi carosello non dissi che fummo mandanti dagli Arena perché sapevo come la pensava”, conferma?
Giglio: Si

Avv: Società San Francisco, si ricorda quanto dura?
Giglio: Circa un anno.
avv: Conosce Alberti Paolo?
Giglio: Ha un’officina a Verona e fa riparazioni sui camion
avv: Assegni sull’assicurazione a Muto Antonio e che vengono destinati all’officina Alberti, sa parlarmene?
Giglio: Muto doveva dare soldi alle assicurazioni e avevano messo in piedi dei sinistri non veri, truffe alle assicurazioni.

Avv: Questi assegni che fine fanno?
Giglio: Arrivano nelle mie mani tramite quello dell’assicurazione. Vengono cambiati e ridati a Alberti
avv: Di quanti soldi parliamo?
Giglio: Non me lo ricordo
avv: Circa 60.000 euro?
Giglio: Si può essere
avv: Li ha girati lei a Alberti questi soldi?
Giglio: Adesso non ricordo se i soldi sono stati presi in Svizzera. Gli assegni sono stati versati in Svizzera. I contanti provenivano un po’ dalla Svizzera e un po’ dall’Italia.
avv: Muto Antonio sapeva della modalità di incasso?
Giglio: Alberti mi disse che era passato da lui

Avv: Muto Antonio classe 71 da quanto lo conosce?
Giglio: Da quando aveva 15 anni
avv: Venite in Emilia insieme?
Giglio: La seconda volta che sono salito si. Inizio 1996.
avv: Prima di venire qui non avevate avuto contatti con affiliati?
Giglio: No
avv: E quando vi siete messi a lavorare qui?
Giglio: Dal 96 fino a quando non è arrivato Pugliese
avv: Pugliese lo conosceva da prima?
Giglio: No, conoscevamo Giuseppe Pizzimenti, cugino di Pasquale Riillo. Ce l’ha presentato lui. Avevo sentito parlare del padre che faceva usura.

 

CONTROESAME avvocato BELLI in difesa di URSINI MARIO

Avv: Incontri con Nicolino Grande Aracri. Bolognino le disse che Grande Aracri lo andò a trovare per parlare del problema con il cinese, giusto?
Giglio: Si
avv: La questione era dunque relativa al debito con il cinese di 520.000 euro, giusto?
Giglio: Si
avv: Era un affare lecito o una operazione inesistente?
Giglio: No, sono state fatte reali forniture
avv: Poi c’è stato il mancato pagamento a seguito dell’arresto di Pelaggi Paolo?
Giglio: Si
avv: Mi colloca il periodo del mancato pagamento?
Giglio: Siamo intorno al 2010, fine maggio
avv: Con l’arresto di Pelaggi il pagamento non avviene e la problematica sorge, giusto?
Giglio: La fattura non era ancora scaduta ma doveva essere pagato in 90 o 120 giorni.
avv: Trascorsi alcuni mesi dall’arresto di Pelaggi (giugno 2010) sono venuti Turrà e Valerio per dire che il cinese si era rivolto a Ursini per recuperare il credito giusto?
Giglio: Si
avv: Questo problematica gliel’ha posta Bolognino mandato da Grande Aracri o Valerio e Turrà mandati da Ursini?
Giglio: Inizialmente Valerio e Turrà. Poi ho chiamato Bolognino che ha spiegato a Turrà e Valerio e i problemi che stavo vivendo. Dopo l’arresto di Pelaggi mi ha lasciato un buco di 900 mila euro con l’Unicredit e altri debiti da 400.000 euro.
avv: L’intervento di Ursini è stato solo per questo affare?
Giglio: Bolognino ha spiegato a Valerio e Turrà i miei problemi e che non riuscivo a pagare questi soldi
avv: Ha avuto un incontro con Grande Aracri e Ursini?
Giglio: No, sempre separati. Ho dato a Ursini un camion di quasi 50.000 euro. Bolognino si è preso del tempo con Ursini e poi la cosa è andata a finire giù da Grande Aracri
avv: Quante volte ha incontrato Ursini?
Giglio: Un paio di volte
avv: Quando?
Giglio: C’è il passaggio del camion fatto in agenzia a Guastalla che è stata girata a una ditta di giù, della zona di Ursini.
avv: Dove è avvenuto l’incontro?
Giglio: Nel mio piazzale a Gualtieri, gli abbiamo fatto vedere il camion che gli avrei dato
avv: E’ possibile dire dopo giugno 2010, o dopo?
Giglio: 2011, 2012 penso. I mesi sono trascorsi.

Avv: L’altro incontro con Ursini quando è stato?
Giglio: Sempre con Bolognino nel piazzale. Anzi ce n’è stato un altro nel ristorante di Bolognino, ma quello è stato casuale.

Avv: Che lei sappia il cinese ha fatto una richiesta formale di pagamento?
Giglio: Non lo so. Erano intestati a una ditta svizzera, una parte, e un’altra parte a una società che abbiamo smantellato. Quindi se avesse fatto una richiesta formale non avrebbe trovato nessuno.

 

CONTROESAME avvocato STAIANO in difesa di MUTO ANTONIO

Avv: Su domanda del Presidente ha detto che era a conoscenza di riunioni verticistiche, che vuol dire?
Giglio: Riunioni tra Diletto Alfonso, Nicolino Sarcone, Blasco Gaetano, Lamanna Francesco.
avv: In relazione a queste riunioni che facevano?
Giglio: Io non ho mai partecipato

Avv: Lei ha detto che non ha mai partecipato, allora lei cosa sa di queste riunioni?
Giglio: So che dovevano riunirsi, mi dicevano “dobbiamo andare a Reggio per discutere di alcune cose”.
avv: Non sa specificarmi i contenuti e i temi delle riunioni?
Giglio: Sapevo che in alcune riunioni c’erano contrasti tra Sarcone e Diletto. Diletto in un paio di occasioni mi disse di discordanze con Sarcone e con gli altri con cui si erano visti fuori dal contesto di Sorbolo. Ci sono state riunioni, l’ho saputo da Blasco, Diletto, Sarcone. Riunioni che si svolgevano anche a tavola, andavano a pranzo insieme

Avv: Mi sa indicare una motivazione di contrasto?
Giglio: So che in una riunione, insieme a Pino Arena, è stata discussa la mia posizione. In una riunione che hanno avuto a Cutro, mentre parlavano degli affari al nord, i cutresi hanno chiesto agli Arena di svincolarmi da loro in quanto io appartenevo a Cutro. Me l’ha detto Pino Arena.

Siamo negli anni 2008-2009. Io ero vicino agli Arena, mi ero messo a loro disposizione. In quella riunione a Cutro, Pino Arena disse che io gli dovevo cresimare il figlio e che i cutresi dovevano lasciarmi tranquillo.

Avv: Quali sono i casi di forza e violenza che a lei risultano?
Giglio: Incendiate macchine di Colacino, i camion dei Bonifazio.

Avv: Ci sono state denunce?
Giglio: Si, per le macchine di Colacino. Anche per i danni a Blasco, gli hanno incendiato anche la macchina del figlio e della segretaria.
avv: Sono stati individuati i responsabili?
Giglio: No

Avv: Lei ha fatto una distinzione tra imprenditori del nord e del sud. Le è stato chiesto come erano i rapporti tra queste persone associate con gli imprenditori del nord. Cosa intende lei con questa distinzione?
Giglio: Io ero a conoscenza che al nord esistessero le persone della famiglia dei Grande Aracri che operavano in autonomia. Io l’ho vissuto questo.

Avv: Lei è stato vessato dagli Arena?
Giglio: Quando sono stato avvicinato dagli Arena ho iniziato a mettermi a disposizione, nel 2004 circa.
avv: Lei trae vantaggi da questo rapporto con gli Arena?
Giglio: Uno, per non entrare sotto il sistema estorsivo. E poi perché poteva trarre vantaggi quando ne avevo bisogno.
avv: E con i Nicoscia?
Giglio: Non dico rapporti estorsivi, ma quasi. Siamo nel 2008 circa. Quando Pugliese ha portato su i Nicoscia facendo allontanare il cognato Fabrizio, i Nicoscia hanno iniziato a chiedere di fare fatture per operazioni inesistenti.

Avv: Quando lei parla di Arena, Nicoscia, i suoi rapporti sono rapporti di sottomissione o subordinazione?
Giglio: Non ho mai avuto rapporti ndranghetistici con i Nicoscia. Loro arrivano e iniziano al nord affiancando Pugliese Michele. Con la figura dei Nicoscia, Pugliese sarebbe entrato nel giro delle false fatturazioni al nord. Parlando del credito che Gaetano Blasco avanzava nei miei confronti, Antonio Valerio disse che non c’era bisogno che la cosa andasse giù perché loro erano in autonomia.

 

UDIENZA SOSPESA PER PAUSA PRANZO

RIPRENDE L'UDIENZA

 

AVVOCATO PICCOLO in difesa di SCIDA FRANCESCO

Avv: Lei ha conosciuto il collaboratore di giustizia Marino?

Giglio: Sì perché abitava a Capo Colonna

Avv: Turrà Roberto lo ha conosciuto?

Giglio: ne ho parlato con lei poco fa

Avv: ne ha parlato con me?

Giglio: sì, io ne conosco uno se ce n’è un altro non lo so francamente

PM Ronchi: c’è un imputato in Aemilia con questo nome, a lei chi si riferisce?

Avv: all’imputato… quindi lo conosce?

Giglio: sì

Avv: che dote riveste? E’ un affiliato, al clan Grande Aracri gruppo autonomo o alla casa madre?

Giglio: a questo di Reggio Emilia

Avv: che dote? Un evangelista… un trequartino, che tipo di carica?

Giglio: so solo che Valerio, Blasco, Sarcone lo usavano per fargli fare atti intimidatori

Avv: sa a quali atti violenti è stato inviato?

Giglio: quando è venuto da me con Valerio è venuto armato

Avv: ha parlato di atti incendiari, atti dolosi, quali atti di violenza?

Giglio: Ruberto Turrà partiva sempre in quinta, in più occasioni ho detto “come facevano a tenersi uno così vicino”, “lo teniamo così per fargli guadagnare qualcosa”, dicevano

Avv: Nicolino Sarcone?

Giglio: lo chiami luogotenente

Avv: no io non lo chiamo

 

AVVOCATO MIRAGLIA in difesa di MANCUSO VINCENZO e VALERIO ANTONIO

Avv: ha mai visto o conosciuto Mancuso Vincenzo?

Giglio: Mai conosciuto

Avv: mai fatto affari?

Giglio: Mai fatto affari

Avv: alla scorsa udienza  ha riferito che Vincenzo Mancuso è un affiliato e poi ha ripetuto “non lo so”, bisogna risolvere il dubbio, è un affiliato o no?

Giglio: Era una persona vicina… francamente non so se è un affiliato

Avv: quando ha risposto sì ha detto una cosa per un'altra

Giglio: Evidentemente sì, in quel momento.. era una persona vicina a Cappa e Romolo Villirillo, operava con loro. Me lo ha detto Cappa Salvatore

Avv: lei sa la natura degli affari fra Mancuso e Cappa?

Giglio: Facevano delle operazioni inesistenti, perché quando io chiesi a Cappa, avevo necessità, lui mi disse che avrebbe chiamato Mancuso, se non avrebbe risolto con lui avrebbe chiamato Villirillo

Avv: le contesto che in due interrogatori le venne chiesto che non sapeva se si trattava di che natura se di investimenti o altro. Alla domanda di D’Agostino “lei sa che rapporti aveva con Mancuso e Cappa” lei dice “no no no”. Come mai adesso dice di saperlo?

Giglio: Visto che non l’ho mai frequentato ho dei ricordi… è una persona che non ho mai conosciuto

Avv: ci conferma che non conosce la natura di questi affari?

Giglio: non la conosco

Avv: nell’interrogatorio del 21 giugno, vorrei che terminasse una frase, è stato interrotto. Stava dicendo “no no no, lui non è una persona nella…” vorrei che completasse la frase

Giglio: come faccio a ricordare adesso, non so se volevo intendere che non era nel giro delle false fatturazioni, non ricordo

Avv: un’altra cosa che ha riferito su domande del PM quando le è stato chiesto delle sezioni del carcere di Bologna, le ha chiesto “Mancuso dov’era”, lei ha detto era nella sezione B. E’ sicuro di questo?

Giglio: no, ma nella A non c’era di sicuro

Avv: perché ha detto nella B se non lo sa?

Giglio: francamente pensavo fosse nella B glielo dico francamente

Avv: lei dovrebbe rispondere sulle cose che sa. Mancuso è sempre stato a Prato è impossibile che fosse nella B.

 

Avv: le faccio domande sulla posizione di Valerio Antonio. Come fa a sapere che Sarcone e Valerio hanno la stessa posizione?

Giglio: L’ho saputo da Valerio e da Sarcone, in una situazione che c’era anche Bolognino, dissero che loro erano in autonomia  a Reggio Emilia

Avv: lei continua dicendo che in Emilia potevano decidere in autonomia sia Sarcone sia Valerio. Mi deve dire un caso di conflitto la cui decisione è stata decisa da loro, mi deve dire dei casi specifici

Giglio: ho saputo di alcune casi che sono finiti giù. Valerio ha deciso in autonomia di incendiare la macchina di Blasco, anche se Sarcone non era così diciamo…

Avv: questo conflitto riguardava direttamente Valerio, parlo di conflitti che non lo riguardavano e che ha deciso Valerio

Giglio: in questo momento non lo ricordo, so di casi scesi giù

Avv: questo non mi interessa. Lei ha detto che non hai mai partecipato a riunioni fra associati, perché non le veniva permesso o per altri motivi

Giglio: in quanto io non ero affiliato

Avv: veniva escluso dalle riunioni?

Giglio: ma non avevo motivo di andare, io non seguivo, facevo l’imprenditori e facevo operazioni inesistenti, il resto non mi interessava

Avv: le fu detto che non poteva partecipare perché non era un affiliato?

Giglio: non mi è mai stato detto di partecipare e di non partecipare

Avv: però questi affiliati le avrebbero detto tutto dell’associazione

Giglio: sono dei libri aperti

Avv: che però non le permettevano di partecipare alle riunioni

Giglio: se mi avessero chiamato non sarei andato

 

Avv: lei alla scorsa udienza ha detto in merito al cinese, che Valerio e Turrà sarebbero venuti da lei su ordine di Ursini

Giglio: vero

Avv: la famiglia Ursini sa se è una famiglia distinta e separata da Grande Aracri?

Giglio: È una famiglia separata

Avv: ha sempre detto che Bolognino secondo quanto ha raccontato avrebbe fatto incendiare il camion di Vertinelli su mandato di Megna

Giglio: Così mi fu riferito da Bolognino

Avv: E’ una famiglia separata da Grande Aracri?

Giglio: Certo

Avv: Bolognino agisce su ordine di Megna, addirittura Valerio che ha definito capo di Reggio, agisce su ordine di Ursini, parliamo di associazione mafiosa o ognuno faceva quello che voleva?

Giglio: Agivano in autonomia, cercavano di recuperare i soldi per mandarli a Grande Aracri

Avv: quindi il capocosca di Reggio Emilia non ci guadagna niente in questa situazione?

Giglio: In quella circostanza

Avv: lo fa solo per prendere il reato!

 

Avv: lei si definisce non affiliato, ma conosce la differenza?

Giglio: A un affiliato viene fatto un rito come un battesimo

Avv: intendo oltre gli aspetti formali

Giglio: Un affiliato deve rispondere sempre alla famiglia prima di prendere qualsiasi decisione, non essendo non  affiliato si muove in autonomia

Avv: allora mi deve spiegare perché Valerio agisce per nome della famiglia Ursini e non per quella di cui è affiliato

Giglio: Anche nel caso Prospero, in autonomia, Diletto aveva preso decisioni di portare a casa i soldi di Muto, poi c’è stato nel corso, alcuni episodi che poi è andato a finire giù a Grande Aracri Nicolino.

Avv: l’esempio non è calzante

Giglio: Ursini doveva fare il recupero e si è rivolto a Valerio su Reggio Emilia, perché si è rivolto a lui e non ad altri? Si è rivolto su in Emilia a chi in zona gestiva la zona che erano Sarcone e Valerio

Avv: lei mi ha detto la differenza fra un affiliato e un non affiliato, un affiliato rende conto alla sua famiglia. Perché Valerio prende le decisioni su ordini di un’altra famiglia?

Giglio: Hanno una certa autonomia al nord, ogni stupidata…. non può essere… ci sono 1100 km, immagini mandarla giù e riportarla su!

Avv: non può essere che non è affiliato?

Giglio: Lo sta dicendo lei, lui si muoveva in autonomia con gli altri sodali

Avv: io ritengo che non ha risposto alla domanda

 

CONTROESAME avvocato MURO in difesa di LONETTI SERGIO

Avv: Lonetti Sergio. Quali erano le mansioni che svolgeva all’interno delle società?

Giglio: Intestatario e amministratore di tre società

Avv: cosa svolgeva dal punto di vista lavorativo?

Giglio: Faceva l’autista e prendeva uno stipendio maggiorato sia come dipendente, ma non risultava come dipendente, e sia come amministratore

Avv: che rapporti aveva con i clienti e i fornitori?

Giglio: Nessuno

Avv: nessun’altra domanda

 

CONTROESAME avvocato PETITTO in difesa di BLASCO GAETANO

Avv: non le farò, volutamente, domande rispetto a Blasco anche se è stato un fiume in piena, perché ha riferito non per conoscenza diretta. E’ cura di questa difesa cercare di reperire gli opportuni riscontri con le captazioni telefoniche e ambientali. Lei ha fatto un excursus di quello che è stata la sua attività imprenditoriale dal ‘96 fino all’arresto. Nel corso di questo racconto è emersa abbastanza chiaramente una linea di continuità sulle false fatturazioni e sull’acquisto del materiale in nero, fino al 2015. E’ esatto?

Giglio: Sì, esatto

Avv: poi, proseguendo nel suo racconto, ha parlato dei diversi Cottafava, Guidetti, fino a Prospero, arriviamo alla fine degli anni ‘90 e parla della “Bimoter” (inc.) e “Comit”, rispetto a queste società lei dice espressamente che le usava parallele a quella di suo fratello, le  chiederei che cosa intende?

Giglio: i lavori li svolgevo con l’azienda di mio fratello, le operazioni inesistenti li usavo con le aziende in cui lavoravo, ma a volte quando i lavori erano grossi fatturavo anche qualcosa di reale anche con quelle società. Sono diventato proprietario di 60 camion, qualcosa dovevo fatturare

Avv: in tempi non sospetti inizia questa attività di falsa fatturazione, lontana da contesti associativi?

Giglio: Sì, l’ho sempre fatta

 

Avv: lei quando ebbe difficoltà economiche disse “mi rivolgo a Blasco, mi da 30/40/50mila euro, nel 2012 ricevo da Blasco un prestito di 200.000 euro”. Mi conferma?

Giglio: Sì, ma non era un prestito, stavo facendo delle operazioni con “Aversa srl” mi servivano per fare delle operazioni che duravano diversi mesi.

Avv: ha anche riferito della detenzione di Blasco. Da chi ha appreso la notizia?

Giglio: Da Blasco

Avv: conosce l’esito dell’operazione Scacco Matto?

Giglio: È uscito assolto e ha preso dei soldi

Avv: le raccontava anche i respiri che faceva nella giornata…, sa quanto prese?

Giglio: Disse che erano intorno 200.000 euro

Avv: sa se quella somma che Blasco le ha dato fosse la somma che aveva ricevuto dallo Stato per ingiusta detenzione?

Giglio: Mi è stata portata in contanti dallo stesso Blasco, non lo so

Avv: non lo può escludere?

Giglio: Secondo me non serve un giudizio, io non lo so

Avv: a me serve.

Giglio: La cifra è pari, potrebbe, non lo so

Avv: mi è sufficiente.

 

Avv: cerca di ricondurre la vicenda del conflitto fra Blasco e Valerio a una falsa fatturazione di 200.000 euro. Le chiedo se era una somma non dovuta esclusivamente al Blasco ma era interessata anche la “famiglia”, intesa come l’ha spiegata lei, come mai vediamo che in questo conflitto non intervengono dei capi, dove sono i capi. E’ possibile?

Giglio: Nel 2014 Grande Aracri Nicolino era detenuto

Avv: chi per lui

Giglio: La stava gestendo Valerio

Avv: e Diletto e Sarcone? Se era una somma che doveva essere restituita all’associazione come mai Diletto e Sarcone non si interessano e interviene solo Valerio, e poi mi cita Bolognino e Megna, presso il bar Ariete?

Giglio: In quell’occasione era in compagnia di Bolognino… La mia parte l’avevo già fatta, avevo consegnato gli assegni a Blasco

Avv: la prego di rispondere, perché non intervenne, non mi sposti il tiro. Megna e Bolognino erano lì casualmente?

Giglio: Megna Mario non è salito apposta, era lì per altre cose con Bolognino, quando ci siamo trovati con Valerio

Avv: quando conosce Blasco, me lo sa collocare?

Giglio: All’incirca 2010, ne avevo già sentito parlare…

Avv: lo conosce successivamente alle sue problematiche economiche? Nel 9 febbraio disse che ha conosciuto prima Floro Vito Gianni che le ha fatto i primi prestiti, per quanto tempo glieli ha fatti?

Giglio: Secondo me siamo al 2010 a settembre. Ho conosciuto a ottobre Blasco

AVV: e da lì inizia con i prestiti da Blasco?

Giglio: Si può risalire dagli estratti conti della banca

Avv: glielo chiedo a lei, se se lo ricorda mi dirà no

Giglio: Agosto settembre 2010

Avv: lei disse 2010/2011. La Giglio srl è o non è nel giro della falsa fatturazione?

Giglio: Non era nel giro, ma ha fatto qualche fattura, si possono contare sulla mano

Avv: l’ha fatta falsa fatturazione?

Giglio: Sì ma non era abitudine della Giglio srl.

Avv: non era abitudine della Giglio, ma era abitudine sua, certamente

 

Avv: quando iniziano le difficoltà gravi, lei ha affermato, immagino che si riflettano su quella che è tutta l’attività della sua società, i costi dell’ufficio, del personale… è vero?

Giglio: La Giglio aveva dei fornitori solidi che mi hanno sostenuto per qualche anno, il gasolio arrivava, le gomme arrivavano, gli autisti lavoravano lo stesso

Avv: per qualche anno, non per sempre, le banche poi non anticipavano più nulla

Giglio: Nel 2012 ho avuto un affidamento dalla Veneto  Banca di 800/900mila euro con la Giglio srl

Avv: perché era patrimonializzata?

Giglio: Sì

Avv: questa attività di falsa fatturazione ha contribuito a patrimonializzare la Giglio?

Giglio: Qualcosina c’è, ma c’è anche lavoro

Avv: quello che faceva lei con la Giglio o con le altre era questo giro di false fatturazioni che va avanti dalla fine degli anni 90, evidentemente questo ha contribuito tanto a portare avanti la Giglio srl

Giglio: Lei consideri che il fatturato che arriva, arriva in nero. Se vado a prendere 100.000 euro non le portavo nell’azienda, le spendevo in nero.

Avv: a chi si rivolgeva per il gasolio, per le gomme, mi fa qualche nome?

Giglio: Sono tutte nella contabilità della Giglio, pagamenti a 60/90 giorni, non riesco a ricordare

Avv: anche dopo il 2010 anche a 60 giorni riesce ad effettuare i pagamenti?

Giglio: Dopo il 2010 quando sono andato in difficoltà, è stato per la sofferenza delle Banche che Pelaggi mi ha provocato

Avv: lì le serviva la liquidità?

Giglio: Esattamente, la Giglio era solida. Mi servivavano nelle società di Sorbolo, quelle due società hanno messo in difficoltà anche la Giglio srl.

 

Avv: ha fatto riferimento al tetto di Colacino Michele, mi conferma la motivazione, che il Blasco avrebbe incendiato il tetto perché non sarebbe stato Blasco ad eseguirlo?

Giglio: La seconda volta l’ha fatto il Blasco, il tetto è stato fatto due volte, Blasco poi ha fatto lui il tetto, fatto con una parte del tetto che era stata rubata.

Avv: è stato fatto due volte?

Giglio: La prima volta è stato bruciato perché fatto da un altro, non so da chi, un’azienda di Reggio Emilia. Me lo ha detto Colacino. La prima volta non l’ha fatto Blasco poi è stato incendiato. La seconda volta è stato fatto con il legname rubato a Riillo.

 

Avv: lei ha detto di conoscere Moncef?

Giglio: Un paio di volte

Avv: ha dichiarato che teneva i soldi di Blasco?

Giglio: Li teneva la sorella di Moncef

Avv: lei dice nel marzo 2016, dice “il Blasco se lo teneva buono, Moncef, il fratello di Karima aveva disponibilità di denaro”

Giglio: In qualche occasione il Blasco a me… la liquidità non è mai abbastanza, quando si muovono operazioni inesistenti, servono enormi capitali di soldi e a volte in mia presenza ha chiamato Karima e gli ha detto “chiama tuo fratello e fatti portare 40/50mila euro”, cosa che è stata

Avv: soldi di Moncef, praticamente?

Giglio: Alcuni fatti guadagnare da Blasco, soldi di Moncef

Avv: lei ha parlato di Blasco in merito a operazioni di falsa fatturazione oltre a danneggiamenti e incendi

Giglio: Adesso non ricordo cosa mi chiese il PM

Avv: lei ha detto che con Blasco era quotidianamente in contatto, ne parla solo in riferimento a operazioni di falsa fatturazione, solo all’ultima udienza dice “lei non troverà riscontro perché a volte Blasco mi dava la liquidità e io facevo il giro con altri soggetti”. Ma dopo un anno e mezzo che ha riferito su Blasco, un elemento così importante anche per il profilo accusatorio viene fuori solo all’udienza del 22 novembre?

PM Ronchi: scusi è lei che dice che è venuto fuori alla fine!

CARUSO: lei deve fare delle domande, non considerazioni

Avv: io ho fatto la domanda e il PM è intervenuto, per me è rivelante

PM: lui ha detto quello che ha detto fin dal primo giorno

CARUSO: vuole riformulare la domanda?

Giglio: ho capito il punto che dice l’avvocato…

Avv: Blasco ha fatto solo falsa fatturazione o le ha fornito solo della liquidità nel corso collaborazione, anche o altrimenti?

Giglio: ho provato a spiegare che non troverà tutte le fatture per giustificare le operazioni, perché non ci sono, perché le fatture non le facevano le società di Blasco, ma le società dove operavo io, le mie società. A volte i soldi li mandavo nel conto corrente del Blasco non sulle sue società.

Avv: lei la prima volta l’ha detto il 22 novembre

PM: l’ha detto nel febbraio 2016!

Avv: Giglio disse “glielo dico per la prima volta” e lei ha confermato

 

L’avvocato legge una parte del verbale del 22 novembre. Ribadisce che Giglio disse:

“non ne avevamo parlato PM” -  “no” - “mi ricordo che non gliel’ho detto questo” il PM parla poi di altro

 

Avv: le chiedevo come mai ne ha parlato dopo un anno

Giglio: quale circostanza? Francamente faccio fatica…

CARUSO: faccio fatica anche io

Giglio: nel corso degli interrogatori questo riscontro l’ho fatto notare al PM che la fatturazione non si trovava con i flussi bancari, non c’era corrispondenza perché il 90% dei bonifici che ho mandato a Blasco non c’è la fattura.

 

Il PM Ronchi legge il secondo interrogatorio (febbraio 2016) di Giglio dove si evince che ne aveva parlato.

 

Giglio: io questa cosa l’ho ribadita in più interrogatori anche con il maresciallo e con il PM, l’altro giorno non ho in mente cosa ho detto, parlando mi vengono in mente altre cose, forse ho menzionato qualche altra società…

Avv: lei ha dichiarato che ha preferito avvicinarsi ai contesti della criminalità organizzata dapprima dagli Arena, in merito ai Grande Aracri ero io interessato a quelle persone. Ha riferito questo? Mentre con gli Arena ha affermato che è lei che si è avvicinato agli Arena, mi conferma se esponenti dei Grande Aracri sono stati interessati loro alla sua persona?

Giglio: Non ho mai detto che mi sono avvicinato agli Arena, si sono avvicinati tramite Pugliese Michele. I Grande Aracri avevano interesse perché ero vicino agli Arena essendo di Cutro, mi contestavano la cosa.

Io ero appoggiato a Floro Vito Gianni, sapendo che Giulio faceva dei prestiti. Invece di appoggiarsi al fratello, ho chiesto io a Gianni se chiedeva se c’era possibilità di avere dei prestiti

Avv: si rivolge a Floro Vito Gianni e al fratello non perché vicino a dei contesti ma perché prestavano dei soldi?

Giglio: Esatto

Avv: ha letto l’ordinanza di custoria cautelare?

Giglio: Francamente non tutta, ho iniziato a leggerla, ma ho problemi di vista

Avv: qualcosa ha letto

Giglio: La parte che interessava a me

Avv: come si è lasciato con Blasco, ha dei debiti o ne ha lui?

Giglio: C’è un debito da parte mia che dovevo girare al Blasco o a Valerio, perché è una cosa che andava definita, mai chiarita, di un terreno e di altri assegni non pagati

Avv: si è lasciato in buoni rapporti o ha del rancore?

Giglio: Non ho rancore, gli avevo dato quello che gli toccava

Avv: ha detto che ha dei debiti

Giglio: E vabbè io davo a Blasco, io davo a Valerio… ho un debito che stavo pagando

Avv: rispetto al contesto criminale ha fatto riferimento ad alcune circostanze e non riesco a darmene motivazione. Ha parlato di Pugliese che passava da Arena alla Nicoscia, lei da Arena ai Grande Aracri…  come sia possibile tutto questo, quando si discute di una associazione mafiosa?

Giglio: Ho sempre fatto guadagnare un po’ tutti, nel momento in cui ero vicino ad Arena ho dato soldi ai Nicoscia di mia spontanea volontà. Non sono passato da una cosca all’altra. Se uno non è sposato non passa da una moglie all’altra. Io non sono un affiliato.

Avv: le sto dicendo di questi passaggi all’interno della consorteria… è possibile questo?

Giglio: Le posso dire che ci sono dei casi dove si può uscire…

Avv: che casi?

Giglio: Le posso prendere il fatto di Isola Capo Rizzuto, c’era un capo che quando sono iniziato le guerre, ha fatto un passo indietro e ha ceduto tutto. Cortese era con i Dragone ed è passato con i Grande Aracri, quando è uscito Dragone è tornato, è rimbalzato come un ping pong. Quando è uscito nel 2003... non ricordo

Avv: lei era all’interno di una associazione criminale?

Giglio: Lei sta insistendo che io ero! Io non ero in nessuna associazione!

Avv: va bene nessun’altra domanda

 

CONTROESAME avvocato FACENTE

Avv: In riferimento a Curcio Giuseppe, poco dopo la costituzione della “I.N.T. srl” c’è stato un aumento di capitale di 200.000 euro è stato effettivo o dichiarato?

Giglio: E’ stato effettivo, non ricordo chi ha fatto il bonifico, se gli ho fatto fare un assegno, erano soldi sul conto di mia moglie, contanti no di sicuro. I soldi venivano dal conto di mia moglie. Erano risparmi di mia moglie

 

Avv: Con riferimento al capo 104 (Il fallimento della S.I.C.E.) c’è un passaggio di proprietà di Gualtieri, c’è una vendita con successivo leasing, me lo conferma?

Giglio: Sì

Avv: in questo periodo temporale risulta che siano arrivati delle somme a Curcio Giuseppe e Curcio Maria. Si ricorda a che titolo ricevettero le somme?

Giglio: Mia moglie doveva prendere indietro quei soldi, non li ha presi neanche tutti, non è arrivata neanche ai 100.000 euro che aveva messo all’inizio

Avv: il motivo è la restituzione di un prestito?

Giglio: Un prestito che aveva fatto mia moglie a mio suocero

Avv: suo suocero riceva una somma di 3000 euro?

Giglio: Era stata fatta una vendita di un capannone, ho ricomprato il capannone facendo tutto il passaggio dei soldi all’indietro (da una società all’altra). Mia moglie doveva prendere indietro i soldi, mio suocero... non ricordo i 3000 euro, ricordo quelli di mia moglie

Avv: lei era a conoscenza, temeva che le venisse applicata una misura di prevenzione cautelare?

Giglio: No non l’avrei mai pensato

Avv: qundi neanche i suoi parenti

Giglio: Sapevo che c’erano delle indagini in corso ma non l’avrei mai pensato

Avv: si ricorda i motivi che hanno determinato alcune cessioni che ha fatto a Curcio Maria?

Giglio: Ho iniziato a cedere le quote delle società quando sono andato in difficoltà economica, man mano ho ceduto le quote per svincolarmi perché pensavo a un eventuale fallimento

Avv: per le quote del Lago blu a Giglio Francesco?

Giglio: Stessa cosa

avv: le quote della “TF srl”?

Giglio: E’ nata con 50% quote di mia figlia e 50% a mio fratello

Avv: era già in difficoltà economiche con la Giglio?

Giglio: Sì

Avv: anche per la “New Dimension” e per la G&G (inc.)?

Giglio: Sì per questo

 

CONTROESAME avvocato MIGALE per la difesa di BAACHAOUI MONCEF

Avv: inizio dal  verbale di udienza dell’11 novembre 2016 la domanda era “rispetto ai rapporti con altri soggetti a parte Blasco, Moncef, di cosa possiamo dire” lei è risultato tentennate dicendo che non sapeva se poteva dirlo o meno e inizia a raccontare di un episodio che coinvolge un altro soggetto

Giglio: Del maneggio di Pasquale Brescia?

Avv: no, “Moncef insieme con Periti Federico avevano preso un frantoio in affitto da Di Tinco”

Giglio: Poi c’è stata una riunione nel maneggio?

Avv: le domande le faccio io… questo episodio di Moncef insieme a Periti lo conosce direttamente e glielo hanno riferito, l’affare Moncef con Periti lo ha visto, ha assistito, sa se Moncef conosce Periti o glielo hanno riferito?

Giglio: Io ho già detto che Periti me lo ha raccontato per come lo ha vissuto direttamente lui, le posso dire che Di Tinco lo conosco benissimo, Gianbattista, in un’occasione era arrabbiato perché mi ha detto “ha visto che ha fatto Periti insieme al suo amico”? E mi ha raccontato la storia del frantoio.

Avv: Gianbattista Di Tinco ha detto che parlava di un certo Periti con un amico, il nome di Moncef chi l’ha fatto?

Giglio: L’ha fatto Periti Federico

Avv: ritorno sul frantoio… esisteva, che lei sappia, un contratto di affitto del frantoio fra Di Tinco insieme a Moncef più Periti?

Giglio: Anche io prendevo mezzi da Gianbattista, lo chiamavo e mi mandava il mezzo senza alcun contratto

Avv: sa di questo noleggio?

Giglio: Non lo so

Avv: le due parti da un lato abbiamo il soggetto che noleggia Di Tinco, dall’altra parte chi abbiamo?

Giglio: Una ditta che aveva trovato Periti, non so quale ditta

Avv: riusciamo a contestualizzare questo contratto? Una data?

Giglio: Circa nel 2012/2013 non ricordo

Avv: lei conosce la “New Service Solution Srl” con sede a Reggio Emilia?

Giglio: Non penso, non la conosco

Avv: mi riservo di riprodurlo alla fine del controesame, ho il contratto in copia di noleggio che è intervenuto tra la ditta di Di Tinco che vede come altra parte la “New Service Solution srl” di Reggio Emilia, la data è novembre 2010. Da quello che ho sentito più o meno quando è entrato in questo giro. Quindi il contratto è del 2010.

 

Avv: sempre sulle dichiarazione dell’11 novembre, dice poi che “loro se lo sono venduto” loro chi?

Giglio: Il frantoio è stato appoggiato nell’azienda di Muto a Gualtieri ed è stato venduto da Periti a Moncef a una persona di Napoli che trattava queste merci che non avevano documenti e li mandava in paesi arabi

Avv: io il documento ce l’ho, con bolla di accompagnamento, esiste un regolare contratto. Moncef mi dice che Periti non lo conosce. Si sono venduto il frantoio… a un napoletano… Come hanno fatto a venderlo se c’era il noleggio nei confronti di una ditta, la “New Service Solution”, come hanno fatto?

Giglio: Io non lo so, le dico quello che Periti mi ha raccontato in alcune situazioni

Avv: glielo ha detto Periti ma non lo conosce direttamente l’episodio

Io ho raccontato nei particolari quello che mi ha detto Periti in una riunione che si è svolta nel maneggio. Non so se il frantoio è stato preso veramente o se è stato venduto, mi baso sul racconto di Periti e sul riscontro di DiTinco che si lamentava del frantoio, non so altro

Avv: allora perché per 3 volte lei dice che se lo sono venduto con il soggetto Moncef e Periti, allora deve dire non lo so

PM Ronchi: lui dice so che l’ha venduto, me l’ha detto Periti

CARUSO: lei l’ha saputo da terze persone o non sa nulla?

Giglio: ho saputo dalla persona chiamata in causa, lo stesso Periti Federico autore con Moncef per la vendita del frantoio, in un secondo momento mi sono recato da Di Tinco e lui mi disse che se l’avessi saputo che volevano fare una denuncia di furto gliel’avrei fatto fare ma avrei assicurato il mezzo e avrei intascato l’assicurazione

Avv: lei sa se per caso Di Tinco ha fatto denuncia?

Giglio: la denuncia quando ha un mezzo a noleggio, è il noleggiante che deve farla

Avv: La denuncia l’ha fatta Di Tinco , furto del dicembre del 2010 sul noleggio di un frantoio del novembre 2010, ha fatto la denuncia per ottenere i soldi per l’assicurazione. Il frantoio era assicurato. La denuncia c’è stata, lei non lo sapeva, ma c’è.

 

Avv: nella stessa udienza dice che per questo frantoio è dovuto intervenire lo stesso Nicolino Grande Aracri direttamente. Questo passaggio lo dice per 3 volte, lo puntualizza. In che senso è dovuto intervenire?

Giglio: in quella riunione, così mi disse Periti, avevano chiesto questo frantoio indietro, ma Periti non voleva ed è dovuto intervenire Nicolino Grande Aracri che si è rivolto agli Arena che si è rivolto a Federico per riportare il frantoio

Avv: Federico avrebbe restituito il frantoio?

Giglio: Dovevano chiamare Federico per farglielo restituire

Avv: è stato restituito?

Giglio: Per quello che so io, Periti si era rivolto a un napoletano a cui doveva dare la macchina, ma poi il napoletano è stato arrestato, non so come è andata a finire

Avv: il soggetto arrestato non è napoletano e il bene è stato restituito a Di Tinco per effetto dell’attività della polizia di Stato di Massa Carrara

CARUSO: lei sta divagando

Avv: nella sua vicenda sembra che Moncef avrebbe, pur essendo dalla parte di Grande Aracri, avrebbe agito in modo isolato, in conclusione Moncef c’è nell’ambito di Grande Aracri?

Giglio: Non ho mai detto che è un affiliato, la sorella di Moncef, persona di fiducia di Blasco, ha inserito il fratello in alcune operazioni col Blasco, ma non nella consorteria

Avv: non ho capito il passaggio?

Giglio: Non è un affiliato

Avv: quando è stato esaminato nel dibattimento ha parlato di questo episodio. Vorrei ritornare a Nicolino Grande Aracri, c’è stata la riunione, ma non era in carcere?

PM: io mi oppongo, il collaboratore ha collocato l’episodio in un periodo in cui Nicolino Grande Aracri era libero, l’avvocato sulla documentazione che ha, può dire quello che ritiene ma non può contestare il collaboratore

CARUSO: se il dato fosse veritiero la contestazione sarebbe giusta

Avv: ho dei documenti, il contratto e del novembre 2010, la denuncia del dicembre, il ritrovamento a Bressanone nel 2011, in quel periodo Grande Aracri era in carcere

PM: Nell’aprile del 2011 era libero

 

Avv:  lei parla dell’attività di Moncef nella consapevolezza di agire per conto di un gruppo di affiliati, oggi ho sentito che lei dice di averlo visto un paio di volte, nel verbale lei dice che l’ha visto più volte. Quante volte ha visto Moncef?

Giglio: Più volte, ma che c’ho parlato direttamente due o tre volte. L’ho visto sempre con Blasco, Sarcone e gli altri

Avv: che lavoro fa, il mio cliente dice che non gli ha mai parlato? Che attività faceva Moncef?

Giglio: L’ho incontrato all’AGIP nelle Terre di Canossa con Blasco, dovevano intestarsi un appartamento, ma non so cosa facesse

Avv: era nell’edilizia?

Giglio: Non lo so

Avv:  se gli ha parlato come lo chiamava?

Giglio: Gli davo del lei, abbiamo discusso per il discorso della casa, che gli spiegavo che c’era il mutuo sopra, per l’appartamento che era da intestare, ci siamo visti in quelle occasioni.

Avv: in che modo lo chiamava?

Giglio: Io non lo chiamavo, ci siamo presentati

Avv: come si è presentato?

Giglio: Blasco me l’ha presentato come fratello di Karima, col nome e cognome

Avv: e quando sentiva Blasco ha detto che lei sapeva che i soldi erano di Moncef, quindi lo conosceva?

Giglio: Bisogna conoscere una persona per… se prima dicevo che ero nella falegnameria dello stesso Blasco, la sorella lavorava nell’ufficio del Blasco al computer, in mia presenza gli ha detto alla sorella, “sai se tuo fratello ha disponibilità in questo momento? Chiamalo e fallo venire”

Avv: tutti lo conoscono come Dodi, nessuno l’ha mai chiamato Moncef, solamente lei oggi. Ho finito.

 

CARUSO: per stasera abbiamo finito, riprendiamo alla prossima udienza con i prossimi controesami

 

Ore 18.40 termina l’udienza

a cura di: S.N.

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rs 1 dicembre 16
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